Sfiducia in sè patologica
Buongiorno, avrei gentilmente bisogno di un parere. Un problema mi sta rovinando l'esistenza e non so come risolverlo: mi autoconvinco che non sono assolutamente in grado di fare alcune cose e non riesco a farle più. Da ben otto anni non sono più in grado di guidare più veloce che ai 40 all'ora, e se provo a farlo mi prende la tachicardia, mi manca il respiro, mi gira la testa e mi sembra di non potere più controllare l'auto. Stessa cosa accade sul lavoro: sono convinta di non essere in grado, di essere una persona che si dimentica sempre qualcosa, cosa che è assolutamente vera. Nonostante i miei sforzi e il mio impegno alla fine mi prende il panico e non sono più in grado di lavorare. In passato ho sofferto di attacchi di panico che ho curato con psicoterpia e farmaci, che tuttora prendo (cipralex) e sto abbastanza bene. Ma sono arrivata al punto di non riuscire a fare molte cose importanti, sebbene io sia una persona che può e deve fare tutto per vivere e vivere bene. Che disturbo ho e come si cura? Grazie
[#1]
Gentile Utente,
verosimilmente, da quanto racconta, continua ad essere l'ansia il problema di base.
Che tipo di psicoterapia ha effettuato e per quanto tempo è durata?
Chi ha deciso la sua interruzione?
La terapia farmacologica e la psicoterapia erano seguite da professionisti differenti o dalla medesima persona?
Che Lei ricordi, c'è stato quale evento o qualche cambiamento importante otto anni fa, nel periodo precedente l'inizio degli attacchi di panico?
Cordialmente,
verosimilmente, da quanto racconta, continua ad essere l'ansia il problema di base.
Che tipo di psicoterapia ha effettuato e per quanto tempo è durata?
Chi ha deciso la sua interruzione?
La terapia farmacologica e la psicoterapia erano seguite da professionisti differenti o dalla medesima persona?
Che Lei ricordi, c'è stato quale evento o qualche cambiamento importante otto anni fa, nel periodo precedente l'inizio degli attacchi di panico?
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Grazie molte per la risposta, per la cortesia e per la velocità!
La mia psicoterapia è stata interrotta anni fa perchè non potevo più permettermi i costi elevati....ero seguita da uno psichiatra psicoanalista che mi faceva parlare, ma non so bene che tipo di psicoterapia effettuasse. Sono andata da lui per più di un anno, una volta a settimana i primi tempi e poi una volta al mese. Già un altro psichiatra mi prescrisse il cipralex per gli attacchi di panico, che ancora oggi prendo ma solo perchè non riesco più a smetterlo, per via di fastidiosi effetti da sospensione.
Attualmente come ripeto sto abbastanza bene, sono serena...ho solo questi due problemi: alla guida e sul lavoro.
Si, più o meno il momento in cui persi la capacità di guidare coincise con un periodo di forte crisi lavorativa. avevo appena iniziato a lavorare e fui letteralmente perseguitata per il fatto che talvolta avevo dimenticato dei particolari e quindi ero ritenuta disattenta e inaffidabile. Io, laureata con il massimo dei voti, piena di buona volontà, mi impegnavo ad essere attenta al 100%, ma alla fine qualcosa mi sfuggiva. Anche ora mi accade. E adesso il mio è diventato un vero terrore di fare del male a qualcuno (sono un operatore sanitario) o a me stessa. Sono una persona molto intelligente e sensibile, e in qualche modo so di avere delle buone capacità, ma mi sento annientata dalla mia disattenzione patologica, e temo di perdere la mia autonomia....
Grazie per il consulto!
La mia psicoterapia è stata interrotta anni fa perchè non potevo più permettermi i costi elevati....ero seguita da uno psichiatra psicoanalista che mi faceva parlare, ma non so bene che tipo di psicoterapia effettuasse. Sono andata da lui per più di un anno, una volta a settimana i primi tempi e poi una volta al mese. Già un altro psichiatra mi prescrisse il cipralex per gli attacchi di panico, che ancora oggi prendo ma solo perchè non riesco più a smetterlo, per via di fastidiosi effetti da sospensione.
Attualmente come ripeto sto abbastanza bene, sono serena...ho solo questi due problemi: alla guida e sul lavoro.
Si, più o meno il momento in cui persi la capacità di guidare coincise con un periodo di forte crisi lavorativa. avevo appena iniziato a lavorare e fui letteralmente perseguitata per il fatto che talvolta avevo dimenticato dei particolari e quindi ero ritenuta disattenta e inaffidabile. Io, laureata con il massimo dei voti, piena di buona volontà, mi impegnavo ad essere attenta al 100%, ma alla fine qualcosa mi sfuggiva. Anche ora mi accade. E adesso il mio è diventato un vero terrore di fare del male a qualcuno (sono un operatore sanitario) o a me stessa. Sono una persona molto intelligente e sensibile, e in qualche modo so di avere delle buone capacità, ma mi sento annientata dalla mia disattenzione patologica, e temo di perdere la mia autonomia....
