Evidente disagio

salve dottori,
ho gia scritto molte volte in questa sezione. sono ansioso da un paio d'anni e in via di guarigione (o almeno credo). ho fatto gli esami cardiologici (ovvero test da sforzo, elettrocardiogramma a riposo e ecocardiogramma tutto nella norma) 3 mesi fa, e precedentemente ne ho fatti a bizzeffe nell'ultimo paio d'anni sempre tutto regolare. ho cominciato sport da qualche mese (judo nel dettaglio) e sinceramente tra dolori al petto, al braccio e tanta stanchezza s spossatezza psico-fisica, mi sono gia scocciato (di questo sport intendo). diciamo che quotidianamente riesco a stare calmo, gli attacchi di panico sono ridotti ma quando faccio questo sport avverto durante e dopo dolori al petto, tanta stanchezza e conseguente preoccupazione che mi fa fare gli esercizi una schifezza. a questo ci si aggiunge il fatto che essendo poco socievole, ho creato un rapporto nello spogliatoio dove parlo con pochissime persone e tutti mi guardano come fossi l'alieno sbarcato sulla terra. gli allenamenti sono duri e questo fatto mi fa piacere,perchè almeno mi fortifico ma l'ansia dei sintomi e il fattore ambientale me l'hanno fatto scocciare. mi dico comincio la palestra, ma la preoccupazione di problemi di salute è sempre li e soprattutto sento quasi di nn "poter sbagliare" perchè sono mingherlino e penso che nn ho tempo da perdere dato che mi sento a disagio con gli altri, a causa del mio fisico. tutte queste paranoie mi accompagnano sempre unite al fatto che avverto dolori ogni tanto anche durante il giorno cosi, senza far niente. sono si in via di guarigione, ma è come se questa ansia mi accompagnasse ancora;insomma io nn so cosa significa vivere in modo calmo, credo da due anni. sono in cura dalla psicologa e potrei dire che mi ha aiutato a migliorare certo , però sento un disagio e una tristezza tali che pure quando gliene parlo,lei mi spinge a fare meglio ma io mi sento una schifezza totale. sono solo e non voglio l'estate poichè tutti si divertono escono e io resterei a casa da solo, come al solito. provare a uscire con loro? nn mi riesce anche perchè io sono uno di quei ragazzi che nn saprebbe stare probabilmente a suo agio con loro. io nn ho mai bevuto niente di che di alcolico intendo,mai avuto una ragazza, non so farmi rispettare dagli altri e fino a qulache tempo fa temevo anche gli scontri. ora mi è venuta una specie di incoscienza dove, vedendomi "sfigato e solo" nn mi fa paura e preoccupa piu nessuno. delle volte vorrei veramente sfogarmi con qualcuno tanto, per quanto io nn sia tipo da "menare" qualcosa riuscirei a combinare. mi sento un disastro in tutte le cose. penso sempre che nn riuscirò a farle. l'unica cosa che mi riesce bene è lo studio ma mi sento un cretino perchè per quanto uno sia intelligente a scuola, se nella vita nn sai combinare niente nn so a che servi. nn so cosa fare. ripeto la psicologa mi aiuta ma, piu di tanto, lei nn puo fare.
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Caro ragazzo,

<<ripeto la psicologa mi aiuta ma, piu di tanto, lei nn puo fare.>>
mi passi la freddura: pensa che noi, da qui, potremmo fare qualcosa di più? :-)

Ho riletto alcuni dei suoi numerosi precedenti consulti e, mi sembra, che debba riternersi soddisfatto del percorso psicologico che ha fatto e sta facendo.

Forse oggi si sente ancora insicuro e questo le fa temere che non si troverebbe a suo agio con altri ragazzi con l'arrivo dell'estate; ma guardi che non è necessario bere alcolici e avere avuto grandi esperienze con le ragazze per socializzare con i propri coetanei... e poi non tutti i coetanei sono uguali, anzi, ognuno di noi è in sé diverso da ogni altro.

Sta a lei scegliere le persone che sente più vicine al suo modo di essere e non necessariamente per stare bene occorre "uniformarsi" al gruppo.

Comprendo che sia difficile, all'inizio, misurarsi con situazioni nuove, ma da qualche parte è bene che lei cominci. Così come sta facendo con judo, con tutte le difficoltà di socializzazione negli spogliatoi; è un bene che lei abbia cominciato a confrontarsi con l'altro!

Ci sta provando, sta "imparando" nuove modalità di relazione... abbia pazienza, non salti subito alle conclusioni e si affidi alla sua terapeuta che, senza dubbio, la conosce molto più di noi.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com