Senso di impotenza
Gentili dottori, vi scrivo perché sto vivendo da tempo una forte crisi esistenziale..scrissi già qui un anno fa e da quel giorno le cose sono un pochino migliorate anche grazie alla terapia che sto seguendo con una psicologa, anche se mi sembra in realtà che tutti i miei fantasmi siano sempre lì a torturarmi. Principalmente il punto è che, giunta a 31 anni, sento di non aver concluso niente, di non avere strumenti in mano per costruire un futuro...soprattutto lavorativo. Ho sempre pensato che avrei fatto chissà quale lavoro e invece mi ritrovo a fare una cosa che non riesco a fare e ad avere difficoltà a capire come fare per realizzare le mie aspirazioni. Scorro le offerte di lavoro ma sono troppo vecchia per entrare nel settore del marketing, lì chiedono già esperienza di almeno due anni oppure cercano stagisti ma per l'appunto sono già "vecchia". Riguardo ad altri ipotetici annunci di lavoro mi rendo conto che nonostante gli studi non so fare niente, come se avessi studiato ma non sapessi nulla...e di qui le crisi, perché ho fatto male l'università, non ho appreso molto, non ho curato la mia cultura, non mi sono formata in niente di specifico e mi sento persa in mezzo a un oceano immenso. Mi sento così male...è doloroso, frustrante non sapere cosa si è!Alla fine di un master in marketing ci hanno consigliato di fare un piano marketing di noi stessi e nel momento di definire le mie capacità e competenze, non ho trovato nulla...il vuoto, l'ansia totale. Come posso uscire da questa empasse?
[#1]
Gentile Utente,
dai consulti precedenti risulta essere seguita da uno psicoterapeuta.
Gli ha parlato di quanto ha esposto qui a noi?
Ha avuto risposte?
Come procede il suo percorso?
Sta traendo benefici?
dai consulti precedenti risulta essere seguita da uno psicoterapeuta.
Gli ha parlato di quanto ha esposto qui a noi?
Ha avuto risposte?
Come procede il suo percorso?
Sta traendo benefici?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Psicologo
Gentile ragazza,
la situazione che lei sta vivendo è comune a molte persone della sua età che faticano ad inserirsi nel mondo del lavoro, soprattutto se la ricerca è rivolta ad un settore affine al proprio pecorso universitario.
Adesso sta lavorando?
Che tipo di terapia sta seguendo? Che obiettivi terapeutici si è data con la sua terapeuta?
Come detto dalla collega è importante che parli di queste sue difficoltà con la terapeuta che la sta seguendo, soprattutto se non crede di aver tratto dei benefici significativi dallla terapia è fondamentale che discuta di questo in seduta.
La saluto
la situazione che lei sta vivendo è comune a molte persone della sua età che faticano ad inserirsi nel mondo del lavoro, soprattutto se la ricerca è rivolta ad un settore affine al proprio pecorso universitario.
Adesso sta lavorando?
Che tipo di terapia sta seguendo? Che obiettivi terapeutici si è data con la sua terapeuta?
Come detto dalla collega è importante che parli di queste sue difficoltà con la terapeuta che la sta seguendo, soprattutto se non crede di aver tratto dei benefici significativi dallla terapia è fondamentale che discuta di questo in seduta.
La saluto
[#3]
Utente
Buonasera,
è passato molto tempo da quando ho scritto per chiedere un consulto e purtroppo le cose non sono migliorate. Sono tre mesi che non vado più dalla psicologa, non le ho neanche dato una spiegazione...semplicemente credo di aver paura, molta paura di non uscire da questa situazione e inizio a pensare che forse ho rimosso qualcosa che mi farebbe troppo male e non voglio ricordare! Mi rendo conto di essere come addormentata, ho continuamente la sensazione di non avere "la testa sulle spalle", tento di capire quel che leggo e studio ma non riesco e anche quando capisco qualcosa poi lo dimentico. Non so più come si studia, non so più come si sta al mondo, mi sento bloccata in tutto. Mi fa paura il futuro, il fatto di non riuscire a realizzare nulla, di non riuscire a dire a me stessa che sono in grado di fare qualcosa...e ultimamente ho proprio un rifiuto di me, nel senso che è come se non volessi parlarmi, non volessi prendermi in considerazione perché questo mi provoca un senso quasi di schifo, di nausea. Perciò sto bene quando mi concentro sugli altri, quando cammino e mi capita di guardare una ragazza che sorride o che fa la spesa...mi sento meglio, mi sento leggera e per un attimo è come se potessi anche io essere così. Ma poi mi ritrovo a odiarmi di nuovo, a ripetermi cose brutte di me...non riesco a fermare questo processo, non ci riesco...
è passato molto tempo da quando ho scritto per chiedere un consulto e purtroppo le cose non sono migliorate. Sono tre mesi che non vado più dalla psicologa, non le ho neanche dato una spiegazione...semplicemente credo di aver paura, molta paura di non uscire da questa situazione e inizio a pensare che forse ho rimosso qualcosa che mi farebbe troppo male e non voglio ricordare! Mi rendo conto di essere come addormentata, ho continuamente la sensazione di non avere "la testa sulle spalle", tento di capire quel che leggo e studio ma non riesco e anche quando capisco qualcosa poi lo dimentico. Non so più come si studia, non so più come si sta al mondo, mi sento bloccata in tutto. Mi fa paura il futuro, il fatto di non riuscire a realizzare nulla, di non riuscire a dire a me stessa che sono in grado di fare qualcosa...e ultimamente ho proprio un rifiuto di me, nel senso che è come se non volessi parlarmi, non volessi prendermi in considerazione perché questo mi provoca un senso quasi di schifo, di nausea. Perciò sto bene quando mi concentro sugli altri, quando cammino e mi capita di guardare una ragazza che sorride o che fa la spesa...mi sento meglio, mi sento leggera e per un attimo è come se potessi anche io essere così. Ma poi mi ritrovo a odiarmi di nuovo, a ripetermi cose brutte di me...non riesco a fermare questo processo, non ci riesco...
[#4]
Gentile utente,
il suggerimento è quello di rivolgersi nuovamente alla sua curante e riprendere il percorso interrotto oppure se ritiene di non essersi trovata bene o conseguito benefici di ricorrere a un nuovo specialista. Da quanto ci riferisce la sua vita è per certi aspetti bloccata e lei si sta trattenendo in una condizione d'impasse
Coraggio cerchi di fare un primo passo in vista di un suo miglior benessere
Restiamo in ascolto.
il suggerimento è quello di rivolgersi nuovamente alla sua curante e riprendere il percorso interrotto oppure se ritiene di non essersi trovata bene o conseguito benefici di ricorrere a un nuovo specialista. Da quanto ci riferisce la sua vita è per certi aspetti bloccata e lei si sta trattenendo in una condizione d'impasse
Coraggio cerchi di fare un primo passo in vista di un suo miglior benessere
Restiamo in ascolto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 24/04/2013.
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