Che azione (positiva) dovrebbe dare dropaxin?
Buongiorno,
da circa tre mesi soffro di uno stato depressivo piuttosto acuto, dovuto ad un'interruzione di una relazione durata circa sei anni e della conseguente perdita di tutte le mie amicizie. Essendo stata io a prendere tale decisione, al mio malessere si associa anche un forte senso di colpa.
Ho cominciato la psicoterapia ma, dopo due mesi, mi sono resa conto che non mi "bastava". Il medico di base mi ha, quindi, prescritto Dropaxin gocce, che ho deciso di assumere circa 15 giorni fa con seguente dosagio: 5 gocce per i primi 8 giorni, 7/8 gocce per altri 4/5 giorni, 10 gocce da stamani. Il medico mi ha anche consigliato di non superare le 10 gocce. Associato, prendo alcune gocce (max 7/8) di Xanax al mattino per controllare l'ansia e al bisogno se la sento molto forte. A questo trattamento ho continuato ad abbinare la psicoterapia, cambiando anche psicoterapeuta questa settimana (orientamento cognitivo-comportamentale).
Vorrei sapere che effetti positivi devo aspettarmi dal farmaco, essendo consia che devono passare almeno 15/20 giorni dall'inizio del trattamento. I sintomi che presento di frequente sono ansia molto forte (soprattutto la mattina al risveglio) -spesso accompagnata da senso di nausea- e sbalzi di umore molto frequenti, con momenti di estremo disagio, depressione, pianto. Sono anche dimagrita parecchio (cica 4/5kg totali, da un peso iniziale di 50kg) e mi sento negli ultimi giorni abbastanza debole, visto che mangio veramente molto poco e non riesco a forzarmi.
Posso aspettarmi una riduzione degli sbalzi di umore? Mi sentirò "più positiva"? Potrebbe tornarmi l'appetito?
Ripongo molte speranze nei farmaci, mi sento di non farcela da sola, quindi vorrei capire esattamente in che modo potrò stare meglio.
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
da circa tre mesi soffro di uno stato depressivo piuttosto acuto, dovuto ad un'interruzione di una relazione durata circa sei anni e della conseguente perdita di tutte le mie amicizie. Essendo stata io a prendere tale decisione, al mio malessere si associa anche un forte senso di colpa.
Ho cominciato la psicoterapia ma, dopo due mesi, mi sono resa conto che non mi "bastava". Il medico di base mi ha, quindi, prescritto Dropaxin gocce, che ho deciso di assumere circa 15 giorni fa con seguente dosagio: 5 gocce per i primi 8 giorni, 7/8 gocce per altri 4/5 giorni, 10 gocce da stamani. Il medico mi ha anche consigliato di non superare le 10 gocce. Associato, prendo alcune gocce (max 7/8) di Xanax al mattino per controllare l'ansia e al bisogno se la sento molto forte. A questo trattamento ho continuato ad abbinare la psicoterapia, cambiando anche psicoterapeuta questa settimana (orientamento cognitivo-comportamentale).
Vorrei sapere che effetti positivi devo aspettarmi dal farmaco, essendo consia che devono passare almeno 15/20 giorni dall'inizio del trattamento. I sintomi che presento di frequente sono ansia molto forte (soprattutto la mattina al risveglio) -spesso accompagnata da senso di nausea- e sbalzi di umore molto frequenti, con momenti di estremo disagio, depressione, pianto. Sono anche dimagrita parecchio (cica 4/5kg totali, da un peso iniziale di 50kg) e mi sento negli ultimi giorni abbastanza debole, visto che mangio veramente molto poco e non riesco a forzarmi.
Posso aspettarmi una riduzione degli sbalzi di umore? Mi sentirò "più positiva"? Potrebbe tornarmi l'appetito?
Ripongo molte speranze nei farmaci, mi sento di non farcela da sola, quindi vorrei capire esattamente in che modo potrò stare meglio.
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
[#1]
Gentile Utente,
lo psicologo non è medico, dunque per le domande sui farmaci dovrebbe postare la sua domanda in area Psichiatria o rivolgersi al medico prescrivente.
<Ho cominciato la psicoterapia>
Che tipo di percorso terapeutico ha intrapreso? Ne conosce l'orientamento?
Si trova bene con il suo curante?
Sta già apprezzando benefici?
lo psicologo non è medico, dunque per le domande sui farmaci dovrebbe postare la sua domanda in area Psichiatria o rivolgersi al medico prescrivente.
<Ho cominciato la psicoterapia>
Che tipo di percorso terapeutico ha intrapreso? Ne conosce l'orientamento?
Si trova bene con il suo curante?
Sta già apprezzando benefici?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Gent. ma dottoressa,
grazie della sua risposta.
