Rapporto madre-figlio

Buongiorno cari dottori. Sono consapevole che di domande con questo titolo ce ne sono già e mi scuso, ma volevo fornire i particolari del mio caso per una diagnosi più precisa! Mi chiamo Giada e sono fidanzata da quasi tre anni ad un ragazzo di 3 anni più grande di me. Per i primi 2 anni il nostro rapporto è stato molto bello e piacevole, ma nell'ultimo anno è emerso un rapporto madre-figlio che fin'ora non si era manifestato così chiaramente! La madre del mio fidanzato è sposata da ormai 26 anni con un uomo che ha perso qualsiasi interesse verso il loro matrimonio e non la fa più sentire amata e apprezzata, tanto più che quando ci prova lei lo respinge bruscamente. La madre concentra tutte le sue attenzioni sul figlio, che è l'unico che ha. Hanno sviluppato a parer mio una sorta di ossessione reciproca: 1) è capitato più volte che si baciassero in pubblico con me presente.
2)La madre crede che tutto le sia dovuto e chiama il figlio per qualsiasi minima necessità(per esempio una volta l'ha chiamato perchè non riusciva ad attraversare la strada, ma lei ha solo 52 anni ed è più che autonoma!!)
3)Il figlio da parte sua non riesce mai a dirle di no poichè considerato il rapporto che la madre ha con il padre si fa sempre intenerire e dice che gli dispiace dirle di no
4)Per quanto io cerchi di farlo ragionare cercando di spiegarli il più delicatamente possibile che sua madre non ha un comportamento normale, lui si arrabbia molto e cerca di chiudere l'argomento quanto prima
5)Sua madre è molto gelosa anche se cerca di non farlo vedere e spesso finisce anche con il trattare male il suo stesso figlio a causa di questa gelosia(per esempio prima lo chiama per chiedergli aiuto e poi se lui le risponde che non può perchè sta facendo altre cose gli risponde in malo modo dicendo che non ha certo bisogno di lui.
6)Nonostante la madre lo tratti a volte come un principe e invece quando è con me come una persona inutile, il figlio le perdona TUTTO qualsiasi cosa, qualsiasi parola e torna sempre da lei,sacrificandosi e sacrificando soprattutto il nostro rapporto
7)è successo spesso che non venisse via con me perchè doveva aiutare la madre oppure perchè non voleva lasciarla da sola
8)Hanno un'attività in proprio e la madre lo vuole sempre al suo fianco. Il figlio ha già un lavoro molto sfiancante ma ogni volta che si presenta l'occasione lei lo chiama a lavorare nel negozio. Di fatto poi lui non lavora veramente! Penso che sia solo un pretesto della madre per averlo vicino, il problema è che a lui sembra non dispiacere affatto!
Non so più come comportarmi, non so più a chi dare la colpa per questi comportamenti infantili e morbosi! Per giunta quando parliamo del nostro futuro nonostante la giovane età lui ha già dichiarato di voler stare vicino a sua madre!! L'altra sera stavamo per lasciarci perchè lui ha detto che non andremo mai d'accordo su questo argomento e che quindi tanto valeva lasciarsi!! C'è qualcosa che posso fare o che posso dirgli per aiutarlo? GRAZIE
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Ragazza,
da quanto riferisce sembrerebbe che il suo ragazzo sia coinvolto e partecipe nella sua famiglia di un certo tipo di dinamiche disfunzionali. Dinamiche difficili da leggere e cambiare per chi ne è coinvolto che ostacolano il conseguimento di una vera e propria autonomia e si riverberano sul vostro rapporto.

Comprendo le sue difficoltà nel far capire al suo ragazzo quanto sta accadendo e le sue ragioni date le modalità interattive madre - figlio e il tipo di legame -che parrebbe invischiante - che lo porta a schierarsi a favore della madre <Per quanto io cerchi di farlo ragionare cercando di spiegarli il più delicatamente possibile che sua madre non ha un comportamento normale, lui si arrabbia molto e cerca di chiudere l'argomento quanto prima> .

In questi casi servirebbe un aiuto specialistico competente che possa aiutare il suo ragazzo a prendere consapevolezza della situazione in cui è immerso e a modulare in modo più maturo ed equilibrato il rapporto con la madre, ma la motivazione dovrebbe appartenere alla persona interessata.

Piuttosto lei se la sente di portare avanti un rapporto di questo tipo?




Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Utente
Utente
è proprio questo il problema! è un ragazzo d'oro ma quando c'è di mezzo sua madre...però mi sembra di essere egoista lasciandolo per questo motivo! Non so proprio cosa fare
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Cara Ragazza,
non è facile destreggiarsi in questo genere di situazioni, né tantomeno trovare per lei un modo per cambiare le cose.

Dovrebbe essere il suo ragazzo a muoversi verso una relazione più matura con la madre.

Dovrebbe capire se i suoi sentimenti giustificano le sue fatiche, il suo ragazzo per ora sembra sordo ai suoi ragionamenti.

Più che sui problemi della madre,che lo portano a difenderla e a chiudersi, potrebbe focalizzare i suoi tentativi sullo stare meglio insieme, sul benessere della vostra coppia.



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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Cara ragazza,
Comprendo le sue perplessità e ammetto che siano fondate. Un rapporto madre-figlio così invischiato non lascia spazio a voi due come coppia emergente. Non vi sono confini generazionali e nemmeno di ruoli. Anch'io le chiedo se se la sente di sopportare queste intromissioni nel vostro spazio che non consentono una profonda conoscenza reciproca. Un rapporto di coppia non può tollerare intromissioni di questa portata, soprattutto allo stato nascente, quando deve ancora solidificarsi. Se a lei da' fastidio, lo dica con chiarezza e metta dei paletti. Il rischio? Che il suo ragazzo scelga la madre, ma a quel punto lei saprà qual e' la sua posizione e se si rassegna a passare in secondo piano, e' una scelta legittima che nessuno può mettere in discussione. E' importante, a mio avviso, sapere quali sono i propri bisogni e agire di conseguenza.
Un caro saluto
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa clinica

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale