Ansia somatizzazione
Salve,
Come potrete vedere dai consulti precedenti,non riesco a superare una serie di problemi che mi porto dietro da ormai due anni... È cominciato tutto con un attacco di panico che mi ha scombussolato completamente. Ero si sotto stress come penso un po' tutti, ma quel l'episodio mi ha segnato completamente perché da allora io non riesco più a stare bene. Ho fatto tutte le analisi possibili,tutte negative. I sintomi? Be penso di aver sperimentato davvero di tutto: pancia gonfia,fiato corto, palpitazioni, tremori gambe e mani,stanchezza incredibile, dolore gambe,vista offuscata con fastidi alla luce...ma quello che proprio non mi abbandona mai è questa sensazione maledetta di vertigine, sbandamenti e confusione mentale... Avevo cominciato una psicoterapia che poi ho abbandonato perché non credevo mi sarebbe servita ... Nel mentre, sono diventato ipocondriaco. Ogni sintomo e' motivo di ricerca su internet.. Adesso ho intenzione di cominciare una nuova psicoterapia perché vivere in queste condizioni e' diventato davvero frustrante... Non riesco più a stare bene.. È come se il mio corpo fosse andato in Tilt come un flipper, ho provato varie sensazioni stranissime tipo quella di svegliarmi di notte perché mi sentivo debolissimo,mi sembrava di svenire...mah...com'è possibile svegliarsi e sentirsi stanchi da svenire???questo era un esempio,i sintomi sono diventati insopportabili e non sopporto più questa condizione. La mattina vorrei dormire sempre per non affrontare la giornata avendo addosso queste sensazioni. Vi giuro è la stessa sensazione di quando ci si sente influenzati, ma non passa mai... Di conseguenza sono diventato ansioso in modo incredibile, qualsiasi cosa debba fare e' uno sforzo, non ho più il piacere di uscire con gli amici,la ragazza etc etc... Ma voglio reagire!! Quello che volevo chiedere... È normale sentirsi in questo stato pietoso senza riuscire più a migliorare? Eppure sono sempre stato attivissimo,ora sono una larva... La psicoterapia e'realmente in grado di porre fine a tutto questo? Lo chiedo perché non riesco a convincermi... Io sono convinto che i sintomi fisici hanno portato a tutte queste conseguenze e non il contrario...spero mi possiate dare una risposta.. Grazie in anticipo
Come potrete vedere dai consulti precedenti,non riesco a superare una serie di problemi che mi porto dietro da ormai due anni... È cominciato tutto con un attacco di panico che mi ha scombussolato completamente. Ero si sotto stress come penso un po' tutti, ma quel l'episodio mi ha segnato completamente perché da allora io non riesco più a stare bene. Ho fatto tutte le analisi possibili,tutte negative. I sintomi? Be penso di aver sperimentato davvero di tutto: pancia gonfia,fiato corto, palpitazioni, tremori gambe e mani,stanchezza incredibile, dolore gambe,vista offuscata con fastidi alla luce...ma quello che proprio non mi abbandona mai è questa sensazione maledetta di vertigine, sbandamenti e confusione mentale... Avevo cominciato una psicoterapia che poi ho abbandonato perché non credevo mi sarebbe servita ... Nel mentre, sono diventato ipocondriaco. Ogni sintomo e' motivo di ricerca su internet.. Adesso ho intenzione di cominciare una nuova psicoterapia perché vivere in queste condizioni e' diventato davvero frustrante... Non riesco più a stare bene.. È come se il mio corpo fosse andato in Tilt come un flipper, ho provato varie sensazioni stranissime tipo quella di svegliarmi di notte perché mi sentivo debolissimo,mi sembrava di svenire...mah...com'è possibile svegliarsi e sentirsi stanchi da svenire???questo era un esempio,i sintomi sono diventati insopportabili e non sopporto più questa condizione. La mattina vorrei dormire sempre per non affrontare la giornata avendo addosso queste sensazioni. Vi giuro è la stessa sensazione di quando ci si sente influenzati, ma non passa mai... Di conseguenza sono diventato ansioso in modo incredibile, qualsiasi cosa debba fare e' uno sforzo, non ho più il piacere di uscire con gli amici,la ragazza etc etc... Ma voglio reagire!! Quello che volevo chiedere... È normale sentirsi in questo stato pietoso senza riuscire più a migliorare? Eppure sono sempre stato attivissimo,ora sono una larva... La psicoterapia e'realmente in grado di porre fine a tutto questo? Lo chiedo perché non riesco a convincermi... Io sono convinto che i sintomi fisici hanno portato a tutte queste conseguenze e non il contrario...spero mi possiate dare una risposta.. Grazie in anticipo
[#1]
Caro Utente,
in uno dei precedenti consulti ci aveva parlato di un miglioramento della sintomatologia ansiosa già dopo un mese dall'inizio della psicoterapia.
