Ansia,panico

Gentile ragazzo,
il miglio modo per interrompere il circolo vizioso di cui parla è quello di rivolgersi ad uno specialista per avere un inquadramento preciso del suo problema.
Lei parla infatti di ansia, attacchi di panico, pensieri negativi, paure, tutti sintomi che possono essere presenti in diversi disturbi dello spettro ansioso; ha mai parlato al suo medico curante dei suoi problemi? Cosa le ha consigliato?
Esistono diverse terapie, sia farmacologiche che psicoterapeutiche, molto efficaci per trattare i disturbi d'ansia, il primo passo tuttavia consiste nel definire chiaramente il problema.
La saluto e mi aggiorni pure se crede

Ne ho parlato al mio medico curante(che tra l'altro è neurologa)e mi ha detto che ciò che ha scatenato i miei attacchi di panico sono i sintomi che mi causa l'ipocontinenza cardiale..e in più purtroppo ha detto che dovevano fare il loro percorso..

Gentile Utente,

in che senso i suoi sintomi d'ansia deriverebbero dal fatto che soffre di reflusso gastro-esofageo?
E in che senso questo deve fare il proprio corso?

A mio avviso può esere vero il contrario, e cioè il reflusso può dipendere dall'ansia e dalla tendenza ad esprimere con sintomi fisici (somatizzazioni) il disagio psicologico.
Oltretutto nel precedente consulto ha riferito di soffrire di altri sintomi tipici dell'ansia, come i giramenti di testa, e di aver sentito un peggioramento in primavera, quando tipicamente peggiorano i disturbi ansiosi:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/3169-ansia-di-primavera-e-da-cambio-di-stagione.html

Dal momento che riferisce non solo sintomi fisici dell'ansia, ma anche pensieri ossessivi e agorafobia, è opportuno che si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta per affrontre il problema e che non si limiti ad assumere uno psicofarmaco.

Ci ha pensato?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

Gentile ragazzo,
come detto dalla collega non è facile stabilire se siano stati i suoi problemi di reflusso a scatenerle gli attacchi di panico o se possa essere vero il contrario, ma di questo è giusto che parli con il medico che la segue per questo problema.
Rimangono tuttavia tutta una serie di sintomi che meritano di essere presi in considerazione, quando lei parla di circolo vizioso infatti descrive molto bene il manifestarsi tipico dei disturbi ansiosi che spesso si autoalimentano rischiando di diventare sempre più invalidanti.
Si rivolga con fiducia ad un collega, anche del Servizio Pubblico, vedrà che riuscirà a ritrovare quella spensieratezza che un ragazzo della sua età dovrebbe avere.
La saluto