Sintomi depressione e fissazioni
Salve, ho una relazione da un anno e mezzo con un ragazzo fantastico, è andato sempre tutto bene,e lui c'è sempre stato nei momenti di bisogno. Il mese scorso siamo usciti qualche volta con un ragazzo più grande. Il mio ragazzo mi ha subito detto che lui ci stava provando con me, e anch'io me ne ero accorta, abbiamo deciso di non uscirci più. Quella sera mi sono sentita strana, questo ragazzo mi è sempre stato simpatico, ma niente di più. Ho cominciato a fantasticare, pensando addirittura di essermi innamorata di questo, che magari a me piace più del mio ragazzo stesso, e così via. Qualche sera ho pianto parecchio con il mio ragazzo. Dopo circa una settimana mi è passato tutto, sono ritornata ad essere sicura di me e dell'amore nei confronti del mio ragazzo. Dopo ho pensato: 'Ma come ti è venuto in mente di pensare cose simili? Questo significa che non ami più il tuo ragazzo." e tuttora continuo con queste fissazioni. Se penso qualcosa di carino sul mio ragazzo mi viene da pensare "smettila con queste scene, tu non lo ami, non ti interessa, e non ti è mai interessato", da quel momento, da circa un mese, vivo sempre la stessa routine: la mattina mi sveglio con forti dolori alla parte posteriore del collo, tachicardia nausea e se penso che potrei non essere più interessata a lui ho dei nodi allo stomaco e non riesco a deglutire. Ho avuto ciclo anomalo due volte in un mese. La mattina mi sento più o meno bene, ma non ho voglia di fare niente. Il pomeriggio lo trascorro a dormire, nulla mi appassiona. Appena mi sveglio cerco di studiare, invano. E verso la sera, quasi ogni sera scoppio a piangere, mi vengono delle vere e proprie crisi; chiamo mia madre e ogni sera mi dice le stesse cose per rassicurarmi. Quando ho queste crisi di pianto non riesco più a riconoscermi, ho perso tutti gli interessi che avevo, ero una ragazza solare che affrontava tutto con grinta, trovavo la soluzione a tutto, ora riesco solo a dormire, non mi entusiasma più nulla, per stare meglio ho allontanato il mio ragazzo, ma non è cambiato nulla, ho solo voglia di dormire, penso che non si risolverà nulla. Dopo aver pianto cambio totalmente umore, mi sento una persona felicissima, a livelli strazianti, comincio a progettare, guardo una nostra foto e sono totalmente sicura che questo periodo passerà, e lo farò per lui, perché lo amo e se lo merita, mi vengono inoltre dei sensi di colpa per aver pensato di non volerlo, perché è inconcepibile. Il giorno dopo mi sveglio e ricomincia tutto da capo. Sento di non essere più me stessa, non mi interessa più nulla se non stare bene, non trovo stimoli per reagire. E' da 4\5 mesi che ho varie fissazioni.Ho avuto paura di essere incinta anche se vergine e sapendo come avviene,ero convinta di esserlo, e pensavo a come avrei dovuto affrontarlo, paura di essere sterile, che lui non mi volesse più, di avere malattie. E' come se trasformassi le mie paure in ossessioni, e ne divento certa. Non so come fare. In attesa di una risposta, Cordiali Salut
[#1]
Gentile Utente,
anche se adesso tutto ti sembra in salita, tieni presente che quello che provi ha un nome. E quindi una soluzione.
Hai iniziato a fissarti su alcuni (normali) dubbi, relativi ad eventi spiacevoli per te (scoprire di non essere più innamorata del ragazzo che, a quanto pare, ami). Queste fissazioni ora appartengono ad un vero e proprio circolo vizioso, tipico dell'ansia.
Quindi ti alzi al mattino, cerchi nel tuo cervello la presenza di un dubbio, lo trovi e inizi a provare i sintomi d'ansia.
Inoltre, a lungo andare, questa situazione ti appesantisce sempre più, ecco perchè hai sviluppato sintomi depressivi.
Insomma, una sindrome ansioso-depressiva.
Dovresti affrontarla in due modi: attraverso una psicoterapia mirata, come quella cognitivo-comportamentale, in associazione a supporto farmacologico.