Come mai l'ha interrotta e ora dice che non la riteneva utile?
Rispondo alle sue domande con un doppio sì.
Sì, è possibile che l'ansia le procuri tutti i sintomi che descrive così come, sì, è vero che la psicoterapia rappresenta la soluzione al suo disagio.
La cura d'elezione per l'ansia è, soprattutto nelle fasi iniziali del trattamento, rappresentata da una psicoterapia combinata ad una cura farmacologica.
Il consiglio è, quindi, quello di rivolgersi allo stesso o ad un altro psicoterapeuta ed impegnarsi per il tempo che occorre al fine di risolvere il suo disagio.
Sarà il collega che, dopo un'opportuna diagnosi, potrà consigliarle o meno una visita psichiatrica per l'eventuale assunzione di farmaci.
Un caro saluto
in uno dei precedenti consulti ci aveva parlato di un miglioramento della sintomatologia ansiosa già dopo un mese dall'inizio della psicoterapia.
Come mai l'ha interrotta e ora dice che non la riteneva utile?
Rispondo alle sue domande con un doppio sì.
Sì, è possibile che l'ansia le procuri tutti i sintomi che descrive così come, sì, è vero che la psicoterapia rappresenta la soluzione al suo disagio.
La cura d'elezione per l'ansia è, soprattutto nelle fasi iniziali del trattamento, rappresentata da una psicoterapia combinata ad una cura farmacologica.
Il consiglio è, quindi, quello di rivolgersi allo stesso o ad un altro psicoterapeuta ed impegnarsi per il tempo che occorre al fine di risolvere il suo disagio.
Sarà il collega che, dopo un'opportuna diagnosi, potrà consigliarle o meno una visita psichiatrica per l'eventuale assunzione di farmaci.
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#2]
Gentile Utente,
Quali perplessità lei ha sull'efficacia della psicoterapia? Per quale motivo si è' convinto che non funzionava? Le potrei dire, statistiche alla mano e sulla base di ricerche sul campo, che la psicoterapia funziona, eccome! Lei si convincerebbe , con questo? Anche la psicofarmacologia funziona e l'abbinamento con la psicoterapia, in certi casi, potenzia i risultati. Insomma, a farla breve, il rimedio c'è' ma se lei si autoboicotta, nessun terapeuta potrà aiutarla più di tanto. Ci vuole, da parte sua, convinzione, motivazione e determinazione a stare bene. Il resto, spetta al professionista che l'avra' in cura.
Un caro saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia
Quali perplessità lei ha sull'efficacia della psicoterapia? Per quale motivo si è' convinto che non funzionava? Le potrei dire, statistiche alla mano e sulla base di ricerche sul campo, che la psicoterapia funziona, eccome! Lei si convincerebbe , con questo? Anche la psicofarmacologia funziona e l'abbinamento con la psicoterapia, in certi casi, potenzia i risultati. Insomma, a farla breve, il rimedio c'è' ma se lei si autoboicotta, nessun terapeuta potrà aiutarla più di tanto. Ci vuole, da parte sua, convinzione, motivazione e determinazione a stare bene. Il resto, spetta al professionista che l'avra' in cura.
