Le malattie legate all'umore
Buona sera vi spiego il mio problema che mi segue da due anni ormai. Inizio' tutto due anni fa, paura della depressione e comunque di tutte le malattie legate all'umore. Dopo cure intraprese e mollate, alti e bassi mi trovo ad essere molto migliorato ma a non aver risolto il mio problema. Ora la paura vera e propria e l'ansia sono scomparse ma ho una vaga e persistente sensazione che mi accompagna tutto il giorno. Una sensazione di malessere psicologico che non mi impedisce di fare nulla ma non mi fa godere delle cose al 100%. Tale sensazione è subentrata quando le paure specifiche a poco a poco sono scomparse. Che mi consigliate?
[#1]
Gentile utente,
Ho visto i suoi precedenti consulti. E' ancora in trattamento farmacologico? Attualmente, può dirci di più rispetto alla sensazione di malessere psicologico? Cosa intende, esattamente? Quali sono gli ambiti della sua vita in cui si sente maggiormente a disagio? E' seguito da uno psicologo/psicoterapeuta? E' importante che ci dia qualche altra informazione. Restando in attesa di un suo riscontro, per il momento la saluto cordialmente.
Dott.ssa E. Scolamacchia
Psicologa ad ind.clinico
Ho visto i suoi precedenti consulti. E' ancora in trattamento farmacologico? Attualmente, può dirci di più rispetto alla sensazione di malessere psicologico? Cosa intende, esattamente? Quali sono gli ambiti della sua vita in cui si sente maggiormente a disagio? E' seguito da uno psicologo/psicoterapeuta? E' importante che ci dia qualche altra informazione. Restando in attesa di un suo riscontro, per il momento la saluto cordialmente.
Dott.ssa E. Scolamacchia
Psicologa ad ind.clinico
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale
[#2]
Ex utente
Nessun farmaco da febbraio 2012, la sensazione é molto vaga, niente ansia, non ho più ossessioni e paure specifiche, é un non sentirsi in forma a livello psicologico. Una sorta di quiete dopo la tempesta. Mi sento per così dire neutro, con poco entusiasmo x la vita. Non mi sento affatto depresso. Non ci sono situazioni che mi mettono a disagio in maniera particolare. Questa situazione dura da un paio di mesi in concomitanza con il diminuire di ansia e ossessioni.
[#4]
Gentile Utente,
Mi ha colpito la metafora che usa per sottolineare il suo stato attuale, ovvero la "quiete dopo la tempesta". All'ansia e alle ossessioni di cui soffriva, e' subentrata una calma, che lei sembra percepire in maniera negativa. Generalmente, l'idea di quiete e' associata all'idea di serenità, tranquillità, rilassamento, ovvero uno stato positivo. Mi sorprende che, al contrario, lei provi un latente stato di disagio. Prima di sentirsi così, le sue emozioni erano molto intense o aveva difficoltà ad entrare in contatto con loro? Ansia e ossessioni hanno anche la funzione, tramite l'attivazione che provocano, di tenere lontani o silenti altre problematiche. Come se, una volta passato il rumore e il turbinio di molti pensieri, vi fosse un silenzio nel quale lei può avvertire il sottile disagio di una condizione interiore per lei insolita. C'è qualcosa che le piace, la interessa, l'attrae? Credo che un percorso conoscitivo e di consapevolezza a livello psicologico potrebbe aiutarla a fare contatto con emozioni assopite e, momentaneamente, messe da parte. Che ne pensa?
Un cordiale saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia
Mi ha colpito la metafora che usa per sottolineare il suo stato attuale, ovvero la "quiete dopo la tempesta". All'ansia e alle ossessioni di cui soffriva, e' subentrata una calma, che lei sembra percepire in maniera negativa. Generalmente, l'idea di quiete e' associata all'idea di serenità, tranquillità, rilassamento, ovvero uno stato positivo. Mi sorprende che, al contrario, lei provi un latente stato di disagio. Prima di sentirsi così, le sue emozioni erano molto intense o aveva difficoltà ad entrare in contatto con loro? Ansia e ossessioni hanno anche la funzione, tramite l'attivazione che provocano, di tenere lontani o silenti altre problematiche. Come se, una volta passato il rumore e il turbinio di molti pensieri, vi fosse un silenzio nel quale lei può avvertire il sottile disagio di una condizione interiore per lei insolita. C'è qualcosa che le piace, la interessa, l'attrae? Credo che un percorso conoscitivo e di consapevolezza a livello psicologico potrebbe aiutarla a fare contatto con emozioni assopite e, momentaneamente, messe da parte. Che ne pensa?
Un cordiale saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 23/04/2013.
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