Irritabilità e nervosismo durante periodo depressione
Buongiorno,
da circa tre mesi e mezzo soffro di uno stato depressivo piuttosto acuto dovuto alla conclusione di una relazione durata 6 anni e al successivo allontanamento di tutte le mie amicizie, a cui ero estremamente legata. Da tre settimane assumo Dropaxin (5 gocce prima settimana, 10 gocce dalla seconda settimana) e sto usando Xanax al bisogno (circa 8 gocce la mattina erano sufficienti), che sto pian piano sospendendo poichè l'ansia sta passando. Ho cominciato a vedere una psicologa circa 3 mesi fa, ma ho deciso di cambiare terapeuta perchè la prima non mi sembrava che mi aiutasse. Mi sento -generalmente- meglio, anche se ho avuto ancora giornate con umore davvero basso nell'arco dell'ultima settimana.
Presento, tuttavia, un nervosismo piuttosto forte, che si manifesta solo ad espisodi che mi irritano, ma che ho difficoltà a controllare e che mi porta ad allontanare anche il mio attuale fidanzato, che è l'unica persona che sento vicina in questo momento. Sottolineo che questo nervosismo mi porta, poi, a vedere tutto nero, a pensare che il mio ragazzo non sia la persona giusta per me e a buttarmi nuovamente giù.
Mi sembra in un certo senso di "amplificare" alcune sensazioni, che mi portano a stare malissimo in certi giorni e ad essere molto nervosa in altri, non riuscendo però quasi mai a bilanciarsi in un equilibrio umorale che mi consenta di essere serena.
Come posso cercare di arginare questa "tragedizzazione" da un lato e questo "sbroccare" (passatemi il termine, rende decisamente l'idea) dall'altra? Purtroppo non avrò modo di vedere la mia terapeuta questa settimana e mi piacerebbe poter affrontare da subito questi aspetti, magari con un consiglio "pratico" che mi aiuti a rilassarmi.
Grazie anticipatamente.
da circa tre mesi e mezzo soffro di uno stato depressivo piuttosto acuto dovuto alla conclusione di una relazione durata 6 anni e al successivo allontanamento di tutte le mie amicizie, a cui ero estremamente legata. Da tre settimane assumo Dropaxin (5 gocce prima settimana, 10 gocce dalla seconda settimana) e sto usando Xanax al bisogno (circa 8 gocce la mattina erano sufficienti), che sto pian piano sospendendo poichè l'ansia sta passando. Ho cominciato a vedere una psicologa circa 3 mesi fa, ma ho deciso di cambiare terapeuta perchè la prima non mi sembrava che mi aiutasse. Mi sento -generalmente- meglio, anche se ho avuto ancora giornate con umore davvero basso nell'arco dell'ultima settimana.
Presento, tuttavia, un nervosismo piuttosto forte, che si manifesta solo ad espisodi che mi irritano, ma che ho difficoltà a controllare e che mi porta ad allontanare anche il mio attuale fidanzato, che è l'unica persona che sento vicina in questo momento. Sottolineo che questo nervosismo mi porta, poi, a vedere tutto nero, a pensare che il mio ragazzo non sia la persona giusta per me e a buttarmi nuovamente giù.
Mi sembra in un certo senso di "amplificare" alcune sensazioni, che mi portano a stare malissimo in certi giorni e ad essere molto nervosa in altri, non riuscendo però quasi mai a bilanciarsi in un equilibrio umorale che mi consenta di essere serena.
Come posso cercare di arginare questa "tragedizzazione" da un lato e questo "sbroccare" (passatemi il termine, rende decisamente l'idea) dall'altra? Purtroppo non avrò modo di vedere la mia terapeuta questa settimana e mi piacerebbe poter affrontare da subito questi aspetti, magari con un consiglio "pratico" che mi aiuti a rilassarmi.
Grazie anticipatamente.
[#1]
Gentile Utente,
non ci sono consigli pratici (da questa postazione) che possono anche solo in parte "contenere" le sue reazioni emotive o indirizzarla verso una modalità più funzionale per poterle gestire.
La scelta di integrare un trattamento con psicoterapia e psicofarmaci (prescritti da uno psichiatra) sarebbe ottimale per intervenire sul suo disturbo.
Sta facendo un percorso psicoterapico ben delineato?
Come mai ha deciso di interrompere il precedente trattamento?
E' seguita da uno psichiatra?
non ci sono consigli pratici (da questa postazione) che possono anche solo in parte "contenere" le sue reazioni emotive o indirizzarla verso una modalità più funzionale per poterle gestire.
La scelta di integrare un trattamento con psicoterapia e psicofarmaci (prescritti da uno psichiatra) sarebbe ottimale per intervenire sul suo disturbo.
Sta facendo un percorso psicoterapico ben delineato?
Come mai ha deciso di interrompere il precedente trattamento?
E' seguita da uno psichiatra?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Utente
Gent. mo dottore,
ho deciso di cambiare psicoterapeuta perchè non mi sembrava, in realtà, di stare facendo alcun percorso. La mia psicoterapeuta mi dava modo di sfogarmi molto ma mi diceva (mi permetta di banalizzare) “le stesse cose che mi dice mia mamma” e che mi stanno dicendo tutti, ovvero di cercare di guardare avanti e chiudere con il passato e con le cattiverie/comportamenti che le mie presunte amiche mi stavano indirizzando.
Sotto consiglio di un’amica che aveva studiato con la mia attuale psicoterapeuta, ho deciso di provare. Mi è sembrata subito molto più concreta, mi ha esplicitato il suo orientamento (cognitivo comportamentale) e ha individuato due punti sui quali lavorare. Inoltre, mi ha chiesto di tenere un diario per “monitorare” la mia situazione al di fuori dell’ora settimanale in cui ci incontriamo, punto che mi ha lasciato particolamente soddisfatta. Questo approccio mi è sembrato più incisivo e ho deciso di proseguire con lei.
Lo Xanax potrebbe, a suo avviso, aiutarmi a ridurre il nervosismo anche senza presenza di ansia? Preciso che non mi sono recata da uno psichiatra, ma che le medicine mi sono state prescritte dal medico di base.
Grazie.
ho deciso di cambiare psicoterapeuta perchè non mi sembrava, in realtà, di stare facendo alcun percorso. La mia psicoterapeuta mi dava modo di sfogarmi molto ma mi diceva (mi permetta di banalizzare) “le stesse cose che mi dice mia mamma” e che mi stanno dicendo tutti, ovvero di cercare di guardare avanti e chiudere con il passato e con le cattiverie/comportamenti che le mie presunte amiche mi stavano indirizzando.
Sotto consiglio di un’amica che aveva studiato con la mia attuale psicoterapeuta, ho deciso di provare. Mi è sembrata subito molto più concreta, mi ha esplicitato il suo orientamento (cognitivo comportamentale) e ha individuato due punti sui quali lavorare. Inoltre, mi ha chiesto di tenere un diario per “monitorare” la mia situazione al di fuori dell’ora settimanale in cui ci incontriamo, punto che mi ha lasciato particolamente soddisfatta. Questo approccio mi è sembrato più incisivo e ho deciso di proseguire con lei.
Lo Xanax potrebbe, a suo avviso, aiutarmi a ridurre il nervosismo anche senza presenza di ansia? Preciso che non mi sono recata da uno psichiatra, ma che le medicine mi sono state prescritte dal medico di base.
Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.9k visite dal 30/04/2013.
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