Un caro saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale
[#3]
Utente
Innanzitutto ringrazio di cuore entrambi gli specialisti per le risposte. I dubbi sull'efficacia di una psicoterapia sono solo miei, in quanto come detto in precedenza, i sintomi fisici la fanno da padrone e quindi pensavo che ci fosse una causa organica e non psichica.. Da parte mia c'è tutta la volontà di stare bene, perché la mia sta diventando una vita difficile con questi problemi. Ho interrotto in passato la psicoterapia perché era diventata solo una lamentela di problemi fisici e vedevo che non ottenevo risultati soddisfacenti... Ma la situazione e'andata peggiorando.. Ciò che non riesco a capire e'come l'ansia generi questi disturbi. Proprio non riesco... Io ,per esempio, penso che sia normale non riuscire a guidare quando si hanno vertigini e sbandamenti forti e farlo in queste condizioni e' normale provare ansia... Così come uscire quando non si sta bene; non riesco a divertirmi o a stare calmo provando sempre disturbi fisici ed è logico per me che l'ansia aumenti... Sono questi i dubbi che ho.. Potreste dirmi se sono legittimi? Grazie infinite per la pazienza
[#4]
Gentilissimo Utente,
Il fatto che lei abbia dei disturbi fisici non è' detto che, in tutti, generi ansia. Ognuno ha una risposta personale rispetto allo stesso stimolo. Se lei si guarda intorno, può dire che quelli che conosce si comportano, in presenza di disturbi come i suoi, nel modo in cui reagisce lei?
Pertanto, non vi è' assolutamente un collegamento di causa effetto, ovvero : a disturbo fisico corrisponde ansia. Davvero, non è' così. Avrà fatica a crederci, ma posso assicurarle che studi ed esperienze dicono questo. Ora, non sto dicendo che per lei sia così. Nel suo caso, lei ha evidentemente appreso a reagire con un'ansia smisurata rispetto a stimoli neutrali o, al più, fastidiosi. Ma come ha appreso, così può apprendere a reagire in modo diverso. Gli studi sulla neurobiologia affermano che il nostro cervello e' plastico e può imparare nuove strategie. sempre! Di questo si occupa la psicoterapia.
Dott.ssa E.Scolamacchia
Il fatto che lei abbia dei disturbi fisici non è' detto che, in tutti, generi ansia. Ognuno ha una risposta personale rispetto allo stesso stimolo. Se lei si guarda intorno, può dire che quelli che conosce si comportano, in presenza di disturbi come i suoi, nel modo in cui reagisce lei?
Pertanto, non vi è' assolutamente un collegamento di causa effetto, ovvero : a disturbo fisico corrisponde ansia. Davvero, non è' così. Avrà fatica a crederci, ma posso assicurarle che studi ed esperienze dicono questo. Ora, non sto dicendo che per lei sia così. Nel suo caso, lei ha evidentemente appreso a reagire con un'ansia smisurata rispetto a stimoli neutrali o, al più, fastidiosi. Ma come ha appreso, così può apprendere a reagire in modo diverso. Gli studi sulla neurobiologia affermano che il nostro cervello e' plastico e può imparare nuove strategie. sempre! Di questo si occupa la psicoterapia.
Dott.ssa E.Scolamacchia
[#5]
Caro Utente,
<<Io ,per esempio, penso che sia normale non riuscire a guidare quando si hanno vertigini e sbandamenti forti e farlo in queste condizioni e' normale provare ansia...>>
forse non è cercando una logica di causa-effetto che potrà trovare la soluzione, quanto provando a modificare l'ottica di osservazione.
Invece di una lettura "lineare", gliene vorrei proporre una "circolare":
c'è uno stato d'ansia latente che genera vertigini e sbandamenti, che aumentano lo stato d'ansia, tanto da non consentirmi di guidare; il fatto di non riuscire a guidare genera ansia e quindi vertigini e sbandamenti, che generano nuova ansia e nuova paura ad affrontare i compiti elementari (es. guidare); da qui ansia, vertigini, sbandamenti, paura di guidare, ansia, vertigini, sbandamenti ....
