Bimbo restio al cibo
Salve, vorrei richiedere un consulto circa mio nipote di 6 annni che è molto restio al cibo. E'un bimbo molto attivo,si sveglia presto al mattino gioca a calcio, ma non so per quale ragione quando arriva il momento del cibo ha un rifiuto. Non vuole mangiare nulla a pranzo,nulla a cena il pomeriggio nn fa merenda, l'unica cosa che prende volentieri è il latte al mattino e la sera.L' unica cosa che mangia con molta fatica è poca pasta con il pomodoro o con i legumi, quanto a carne pesce frutta non ne vuole proprio sapere. Volevo sapere se è un problema di natura psicologica e nel caso come dovremmo comportarci e risolvere il problema.
grazie mille.
Cordiali saluti
grazie mille.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile signora,
possono essere moltissimi i motivi per cui un bimbo di questa età sviluppa un "cattivo" rapporto col cibo, sia di natura medica che psicologica
La prima cosa da fare, in assoluto, è una visita dal pediatra, e discutere con lui anche di un'eventuale consulenza presso una neuropsichiatria infantile
Un consiglio: tenete presente che i bambini piccoli osservano molto gli adulti, come dei veri e propri "modelli" comportamentali
possono essere moltissimi i motivi per cui un bimbo di questa età sviluppa un "cattivo" rapporto col cibo, sia di natura medica che psicologica
La prima cosa da fare, in assoluto, è una visita dal pediatra, e discutere con lui anche di un'eventuale consulenza presso una neuropsichiatria infantile
Un consiglio: tenete presente che i bambini piccoli osservano molto gli adulti, come dei veri e propri "modelli" comportamentali
[#2]
Gentile utente,
il rifiuto del cibo, specie in bambini così piccoli, può avere molteplici spiegazioni ed origini.
Bisognerebbe indagare, con il vostro pediatra, che non ci siano problemi o difficoltà di origine organica.
Esclusi questi, si può osservare il comportamento del bambino nei confronti del cibo, quello degli adulti che lo circondano 8come suggerito dal collega) e in ultimo anche il vostro comportamento quando il bambino non mangia (può essere che gli diate così tanta attenzione che lui si senta solo in quel modo al centro dell'attenzione, e in questo modo rinforzato a non mangiare?).
Potrebbe essere utile parlare con il pediatra e sentire se lui consiglia un eventuale intervento psicologico.
Cordialmente,
Dr. Chiara Cimbro.
il rifiuto del cibo, specie in bambini così piccoli, può avere molteplici spiegazioni ed origini.
Bisognerebbe indagare, con il vostro pediatra, che non ci siano problemi o difficoltà di origine organica.
Esclusi questi, si può osservare il comportamento del bambino nei confronti del cibo, quello degli adulti che lo circondano 8come suggerito dal collega) e in ultimo anche il vostro comportamento quando il bambino non mangia (può essere che gli diate così tanta attenzione che lui si senta solo in quel modo al centro dell'attenzione, e in questo modo rinforzato a non mangiare?).
Potrebbe essere utile parlare con il pediatra e sentire se lui consiglia un eventuale intervento psicologico.
Cordialmente,
Dr. Chiara Cimbro.
Dott.ssa Chiara Cimbro
Psicologa Psicoterapeuta
[#5]
Gentile signora,
sono d'accordo con i colleghi che mi hanno preceduto.
La prima cosa da fare è escludere la presenza di problemi di ordine medico, ed in questo caso lo specialista di riferimento sarebbe il pediatra, e solo successivamente pensare di rivolgersi ad uno psicotarapeuta dell'età evolutiva.
Il mio consiglio è di non allarmarsi, spesso questi problemi trovano una soluzione molto più rapida di quanto non immaginiamo.
Certo le osservazioni fatte dalla Dr.ssa Cimbro mi sembrano adatte a questo caso, spesso i bambini ricercano attenzione, per averla capita che utilizzino delle strategie che per gli adulti risultano particolarmente preoccupanti. La conseguenza diretta è che in questo modo egli riceve le cure di cui ha bisogno e il circolo si alimenta.
Credo che uno psicologo (ma solo dopo aver escluso altre eventuali cause) possa aiutarla a chiarire la presenza e il funzionamento di queste dinamiche.
Cordialmente
sono d'accordo con i colleghi che mi hanno preceduto.
La prima cosa da fare è escludere la presenza di problemi di ordine medico, ed in questo caso lo specialista di riferimento sarebbe il pediatra, e solo successivamente pensare di rivolgersi ad uno psicotarapeuta dell'età evolutiva.
Il mio consiglio è di non allarmarsi, spesso questi problemi trovano una soluzione molto più rapida di quanto non immaginiamo.
Certo le osservazioni fatte dalla Dr.ssa Cimbro mi sembrano adatte a questo caso, spesso i bambini ricercano attenzione, per averla capita che utilizzino delle strategie che per gli adulti risultano particolarmente preoccupanti. La conseguenza diretta è che in questo modo egli riceve le cure di cui ha bisogno e il circolo si alimenta.
Credo che uno psicologo (ma solo dopo aver escluso altre eventuali cause) possa aiutarla a chiarire la presenza e il funzionamento di queste dinamiche.
Cordialmente
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 10/05/2008.
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