Grazie per il consulto!
[#3]
Penso che non dovrebbe temporeggiare ulteriormente e che farebbe bene a riprendere in mano le redini della sua esistenza.
Per prima cosa le suggerirei di effettuare un consulto psichiatrico al fine di rivalutare la terapia farmacologica che sta effettuando, in modo da ricalibrarla efficacemente o, se sarà ritenuto opportuno, decidere le modalità e i tempi per una sua interruzione.
Parallelamente le consiglierei però di rivolgersi anche ad uno psicologo psicoterapeuta (anche nel servizio pubblico ci sono validi professionisti, con costi decisamente inferiori a chi lavora privatamente), preferibilmente esperto in disturbi d'ansia, per intraprendere un nuovo e più mirato percorso che l'aiuti a superare le difficoltà che stanno condizionando in modo pesantemente negativo la sua vita oramai da troppo tempo.
Saluti.
Per prima cosa le suggerirei di effettuare un consulto psichiatrico al fine di rivalutare la terapia farmacologica che sta effettuando, in modo da ricalibrarla efficacemente o, se sarà ritenuto opportuno, decidere le modalità e i tempi per una sua interruzione.
Parallelamente le consiglierei però di rivolgersi anche ad uno psicologo psicoterapeuta (anche nel servizio pubblico ci sono validi professionisti, con costi decisamente inferiori a chi lavora privatamente), preferibilmente esperto in disturbi d'ansia, per intraprendere un nuovo e più mirato percorso che l'aiuti a superare le difficoltà che stanno condizionando in modo pesantemente negativo la sua vita oramai da troppo tempo.
Saluti.
[#4]
Utente
Deduco che quindi il mio problema potrebbe essere risolvibile, o almeno esistono i mezzi per farlo! Non sapevo che si potesse trovare qualche specialista anche nel servizio pubblico. Sono molto determinata a risolvere questi miei problemi, ma stavo iniziando a perdere ogni speranza di potermi curare.
La ringrazio molto! Mi informerò presso la mia A.S.L. Un saluto di cuore.
La ringrazio molto! Mi informerò presso la mia A.S.L. Un saluto di cuore.
[#5]
Gentile Signora,
Un'ansia che supera il livello di soglia può compromettere l'attenzione e la memoria. Lei fa un lavoro molto delicato ed impegnativo, come sono tutte le professioni d'aiuto, quindi soggetto anche al cosiddetto burn out, ovvero esaurimento lavorativo. In più, sembra essere stata soggetta anche a mobbing, tutte situazioni che pesano sull'impatto emotivo. Le chiedo se, nella sua vita privata, ha spazio gratificante per se', se affettivamente è' soddisfatta, se ha una buona rete di amicizie, interessi e quanto altro possa bilanciare lo stress quotidiano. Sa, a volte si pensa, erroneamente, che più ci si sforza, più si è efficienti, mentre le pause di recupero sono essenziali per il ripristino delle energie psico-fisiche.
Il suo timore di perdere l'autonomia - e il fatto che citi la difficoltà di guidare non è casuale- sembra correlata a questo stato di costante attivazione, quasi un perenne stato di allerta, che probabilmente ha radici in un senso di insicurezza non del tutto superato. Credo che, oltre a prendere il farmaco che il suo psichiatra le ha consigliato, sarebbe bene, per lei, riprendere un percorso di terapia mirata alla gestione dell'ansia e al potenziamento dell'autostima. Mi rendo conto dei possibili costi, ma il disagio psicologico ha costi ben più elevati in termini di sofferenza, limitazioni, blocchi, inibizioni.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind.clinico
Un'ansia che supera il livello di soglia può compromettere l'attenzione e la memoria. Lei fa un lavoro molto delicato ed impegnativo, come sono tutte le professioni d'aiuto, quindi soggetto anche al cosiddetto burn out, ovvero esaurimento lavorativo. In più, sembra essere stata soggetta anche a mobbing, tutte situazioni che pesano sull'impatto emotivo. Le chiedo se, nella sua vita privata, ha spazio gratificante per se', se affettivamente è' soddisfatta, se ha una buona rete di amicizie, interessi e quanto altro possa bilanciare lo stress quotidiano. Sa, a volte si pensa, erroneamente, che più ci si sforza, più si è efficienti, mentre le pause di recupero sono essenziali per il ripristino delle energie psico-fisiche.