Potrei andare avanti così all'infinito ma ci troveremmo sempre al punto di partenza; tuttavia essendo una lettura "circolare" non potremmo identificare il punto di partenza... e quindi? Che fare?
Forse è necessario spezzare questa catena di eventi cominciando da qualsiasi punto del circolo; questo potrebbe essere lo scopo di una psicoterapia mirata allo smantellamento del disagio.
Come la vede?
Un caro saluto
<<Io ,per esempio, penso che sia normale non riuscire a guidare quando si hanno vertigini e sbandamenti forti e farlo in queste condizioni e' normale provare ansia...>>
forse non è cercando una logica di causa-effetto che potrà trovare la soluzione, quanto provando a modificare l'ottica di osservazione.
Invece di una lettura "lineare", gliene vorrei proporre una "circolare":
c'è uno stato d'ansia latente che genera vertigini e sbandamenti, che aumentano lo stato d'ansia, tanto da non consentirmi di guidare; il fatto di non riuscire a guidare genera ansia e quindi vertigini e sbandamenti, che generano nuova ansia e nuova paura ad affrontare i compiti elementari (es. guidare); da qui ansia, vertigini, sbandamenti, paura di guidare, ansia, vertigini, sbandamenti ....
Potrei andare avanti così all'infinito ma ci troveremmo sempre al punto di partenza; tuttavia essendo una lettura "circolare" non potremmo identificare il punto di partenza... e quindi? Che fare?
Forse è necessario spezzare questa catena di eventi cominciando da qualsiasi punto del circolo; questo potrebbe essere lo scopo di una psicoterapia mirata allo smantellamento del disagio.
Come la vede?
Un caro saluto
[#6]
Gentile Utente,
La sintomatologia fisico/fisiologica per un disturbo d'ansia è continuamente connessa con il problema ad un livello cognitivo per cui è realmente molto difficile stabilire che cosa dia inizio al circolo vizioso dell'ansia. Anche ammesso che, come Lei suppone, siano i sintomi fisici a generare l'ansia e tutte le conseguenze di cui parla ciò non significa che il problema clinico non possa essere trattato.
Se può servire a conferma di quanto già espresso dai miei colleghi mi permetto di collegare a queste parole un video che abbiamo realizzato nel centro di ricerca di cui sono Direttore. Nel video sono presenti molte testimonianze reali di pazienti reali che hanno sconfitto attraverso la psicoterapia problemi invalidanti molto severi.
Per cui il mio spassionato consiglio è quello di provare ancora con la psicoterapia. Magari si è solo trattato di una mancanza di "incastro" con i precedenti terapeuti.
Un abbraccio
La sintomatologia fisico/fisiologica per un disturbo d'ansia è continuamente connessa con il problema ad un livello cognitivo per cui è realmente molto difficile stabilire che cosa dia inizio al circolo vizioso dell'ansia. Anche ammesso che, come Lei suppone, siano i sintomi fisici a generare l'ansia e tutte le conseguenze di cui parla ciò non significa che il problema clinico non possa essere trattato.
Se può servire a conferma di quanto già espresso dai miei colleghi mi permetto di collegare a queste parole un video che abbiamo realizzato nel centro di ricerca di cui sono Direttore. Nel video sono presenti molte testimonianze reali di pazienti reali che hanno sconfitto attraverso la psicoterapia problemi invalidanti molto severi.
Per cui il mio spassionato consiglio è quello di provare ancora con la psicoterapia. Magari si è solo trattato di una mancanza di "incastro" con i precedenti terapeuti.
Un abbraccio
Dr. Gerry Grassi Psicologo & Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Breve Strategica e Ipnosi
www.gerrygrassi.com
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 7.4k visite dal 28/04/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.