Astinenza e dipendenza da internet

Ho 18 anni e da quando ne avevo 13 ho internet a casa.
Il computer mi aveva sempre attirato sin da prima di internet, ma da quando ho internet la mia vita è cambiata. So di avere una forma di dipendenza da 2 anni ed è da due anni che cerco di limitare il mio uso di internet con scarsi risultati.
Non credo di essere un caso grave, frequendo il 5° anno del liceo e ho una discreta media del 7.
Tuttavia quando ho il pc spento di pomeriggio e studio, non riesco a concentrarmi, spesso non riesco a leggere due righe messe insieme, ci metto ore per studiare una pagina di una qualsiasi materia e non la faccio neanche bene, con la conseguenza che sto spesso fino a tardi (tipo l'1 di notte). Durante il pomeriggio sento il bisogno irrefrenabile ogni mezz'ora di controllare social network, mail o forum di gruppi musicali. E spesso mi impongo di non impiegare più di 10 minuti davanti al computer, ma quei 10 minuti diventano 2 ore. Tutto ciò mi causa una profonda perdita di autostima, e mi sono fatto in questi 5 anni di scuola una cultura scarsa. Spesso mi ritrovo anche in uno stato di apatia, non ho quasi alcun interesse. Su internet non faccio nulla di grave (tipo gioco virtuale o siti per adulti) ma spreco il mio tempo ascoltando musica, o leggendo recensioni, e mi perdo della rete tra un'informazione e l'altra. Vorrei chiedere se c'è un modo o consigli per cercare gradualmente di uscire da questa situazione.
Grazie mille , saluti.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Internet e' spesso un compagno fedele delle giornate di solitudine. Un modo per essere in contatto col mondo pur essendo soli.
Ecco, forse la riflessione che vorrei invitarla a fare e' su questo tema: percepisce solitudine? Ha amici, compagni?
Certamente la relazionalita' con persone reali richiede rispetto dei tempi, discrezione, qualche difficolta' maggiore rispetto ad accendere un computer e vedere che c'e' sempre e comunque qualcuno.
Che ne pensa?
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazzo,
Internet., le sue seduzioni ed effimere compagnie, portano spesso ad una condizione di "dipendenza", detta appunto dipendenza senza sostanza, che si differenzia dalle tradizionali dipendenze, cioè da cibo, alcol, droghe, solo per l'oggetto, ma le dinamiche psichiche sono sempre le stesse.

Internet, spesso cela "solitudini mascherate", che per essere lenite e curate, andrebbero prima analizzate .

Soffre di altre dipendenze?
Da cibo, alcol, droghe, affettive?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Caro ragazzo,
Come lei dice il suo non sembra un caso grave, per due motivi, il primo dei quali è' il fatto che lei sia consapevole che, forse, e' un po' troppo. Il secondo motivo, perché, pur con alcune limitazioni, la sua vita scolastica sta procedendo. Tuttavia, lei si pone un problema che può effettivamente essere di dipendenza e chiede come fare per risolverlo. Prima di cercare le soluzioni, io cercherei le cause, oltre al piacere che può darle internet. Le chiedo: cosa trova nei network che non trova, o pensa di non trovare, nelle relazioni non virtuali? La invito, pertanto, a considerare la sua vita affettiva, familiare, amicale, sentimentale e cercare li' la risposta. Il come fare, con ogni probabilità, potrebbe essere conseguente.
Un caro saluto
Dott.ssa E. Scolamacchia

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
E' caratteristico di molti ragazzi/e di oggi il multitasking, eppure questo fare più cose contemporaneamente - oltre a quanto detto sopra dalle colleghe - spezzetta la qualità profondità e unitarietà dell'apprendimento. D'altra parte Lei ha provato a tenere spento il pc, ed ha incontrato difficoltà nella concentrazione, proprio come una sorta di astinenza. Forse ampliare il punto di vista sulla Sua vita nel suo complesso - passioni, relazioni, difficoltà - Le darà nuovi elementi di valutazione.
E contemporaneamente ritengo produttivo che Lei consideri il fatto una forma di dipendenza, che per essere affrontata abbisogna - come Lei saprà - dell'aiuto di un esperto e di una progressiva diminuzione dell'assunzione della "sostanza-pc": allungare i tempo tra una visita e l'altra, diminuire la permanenza davanti allo schermo, individuare strategie di evitamento (uscire di casa ecc.), bilanciare con altri elementi per Lei interessanti ecc.
Coraggio, ce la può fare.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Innanzi tutto grazie a tutti voi per le chiare risposte.
Per quanto riguarda la sfera sociale non ho problemi di dipendenza da droghe e non sento carenze "affettive", ho una cerchia di amici ,seppure ristretta. Diciamo che sento il computer e internet come una finestra che si affaccia sul mondo, e sì diciamo che diminuisce il senso di solitudine. Probabilmente se non ci fossero tante altre persone come me connessi sui social, ci passerei molto meno tempo, eppure non li uso per parlare virtualmente... ma ci stò così, perchè ci sono anche altri.
Ora sto cercando di evitare questo problema studiando fuori casa, dove non ci sono distrazioni, tuttavia faccio fatica a studiare, spero sia solo una questione di allenamento
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Credo che abbia trovato un'ottima soluzione nello studiare fuori casa. Se poi riesce a farlo con amici, ancora meglio. Di certo, e' solo una questione di allenamento.
Un caro saluto
Dott.ssa ad.Scolamacchia