Ansia generalizzata

E 'impossibile spiegare il mio stato. Ogni mattina mi sveglio con il pensiero che non posso vivere questa giornata. La mattina mi sento separata da tutte le persone del mondo. Ho paura di svegliarmi, ho paura dei miei pensieri che mi portano al panico e all'idea che la vita è impossibile. La vita sembra essere senza speranza e non c'è via d'uscita da questo, tranne la morte. Sono spaventata all’idea di non smettere mai di avere paura che non ci sarà via d'uscita e che farò qualcosa a me stessa. Non capisco come la gente nel mondo reale può svolgere le normali attività. Tutti i loro problemi, anche infortuni gravi o mortali, mi sembrano ridicoli. Analizzo ogni pensiero. Quando cerco di ricordare qualcosa inizia la paura, i ricordi sono come un film che non è il mio. I pensieri sono spesso bloccati e non riesco a fare un ragionamento fino alla fine. Non sento le emozioni, tranne la paura, né quelle positive né negative. Non mi accorgono di nulla intorno a me anche in questo momento. A volte mi calmo ed inizio a fare qualcosa, poi basta, ricordo la mia situazione e tutto sembra privo di significato se sono in questo stato ed allora mi fermo dal fare quello che stavo facendo. Non riesco a pensare o a parlare di qualcosa di diverso dal mio stato. Sento che io vivo in un mondo diverso dalla gente normale. Ho paura del mio stato, dei miei pensieri. Ho paura solo di me stessa, dei miei problemi mentali, e non ho nulla da temere del mondo esterno. Non riesco a fare niente. Non riesco a decidere nulla. Non so come passare il tempo, come decidere dove andare, cosa comprare, come scegliere l'opzione fra un milione di cose in un negozio. Non riesco a prendere alcuna decisione.
Un flusso costante di pensiero che portano al panico. Pensieri intrusivi, abbarbicati uno dopo l'altro, tutti legati alla vita reale. Per esempio, penso che ho bisogno di fare una cosa e mi ricordo che non ho finito un’altra il giorno precedente e subito penso che cosa comprare al negozio domani e mi ritrovo a non poter decidere. Se penso ad eventi futuri (anche sei mesi in là) cerco di organizzare tutto, scrivo liste, penso ad ogni passo in dettaglio (anche le piccole cose come pulire o lavare i piatti) e non posso calmarsi fino a che tutto il pensare all’evento futuro è finito. In un minuto posso avere 5 o 6 tali pensieri di cose da fare, tutti sembrano urgenti, non gestibili e mi portano forte panico. Cerco di pianificare anche le azioni non obbligatorie come scrivere, TV, leggere. A causa di questi pensieri e del dover pianificare ogni azione non mi accorgo di ciò che sta accadendo intorno a me, non vivo più nella realtà. Non riesco a scegliere e decidere cosa fare. Per esempio leggo un libro cinque minuti, credo che sia una decisione sbagliata, interrompo ed inizio a fare qualcosa di diverso, e tutto il giorno lo spendo in questo modo. Anche per questo inizia il panico. Cose obbligatorie come il lavoro sono più facili da gestire che le cose non obbligatorie.
Vivo molto il te
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile Utente,
quando i pensieri sono così pervasivi e generalizzati è conveniente consultare anche lo psichiatra. I farmaci possono aiutare notevolmente il controllo degli stessi. Lo ha già fatto?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Cara ragazza,
Da quanto tempo sta così? E' successo qualcosa che l'ha destabilizzata? E' sempre stata ansiosa e tendenzialmente ossessiva? E' importante sapere se e' una sua caratteristica o se, al contrario,me' intervenuto qualche episodio che ha messo in moto il suo sistema d'allarme.
Certo che in questo modo, non può andare avanti. Concordo con la Collega per una prima visita psichiatrica e, successivamente, magari quando i sintomi si saranno ridimensionati, fare un percorso di sostegno e/ terapeutico.
Un caro saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signorina,
Mi associo a quanto suggerito dalle colleghe:
Indviduare un inizio a questa modalita' di pensiero.
In particolare c'e stato un periodo di stress che puo' individuare? Una terapia farmacologica? Un ricovero?
Questa inquietudine che ci descrive si realizza in particolari condizioni? Quando si trova sola o anche con altri?
Riposa tranquillamente la notte?
Ha mai parlato con il suo medico di famiglia di tale disagio che vive?
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
l'ansia è spesso la manifestazione corporea di un disagio psichico.
I pensieri che le fanno compagnia impedendole di vivere, vanno sicuramente analizzati, ascoltati, decodificati e, solo dopo tacitati.

Un approccio combinato: farmacoterapia e psicoterapia, sarebbe indicato per restituirla ma qualità di vita smarrita

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
Utente
Utente
Vivo molto il tempo. Se sento che passa lentamente, posso passare tutto il giorno a guardare l'orologio ogni minuto. A volte sento di non veder l'ora che il giorno finisca. Poi sopraggiunge un forte panico e "attacchi di movimento", quando non mi è possibile sedere o stare tranquilla. Ho bisogno di alzarmi frequentemente e camminare, riesco solo a bere e fumare e questo passa solo quando riesco ad andare a dormire la notte.
Ogni minuto Penso che il mio stato peggiori e che la paura durerà per tutta la vita, che sarà io non sono normale ed il futuro non cambierà perché sono in questo stato già da molto tempo (5 anni). Anche questo mi porta sempre ad avere paura. Non posso più comunicare con la gente e fare quello che facevo prima. Tutto sembra senza senso in questo stato.

