Amore e paure
Gentili Dottori,
sono fidanzata da più di un anno e mezzo, per la prima volta nella mia vita molto innamorata e la storia va a gonfie vele. Eppure certi giorni mi fisso su particolari insignificanti, frasi, gesti, inflessioni della voce, nel tentativo di ricercare spasmodicamente la dimostrazione del fatto che lui non mi ami veramente. Questa situazione è molto antipatica, perchè si verifica circa ogni paio di settimane, io reagisco chiudendomi a riccio, lui non capisce perchè e a volte si instaura una sorta di circolo vizioso in cui anche lui inizia a temere che io lo voglia lasciare e si distacca a sua volta. L'origine di questa situazione deriva dal fatto che quando ha conosciuto me lui era fidanzato con un'altra ragazza, che stava per sposare e che ha lasciato per me (la faccio breve ma non è stata un'esperienza piuttosto pesante per tutti). Mi ha confessato di non essere mai stato veramente innamorato di questa donna, di avere provato per lei una forte attrazione fisica e molto affetto, ma di non avere mai provato per lei quello che prova per me. Qui nasce la mia problematica, perchè quello che dovrebbe rendermi forte e sicura, in realtà mi destabilizza. Lui stava per sposare una donna che non amava. La persona in questione, in realtà sul suo amore avrebbe messo le mani su fuoco (questo lo so per certo). E se fosse lo stesso con me? Questo, in sintesi, il mio pensiero ossessivo. Come faccio ad uscirne? Scusate se la richiesta potrà sembrarvi asettica e distaccata, ma non mi sento molto a mio agio ad estrinsecare questo mio stato d'animo. Grazie in anticipo, mi basterebbe chiarirmi le idee.
sono fidanzata da più di un anno e mezzo, per la prima volta nella mia vita molto innamorata e la storia va a gonfie vele. Eppure certi giorni mi fisso su particolari insignificanti, frasi, gesti, inflessioni della voce, nel tentativo di ricercare spasmodicamente la dimostrazione del fatto che lui non mi ami veramente. Questa situazione è molto antipatica, perchè si verifica circa ogni paio di settimane, io reagisco chiudendomi a riccio, lui non capisce perchè e a volte si instaura una sorta di circolo vizioso in cui anche lui inizia a temere che io lo voglia lasciare e si distacca a sua volta. L'origine di questa situazione deriva dal fatto che quando ha conosciuto me lui era fidanzato con un'altra ragazza, che stava per sposare e che ha lasciato per me (la faccio breve ma non è stata un'esperienza piuttosto pesante per tutti). Mi ha confessato di non essere mai stato veramente innamorato di questa donna, di avere provato per lei una forte attrazione fisica e molto affetto, ma di non avere mai provato per lei quello che prova per me. Qui nasce la mia problematica, perchè quello che dovrebbe rendermi forte e sicura, in realtà mi destabilizza. Lui stava per sposare una donna che non amava. La persona in questione, in realtà sul suo amore avrebbe messo le mani su fuoco (questo lo so per certo). E se fosse lo stesso con me? Questo, in sintesi, il mio pensiero ossessivo. Come faccio ad uscirne? Scusate se la richiesta potrà sembrarvi asettica e distaccata, ma non mi sento molto a mio agio ad estrinsecare questo mio stato d'animo. Grazie in anticipo, mi basterebbe chiarirmi le idee.
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente,
quando quando si inizia una relazione perdiamo una parte di noi e la affidiamo all'altro, ci fa paura sapere che la nostra serenità dipende dall'altro, dall'amore che si prova per un'altra persona e questo è qualcosa che ci fa tremare la terra sotto i piedi perché vorremmo poi essere certi e sicuri che l'altro non venga meno al suo "compito", amare.
Desiderare di essere desiderati è il cuore che fa pulsare le relazioni e l'insicurezza ci porta ad avere dubbi e incertezze sull'altro, è normale senitrsi così, è una fase che passano tutti in una relazione soprattutto all'inizio quando si stanno costruendo le basi per una relazione solida e duratura.