Il suo timore di perdere l'autonomia - e il fatto che citi la difficoltà di guidare non è casuale- sembra correlata a questo stato di costante attivazione, quasi un perenne stato di allerta, che probabilmente ha radici in un senso di insicurezza non del tutto superato. Credo che, oltre a prendere il farmaco che il suo psichiatra le ha consigliato, sarebbe bene, per lei, riprendere un percorso di terapia mirata alla gestione dell'ansia e al potenziamento dell'autostima. Mi rendo conto dei possibili costi, ma il disagio psicologico ha costi ben più elevati in termini di sofferenza, limitazioni, blocchi, inibizioni.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind.clinico
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale
[#6]
<<Deduco che quindi il mio problema potrebbe essere risolvibile, o almeno esistono i mezzi per farlo!>>
Bravissima! Garanzie di risultato nessuno gliele può dare, ma se è motivata al cambiamento e seguirà la strada indicata dal Collega che incontrerà, le prospettive non possono che essere positive.
Nelle ASL le possibilità sono molteplici:
http://www.regione.piemonte.it/sanita/cms/guida-al-servizio-sanitario/cure-sul-territorio/578-prestazioni-psicologiche.html
Nel frattempo, può anche consultare gli interessanti e utili articoli dello speciale sull'ansia:
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html
Se può farle piacere, ci può tenere aggiornati su come evolve la situazione.
Cari auguri.
Bravissima! Garanzie di risultato nessuno gliele può dare, ma se è motivata al cambiamento e seguirà la strada indicata dal Collega che incontrerà, le prospettive non possono che essere positive.
Nelle ASL le possibilità sono molteplici:
http://www.regione.piemonte.it/sanita/cms/guida-al-servizio-sanitario/cure-sul-territorio/578-prestazioni-psicologiche.html
Nel frattempo, può anche consultare gli interessanti e utili articoli dello speciale sull'ansia:
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html
Se può farle piacere, ci può tenere aggiornati su come evolve la situazione.
Cari auguri.
[#7]
Utente
Grazie anche a lei, Dottoressa.
In realtà non ho avuto finora questa tranquillità affettiva...un difficile rapporto con la mia famiglia, che mi ha sempre sottovalutata e iperprotetta, un tormentato passato affettivo, poche amicizie su cui contare. Da qualche anno sono riuscita grazie alle cure a trovare la forza di ribaltare tutto e adesso posso dire di avere un nuovo sereno rapporto con i miei genitori, amicizie molto care e affettuose e una nuova recente relazione molto gratificante.
Tuttavia permangono questi due ultimi blocchi, che però non sono certo trascurabili. Ho provato ad ignorarli e raggirarli, convivendo con la mia guida e provando a fare lavori meno stressanti. Ma in questo momento di crisi non c'è molta scelta nel lavoro: non c'è spazio per i mediocri...solo pochi ottengono un lavoro decente e possono permettersi di crearsi una vita indipendente. Lavoro poco stressante spesso è anche lavoro precario o mal retribuito. E io so che non sono stupida e saprei fare, e ho tanta buona volontà.
Ma sembra che più mi impegno più crollo.....
Ha ragione, vivo in uno stato di costante attivazione, perchè temo di non riuscire a cavarmela in questo ginepraio. A volte vorrei tanto non dover chiedere a me stessa sempre il massimo!!
Come ho scritto prima non posso permettermi cure private, ma seguirò il vostro consiglio di rivolgermi ad uno psichiatra e psicoterapeuta e cercherò di fare del mio meglio per superare i miei problemi.
Grazie tante per la vostra disponibilità!
In realtà non ho avuto finora questa tranquillità affettiva...un difficile rapporto con la mia famiglia, che mi ha sempre sottovalutata e iperprotetta, un tormentato passato affettivo, poche amicizie su cui contare. Da qualche anno sono riuscita grazie alle cure a trovare la forza di ribaltare tutto e adesso posso dire di avere un nuovo sereno rapporto con i miei genitori, amicizie molto care e affettuose e una nuova recente relazione molto gratificante.
Tuttavia permangono questi due ultimi blocchi, che però non sono certo trascurabili. Ho provato ad ignorarli e raggirarli, convivendo con la mia guida e provando a fare lavori meno stressanti. Ma in questo momento di crisi non c'è molta scelta nel lavoro: non c'è spazio per i mediocri...solo pochi ottengono un lavoro decente e possono permettersi di crearsi una vita indipendente. Lavoro poco stressante spesso è anche lavoro precario o mal retribuito. E io so che non sono stupida e saprei fare, e ho tanta buona volontà.
Ma sembra che più mi impegno più crollo.....
Ha ragione, vivo in uno stato di costante attivazione, perchè temo di non riuscire a cavarmela in questo ginepraio. A volte vorrei tanto non dover chiedere a me stessa sempre il massimo!!
Come ho scritto prima non posso permettermi cure private, ma seguirò il vostro consiglio di rivolgermi ad uno psichiatra e psicoterapeuta e cercherò di fare del mio meglio per superare i miei problemi.
Grazie tante per la vostra disponibilità!
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.8k visite dal 22/04/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.