Consiglio psicoterapia

Salve sto facendo della psicoterapia cognitivo comportamentale perchè soffro di bassa autostima. Durante la mia infanzia non mi sono mai sentito apprezzato, voluto e non mi è stato dato l'affetto che dovrebbe essere dato ad un bambino. Di conseguenza crescendo questo ha influito parecchio. Uno dei compiti che devo fare per la terapia è quello di provare a conoscere una ragazza ma non trovo il senso. Perchè dovrei farlo? Io non penso cosa voglia dire essere voluto, sentire che qualcuno ti vuole bene e cose simili perchè durante la mia infanzia non ho avuto queste esperienze dai miei genitori. Vedo che i miei amici hanno delle relazioni ma io non capisco cosa possano provare oltre al piacere sessuale.
Ora mi chiedo se il tipo di orientamento della terapia (cognitivo comportamentale) possa essere corretto, devo fare delle cose di cui non ne conosco il significato. In realtà non so neanche se ci sia una soluzione perchè dovrei vivere un'altra infanzia per avere uno sviluppo normale.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La prima domanda d'obbligo: ha posto queste domande al suo terapeuta? Se no, come mai?

La TCC è un approccio indicato. L'importante non è capire subito, ma sentire attraverso l'azione. Lei ha bisogno probabilmente di fare delle esperienze che le insegnino esperienzialmente che cosa significa avere relazioni affettive. Il perché non c'è bisogno di capirlo ora, l'importante è che faccia delle cose nuove, il significato potrà arrivare dopo.

Resta la raccomandazione di parlarne con il suo terapeuta.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente ,
le sue domande sono lecite, ma dalla difficile risposta .

Non si tratta di rivivere un'altra infanzia, ma mi risanare, mediante la psicoterapia, quello che le ha creato delle ferite, mancanze, blocchi...ed offrirle gli strumenti per andare avanti nella vita, anche nell'affettività

E' fondamentale in un processo di cura, che lei si senta a suo agio con il suo terapeuta, che non si senta invaso, spinto verso situazioni\esperienze per lei troppo premature o estreme e, soprattutto empaticamente capito

Il piacere sessuale, non è disgiunto da quello affettivo\emozionale\erotico

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Grazie per le risposte.

Dr. Santorcito: Si ne ho parlato e mi ha detto le stesse cose che mi ha detto lei. Razionalmente lo capisco ma trovo difficile applicarlo perchè è come cercare di voler bene ad una persona ma non sapere bene il significato di voler bene.

Dr. Randone: Mi sento a mio agio con il terapeuta. Forse è come ha detto lei e mi sento spinto verso esperienze troppo premature. Il terapeuta mi ha detto che abbiamo già parlato parecchio e che ora dovrei agire.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Razionalmente lo capisco ma trovo difficile applicarlo perchè è come cercare di voler bene ad una persona ma non sapere bene il significato di voler bene
>>>

Probabilmente lei si sta in qualche modo sforzando di "sentire" se vuole bene a qualcuno, piuttosto che aspettare che la sensazione venga da sola, e questa potrebbe essere la tentata soluzione che mantiene in vita il problema, da un punto di vista breve strategico. Se fosse così bisognerebbe agire su questo punto.

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Utente
Utente
Grazie, quindi io dovrei cercare di conoscere una ragazza anche se ora non ne capisco il senso perchè questo lo capirò mentre cercherò di fare questa esperienza?
Qualche volta vado a fare del sesso a pagamento, io non ci vedo nulla di male, ma secondo lei può far male alla psicoterapia?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Di tutto questo deve parlare con il suo terapeuta. Ovviamente da qui non si può essere precisi senza conoscerla. Il sesso a pagamento non è un male in sé, ma nel suo caso potrebbe esserlo perché potrebbe contribuire ad alimentare in lei un'idea distorta della sessualità e di cosa vuol dire provare sentimenti per un altro essere umano.

Ne parli con il suo terapeuta.