I pensieri ossessivi sono una trappola e cerchi una strategia per non mettere in atto in questi pensieri, nella sezione articoli troverà un articolo sui pensieri ossessivi.
Un caro saluto
quando quando si inizia una relazione perdiamo una parte di noi e la affidiamo all'altro, ci fa paura sapere che la nostra serenità dipende dall'altro, dall'amore che si prova per un'altra persona e questo è qualcosa che ci fa tremare la terra sotto i piedi perché vorremmo poi essere certi e sicuri che l'altro non venga meno al suo "compito", amare.
Desiderare di essere desiderati è il cuore che fa pulsare le relazioni e l'insicurezza ci porta ad avere dubbi e incertezze sull'altro, è normale senitrsi così, è una fase che passano tutti in una relazione soprattutto all'inizio quando si stanno costruendo le basi per una relazione solida e duratura.
I pensieri ossessivi sono una trappola e cerchi una strategia per non mettere in atto in questi pensieri, nella sezione articoli troverà un articolo sui pensieri ossessivi.
Un caro saluto
[#2]
Gentile Utente,
Se e' fidanzata da più di un anno e mezzo, qualche sicurezza in più rispetto ai primissimi tempi avrebbe dovuto acquisirla. Non dice di avere timori oggettivi, quelli che menziona sembrano essere illazioni o idee poco sostenute sul piano di realtà, allora perché si tormenta? Le e' già successo in altre storie, sempre che lei ne abbia avute, di focalizzarsi su quello che non andava invece che su quello che stava funzionando? E' ovvio che la garanzia che l'altro ci appartenga totalmente non è dato averla, per cui domandarsi se va tutto bene può essere segnale di riflessività e senso di realtà. Tuttavia, mi sembra che nel suo caso vi sia qualcosa di più , in quanto la riflessione porta a una maggiore chiarezza, mentre idee di natura ossessiva causano ancora più disagio che si accumula. Se può esserle utile, legga il mio articolo sull'argomento.
Voglio dirle che tali pensieri, alimentati, possono, alla lunga, incrinare un rapporto che, da quello che lei dice,pare promettente e solido. Chiede come fare per uscirne. Potrei risponderle, semplicemente, ordinando a se stessa di non pensarci, con una tecnica definita Stop del pensiero. Se, però, l'idea ossessiva nasconde una sua fragilità o insicurezza di fondo, sarebbe il caso di indagare maggiormente.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico
Se e' fidanzata da più di un anno e mezzo, qualche sicurezza in più rispetto ai primissimi tempi avrebbe dovuto acquisirla. Non dice di avere timori oggettivi, quelli che menziona sembrano essere illazioni o idee poco sostenute sul piano di realtà, allora perché si tormenta? Le e' già successo in altre storie, sempre che lei ne abbia avute, di focalizzarsi su quello che non andava invece che su quello che stava funzionando? E' ovvio che la garanzia che l'altro ci appartenga totalmente non è dato averla, per cui domandarsi se va tutto bene può essere segnale di riflessività e senso di realtà. Tuttavia, mi sembra che nel suo caso vi sia qualcosa di più , in quanto la riflessione porta a una maggiore chiarezza, mentre idee di natura ossessiva causano ancora più disagio che si accumula. Se può esserle utile, legga il mio articolo sull'argomento.
Voglio dirle che tali pensieri, alimentati, possono, alla lunga, incrinare un rapporto che, da quello che lei dice,pare promettente e solido. Chiede come fare per uscirne. Potrei risponderle, semplicemente, ordinando a se stessa di non pensarci, con una tecnica definita Stop del pensiero. Se, però, l'idea ossessiva nasconde una sua fragilità o insicurezza di fondo, sarebbe il caso di indagare maggiormente.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale
[#3]
Utente
Prima di tutto grazie per le risposte. Non ho mai vissuto questa situazione, nelle storie precedenti, che sono state anche parecchie, fra brevi e lunghe, sono sempre stata piuttosto distaccata, se non nei gesti, almeno nei sentimenti. Addirittura fino allo scorso anno (prima di incontrare il mio fidanzato) mi descrivevo come una persona per nulla gelosa (mentre ora lo sono tantissimo) e per nulla insicura, nei rapporti di coppia. In realtà solo ora ho capito che non mi ero mai realmente innamorata.
