Ansia e terrore di innamorarmi di tutti

Salve a tutti,
Sono una ragazza di 26 anni, all'ultimo anno dell'università.
Da un anno a questa parte ho avuto diversi problemi di ansia e attacchi di panico(un po' per il terremoto avvenuto nella mia zona nel 2012, un po', credo, per il tumore di mio padre, malato da 4 anni e scomparso, purtroppo, nel febbraio di quest'anno).
Oltre a queste preoccupazioni ho iniziato ad avere forti ansie riguardo il rapporto con il mio ragazzo, conosciuto un anno e mezzo fa.
Non riuscivo a capire se l'amavo, se era quello giusto per me e non riuscivo più a dare esami per questo motivo. Ero ossessionata, piangevo tutto il giorno, in più avevo paura di fare del male ai miei cari, appena vedevo un coltello mi veniva un attacco di panico, è stato un incubo. Non riuscivo più a vivere.
Inoltre avevo (adesso un po' meno), il terrore che mi piacesse di più un altro ragazzo conosciuto 2 anni prima del mio, nonostante non lo veda e non lo senta più e apparentemente non mi interessi più la paura ogni tanto mi ricompare, mista al terrore di essere lesbica.
Ho deciso di andare dallo psichiatra ad accettarmi che fosse tutto ok e lui mi ha risposto che non ero nè lesbica, nè una potenziale assassina e che ero solo turbata dai miei problemi in famiglia, da me negati oltre a essere in processo di maturazione personale, fase che mi rende insicura su tutto. E' come se fossero un escamotage da problemi più grossi. Ha detto che non necessito di nessuna terapia al momento e che questi pensieri passeranno da soli appena mi metterò piu tranquilla dopo il lutto. In effetti, dopo che mi ha detto queste cose, ho iniziato a tranquillizzarmi un pochino, nonostante abbia continuato per tutta la fine dell'anno con alti e bassi di ansia e preoccupazioni

La paura che mi infastidisce di più adesso è quella che mi piacciano di più dei suoi amici, che in realtà non mi sembra mi attraggano più di tanto, ma il mio timore è che io reprima tutto. Che in realtà mi piacciano davvero di più e che un giorno dovrò far soffrire il mio attuale ragazzo e "fidanzarmi" con uno di loro, creando scompenso nella compagnia. Questo mi terrorizza e mi impedisce di vivere in modo sereno, nonostante so che siano cavolate.
Che ne pensate?Sono pensieri reali?Forse mi reprimo?

Non so più cosa pensare.
[#1]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
nei Suoi consilti precedenti le è già stato indicato chiaramente che servirebbe, in un disturbo d'ansia come il Suo, una psicoterapia mirata, come ad es la cognitivo-comportamentale.

E' chiaro che in questi mesi, nonostante i colloqui "di sfogo" con il suo curante, i Suoi dubbi ossessivi sono rimasti, anzi, questa nuova domanda postata sul sito è probabilmente una nuova richiesta di rassicurazione ("sono normali questi pensieri?").

I pensieri sono normali, anche quando sono negativi. Il problema è spaventarsi dei pensieri.

Le allego questo articolo, forse potrebbe esserle utile, ma ribadisco la necessità di iniziare una psicoterapia mirata.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1295-ossessioni-piccolo-trucco-per-tenere-a-bada-dubbi-e-rimuginazioni.html
[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Sembra trattarsi di pensieri ossessivi, cioè aver paura e preoccuparsi di qualcosa che potrebbe succedere, ma che non è successo. L'ossessività dipende dall'ansia, perciò se le rassicurazioni dello psichiatra non sono bastate ad aver ragione del tutto del suo disagio sarebbe opportuno chiedere un parere a un diverso specialista, ad esempio uno psicoterapeuta, che usi magari un approccio adatto all'ansia, come il breve strategico o il comportamentale:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
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https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
Utente
Utente
Grazie per il consiglio. Appena avrò tempo farò quello che mi avete suggerito.
Nel frattempo però riuscite a dirmi un vostro parere anche solo superficiale sulla mia situazione?un'impressione per lo meno. Pensate che si tratti di reprimermi quando parlo di paura di innamorarmi dei suoi amici?temo sia una repressione e che se mi lasciassi andare proverei qualcosa per questi suoi amici e la cosa mi spaventa abbastanza.
Mi dite la vostra impressione?
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La mia impressione è che le sue siano richieste di rassicurazione. E' tutto preso nei suoi dubbi e vorrebbe che lo specialista l'aiutasse a trovare risposte.

Solo che è proprio questo il punto: il suo problema sta nelle domande, non nelle risposte. Saprà di averlo risolto non quando avrà trovato risposte, ma quando non avrà più bisogno di farsi domande, cioè di chiedere rassicurazioni.

Se gliele dessimo, apparentemente la staremmo aiutando, in realtà staremmo solo peggiorando e alimentando la sua ansia.

