Lasciato dalla fidanzata

Salve, ho 31 anni e sono stato fidanzato con questa ragazza per 3 anni (lei 25 anni).
Il rapporto sembrava andare benissimo dal mio punto di vista, salvo che un giorno, d'improvviso, mi chiede una pausa di riflessione, adducendo sue paure verso alcuni miei aspetti caratteriali che probabilmente ho (una certa fermezza di idee a suo dire, mentre lei si considera più aperta). Fatto sta che superiamo la pausa e tutto sembra ritornare come prima. Io ovviamente cerco di stare molto più attento al tutto. Ora a distanza di 5 mesi subentra lo stesso discorso. Dice che preferisce staccarsi da me per vedere cosa fare bene della sua vita,che ci ha provato ma per ora non è riuscita a fare chiarezza sui suoi sentimenti. Mi da una sorta di chiusura anche se non definitiva del tipo "per ora devo capire bene, poi un domani potrei tornare". E' come se il rapporto si fosse raffreddato. Più che altro chiedo in base alla vostra esperienza, è un rapporto secondo voi recuperabile? Io a lei ovviamente tengo moltissimo. L'ho cercata in questo mese (anche perchè oggettivamente sto proprio male e mi vine impossibile non sentirla) ma la risposta è stata sempre la stessa. E' che davvero non si sa mai come comportarsi in questi casi, se insistere o lasciar perdere per un po'. Vi sono grato per consigli e suggerimenti.
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Dr.ssa Sara Pezzoni Psicologo, Psicoterapeuta 51 1
Gentile ragazzo,
L'insistenza non è mai la strada giusta perché indispone e mette fretta alle persone...provi ad essere presente a tratti per farle capire che rispetta il suo momento ma che comunque é presente.
Non può sapere se tornerá da lei o meno e sicuramente questo limbo non la fa stare bene, il punto è che abbiamo poco potere sul libero arbitrio altrui.
Cerchi di concentrarsi su se stesso e di dedicarsi attenzioni volte al volersi bene.

Tanti auguri e cerchi di reagire,

Cordialmente,

Dr.ssa Sara Pezzoni
www.psicologiaeserenita.com
sarapezzoni@libero.it

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Utente
Utente
Grazie per la tempestiva risposta :)
Eh fosse facile... :) Diciamo che il consiglio che lei mi da, sono certo essere il migliore razionalmente. Quando non ho insistito il tono era più gentile e possibilista, quando invece non sono riuscito a trattenermi era più del tipo "se non riesci, allora è meglio che la consideri finita".
Fino a quanto però uno può aspettare? Poi ora mi viene il dubbio su quale sia la verità...è appositamente dura per allontanarmi un po'? Mi sta alleggerendo la pillola con questa storia ma in fondo ha già deciso?
Ovviamente non mi aspetto che voi rispondiate a simili domande, cercavo più che altro anche in base a pura casistica su casi da voi analizzati se davvero è meglio crederci ancora o proprio dimenticare tutto, seppur mi sembra un'impresa impossibile per ora.
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Dr.ssa Sara Pezzoni Psicologo, Psicoterapeuta 51 1
Gentile ragazzo,
non c è un tempo in cui uno deve o meno aspettare, aspetterá fino a quando se la sentirá di aspettare, ci sarà un giorno che deciderá di andare avanti e di voler andare avanti.
Le veritá possono essere molteplici e più o meno oscure, ma non é tormentandosi che le scoprirá.
Se le sta alleggerendo la pillola?Può anche essere ma lo scoprirá qualora lei non dovesse tornare.
Le domande che si pone ovviamente ora sono molte ed é anche normale, mi piacerebbe poterla rassicurare ma non mi è possibile perchè non sono a conoscenza delle motivazioni della sua ragazza e di quello che prova.
Si sta molto male per amore, lo so, ma é il prezzo da pagare per viverlo..e per sentirsi vivi..

Cordiali saluti,
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Utente
Utente
Capisco...ogni caso in fondo è a se e solo il futuro dirà qualcosa di certo. Probabilmente cercherò di reagire al meglio e se si farà viva vedrò il da farsi. Ormai insistere da parte mia sarebbe deleterio credo...

