Visi delle altre persone...
Salve a tutti Dottori e Dottoresse, volevo provare a spiegarvi il mio problema.
Da un po' di tempo, soprattutto da quando ho scoperto di essere affetto dalla sindrome di kallmann, mi accorgo che certi facce di alcuni maschi con annesso fisico, mi piacciono. Io mi vedo orribilmente brutto, e non mi piaccio in nessuna parte del mio corpo. E mi sto accorgendo che non tutti, ma i bellocci che potrebbero piacere anche alle ragazze piacciono anche a me. Non nella parte sessuale che disgusto pienamente. Le ragazze mi piacciono, anche se non sono mai stato con nessuna per via dei miei trascorsi ormonali, e del mancato sviluppo sessuale, dove a 24 anni mi ritrovo a rincorrere ancora. E questo mi provoca una certa confusione, e non capisco come mai provo questa specie di attrazione verso questi volti e fisici belli. Sessualmente, non provo interesse per i maschi. Per le ragazze si ma ora come ora non ci proverei mai. Cosa mi consigliate di fare???
Graze a tutti i Dottori che mi risponderanno.
Cordiali Saluti.
Da un po' di tempo, soprattutto da quando ho scoperto di essere affetto dalla sindrome di kallmann, mi accorgo che certi facce di alcuni maschi con annesso fisico, mi piacciono. Io mi vedo orribilmente brutto, e non mi piaccio in nessuna parte del mio corpo. E mi sto accorgendo che non tutti, ma i bellocci che potrebbero piacere anche alle ragazze piacciono anche a me. Non nella parte sessuale che disgusto pienamente. Le ragazze mi piacciono, anche se non sono mai stato con nessuna per via dei miei trascorsi ormonali, e del mancato sviluppo sessuale, dove a 24 anni mi ritrovo a rincorrere ancora. E questo mi provoca una certa confusione, e non capisco come mai provo questa specie di attrazione verso questi volti e fisici belli. Sessualmente, non provo interesse per i maschi. Per le ragazze si ma ora come ora non ci proverei mai. Cosa mi consigliate di fare???
Graze a tutti i Dottori che mi risponderanno.
Cordiali Saluti.
[#1]
Caro Utente,
ci aveva già scritto tempo fa per probematiche riferibili a dinamiche che mi sembrano sovrapponibili a quanto scrive ora.
Le era stato consigliato di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per un consulto di persona.
Ha avuto modo di farlo?
Io credo che quanto scrive ora, quel senso di ammirazione nei confronti dei "bellocci" che possono piacere alle ragazze, non derivi da interesse sessuale, come lei giustamente osserva.
Si tratta, eventualmente, di una sorta di "invidia" nei confronti di quanto lei sta desiderando in questo suo percorso, oggettivamente, complesso e faticoso.
Provare ad avvicinarsi, per gradi, al sesso femminile potrebbe aiutarla a superare le sue paure, ad acquisire maggiore autostima e a non sentire più il bisogno di "identificarsi", in una certa misura, nel volto di quei ragazzi che forse rappresentano per lei un modello ideale.
L'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta di persona credo sia comunque opportuno.
Un caro saluto
ci aveva già scritto tempo fa per probematiche riferibili a dinamiche che mi sembrano sovrapponibili a quanto scrive ora.
Le era stato consigliato di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per un consulto di persona.
Ha avuto modo di farlo?
Io credo che quanto scrive ora, quel senso di ammirazione nei confronti dei "bellocci" che possono piacere alle ragazze, non derivi da interesse sessuale, come lei giustamente osserva.
Si tratta, eventualmente, di una sorta di "invidia" nei confronti di quanto lei sta desiderando in questo suo percorso, oggettivamente, complesso e faticoso.
Provare ad avvicinarsi, per gradi, al sesso femminile potrebbe aiutarla a superare le sue paure, ad acquisire maggiore autostima e a non sentire più il bisogno di "identificarsi", in una certa misura, nel volto di quei ragazzi che forse rappresentano per lei un modello ideale.
L'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta di persona credo sia comunque opportuno.
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#2]
Gentile Utente,
rileggendo il suo lunghissimo storico di consulti, emerge la necessità di "cucire "tra di loro i suoi disagi, che slegati non sono.
Si è rivolto ad uno psicologo\psicoterapeuta?
rileggendo il suo lunghissimo storico di consulti, emerge la necessità di "cucire "tra di loro i suoi disagi, che slegati non sono.
