Problemi con i genitori
Salve medici io ho 20 anni e ho un serio problema con i miei genitori,molto piu con mio padre che con mia madre. Sono fidanzata da 1 anno e mezzo ma purtroppo a causa del suo lavoro abitiamo molto molto lontani tra noi quindi dobbiamo un po arrangiarci lui è sempre venuto da me e ai miei piace tanto come ragazzo. Io sono stata da lui soltanto una volta in un anno e mezzo..ora lui ha problemi con il suo lavoro non puo spostarsi al momento e vuole che vada io e anche io voglio..mi paga tutto lui i viaggi il cibo tutto quindi a mio padre non chiedo nulla a livello economico!! Ma mio padre non vuole che vada lui mi vede sempre come la sua bambina io ho 20 anni certo non sono molti ma avrò il diritto di farmi una vita??!qui al sud le mentalità sono molto molto chiuse molto all'antica.. Sono 2 mesi che non vedo il mio ragazzo ovviamente lui inizia a scocciarsi della situazione dice che io ho paura di affrontare mio padre..ed è vero!!lui subito inizia ad urlarmi e quando dice no è NO.. Non so come fare piango di giorno e di notte non ho piu l'appetito..io voglio solo andare da lui anche solo una volta al mese ci sta bene come posso farlo capire a mio padre??
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<Ma mio padre non vuole che vada lui mi vede sempre come la sua bambina>
Solo per i viaggi dal suo ragazzo o anche per altro?
Lei come ha provato ad affrontare la questione?
Come ha reagito ai no di suo padre?
Suo padre ha addotto motivi precisi?
Qual'è la posizione di sua madre?
E' figlia unica?
Solo per i viaggi dal suo ragazzo o anche per altro?
Lei come ha provato ad affrontare la questione?
Come ha reagito ai no di suo padre?
Suo padre ha addotto motivi precisi?
Qual'è la posizione di sua madre?
E' figlia unica?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la tempestiva risposta. Mi vede come una bambina perchè io non sono mai uscita spesso di casa non ho mai avuto una comitiva di amici con cui passare il tempo e quindi le mie serate e le mie giornate sono state trascorse sempre in casa con loro e in palestra ad allenarmi perchè ho fatto atletica a livello agonistico facendo anche parte della nazionale under 18,io ho lasciato l'atletica e questa per lui è già stata una delusione perchè voleva a tutti i costi farmi continuare. Tutto questo per dire che ho sempre fatto quello che voleva lui senza mai oppormi. Ora mi dice no per i viaggi dal mio ragazzo ma diciamo che mi ha sempre contrastata in ogni cosa,anche in atletica per lui non mi allenavo mai bene non andava mai nulla bene di quello che facevo non gli bastava. Io purtroppo non lo affronto mai fino in fondo perchè fondamentalmente ho paura non so di cosa non mi ha mai picchiata mai mi ha dato uno schiaffo ma io comunque ho paura di affrontarlo infatti ai suoi no regisco stando in silenzio.. Non mi ha detto un preciso motivo ai suoi no si inventa scuse..io ad esempio il 3 maggio ho un concorso per la guardia di finanza e quindi fino ad oggi ha detto che dovevo concentrarmi sullo studio ma ora appena gli ho accennato che vorrei partire il 6 maggio ha subito detto no. Mia madre mi appoggia spesso ma anche lei come me non gli dice nulla
[#3]
Cara ragazza, potrebbe provare a scrivergli, una lettera breve, calda, affettuosa, rassicurante, ma ferma e adulta.
Perchè in fondo, tra lei e sua madre non gli avete parlato mai, che non vi lascia parlare.
Sarebbe stato meglio che questo padre, così "classico" venisse, diciamo .. abituato al fatto che lei ha anche una sua vita e suoi pensieri.. Che lavoro fa suo padre,? lei studia o come spende il suo tempo?.. In famiglia non c'è nessuno fratelli, sorelle che possano far capire a questo padre che deve essere più aperto e lungimirante, tira tira, poi le figlie e i generi li perdono per lo meno sul piano vero, quello affettivo..Intanto si informi sui treni, gli orari .. coraggio, si può fare.. ci faccia sapere , se crede
Perchè in fondo, tra lei e sua madre non gli avete parlato mai, che non vi lascia parlare.
Sarebbe stato meglio che questo padre, così "classico" venisse, diciamo .. abituato al fatto che lei ha anche una sua vita e suoi pensieri.. Che lavoro fa suo padre,? lei studia o come spende il suo tempo?.. In famiglia non c'è nessuno fratelli, sorelle che possano far capire a questo padre che deve essere più aperto e lungimirante, tira tira, poi le figlie e i generi li perdono per lo meno sul piano vero, quello affettivo..Intanto si informi sui treni, gli orari .. coraggio, si può fare.. ci faccia sapere , se crede
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#4]
Gentile Ragazza,
l'autonomia è un percorso che parte da lontano e che si cementa successo, dopo successo, richiesta, dopo richiesta.
