Rabbia e senso di insoddisfazione

Buongiorno,
cerco di riassumere cosa mi sta succedendo. Questi ultimi due anni sono stati un'inferno tra la morte di mio padre nel 2011 e la perdita di lavoro di mio marito.Con quest'ultimo ho trascorso, durante il nostro fidanzamento, 6 anni stupendi. Sempre presente,attento, dolce e disponibile. Da quando ha perso il lavoro ha deciso di aprirsi un negozio con gente che a me non è mai andata a genio. I cambiamenti nel nostro rapporto sono stati da subito immediati: prima faceva normali orari d'ufficio adesso lavora tutto il giorno fuori casa ritirandosi alle 10 la sera. Quindi io ho dovuto affrontare da subito la sua assenza in casa. IL problema più grande dipende da me... Ho perso completamente fiducia in lui, perchè non solo si è aperto questa attività senza che io fossi d'accordo ma è anche cambiato il suo modo di porsi nei miei confronti. E' sicuramente più distaccato, più stanco, ci sono meno momenti di tenerezza, è molto prevenuto nei miei riguardi. Io, dal mio canto, sono sempre pronta a fargli notare tutte le sue mancanze, ho crisi di pianto e di ira quando vedo che fa tardi, quando vedo che è distante... Come posso fare ? Io lo amo, ma questa situazione sta prendendo il sopravvento.. io sono sempre in ansia, cerco di nasconderlo ma al momento più opportuno gli rinfaccio tutto gridando e piangendo di come avessi immaginato la mia vita con lui da sposata... si parlava di figli, di stare sempre insieme.. adesso neanche più l'ombra. Lui dice che un uomo per sentirsi utile ha bisogno di lavorare, che non sarebbe mai potuto rimanere su una sedia in depressione.. io non pretendo mica questo, ma in un attimo lui mi ha privato non solo della sua presenza ma anche del suo affetto.
Ecco, io sono l'eterna insoddisfatta. Vedo lui che si allontana da me e mi arrabbio ancora di più. Dice che è una conseguenza di come mi comporto
Vi chiedo solo questo, datemi dei consigli,perchè se il problema sono io sono anche disposta a farmi aiutare.Non voglio che la mia storia finisca.
Con affetto.
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Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile ragazza,
da quanto scrive emerge il suo dispiacere per una questione che a suo tempo purtroppo non è stata adeguatamente affrontata, con rigurgiti di rancore da entrambe le parti.
Lei scrive " io sono sempre in ansia, cerco di nasconderlo ma al momento più opportuno gli rinfaccio tutto gridando e piangendo di come avessi immaginato la mia vita con lui da sposata... ", rinfacciare, senza arrivare a una sana e completa discussione di ciò che vi ha turbato non porta a nessuna soluzione, se non ad un aumento della tensione da entrambe le parti. Provate a riparlare con calma cercando di raggiungere accordi condivisi e funzionali alla coppia; qualora il malessere dovesse invece inasprirsi e perdurare il consiglio è di rivolgersi a un professionista che possa de aiutarvi.