Si è rivolto ad uno psicologo\psicoterapeuta?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Ho fatto 6 sedute da una psicoterapeuta, senza trovare rimedio. Anche perchè dopo 6 sedute le cose che dicevo erano sempre quelle. La collega vostra mi diceva di uscire, fare conoscenze ecc. Ma la voglia proprio non c'èra e non c'e. Esco soltanto per adempire i miei doveri farmaceutici, con un apatia totale. Sento un certo distacco tra me e i miei coetani incolmabile. Mi sento tanto diverso. Una sera sono andato in discoteca, ma fra tanta gente, io non mi sono divertito per niente. Oltre che non posso bere alcolici, perche' fanno contrasto con le medicine che prendo, ma tutti che ballavano si divertivano, io ero come pietrificato. Approcciarmi ad una ragazza non so cosa possa servire, se magari in quelle occasioni si passa all'azione, cosa potrei fare?? Oramai mi sento uno schifo e ci ho preso l'abitudine. Il mio psichiatra mi ha cambiato terapia, provando con la fluoxetina, dato che i miei pensieri fissi erano sempre rivolti al mio pene, ma sembra non funzionare. D'altronde se il problema ce' come si fa a non pensare ?
[#4]
Caro ragazzo,
la sua situazione oggettiva è indiscutibile e credo di riuscire a comprendere come si sente; tuttavia, da un punto di vista soggettivo, è in lei che deve cambiare qualcosa per poter fare dei passi avanti, per potersi misurare in nuove e più funzionali modalità relazionali con l'altro.
Sei sedute di psicoterapia sono davvero molto poche per poter vedere dei risultati accettabili.
Lei ha un vissuto complesso in cui entrano in gioco dinamiche che abbracciano svariati ambiti della sua persona e della sua vita; difficile immaginare che possano essere sufficienti 6 sedute di psicoterapia per cancellare tutto il suo disagio e trovare un rimedio magico. Non crede?
Che tipo di psicoterapia stava facendo? Conosce l'orientamento del suo curante?
Un caro saluto
la sua situazione oggettiva è indiscutibile e credo di riuscire a comprendere come si sente; tuttavia, da un punto di vista soggettivo, è in lei che deve cambiare qualcosa per poter fare dei passi avanti, per potersi misurare in nuove e più funzionali modalità relazionali con l'altro.
Sei sedute di psicoterapia sono davvero molto poche per poter vedere dei risultati accettabili.
Lei ha un vissuto complesso in cui entrano in gioco dinamiche che abbracciano svariati ambiti della sua persona e della sua vita; difficile immaginare che possano essere sufficienti 6 sedute di psicoterapia per cancellare tutto il suo disagio e trovare un rimedio magico. Non crede?
Che tipo di psicoterapia stava facendo? Conosce l'orientamento del suo curante?
Un caro saluto
[#5]
Utente
Si trattava di psicoterapia cognitivo comportamentale. La specializzazione se non erro era vaginismo, scoperto in un secondo momento, dato che sono stato mandato dal mio psichiatra da questa psicologa. Ma non so quante sedute siano sufficienti dato che proprio io non accetto la condizione del mio sviluppo.Chiunque potrebbe dirmi le più belle parole, ma io sto sempre male. Sfido a trovare un ragazzo di 24 anni iposviluppato, felice e contento...Impossibile secondo me.
Per questo la via della psicologia, la prossima, se sarà, penso di dover scegliere un sessuologo, non prima però di aver parlato con qualche chirurgo in merito alle soluzioni da prendere. Questo problema mi sta soffocando non soltanto dal punto di vista sessuale ma dal punto di vista di vita totale. Oramai mi sono lasciato travolgere dal problema, anche perchè dove mi trovo mi trovo mi sento sempre inferiore a tutti e tutto.
Grazie per l'aiuto Dottor Callina
Per questo la via della psicologia, la prossima, se sarà, penso di dover scegliere un sessuologo, non prima però di aver parlato con qualche chirurgo in merito alle soluzioni da prendere. Questo problema mi sta soffocando non soltanto dal punto di vista sessuale ma dal punto di vista di vita totale. Oramai mi sono lasciato travolgere dal problema, anche perchè dove mi trovo mi trovo mi sento sempre inferiore a tutti e tutto.
Grazie per l'aiuto Dottor Callina
[#6]
Caro ragazzo,
<<anche perchè dove mi trovo mi trovo mi sento sempre inferiore a tutti e tutto.>>
Credo che con queste parole lei abbia centrato il punto.
E' proprio sul suo vissuto di inferiorità che una terapia psicologica dovrebbe intervenire.
Fermo il suo desiderio di consultare un chirurgo, credo che il suo sentimento di inferiorità dovrebbe servire da stimolo per superarsi; dovrebbe essere compensato in modo funzionale per consentirle una vita più serena.