Quello che mi tormenta, anche se mi vergogno a dirlo, è che sono sempre stata "molto amata", e mi sono sempre comportata in maniera scorretta. Ho timore che tutto il male fatto ai miei ex (illuderli di un amore che da parte mia nn c'era, lasciarli da un giorno all'altro senza una ragione, mentre in realtà covavo da mesi, ecc) possa prima o poi ritornarmi.
Non sono mai stata una persona cattiva, in realtà, solo una persona che non innamorandosi, si accontentava di quel poco di affetto che riusciva a provare sperando che fosse amore.
Ora ho paura che lo stesso capiti a me, e ultimamente sto sperimentando sentimenti di forte empatia per i miei ex e la sua ex.
In sostanza, quello che del mio lui mi spaventa, sono i tratti che ritrovo per prima in me stessa.
Quanto all'insicurezza non saprei, di certo non sono una persona sicura al massimo, ma credo di essere piuttosto nella media.
Quello che mi tormenta, anche se mi vergogno a dirlo, è che sono sempre stata "molto amata", e mi sono sempre comportata in maniera scorretta. Ho timore che tutto il male fatto ai miei ex (illuderli di un amore che da parte mia nn c'era, lasciarli da un giorno all'altro senza una ragione, mentre in realtà covavo da mesi, ecc) possa prima o poi ritornarmi.
Non sono mai stata una persona cattiva, in realtà, solo una persona che non innamorandosi, si accontentava di quel poco di affetto che riusciva a provare sperando che fosse amore.
Ora ho paura che lo stesso capiti a me, e ultimamente sto sperimentando sentimenti di forte empatia per i miei ex e la sua ex.
In sostanza, quello che del mio lui mi spaventa, sono i tratti che ritrovo per prima in me stessa.
Quanto all'insicurezza non saprei, di certo non sono una persona sicura al massimo, ma credo di essere piuttosto nella media.
[#4]
Gentilissima,
Allora credo proprio che stavolta si sia davvero innamorata! Di qui la sua incertezza, che è' reale, in quanto il coinvolgimento affettivo e' sempre a rischio,come lei ha sperimentato su di se', mostrando anche notevole capacità introspettiva, rispetto alle sue esperienze. La garanzia sulla stabilità dell'altro non c'è' mai . Paradossalmente, e' proprio questo timore che l'altro possa andarsene che mantiene il legame e mantiene vivo l'interesse. L'innamoramento e' talvolta paragonato a una patologia mentale e, per certi aspetti, ha delle somiglianze.
Da qui, però, a pensare che il suo passato di scarso coinvolgimento affettivo possa influenzare la presente relazione......! Per cui, credo proprio che debba gettarsi dietro le spalle quello che è stato e guardare al presente con il suo ragazzo con molto entusiasmo ed ottimismo.
Non sarà che lei, così distaccata, abbia paura proprio di questo coinvolgimento?
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Allora credo proprio che stavolta si sia davvero innamorata! Di qui la sua incertezza, che è' reale, in quanto il coinvolgimento affettivo e' sempre a rischio,come lei ha sperimentato su di se', mostrando anche notevole capacità introspettiva, rispetto alle sue esperienze. La garanzia sulla stabilità dell'altro non c'è' mai . Paradossalmente, e' proprio questo timore che l'altro possa andarsene che mantiene il legame e mantiene vivo l'interesse. L'innamoramento e' talvolta paragonato a una patologia mentale e, per certi aspetti, ha delle somiglianze.
Da qui, però, a pensare che il suo passato di scarso coinvolgimento affettivo possa influenzare la presente relazione......! Per cui, credo proprio che debba gettarsi dietro le spalle quello che è stato e guardare al presente con il suo ragazzo con molto entusiasmo ed ottimismo.
Non sarà che lei, così distaccata, abbia paura proprio di questo coinvolgimento?