Parlane con tua madre o con il tuo ragazzo, e insieme cercate gli specialisti idonei.
Vedrai che in poco tempo ritornerai a stare meglio: solo in quel momento potrai fare "chiarezza".
anche se adesso tutto ti sembra in salita, tieni presente che quello che provi ha un nome. E quindi una soluzione.
Hai iniziato a fissarti su alcuni (normali) dubbi, relativi ad eventi spiacevoli per te (scoprire di non essere più innamorata del ragazzo che, a quanto pare, ami). Queste fissazioni ora appartengono ad un vero e proprio circolo vizioso, tipico dell'ansia.
Quindi ti alzi al mattino, cerchi nel tuo cervello la presenza di un dubbio, lo trovi e inizi a provare i sintomi d'ansia.
Inoltre, a lungo andare, questa situazione ti appesantisce sempre più, ecco perchè hai sviluppato sintomi depressivi.
Insomma, una sindrome ansioso-depressiva.
Dovresti affrontarla in due modi: attraverso una psicoterapia mirata, come quella cognitivo-comportamentale, in associazione a supporto farmacologico.
Parlane con tua madre o con il tuo ragazzo, e insieme cercate gli specialisti idonei.
Vedrai che in poco tempo ritornerai a stare meglio: solo in quel momento potrai fare "chiarezza".
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#2]
Ex utente
Ho omesso alcune cose nel testo: quando sto bene mi sorprendo del fatto che stia bene, allora comincio a ripensare a tutti questi pensieri. Un'altra cosa che mi ossessiona è la paura di non riuscire a proseguire, e i pochi momenti in cui sono felice -apparentemente- non mi sento felice come prima, la mia testa non la sento mai libera, e costruisco dei 'muri' intorno a me, a causa dei quali penso che non m'importi più di nessuno\niente ('io sto bene da sola, tanto a me non importa nulla di lui') e mi sento la persona più fredda al mondo. Di solito quando sto cosi mi sento leggermente meglio, perché riesco a proseguire per parecchio in questo stato. Un'altra cosa che davvero non capisco sono i miei sbalzi d'umore, non faccio in tempo ad essere convinta che 'non lo voglio più e sto bene da sola' che dopo un po' mi sento di nuovo sicura del mio amore. L'unica cosa che mi tranquillizza a volte è pensare che questo tipo di pensieri\paure - anche se con oggetti diversi (ladri, cani, il non essere voluta...)- li ho già avuti,e la maggior parte delle volte sono riuscita a superarli, o comunque sono migliorati parecchio, per esempio ero solita disinfettarmi le mani se la mia mano anche sfiorava i suoi pantaloni, oppure accendevo tutte le luci di casa\afferravo oggetti, quando ero certa che c'era un ladro alla porta, mentre ora riesco a gestire tutto meglio.
Ne abbiamo parlato con il medico di famiglia e ci ha detto che potrebbero essere anche problemi legati alla tiroide; ho letto su internet che ci sono dei sintomi in comune, lei cosa ne pensa?
Inoltre abbiamo preso un appuntamento da uno psicologo.
Grazie mille per il consulto.
Ne abbiamo parlato con il medico di famiglia e ci ha detto che potrebbero essere anche problemi legati alla tiroide; ho letto su internet che ci sono dei sintomi in comune, lei cosa ne pensa?
Inoltre abbiamo preso un appuntamento da uno psicologo.
Grazie mille per il consulto.
[#3]
Gentile ragazza,
Se il suo medico le ha ipotizzato un problema alla tiroide sarebbe bene per intanto fare le analisi opportune per chiarire questo punto.
A livello psicologico penso che la decisione di contatare uno psicoterapeuta sia corretta.
Tutta questa ansia qualcosa le sta comunicando ed e' bene che lei riesca ad ascoltarla. E' importante.
I migliori saluti
Se il suo medico le ha ipotizzato un problema alla tiroide sarebbe bene per intanto fare le analisi opportune per chiarire questo punto.
A livello psicologico penso che la decisione di contatare uno psicoterapeuta sia corretta.
Tutta questa ansia qualcosa le sta comunicando ed e' bene che lei riesca ad ascoltarla. E' importante.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.9k visite dal 30/04/2013.
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