Il sessuologo è una figura non riconosciuta dall'attuale legge dello Stato ed il perfezionamento in sessuologia, da solo, non è titolo sufficiente ad operare in ambito sanitario.
La figura di riferimento per il suo disagio è sempre e comunque lo psicologo psicoterapeuta che ha tutte le competenze necessarie per comprendere il suo disagio.
Per le figure autorizzate dallo stato italiano ad operare in ambito psicologico la rimando a questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1404-quale-professionista-psi.html
Un caro saluto
<<anche perchè dove mi trovo mi trovo mi sento sempre inferiore a tutti e tutto.>>
Credo che con queste parole lei abbia centrato il punto.
E' proprio sul suo vissuto di inferiorità che una terapia psicologica dovrebbe intervenire.
Fermo il suo desiderio di consultare un chirurgo, credo che il suo sentimento di inferiorità dovrebbe servire da stimolo per superarsi; dovrebbe essere compensato in modo funzionale per consentirle una vita più serena.
Il sessuologo è una figura non riconosciuta dall'attuale legge dello Stato ed il perfezionamento in sessuologia, da solo, non è titolo sufficiente ad operare in ambito sanitario.
La figura di riferimento per il suo disagio è sempre e comunque lo psicologo psicoterapeuta che ha tutte le competenze necessarie per comprendere il suo disagio.
Per le figure autorizzate dallo stato italiano ad operare in ambito psicologico la rimando a questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1404-quale-professionista-psi.html
Un caro saluto
[#7]
Utente
Anche dopo i colloqui con la psicologa, non mi sentivo meglio perchè il problema persisteva e persiste ancora. Non è una fantascenza mentale, ma purtroppo un dato di fatto, che solo con il chirurgo potrò risolvere. Io volevo sapere se era normale che dato i miei problemi potessi sentirmi in questo modo cosi schifoso...se le dimensioni appunto hanno potuto cosi condizionare la mia vita.
La ringrazio Dottor Callina per il supporto.
La ringrazio Dottor Callina per il supporto.
[#8]
Caro ragazzo,
<<se le dimensioni appunto hanno potuto cosi condizionare la mia vita.>>
questo lo sta dicendo lei ed è, quindi, evidente che lo hanno fatto.
Tuttavia, nonostante la situazione oggettiva, sono certo che potrebbe trovare un modo per vivere più serenamente la sua condizione.
Quello che vediamo, quello che pensiamo, quello che ci condiziona... è qualcosa che sta dentro di noi e non è detto che sia uguale a ciò che vedono e pensano gli altri.
Io non dico che si tratti di <<fantascienza mentale>>; posso comprendere il suo disagio ma disapprovo il fatto di "cullarsi" senza lottare.
Sei sedute di psicoterapia sono davvero pochissime. Se ha voglia di uscire da questa situazione, rispettando il suo desiderio di sentire il parere di un chirurgo, vorrei farla riflettere sull'opportunità di ricontattare la psicologa che l'ha seguita. Si accerti, inoltre, che sia anche psicoterapeuta.
E' da qui che deve ripartire, tutto il resto verrà di conseguenza. E' importante, però, che imposti un percorso di psicoterapia a medio/lungo termine e non si aspetti il miracolo dopo poche sedute.
Le auguro, davvero, di poter presto ritrovare la serenità che merita.
Un caro saluto
<<se le dimensioni appunto hanno potuto cosi condizionare la mia vita.>>
questo lo sta dicendo lei ed è, quindi, evidente che lo hanno fatto.
Tuttavia, nonostante la situazione oggettiva, sono certo che potrebbe trovare un modo per vivere più serenamente la sua condizione.
Quello che vediamo, quello che pensiamo, quello che ci condiziona... è qualcosa che sta dentro di noi e non è detto che sia uguale a ciò che vedono e pensano gli altri.
Io non dico che si tratti di <<fantascienza mentale>>; posso comprendere il suo disagio ma disapprovo il fatto di "cullarsi" senza lottare.
Sei sedute di psicoterapia sono davvero pochissime. Se ha voglia di uscire da questa situazione, rispettando il suo desiderio di sentire il parere di un chirurgo, vorrei farla riflettere sull'opportunità di ricontattare la psicologa che l'ha seguita. Si accerti, inoltre, che sia anche psicoterapeuta.
E' da qui che deve ripartire, tutto il resto verrà di conseguenza. E' importante, però, che imposti un percorso di psicoterapia a medio/lungo termine e non si aspetti il miracolo dopo poche sedute.
Le auguro, davvero, di poter presto ritrovare la serenità che merita.
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.5k visite dal 22/04/2013.
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