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
[#5]
Utente
Gentile Dr.ssa Scolamacchia,
si, il timore più grande è quello di trovarmi in balia dei sentimenti e di restare delusa.
Stiamo parlando di futuro, facendo progetti concreti e impegnativi anche dal punto di vista economico, ma io non riesco a parlarne con nessuno, nè ad essere felice o entusiasta, perchè continua a risuonarmi in testa che lo stesso progetto stava per farlo con un'altra persona (non di comprare casa, loro parlavano di trasferirsi nel loro paese di origine e poi, in seguito, sposarsi) e potrebbe capitare a me quello che è capitato a lei. Ad esempio: stiamo cercando casa da comprare e mia madre non sa nulla. E in questo momento mi sto sentendo fortemente ridicola a mettere Lei al corrente di un progetto che potrebbe risolversi in un nulla di fatto. (preciso questi due elementi perchè credo possano essere importanti per delineare meglio la situazione)
Cerco di domare il mio entusiasmo e mi sento scarsamente partecipe perchè ho il terrore di dovermi svegliare da un bel sogno, ad un certo punto.
Le preciso anche che all'inizio della nostra storia la sua ex mi ha contattata allo scopo di insultarmi, e ne ha approfittato per mettermi al corrente di cose della loro storia (cose che sapevo già) che non hanno fatto che amplificare la mia ansia.
si, il timore più grande è quello di trovarmi in balia dei sentimenti e di restare delusa.
Stiamo parlando di futuro, facendo progetti concreti e impegnativi anche dal punto di vista economico, ma io non riesco a parlarne con nessuno, nè ad essere felice o entusiasta, perchè continua a risuonarmi in testa che lo stesso progetto stava per farlo con un'altra persona (non di comprare casa, loro parlavano di trasferirsi nel loro paese di origine e poi, in seguito, sposarsi) e potrebbe capitare a me quello che è capitato a lei. Ad esempio: stiamo cercando casa da comprare e mia madre non sa nulla. E in questo momento mi sto sentendo fortemente ridicola a mettere Lei al corrente di un progetto che potrebbe risolversi in un nulla di fatto. (preciso questi due elementi perchè credo possano essere importanti per delineare meglio la situazione)
Cerco di domare il mio entusiasmo e mi sento scarsamente partecipe perchè ho il terrore di dovermi svegliare da un bel sogno, ad un certo punto.
Le preciso anche che all'inizio della nostra storia la sua ex mi ha contattata allo scopo di insultarmi, e ne ha approfittato per mettermi al corrente di cose della loro storia (cose che sapevo già) che non hanno fatto che amplificare la mia ansia.
[#6]
Gentilissima,
Il fatto che la ex la abbia contattata per insultarla mi ha colpito e, certo, questo fatto può aver contribuito ad amplificare le sue paure. In quell'occasione, il suo compagno l'ha saputo? Se si, come si e' comportato? Certo, deve essersi arrabbiata e anche demoralizzata per quello sgradevolissimo episodio! La cosa importante e' che lei possa condividere con il suo compagno anche queste paure, in modo che vi possiate affidare l'una all'altro e fare fronte comune di fronte agli avvenimenti. Creare la complicità in un rapporto di coppia e' estremamente importante e predittivo di una futura, buona relazione. A volte, farsi vedere un po' fragile e bisognosi di sostegno e' un modo per attivare, nel partner, il desiderio di protezione e di difesa del rapporto! Mostrarsi fragili, in circostanze specifiche, non significa esserlo in altre situazioni, ovviamente!
Un cordiale saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia
Il fatto che la ex la abbia contattata per insultarla mi ha colpito e, certo, questo fatto può aver contribuito ad amplificare le sue paure. In quell'occasione, il suo compagno l'ha saputo? Se si, come si e' comportato? Certo, deve essersi arrabbiata e anche demoralizzata per quello sgradevolissimo episodio! La cosa importante e' che lei possa condividere con il suo compagno anche queste paure, in modo che vi possiate affidare l'una all'altro e fare fronte comune di fronte agli avvenimenti. Creare la complicità in un rapporto di coppia e' estremamente importante e predittivo di una futura, buona relazione. A volte, farsi vedere un po' fragile e bisognosi di sostegno e' un modo per attivare, nel partner, il desiderio di protezione e di difesa del rapporto! Mostrarsi fragili, in circostanze specifiche, non significa esserlo in altre situazioni, ovviamente!