Una curiosità del tutto personale,se volete rispondemi :) Ma anche voi, vi innamorate, gioite e soffrite. Riuscite a mettere in pratica su voi stessi i consigli che date? O l'irrazionalità in questi casi la fa da padrona (perchè per me ora è un po' così)? Scusate l'azzardo ma ero proprio curioso :)
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Dr.ssa Sara Pezzoni Psicologo, Psicoterapeuta 51 1
Certo, soffriamo anche noi, eccome e anche noi facciamo fatica a mettere in pratica quello che diciamo a voi..proprio vero, facile a dirsi, ma difficile a farsi.
Quando ci sono di mezzo i sentimenti... al cuor non si comanda.
Diciamo che il non aver fretta di star bene e il lasciarsi andare allo stare male, permette un rielaborazione naturale:non è bombardandosi di altri stimoli che si sta meglio perché tanto prima o poi l'abbandono è da affrontare e non è fingendo che vada tutto bene che in effetti si stia meglio.
Ogni fine di una storia deve essere rielaborata affinchè non faccia poi più male e solo entrando in contatto con la nostra sofferenza e le nostre emozioni negative questo può accadere.

Spero di averle dato qualche spunto di riflessione,
cari saluti
[#6]
Utente
Utente
Si, sono daccordo con lei.
E' che per iniziare davvero ad elaborare questa perdita devo convincermi effettivamente della perdita stessa. Mentre io sinceramente sono ancora nella fase speranza, anche se è passato più di un mese. Non so, sarà stato il bel legame che c'è stato che mi mette in difficoltà nel capire...cioè, mi sembra impossibile che lei non provi più nulla così di colpo. Non riesco bene a darmi un limite su fino a quando sperare, anche perchè sono veramente preda di un impulso compulsivo a scriverle e sentirla. Però mi accorgo che lì per lì sto meglio se la sento, ma dopo ripiombo in una fase nera.
E' un bel problema....
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
"E' che per iniziare davvero ad elaborare questa perdita devo convincermi effettivamente della perdita stessa. "

Gent.le Utente,
non so se questa sia una decodifica corretta della situazione dato che la sua ragazza le ha lasciato aperta una possibilità di tornare, fatta questa premessa io proverei a chiedermi quali sono gli aspetti che si sono rivelati disfunzionali nella dinamica di coppia come ad esempio:
"una certa fermezza di idee a suo dire, mentre lei si considera più aperta"
"i ritrova in questa "lettura"?

"Fatto sta che superiamo la pausa e tutto sembra ritornare come prima. Io ovviamente cerco di stare molto più attento al tutto. Ora a distanza di 5 mesi subentra lo stesso discorso."

Se il disagio all'interno della coppia viene nascosto come la polvere sotto il tappeto, è inevitabile che si ripresenti a distanza di tempo e che possa "inquinarlo" definitivamente; per questo è necessario che entrambi i partner siano disposti a mettersi in discussione individualmente o insieme; meglio se con l'intervento e la mediazione di uno Psicologo che possa creare le condizioni favorevoli all'individuazione di risorse funzionali ad instaurare una relazione di coppia efficace e gratificante per entrambi, anziché un gioco di sopportazione e condiscendenza, che nel tempo finirebbe per deteriorare ulteriormente la relazione.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
Grazie innanzi tutto anche della sua disamina.

Ho scritto quello perchè sulla possbilità di un ritorno, sono onesto, ci credo poco. Nel senso che tecnicamente una possibilità me l'ha data o cmq c'è sempre, ma un discorso tipo "potrei tornare domani, dopodomani o tra 10 anni" non è molto rassicurante :)
Più che altro ha alternato fasi del tipo "è finita lasciami stare" a "non so, ci tengo cmq a te, ti voglio bene ecc".
Sono solo parole per carità, però esaminando i fatti, per quello che li conosco, credo e in parte so che non è sicuramente felice della scelta e non è convinta al 100%. Però so anche che cmq la scelta l'ha fatta e che ora come ora non stiamo insieme e qualcosa vorrà dire...

Sul fatto dei problemi, si ha ragione lei, mi ritrovo in quella lettura ma in parte. mentre per me il discorso è "ok, ci sono i problemi vediamo cosa fare", per lei è invece una cosa che da per impossibile e irrisolvibile. Capisco che alcune cose nelle altre persone magari non piacciano, ma c'erano davvero tante cose belle.
Sembra che dopo la fatidica pausa lei abbia provato a suo dire a risolverle, ma in qualche modo non ci sia riuscita e sia scoppiata.

