Paura di essere giudicata
Egregi dottori,
sono una ragazza di 21 anni. Apparentemente mi presento come una ragazza piacente, eccellente studentessa uiversitaria, sempre solare e positiva, dolce e disponibile, le persone che mi frequentano credono che io sia una ragazza normale senza prolemi, eppure non mi sento così. Ho problemi a rapportarmi con gli altri, penso sempre che la gente possa avere un giudizio negativo nei miei confronti, e come se provassi un senso di vergogna. Molte volte evito di uscire persino con il mio ragazzo per paura che i suoi amici possano ridere di me. Non ho mai parlato a nessuno di questo problema forse perchè ho sempre creduto che la soluzione era da ricercarsi in qualche personale complesso di inferiorità.
grazie per l'attenzione.
sono una ragazza di 21 anni. Apparentemente mi presento come una ragazza piacente, eccellente studentessa uiversitaria, sempre solare e positiva, dolce e disponibile, le persone che mi frequentano credono che io sia una ragazza normale senza prolemi, eppure non mi sento così. Ho problemi a rapportarmi con gli altri, penso sempre che la gente possa avere un giudizio negativo nei miei confronti, e come se provassi un senso di vergogna. Molte volte evito di uscire persino con il mio ragazzo per paura che i suoi amici possano ridere di me. Non ho mai parlato a nessuno di questo problema forse perchè ho sempre creduto che la soluzione era da ricercarsi in qualche personale complesso di inferiorità.
grazie per l'attenzione.
[#1]
Gentile utente
Se lei dice di presentarsi come una ragazza piacente, eccellente studentessa, sempre solare e positiva, quindi semmai portatrice di un complesso di normalità, in che cosa potrebbe risultare inferiore? Per quale motivo lei ritiene che gli altri dovrebbero avere un giudizio negativo nei suoi confronti?
Cordiali saluti
Se lei dice di presentarsi come una ragazza piacente, eccellente studentessa, sempre solare e positiva, quindi semmai portatrice di un complesso di normalità, in che cosa potrebbe risultare inferiore? Per quale motivo lei ritiene che gli altri dovrebbero avere un giudizio negativo nei suoi confronti?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile utente,
al di là dell'esprimere alcune sue caratteristiche personali e caratteriali relativamente problematiche (sulla base di quanto da lei descritto) personalmente non ritengo chiaro ciò che lei invece vuole domandare attraverso questo post.
Se desidera rassicurazioni rispetto alla sua situazione forse ha sbagliato luogo, normalmente è meglio una amica, se invece desidera chiarimenti e/o consulti allora è meglio esplicitare in modo più completo un quesito.
Cordiali saluti.
al di là dell'esprimere alcune sue caratteristiche personali e caratteriali relativamente problematiche (sulla base di quanto da lei descritto) personalmente non ritengo chiaro ciò che lei invece vuole domandare attraverso questo post.
Se desidera rassicurazioni rispetto alla sua situazione forse ha sbagliato luogo, normalmente è meglio una amica, se invece desidera chiarimenti e/o consulti allora è meglio esplicitare in modo più completo un quesito.
Cordiali saluti.
Dr. ALBERTO MAZZOTTI
- PSICOLOGO-PSICOTERAPEUTA a Forlì T.331/2394517
info@albertomazzotti.it - www.AlbertoMazzotti.it
[#3]
Gentile ragazza,
capisco perfettamente quello che provi, è un po' come quando si guida sulghiaccio, capita che l'automobile non vada dove vorremmo, ma slitti tutta da una parte
Questo è forse quanto ti succede nelle relazioni. E' una brutta sensazione non avere il "controllo" sulle tue reazioni e sui tuoi pensieri quando stai in mezzo alla gente
Il risultato, come tu stessa avrai notato, è che "tendi" ad evitare alcune situazioni. Il problema, in questi casi, è che tale tendenza può peggiorare col tempo, e i tuoi rapporti con gli altri potrebbero risentirne
Per evitare questo rischio forse farei proprio ciò che temi, ovvero parlarne con qualcuno: il difficile sarà proprio farlo con una persona sconosciuta, mi rendo conto
Io ti consiglio una consulenza psicologica.
Prima provaci, e poi pensaci, non fare il contrario
capisco perfettamente quello che provi, è un po' come quando si guida sulghiaccio, capita che l'automobile non vada dove vorremmo, ma slitti tutta da una parte
Questo è forse quanto ti succede nelle relazioni. E' una brutta sensazione non avere il "controllo" sulle tue reazioni e sui tuoi pensieri quando stai in mezzo alla gente
Il risultato, come tu stessa avrai notato, è che "tendi" ad evitare alcune situazioni. Il problema, in questi casi, è che tale tendenza può peggiorare col tempo, e i tuoi rapporti con gli altri potrebbero risentirne
Per evitare questo rischio forse farei proprio ciò che temi, ovvero parlarne con qualcuno: il difficile sarà proprio farlo con una persona sconosciuta, mi rendo conto
Io ti consiglio una consulenza psicologica.
