Accettare un lavoro nonostante la mamma ammalata

Gentili Dottori,
sono una ragazza di 28 anni, vi riassumo la mia storia "recente".

Mia mamma ha un cancro all'utero scoperto in fase avanzata un anno e mezzo fa, abbiamo lottato con tutte le nostre forze, le ho cercato il meglio e la ho assistita CON TUTTA L'ANIMA nonostante non avessi l'aiuto dei miei familiari (cosa di cui ho tanto sofferto, le mie sorelle e mio padre sono sempre rimasti ai margini).

purtroppo a marzo è stata scoperta una metastasi al cervello, ora ha fatto radio ma di fatto è a letto, a causa dei dolori di schiena...dovuti al peggioramento della malattia.
inutile dirvi che sono sfinita, arresa...è un mostro troppo grande, ho lottato come una leonessa ma la spunta sempre lui.
ovviamente continuo a prendermi cura di lei, i miei ora mi aiutano, ma la mia combattività sta scemando di fronte...all'evidenza

Dopo questa lunga premessa...DEVO CHIEDERVI UN CONSIGLIO MOLTO MOLTO IMPORTANTE

Durante questo anno e mezzo sono riuscita con molti sacrifici a studiare e sono arrivata in corso a 5 esami dalla laurea magistrale in ingegneria. la prima volta che sono fiera di me, perchè ho conseguito la triennale al contrario fuoricorso.

una settimana fa mi è capitata per puro caso (vorrei dire fortuna) la possibilità di fare uno stage in una bella azienda, farei un lavoro che è proprio ciò che sogno, sembra...troppo bello per essere vero.

e infatti non so se accettare.

si tratterebbe di lavorare otto ore al giorno e nel contempo studiare per i 5 esami e scrivere la tesi la sera...e la mia mamma?
Potrei occuparmene molto meno, è vero che ora le mie sorelle e mio padre sono più presenti e potrebbero farlo loro, ma io e la mia coscienza, come la mettiamo?
ho il terrore di non dimenticarmelo tutta la vita, di pentirmi di non averla curata e di aver perso gli ultimi mesi con lei, anche se non è più la mia solita mamma...

Lei quando gliel'ho detto si è messa a piangere dalla gioia, mi ha detto:
DEVI FARLO!!!
è terrorizzata all'idea che visto che ho 28 anni e nessuna esperienza lavorativa nel mio campo non troverò lavoro, e ho paura anche io per questa storia dell'età, ho parlato di questo vero e proprio terrore anche in consulti precedenti...

Lei vuole che lo faccia, ma a lei non posso dire che ho paura di non poterla assistere nel momento peggiore, non voglio spaventarla...

inoltre ho il terrore di non farcela a far tutto e ritardare altri sei mesi la laurea e finire a aprile 2014...purtroppo devo pensare anche a questo, per il lavoro è importante e la mia vita dovrà andare avanti, che io lo voglia o no...

nello stesso tempo so che se ne andrebbe più tranquilla sapendo che mi sono incanalata per la mia strada...

che fare?grazie in anticipo per i consigli che vorrete darmi
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signorina,
Sembra proprio che lei non voglia privarsi neanche di un grammo di dolore.
Perche?
In che rapporti e' con sua madre? E come sono stati nel tempo in cui lei era una bambina?
Come la fa sentire avere l'esclusiva della cura?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Utente
Utente
Salve Dottoressa, la ringrazio per la risposta!!
diciamo che al contrario nell'ultimo mese "rifiuto" il dolore...mia mamma preferisce stare da sola, è nervosissima e perciò la aiuto nelle cose necessarie e poi quando mi dice di andare nell'altra stanza non insisto...sono stanca psicologicamente. e questo si trasforma in stanchezza fisica. mi definirei sfinita.

I rapporti con mia madre...siamo per certi versi uguali, e questo ci ha portato a scontrarci. Ma di contro sono depositaria di centinaia di episodi spiacevoli della giovinezza e della vita adulta di mia madre, e del suo rapporto pessimo con mio padre. episodi che lui stesso non conosce o ha certamente dimenticato. perchè risalgono anche a 30 anni fa, prima che nascessi.

questo mi fa sentire come se non potessi far nulla, come se il riscatto che avrei voluto per la sofferenza di mia madre ora non potesse avvenire perchè morirà, perciò mi sento impotente. ho anche sognato una notte che mia madre, giovane ma al contrario della reaòtà malata come lo è ora, veniva chiusa in un casolare da sua suocera e da una parente (due donne che le hanno fatto molto male, e di cui mi ha raccontato episodi). io non riuscivo a farla uscire e quando finalmente si è liberata mi ha detto che le avevano rotto il polso. Mi sono svegliata che la sensazione di impotenza era a mille, e tutt'ora sono sconvolta se ricorso il sogno.

Non voglio rinunciare al dolore perchè sento che è inevitabile, che lo devo passare tutto e che questo per ora è il mio destino e non ho via d'uscita.

all'inizio avere l'esclusiva della cura mi faceva male, cercavo di coinvolgere mio padre e le mie sorelle, a visto che non si esponevano ho pianto un mesetto e poi ho fatto la scorza dura, come si dice qui...ho messo il pilota automatico ed eccomi giunta qui. sono una persona abbastanza pratica e mio padre è una persona debole, di quelle persone deboli incattivite però...perciò ho fatto tutto io ma ora lui, che ne è consapevole, mi dice di andarmene se non mi va bene.

Il pilota automatico però non ha previsto questa strada alternativa, e ora non so come muovermi e mi sento priva di strumenti per decidere.
[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Sento tanta rabbia nelle sue parole.
E una gran voglia di sfuggire.
Non posso certo dirle io quello che deve fare ma credo che lei lo abbia abbastanza chiaro nella sua mente.
Deve solo diventarne consapevole.
E fare pace con la sua voglia di riscatto!
[#4]
Utente
Utente
Si sono arrabbiatissima...le poche energie che ho se ne vanno quasi solo per quello oramai, me ne rendo conto...
devo rassegnarmi forse al fatto che non si possono cambiare gli eventi, neppure i nostri...figurarsi quelli degli altri!!questo cozza un po' con il mio concetto del "volere è potere" e lo limita un po', ma lo accetterò....

So cosa penserei se guardassi la situazione dall'esterno, ma da qui devo fare i conti con la paura di sensi di colpa futuri, e non sarà facile...

Certo ha ragione, nessuno può dirmi cosa devo fare...ma ogni opinione serve a farmi riflettere!
perciò La ringrazio ancora!
[#5]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Chieda un aiuto psicologico.
La sua stanchezza non le permette di essere lucida come dovrebbe.
Ha sulle spalle un peso notevole e penso da parecchio tempo.
Se potra' avere un sostegno anche i sensi di colpa si alleggeriranno.
In bocca al lupo!
[#6]
Utente
Utente
Crepi Dottoressa, speriamo perchè sono al limite...
grazie ancora!
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