Come posso rimediare o farle capire che cmq sono più che disposto a parlarle e venirle incontro? Il mio impulso mi direbbe di sentirla ma la ragione di lasciarla stare (in fondo cmq sa bene cosa provo per lei)

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Una possibilità potrebbe essere quella di fare insieme una consulenza di coppia con uno psicologo-psicoterapeuta, per verificare se c'è da parte di entrambi la disponibilità a mettersi in gioco e valorizzare le risorse presenti all'interno della relazione di coppia e, prima ancora se avete instaurato delle modalità comunicative efficaci e autentiche.
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Utente
Utente
Eh guardi, lo farei anche ma dubito fortemente che lei sia dell'idea...Ora come ora mi sembra volere cmq un distacco da parte mia. Ogni volta che la insisto su qualcosa mi risponde piuttosto male...

In questo momento temo proprio non mi voglia vedere, in pratica è come se lei quello che avesse da dirmi me lo avesse detto. Non è sicura di stare con me e deve riflettere a tempo indeterminato sulla cosa. Solo che la paura concreta di perderla mi fa sbagliare più di quello che già farei normalmente.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Allora questa può essere utilizzata come un'opportunità per avviare un percorso individuale onde evitare che una dinamica simile possa verificarsi in futuro all'interno di un'altra relazione inoltre può aiutarla ad assumere una posizione attiva anziché lasciarla passivamente in attesa delle decisioni altrui.
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Utente
Utente
Non ho capito forse bene cosa intende. Dice intraprendere un percorso psicologio mio per capire meglio gli errori fatti e non ricommetterli in futuro?
Probabilmente è una strada anche questa, solo che ora è ancora viva in me (ahimè) la speranza che possa magari cambiare idea. Trovo difficle comunque che non pensi mai a noi e non le manchi nulla del rapporto. Magari questi difetti erano per lei così grandi che hanno superato anche i momenti belli. Voi sui ripensamenti come vi ponete? Sono probabili sulle medie distanze? Parlo solo di casi statistici, capisco che ogni storia è a se, ma dico, si presentano casi di persone che come repentinamente o quasi decidono di lasciare poi magari tornano indietro? O è solo una mia vana speranza? :)
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Le pause di rilessione non portano mai cose buone, ma rappresentano un a pausa dal sentire, volere, mettersi in discussione....
Lasci perdere le statistiche, ogni individuo, coppia, relazione, ha le sue uniche dinamiche, conflitti e soprattutto strategie di gestione delle crisi, non omologabili alle altre.

Le allego una lettura sulla pausa di rilessione

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2734-la-pausa-di-riflessione-esiste-davvero.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Ho letto l'articolo da lei suggeritomi e come ho detto all'inizio della discussione sono daccordissimo. La pausa di riflessione è un po' un'anticamera della separazione secondo me.
E' che quando si tiene ad una persona si cerca di darle mille possibilità. Tanto non ho molto da fare se non provare a ripartire...ogni volta che mi avvicino vengo cmq in qualche modo respinto, non mi resta che andare avanti senza più sentirla e se vorrà sarà lei a fare un passo, altrimenti pazienza.

Quello che rammarica e che io faccio fatica a comprendere per la mia forma mentis, è come possano cambiare repentinamente i sentimenti...
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Utente
Utente
Volevo aggiornarvi sulla mia situazione.
Sono passati ormai 2 mesi dall'ultima volta che vi scrissi e 3 da quando la mia relazione è finita.
Come anticipatomi giustamente da voi tutti, la pausa di riflessione che mi chiese, si è rilevata definitiva, in quanto non è di fatto cambiato nulla.

I miei sporadici tentativi di ricontattarla hanno avuto scarso successo, nel senso che se le mandavo messaggi "neutri", per chiederle come stava, mi rispondeva ma appena si accennava a noi come coppia glissava, arrivando anche a non rispondermi più.
In pratica mi ha lasciato dicendomi appunto che una parte di lei mi voleva (credo io quella razionale) e un'altra no, e da lì nulla è più cambiato.
Ovviamente non sono stato per nulla bene in questo periodo.

A questo punto credo sia finita. Ho provato a farmi sentire a tratti appunto ma non ha portato grandi risultati, a questo punto secondo voi è preferibile staccarsi del tutto?
Quello che mi ha tenuto legato a lei, aparte l'amore che provo, è questo suo senso di indecisione (a parole) che mi ha fatto sperare di poter recuperare il rapporto.
Mi disse più volte che ero la persona più imoprtante per lei, ora pare che quel sentimento non esista più. Possibile?

Grazie