Ho cominciato la psicoterapia verso la fine di Gennaio, da una terapeuta di cui -ammetto- non so l'orientamento. Volgarmente, mi ha spiegato la nuova psicologoca che conosce l'altra dottoressa, che era dell'orientamento che "guarda e analizza il passato". Tuttavia, non mi ritrovo in questa definizione, nel senso che non abbiamo fatto un lavoro sul passato. Quel percorso non mi ha soddisfatta perchè mi è parso che mi fossero dati "consigli" e indicazioni che anche le persone che mi sono vicine mi stanno dando: "concentrati sul tu futuro, lascia andare il passato, accetta il cambiamento". Non mi è parso, con lei, di avere alcun beneficio, dunque ho deciso di provare a prendere un appuntamento con un'altra psicologa.
La nuova psicoterapeuta (un solo incontro, per ora) invece, è di orientamento cognitivo-comportamentale. Mi è sembrata molto più concreta e ha subito individuato un paio di punti sui quali lavorare. Inoltre, mi ha chiesto di tenere un diario per riuscire a farle capire come mi sento durante la settimana.
Ripongo veramente molte speranze in questo nuovo percorso, anche perchè non mi pare di avere dei benefici dalle cure con i medicinali, per ora. Mi sembra in alcuni momenti di stare diventando "pazza", canticchio canzoncine inventate per cercare di far passare l'ansia, non riesco a togliermi dalla testa ritornelli di alcune canzoni, sono apatica e non riesco a interagire, mi sento distaccata dalla realtà e fuori posto in ogni luogo. Mi sembra, insomma, di vivere una vita che non è la mia e questo acuisce il dispiacere e la malinconia per le persone che ho perso, causa del mio stato. Insomma, un "gatto che si morde la coda".
So che la psicoterapia è un percorso lungo e non facile. Mi sento ancora molto male tutti i giorni per la maggior parte della giornata e sono estremamente stufa di stare così, mi sento inerme; la depressione ha cambiato completamente il mio modo di essere, il mio carattere, la mia vita: non mi riconosco nè mi riconoscono le persone che mi stanno accanto. Spero veramente che passi tutto al più presto, ma mi sento dipendente dalle cause esterne, che non cambieranno.
Grazie del consulto.
grazie della sua risposta.
Ho cominciato la psicoterapia verso la fine di Gennaio, da una terapeuta di cui -ammetto- non so l'orientamento. Volgarmente, mi ha spiegato la nuova psicologoca che conosce l'altra dottoressa, che era dell'orientamento che "guarda e analizza il passato". Tuttavia, non mi ritrovo in questa definizione, nel senso che non abbiamo fatto un lavoro sul passato. Quel percorso non mi ha soddisfatta perchè mi è parso che mi fossero dati "consigli" e indicazioni che anche le persone che mi sono vicine mi stanno dando: "concentrati sul tu futuro, lascia andare il passato, accetta il cambiamento". Non mi è parso, con lei, di avere alcun beneficio, dunque ho deciso di provare a prendere un appuntamento con un'altra psicologa.
La nuova psicoterapeuta (un solo incontro, per ora) invece, è di orientamento cognitivo-comportamentale. Mi è sembrata molto più concreta e ha subito individuato un paio di punti sui quali lavorare. Inoltre, mi ha chiesto di tenere un diario per riuscire a farle capire come mi sento durante la settimana.
Ripongo veramente molte speranze in questo nuovo percorso, anche perchè non mi pare di avere dei benefici dalle cure con i medicinali, per ora. Mi sembra in alcuni momenti di stare diventando "pazza", canticchio canzoncine inventate per cercare di far passare l'ansia, non riesco a togliermi dalla testa ritornelli di alcune canzoni, sono apatica e non riesco a interagire, mi sento distaccata dalla realtà e fuori posto in ogni luogo. Mi sembra, insomma, di vivere una vita che non è la mia e questo acuisce il dispiacere e la malinconia per le persone che ho perso, causa del mio stato. Insomma, un "gatto che si morde la coda".
So che la psicoterapia è un percorso lungo e non facile. Mi sento ancora molto male tutti i giorni per la maggior parte della giornata e sono estremamente stufa di stare così, mi sento inerme; la depressione ha cambiato completamente il mio modo di essere, il mio carattere, la mia vita: non mi riconosco nè mi riconoscono le persone che mi stanno accanto. Spero veramente che passi tutto al più presto, ma mi sento dipendente dalle cause esterne, che non cambieranno.
Grazie del consulto.
[#3]
La psicoterapia, gentile Utente, non cambia e\o modifica gli eventi esterni, sarebbe magia altrimenti, ma attiva in lei le risorse che le serviranno per analizzare e reggere gli eventi, senza soccombere
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Gentile Utente,
ha fatto bene a cambiare curante se non apprezzava i benefici sperati.
Si affidi dunque con fiducia alla nuova psicoterapeuta, dato che poi il riscontro è stato positivo, potrà in questo modo ritrovare strada facendo miglior benessere.
Cari auguri
ha fatto bene a cambiare curante se non apprezzava i benefici sperati.
Si affidi dunque con fiducia alla nuova psicoterapeuta, dato che poi il riscontro è stato positivo, potrà in questo modo ritrovare strada facendo miglior benessere.
Cari auguri
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.7k visite dal 19/04/2013.
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