[#5]
Utente
Utente
Grazie Mille dottor Santonocito.
In pratica lei mi sta dicendo che non è' tanto l'oggetto delle mie preoccupazioni a essere il vero problema, quanto il fatto di pormele, giusto?Magari in altri momenti storici della mia vita queste cose sulla relazione non mi avrebbero preoccupata così tanto; diciamo che forse quando una persona è già colpita da fatti gravi come lutti familiari è più facile cadere nelle trappole delle ossessioni, qualsiasi esse siano. Ecco, queste sono le poche cose che credo di avere capito.
Quando mi ha detto che l'ossessivita dipende dall'ansia, intendeva che probabilmente sono già io in primis ad essere in uno stato d'ansia che si manifesta tramite questi dubbi ossessivi?
[#6]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Potrebbe darsi che lei abbia accumulato nel tempo delle frustrazioni anche in modo inconsapevole o dello stress dovuto alla malattia di suo padre e alla sua scomparsa.
Da quello che ci riferisce si puo' ipotizzare che alla base del suo disagio ci sia dell'aggressivita' negata.
L'aggressivita' puo' scaturire da diverse situazioni personali vissute come invadenti e pressanti ed e' una reazione che andrebbe elaborata per essere compresa e fronteggiata. Negarla non e' una strategia vincente.
Puo' attendere qulche mese per superare almeno il lutto che sta vivendo, e che potrebbe gia' di per se' costituire una motivazione al suo disagio o un'aggravante, ma se non dovesse risoversi le cosiglierei di chiedere un aiuto psicologico.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#7]
Utente
Utente
Gentile Dottoressa Esposito
Mi sono un po' preoccupata su quello che ha detto dell'aggressivita.
In che senso aggressività negata?e che conseguenze potrebbe avere questo negare che lei ha detto?potrei sfogarmi tutta in una volta e compiere atti inconsulti?scusi mi è salita l'ansia perché ho davvero il terrore di poter fare del male a qualcuno, non farei del male a una Mosca e non ho mai picchiato nessuno però ho paura ugualmente.
[#8]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
L'aggressivita' non e' in se' una pulsione negativa. Anzi. E' una delle due pulsioni bas degli individui e garantisce la capacita' di difendersi da cio' che percepiamo nocivo.
Essa va pero' resa cosciente e va gestita.
Non so che tipo di educazione lei abbia ricevuto (le e' stato concesso di espriere aggressivita' o le e' stato vietato? E' una pulsione che lei accetta o no?) e non avendo la possibilita' di vederla di persona non posso dirle se nella sua gestualita' lei esprima un'aggressivita' e ne' di che tipo sia (sana, assertiva, energIca o depressiva)
Sono valutazioni che possono essere fatte solo in modo individualizzato.
Purtroppo i conulti on line hanno dei limiti oggettivi.
I migliori saluti
[#9]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
le emozioni, ansie, sensazioni, ecc...negate si esprimono spesso con un corteo sintomatologico.
Il suo ascolto, decodifica ed analisi, oltre che la loro eliminazione, fa parte del lavoro di tipo psicologico.

Nessuno le sta dicendo che lei potrebbe fare del male a qualcuno, è la sua ansia mal gestita che le fa interpretare ogni nostra parola, nella speranza di trovare soluzioni al suo malessere .

Uno psicologo de visu, sarà in grado di darle una mano, guarire è possibile, coraggio!

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#10]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
"Mi sono un po' preoccupata su quello che ha detto dell'aggressivita."

Questo è il rischio che corre chi cerca risposte in rete, ovvero quello di ossessionarsi su un particolare, su una parola scritta.

"Grazie per il consiglio. Appena avrò tempo farò quello che mi avete suggerito"

Interessante: cosa le impedisce di avere tempo per una cura? Stare su internet non le prende forse del tempo?

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> In pratica lei mi sta dicendo che non è' tanto l'oggetto delle mie preoccupazioni a essere il vero problema, quanto il fatto di pormele, giusto?
>>>

Esattamente. E' la tendenza ansiosa di base che va curata, più che i vari e multiformi contenuti e i temi particolari attraverso i quali essa si esprime.

>>> forse quando una persona è già colpita da fatti gravi come lutti familiari è più facile cadere nelle trappole delle ossessioni
>>>

Non necessariamente. Solo se si è predisposti all'ansia e a una bassa capacità di sopportare gli urti emotivi (resilienza).

>>> probabilmente sono già io in primis ad essere in uno stato d'ansia che si manifesta tramite questi dubbi ossessivi?
>>>

E' una richiesta di rassicurazione anche questa. Ma che lei sia in ansia sembra abbastanza evidente.

Si faccia aiutare, altrimenti continuando a sforzarsi di farcela da sola rischia di cadere in un paradosso:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html

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