Quanto ho riportato è la traduzione di una lettera che Kate (24 anni - straniera e residente all'estero) mi ha scritto chiededo di avere un consiglio da specialisti del nostro Paese.
Oggi non è seguita da nessuno psicologo ma continua da alcuni mesi - dicembre 2012 - un trattamento con Seroquel XR 250 al di prescrittogli da uno psichiatra locale.
Effetti consistenti di questa cura è solo una riduzione degli episodi di panico - nel caso di Kate questi si manifestavano ogni 2/3 settimane circa.
E' stata trattata senza risultati da diversi specialisti, dalla CBT alll'ipnotismo ma ha sempre lasciato la cura dopo poche sedute. Ad oggi alterna giorni di forte ansia a giorni di forte depressione.
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Utente
Utente
forte depressione in cui non riesce a trovare la forza (mentale) di compiere anche i piu' "semplici" gesti.
Sto cercando di aiutare questa persona. Lei è diventata diffidente di ongi possible cura. Sa cosa gli viene proposto in caso di incontro con i medici (sa del mix famraci/psicoterapia che sarebbe necessario).... semplicemente sembra non crederci.
Vi ringrazio per il vostro tempo e cortesia.

Ps in risposta alle domande per i gentili dottori/dottoresse che hanno lasciato un commento:
si Kate è di natura ansiosa, a 6 anni di età ricorda di un primo attacco di ansia poi scomparso fino a dopo la rottura con il proprio fidanzato circa 5 anni fa (aveva 18 anni all'ora)
Alcuni sintomi si sono evidenziati dopo che lei si è trasferita (ma ancora con il ragazzo che era nella sua città di nascita) nella capitale prima come forma "fisica"(rumori allo stomaco che la imbarazzavano, nausea, calo di appetito ed incapacità a mangiare - quest'ultima poi scomparsa) e poi (dopo la rottura traumatica con in ragazzo ) sono diventate sempre piu' forti fino a degenerare in attacchi di panico che per lei non si consumavano nell'arco dei canonici 15-30 minuti ma che continuavano fino al momento del riposo notturno (almeno nella forma del non potersi sedere o stendere e dover camminare tutto il tempo nella stanza).
[#7]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signorina,
Cosa l'ha condotta a chiedere in questa sede un consulto cosi' indiretto?
Come riverbera dentro di lei questa situazione?
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Se ho ben capito, non per lei che sta scrivendo ma per una persona di nome Kate? E, sempre se ho capito bene, questa ragazza e' una sua amica o che rapporto ha con lei? La sua richiesta, se dovesse riassumerla, qual è' esattamente? Vede, un consulto on line ha dei limiti intrinseci, quindi la invito ad essere più esplicita nella domanda.
Un caro saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia
[#9]
Utente
Utente
Dott.ssa Esposito, come ha letto parla ad interposta persona, non ho potuto inserire tutta la storia che ho da raccontarvi nel pirmo post. E molti sono i dettagli che mancano.
Mi scuso infinatamente per il disguido
[#10]
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta Dott.ssa Scolamacchia.
Sono il compagno di questa persona. Ho deciso di scrivere qui perchè la situazione sta degenerando e il supporto che sono riuscito a trovare in loco (nel paese in cui questa persona abita) nonstante sia stato indicato come il migliore, non ha sortito nessun effetto positivo o cambiamento (non sono unno specialista ma io l'ho torvato carente ad esempio visita psichiatra di 5 minuti con prescrizione di pillole senza alcuna diagnosi // incontri con psicologo CBT senza applicazione di alcun protocollo terapeutico come spiegare al paziente obiettivi, il percorso etc ma limitandosi a dare come focus il "dover trovare qualcosa per distrarsi" etc) e premetto che mi sono rivolto a strutture cliniche privarte di paesi occidentali. I medici sono pero' tutti locali.

Per quanto concerne il motivo esatto della mia richiesta:
come posso aiutare questa persona, quali argomenti posso addurre in un quadro cosi' complicato per mantenere viva una speranza in lei. Se poteste suggerirmi su cosa posso far leva in una persona affetta da questa patologia come stimolo a non farsi totalmente sopraffare.
In oltre un feedback (che so essere alquanto difficile se non impossibile dato il fatto che non conoscete la persona) se una cura come quella che oggi segue è per voi sufficiente in un caso del genere?
[#11]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Comprendiamo il suo intento di aiutare questa ragazza ma non e' questa la strada migliore.
La ragazza deve essere vista personalmente perche' per via indiretta non ci sono elementi per potere neanche tentare un'ipotesi diagnostica.
Il consiglio e' percio' di cercare altri clinici piu' professionalib sia psichiatri sia psicolpogi.
I miogliori auguri..
[#12]
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Caro ragazzo, adesso mi è tutto più chiaro e capisco la sua preoccupazione. Ha la possibilità di tornare in Italia con la ragazza e farle fare un consulto qui? Lei saprebbe ,in questo caso, a chi rivolgersi? Chiede cosa può fare per infonderle speranza: oltre a quello che sta già facendo, non può fare di più. So che è duro da accettare ma la forza deve venire dalla sua ragazza, anche solo la forza necessaria ad alzarsi e andare da uno specialista con sistematicità. Sarà vero che i professionisti che ha contattato sono stati sbrigativi, tuttavia, quando non vi è la possibilità di scelta, come pare in questo caso, meglio essere seguiti piuttosto che lasciarsi completamente andare.. Almeno finché non si profila un'alternativa più valida. Per la terapia che sta facendo a livello farmacologico, non possiamo risponderle perché noi psicologi non diamo farmaci. Questo e' di competenza degli psichiatri.
Un caro saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia
[#13]
Utente
Utente
Vi ringrazio per le vostre risposte ed il tempo dedicatoci.
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