Prima provaci, e poi pensaci, non fare il contrario
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#4]
Ex utente
vi ringrazio per le pronte risposte. Ho sempre avuto questo problema, fin da piccola. Sono consapevole di essere una ragazza normale ma nonostante questo mi sento inadeguata in alcuni contesti. Sento di vergognarmi di me stessa, ho paura di questa situazione, perchè non capisco neanchio cosa ho di sbagliato, di così tanto sbagliato tanto da vergognarmene. Molte volte mi vergogno così tanto d me stessa da non riuscire ad entrare in qualche negozio , ho paura che la gente possa giudicarmi e ridere di me. Forse questo mio complesso dipende dal rapporto che ho con mio padre. E' un padre esemplare ma ho sempre risentito di una mancanza di interesse da parte sua nei miei confronti, invece di chiedermi cosa avevo mi parlava di mio fratello maggiore. Purtroppo vorrei tanto avere una consulenza psicologica ma non credo che i miei genitori me lo permetteranno.
vi ringrazio ancora.
vi ringrazio ancora.
[#5]
Gentile utente
Credo anch'io che una consulenza psicologica mirata possa essere indicata nel suo caso, dato che i disturbi come il suo, sebbene fastidiosi, possono essere trattati piuttosto bene.
Presumo che il problema con l'assenso da parte dei suoi genitori possa essere legato anche a un discorso economico. Se questo è il caso, può rivolgersi anche individualmente alla sua ASL di residenza, chiedendo appunto di poter fare un colloquio con uno psicologo e spiegandogli il suo problema.
Cordiali saluti
Credo anch'io che una consulenza psicologica mirata possa essere indicata nel suo caso, dato che i disturbi come il suo, sebbene fastidiosi, possono essere trattati piuttosto bene.
Presumo che il problema con l'assenso da parte dei suoi genitori possa essere legato anche a un discorso economico. Se questo è il caso, può rivolgersi anche individualmente alla sua ASL di residenza, chiedendo appunto di poter fare un colloquio con uno psicologo e spiegandogli il suo problema.
Cordiali saluti
[#6]
Gentile utente,
personalmente ritengo che facilmente i suoi genitori potrebbero rimanere stupiti da una domanda di consulenza psicologica che cade così all'improvviso dal cielo, soprattutto se mai prima d'ora lei aveva manifestato con loro il ben che minimo disagio. Ma questa è solo una mia supposizione che sicuramente non tiene conto di numerosi altri aspetti intrinseci alla situazione.
In ogni caso mi pare che lei sia abbondantemente maggiorenne e quindi, nel caso lo ritenesse opportuno è libera da vincoli nel rivolgersi individualmente per quasiasi tipo di consulto, oltretutto ampiamente tutelata dal diritto alla privacy personale.
Inoltre, normalmente, tutte le AUSL offrono servizi gratuiti di consulenza psicologica e non, a giovani e ad adulti presso i relativi consultori di competenza. Basta una telefonata per prendere un appuntamento. In seguito ad alcuni consulti si valuterà poi il da farsi.
Infine, ritengo opportuno aggiungere che però la prima persona che pare abbia difficoltà a "concedersi" la possibilità di una consulenza sia proprio lei stessa. Sarebbe qiundi utile soffermarsi a riflettere attentamente su quale possa essere la sua reale "domanda" rispetto ad un ipotetico consulto, anche qui on-line.
Cordiali saluti.
personalmente ritengo che facilmente i suoi genitori potrebbero rimanere stupiti da una domanda di consulenza psicologica che cade così all'improvviso dal cielo, soprattutto se mai prima d'ora lei aveva manifestato con loro il ben che minimo disagio. Ma questa è solo una mia supposizione che sicuramente non tiene conto di numerosi altri aspetti intrinseci alla situazione.
In ogni caso mi pare che lei sia abbondantemente maggiorenne e quindi, nel caso lo ritenesse opportuno è libera da vincoli nel rivolgersi individualmente per quasiasi tipo di consulto, oltretutto ampiamente tutelata dal diritto alla privacy personale.
Inoltre, normalmente, tutte le AUSL offrono servizi gratuiti di consulenza psicologica e non, a giovani e ad adulti presso i relativi consultori di competenza. Basta una telefonata per prendere un appuntamento. In seguito ad alcuni consulti si valuterà poi il da farsi.
Infine, ritengo opportuno aggiungere che però la prima persona che pare abbia difficoltà a "concedersi" la possibilità di una consulenza sia proprio lei stessa. Sarebbe qiundi utile soffermarsi a riflettere attentamente su quale possa essere la sua reale "domanda" rispetto ad un ipotetico consulto, anche qui on-line.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.2k visite dal 11/05/2008.
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