Da quello che leggo di lei, sembra che lei non abbia avuto tanti spazi di autonomia fuori casa , che suo padre non si abituato alla sua indipendenza, né mentale, né fisica.
Anche le sue reazioni di adesso, sono il pianto, l'assenza di fame, ecc...non la rabbia e la determinazione.
Oltre al rapporto con suo padre, complesso sicuramente oltre che uomo del nostro sud..., credo che dovrebbe rivedere il rapporto che lei ha con se stessa, con la sua autostima, con la sua indipendenza, con i suoi progetti per il futuro...
Diventare grandi è faticoso, ma possibile....cari auguri
l'autonomia è un percorso che parte da lontano e che si cementa successo, dopo successo, richiesta, dopo richiesta.
Da quello che leggo di lei, sembra che lei non abbia avuto tanti spazi di autonomia fuori casa , che suo padre non si abituato alla sua indipendenza, né mentale, né fisica.
Anche le sue reazioni di adesso, sono il pianto, l'assenza di fame, ecc...non la rabbia e la determinazione.
Oltre al rapporto con suo padre, complesso sicuramente oltre che uomo del nostro sud..., credo che dovrebbe rivedere il rapporto che lei ha con se stessa, con la sua autostima, con la sua indipendenza, con i suoi progetti per il futuro...
Diventare grandi è faticoso, ma possibile....cari auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Utente
Io ho 2 fratelli piu piccoli di me e anche con loro lui è abbastanza "duro" ci tiene molto alla scuola all'educazione,però lui ha sempre lavorato fin da quando aveva 13 anni e fa il fabbro..io una volta gli ho scritto una lettera ma non ho mai avuto il coraggio di dargliela. Ora studio ma mi piacerebbe trasferirmi dal mio fidanzato e studiare li solo che mio padre non lo accetterebbe mai. Però se ho trovato una persona che davvero mi vuole bene e stiamo benissimo insieme perchè lasciare che tutto finisca solo per la lontananza? Non me la perdonerei mai io voglio lottare per lui solo che ho un muro alzato da mio padre se non mi lascia mai parlare. Ripeto che ho 20 anni ma non dico che sono già una donna formata e autonoma vorrei solo provare ad esserlo e non qui a casa mia e in questà città..che non mi è mai piaciuto starci
[#7]
Cara ragazza,
suo padre potrà essere rigido e di mentalità poco aperta, ma come tutti i genitori va educato al cambiamento.
Lei stessa dice che sua madre non si è mai imposta, che lei non ha fatto molte uscite...tutto questo ha portato suo padre ad impostare un rapporto in cui tutto è stato perfettamente sotto controllo.
Ma a qualsiasi età è possibile rivedere i propri ruoli e le proprie esigenze. Suo padre non è abituato evidentemente al punto di vista altrui. Non mi stupirei per cui del fatto che tiene questo atteggiamento.
Una comunicazione calma e sincera sarebbe consigliabile. Gli parli come non avete mai fatto fin'ora. Anche l'idea della lettera è buona.
Vedrà che suo padre ha solo bisogno di abituarsi all'idea che lei è cresciuta e che inizia ad avere desideri propri, idee proprie, e che inizia a stare stretta all'interno del nido familiare.
Una buona relazione comunicativa si imposta poco per volta. Prima si inizia da piccoli pensieri e desideri e poi da esigenze e desideri più consistenti.
Inizi a piccoli passi.
In bocca al lupo.
suo padre potrà essere rigido e di mentalità poco aperta, ma come tutti i genitori va educato al cambiamento.
Lei stessa dice che sua madre non si è mai imposta, che lei non ha fatto molte uscite...tutto questo ha portato suo padre ad impostare un rapporto in cui tutto è stato perfettamente sotto controllo.
Ma a qualsiasi età è possibile rivedere i propri ruoli e le proprie esigenze. Suo padre non è abituato evidentemente al punto di vista altrui. Non mi stupirei per cui del fatto che tiene questo atteggiamento.
Una comunicazione calma e sincera sarebbe consigliabile. Gli parli come non avete mai fatto fin'ora. Anche l'idea della lettera è buona.
Vedrà che suo padre ha solo bisogno di abituarsi all'idea che lei è cresciuta e che inizia ad avere desideri propri, idee proprie, e che inizia a stare stretta all'interno del nido familiare.
Una buona relazione comunicativa si imposta poco per volta. Prima si inizia da piccoli pensieri e desideri e poi da esigenze e desideri più consistenti.
Inizi a piccoli passi.
In bocca al lupo.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3k visite dal 25/04/2013.
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