Insoddisfazione e shock post incidente

Salve, parto dal presupposto che è da parecchio tempo che vorrei aprirmi con un professionista, confidando nel fatto che il dialogo possa aiutarmi a stare meglio, ma per una ragione o per un'altra, ho sempre evitato, trovando poi sostegno nelle persone che mi sono accanto.
Un mese fa ho subito un incidente stradale dall'impatto molto forte (un'autovettura ci è venuta d'impatto e ad alta velocità sulla fiancata del mio sportello). Fortunatamente non ho subito lesioni gravi, ma quanto più muscolo - scheletrici che mi causano, per ora molte difficoltà sia fisiche che psicologiche.

L'impatto è stato fortissimo ed ero in vacanza con delle amiche, quindi ero in una città in cui non avevo nessuno a me caro (mi riferisco alla famiglia). Ho avuto molta paura e ho passato praticamente tutta la giornata a piangere, ininterrotamente al pronto soccorso. Non facevo che ripensare all'unica piccola cosa che ho pensato in quel secondo dell'impatto: "Sto morendo". E poi, invece, mi sono ritrovata con il sangue in faccia, una ferita aperta sul volto di cui mi rimarrà il segno per sempre, una spalla impossibilitata al movimento, dolori al collo e tanta tanta paura. Ero sola, con le mie amiche altrettanto spaventate quanto me. Ora è passato un mese, ma ho tanta paura di non riuscire a rimettermi, perchè i dolori fisici sono ancora qui, impedendomi la vita di sempre, la mia vita. E, nella mia testa, ho qualsiasi malattia grave possibile che neanche i migliori ortopedici possono guarire. Nella mia testa sono segregata per sempre a letto, dolorante, con nessuna chance di tornare alla vecchia me.
Nella vita vera, non nella mia testa, il mio "ex" ragazzo non mi aiuta. Ci eravamo effettivamente lasciati prima dell'incidente, ma non ci siamo mai perduti. Stiamo insieme da tanti anni e per me è una persona molto importante. A volte l'ho resa perfino più importante di me stessa. E' stata la prima persona che ho chiamato, dopo l'incidente, la prima a cui ho pensato. E invece ora non mi è vicino... Dice che nonostante tutto non si cancella il passato e non può fare nulla per me per superare il momento. Vorrei fosse con me, vorrei che qualcuno comprendesse quanto sono giù per tutto ciò. Vorrei tornare a fare ciò che mi piace e mi rende felice, ossia curarmi, rendermi presentabile, acconciare e sistemare le mie amiche, ma i miei dolori e la mia cicatrice sul volto ancora aperto non me lo permettono.
Mi sento brutta, sfigurata (nonostante il taglio non sia grande) e non più carina come un mese fa. Mi sento distrutta dentro, distrutta da questo mostro che è piombato su di me e non so come rialzarmi. Voglio riprendere la mia vita...
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara ragazza.

<<parto dal presupposto che è da parecchio tempo che vorrei aprirmi con un professionista>>

posso chiederle per quale ragione sente questa necessità? Mi sembra di capire, infatti, che questo desiderio sia precedente all'episodio che ci racconta.

<<Nella mia testa sono segregata per sempre a letto, dolorante, con nessuna chance di tornare alla vecchia me.>>

Quando dice questo, cosa intende esattamente?
Perchè teme di non poter tornare ad essere quella di prima? Ci sono delle ragioni oggettive?

<<A volte l'ho resa perfino più importante di me stessa.>>

Questo lo pensa solo ora o lo pensava anche prima dell'incidente?

<<Vorrei tornare a fare ciò che mi piace e mi rende felice, ossia curarmi, rendermi presentabile, acconciare e sistemare le mie amiche, ma i miei dolori e la mia cicatrice sul volto ancora aperto non me lo permettono.>>

I suoi dolori e la sua cicatrice (che da quanto dice non è comunque grande) le impedisce, da un punto di vista medico, di fare quello che desidererebbe fare?

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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Attivo dal 2013 al 2022
Ex utente
La ringrazio per la sua tempestiva risposta, Dottore.
Diciamo che avevo questa voglia di potermi sfogare con uno Psicologo da un po' perchè sono una persona molto sensibile che reagisce in maniera altrettanto delicata alle situazioni. Mi è capitato spesso di essere di cattivo umore per colpa delle relazioni, della mia vita in generale, del mio percorso accademico all'università. Nulla di cui non si può discutere con un'amico, ma avrei tanto voluto, a volte, il parere di un esperto per riuscire a ritrovare la forza in me per affrontare le cose. Sono molto sensibile, forse troppo, e ogni goccia per me diventa un oceano.