Un cordiale saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia
[#7]
Utente
si, è stata un'esperienza molto provante, anche perchè io mi sono trovata nella situazione di dover chiedere scusa per il male che le avevo causato e da lì lei, approfittando della mia debolezza, ha iniziato, subdolamente, a farmi delle confidenze sul loro rapporto. Confidenze che avevano lo scopo di minare la mia fiducia verso la mia relazione con lui. Non posso entrare molto nello specifico, ma avendola fino a quel momento sottovalutata intellettualmente, ci ho messo un po' a riprendere la lucidità necessaria per discernere la realtà dalla fantasia e per comprendere il vero scopo delle sua "confidenze".
Lui lo ha saputo e l'ha affrontata telefonicamente dicendole di lasciarmi in pace, ma ha ritenuto di non andarci giù troppo pesante, da un alto perchè si sentiva ancora un po' in colpa per quello che aveva passato, e dall'altro perchè in quel momento lei non stava affatto bene psicologicamente.
Quello che non mi fa stare in pace con la situazione è che lui, quando l'ha lasciata, non le ha mai detto come stavano esattamente le cose con me, rimanendo molto sul vago (anche se lei aveva capito). Lui sostiene che lo abbia fatto per non inferire ulteriormente, ma questa mancata chiarezza ha fatto si che lei, scoprendo la verità, mi etichettasse solo come una poco di buono, prendendosi le licenze di cui sopra e continuando per un periodo a comportarsi come se stessero insieme e si fossero presi una semplice pausa. Non sindaco sul "modus", la situazione era delicata visti i progetti in ballo e le famiglie coinvolte, ma in quell'occasione non mi sono sentita tutelata da lui, e questo non riesco a dimenticarlo del tutto. Non so se è infantile da parte mia, ma avrei voluto che lui le dicesse " tu non hai niente che non va, ti lascio perchè mi sono innamorato di X".
Lui lo ha saputo e l'ha affrontata telefonicamente dicendole di lasciarmi in pace, ma ha ritenuto di non andarci giù troppo pesante, da un alto perchè si sentiva ancora un po' in colpa per quello che aveva passato, e dall'altro perchè in quel momento lei non stava affatto bene psicologicamente.
Quello che non mi fa stare in pace con la situazione è che lui, quando l'ha lasciata, non le ha mai detto come stavano esattamente le cose con me, rimanendo molto sul vago (anche se lei aveva capito). Lui sostiene che lo abbia fatto per non inferire ulteriormente, ma questa mancata chiarezza ha fatto si che lei, scoprendo la verità, mi etichettasse solo come una poco di buono, prendendosi le licenze di cui sopra e continuando per un periodo a comportarsi come se stessero insieme e si fossero presi una semplice pausa. Non sindaco sul "modus", la situazione era delicata visti i progetti in ballo e le famiglie coinvolte, ma in quell'occasione non mi sono sentita tutelata da lui, e questo non riesco a dimenticarlo del tutto. Non so se è infantile da parte mia, ma avrei voluto che lui le dicesse " tu non hai niente che non va, ti lascio perchè mi sono innamorato di X".
[#8]
Capisco che le sarebbe piaciuto che il suo compagno fosse più diretto, ma la sostanza le dice che ora lei è la sua compagna e l'altra è sullo sfondo. I fatti, mi pare, parlano chiaro. Gli uomini, a volte, hanno un loro linguaggio relativo ai sentimenti che è semplicemente diverso dal nostro. Io andrei oltre le parole e mi atterrei ai progetti concreti. Il dubbio che si insinua in un rapporto può creare proprio quello che si teme. Se la vostra relazione è qualcosa di prezioso, forse va difesa. Un pò di ottimismo e di fiducia nell'altro attiva migliori risorse e scopre potenzialità inaspettate.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.8k visite dal 19/04/2013.
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