Temo di restare per sempre invalidata, che i danni che ho subito alla spalla e alla cervicale siano permanenti perchè a distanza di un mese i dolori non sono passati e passando il tempo a letto non faccio che pensare che questo sarà quello che mi aspetta. Questo è dovuto soprattutto alla mia ipocondria, motivo per cui spesso ho anche voluto consultare uno psicologo.

"Purtroppo" la relazione con questa persona è altalenante da molto tempo e sì, l'ho resa più importante di me stessa molte volte e per paura di perderla definitivamente, ho messo da parte me stessa e il mio dolore, "sottostando" al suo atteggiamento un po' menefreghista.

Da un punto di vista medico non posso applicare prodotti sul mio volto finchè non sarà guarita (perchè mi riferivo al mio hobby e passione che è la cosmetica, il make up e tutto ciò che ne riguarda) quindi questo mi impedisce di farlo. E poi avendo problemi alla spalla, non posso utilizzare al meglio il braccio destro, che è il mio dominante.


Grazie ancora per il suo aiuto, Dottor Callina.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Un incidente, intervento chirurgico, trauma fisico, ha sempre notevoli ripercussioni sull' aspetto psichico, non è possibile scindere le due cose.
Nel suo caso, mi sembra di aver capito, che ci siano tanti altri aspetti da pter analizzare, unitamente ad un professionista.
Ne approfitti del malessere per fare il punto della situazione. Cari auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2013 al 2022
Ex utente
Ringrazio anche lei, Dottoressa.
Sicuramente cercherò di riprendermi innanzitutto fisicamente, così poi da avere un approccio migliore alla guarigione e magari opterò anche per un aiuto sul piano psicologico.
Intanto cercherò di farmi forza e trovare il modo migliore per reagire!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Le auguriamo una pronta guarigione, coraggio!
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara ragazza,

in accordo con quanto detto dalla collega che mi ha preceduto, dr.ssa Randone, credo che il suo disagio possa essere solo stato accentuato dall'incidente che le è capitato.

Sembra che ci sia una pregressa situazione emotiva che meriterebbe un approfondimento con un collega de visu.

Fortificare la sua identità potrebbe aiutarla a superare con maggiore coraggio le difficoltà attuali che, fortunatamente, sembrano essere solo temporanee.

Un caro saluto
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Attivo dal 2013 al 2022
Ex utente
Salve Dottori,
riscrivo qui perchè ci tenevo a rendervi partecipi della situazione attuale. E' passato quasi un mese e mezzo dall'incidente e le cose vanno decisamente meglio. Fisicamente non sono ancora apposto, ma posso muovere di più la spalla (nonostante non abbia ancora ripreso la totale funzionalità, ma mi sto affidando alle mani esperte del mio ortopedico), e il collo presenta ancora dei problemi che, sicuramente, miglioreranno con il tempo. Maledetta cervicale, purtroppo!
Sto cercando pian piano di superare il trauma dell' "autovettura". Prima mi sentivo malissimo non appena salivo in auto con qualcuno, per la paura di rivivere un altro incidente, ma ora sta migliorando e sono decisamente più tranquilla, anche se preferisco ancora fare i tragitti con le mie gambe per il momento.
La ferita sul volto va meglio... E' ancora visibile, ma il mio medico dice che non appena sarà completamente cicatrizzata, potrò applicare qualche farmaco per farla sparire il più possibile... Speriamo bene!
Ho ripreso un po' ad uscire, a fare piccole passeggiate senza stancarmi e a rivedere i miei amici e, soprattutto, ho conosciuto gente nuova.
Spero che questa enorme salita che è stata la guarigione, inizi finalmente ad essere una discesa verso la completa stabilità fisica.

Ci tenevo ad aggiornarvi perchè, nel momento più duro, ho trovato anche conforto nelle vostre parole di ringraziamento! Grazie per il lavoro che fate qui!

Un enorme saluto.
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara ragazza,

sono lieto di apprendere che le cose vanno meglio.
Certamente ci vorrà un po' di tempo e pazienza, ma il suo spirito mi sembra quello giusto e questo è un grande punto di partenza.

Tanti auguri e un caro saluto