Ricovero per disturbo alimentare
Cari Dottori,
mi chiamo alice e avevo già richiesto il consulto "disturbo alimentare" circa un mese fa.
Come ho già detto grazie al fatto di averne parlato con voi sono riuscita a parlarne anche con il mio medico curante e a fissare un appuntamento con il centro disturbi alimentari di pietra ligure.
Ieri ho avuto il colloquio con l'equipe e mi è stato consigliato, vista la mia situazione che hanno reputato (a loro dire)piuttosto seria,un ricovero dalle 6 alle 8 settimane presso il loro centro.
Dopo averne discusso con i miei familiari abbiamo deciso di percorrere questa strada.
Volevo avere un'opinione su questi centri di cura e sapere come funzionano... e se qualcuno conosce in particolar modo in centro di pietra ligure dell'ospedale santa corona.
grazie in anticipo
mi chiamo alice e avevo già richiesto il consulto "disturbo alimentare" circa un mese fa.
Come ho già detto grazie al fatto di averne parlato con voi sono riuscita a parlarne anche con il mio medico curante e a fissare un appuntamento con il centro disturbi alimentari di pietra ligure.
Ieri ho avuto il colloquio con l'equipe e mi è stato consigliato, vista la mia situazione che hanno reputato (a loro dire)piuttosto seria,un ricovero dalle 6 alle 8 settimane presso il loro centro.
Dopo averne discusso con i miei familiari abbiamo deciso di percorrere questa strada.
Volevo avere un'opinione su questi centri di cura e sapere come funzionano... e se qualcuno conosce in particolar modo in centro di pietra ligure dell'ospedale santa corona.
grazie in anticipo
[#1]
Gentile ragazza,
non conosco il centro di cui parli ma ho lavorato per anni in un centro simile
Se l'equipe che ti ha visitata ritiene utile un periodo di ricovero direi che ti puoi fidare, forse più di quanto potremmo dirti noi da qui che non ti conosciamo
Un ricovero di questo tipo solitamente serve a diversi scopi: un'accurata indagine dietologica, medica e psicologica, associata ad una serie di interventi "riabilitativi" ad hoc per il tuo caso (fisioterapia, esercizi fisici mirati, educazione alimentare, ecc)
Poi, davvero, una "vacanza" mentale da tutti i pensieri che ti torturano legati al cibo ed al peso, penso ti farà molto bene
Forse incontrerai anche delle persone che condividono il tuo stesso problema, e questo potrebbe essere per te davvero molto arricchente
In generale, quindi, penso che tu possa stare tranquilla
non conosco il centro di cui parli ma ho lavorato per anni in un centro simile
Se l'equipe che ti ha visitata ritiene utile un periodo di ricovero direi che ti puoi fidare, forse più di quanto potremmo dirti noi da qui che non ti conosciamo
Un ricovero di questo tipo solitamente serve a diversi scopi: un'accurata indagine dietologica, medica e psicologica, associata ad una serie di interventi "riabilitativi" ad hoc per il tuo caso (fisioterapia, esercizi fisici mirati, educazione alimentare, ecc)
Poi, davvero, una "vacanza" mentale da tutti i pensieri che ti torturano legati al cibo ed al peso, penso ti farà molto bene
Forse incontrerai anche delle persone che condividono il tuo stesso problema, e questo potrebbe essere per te davvero molto arricchente
In generale, quindi, penso che tu possa stare tranquilla
[#2]
Ex utente
Gentile Dott. Bulla,
la ringrazio per la sua sollecita risposta..
Volevo chiederle un altra cosa.mi hanno detto che io "soffro" di un disturbo da alimentazione incontrollata (BED)ed ogni 2/3 mesi mi sottopongo a diete ferree della durata di 2/3/4 settimane durante le quali perdo una considerevole quantità di peso.dicono che è il mio modo di compensare le abbuffate.
la sera per 6/7 sere a settimana si verificano le mie abbuffate.le chiedo cosa succede durante il ricovero durante le mie crisi.cioè a casa mi vengono e per sfogarle mi butto sul cibo fino a star male, però le sfogo.vorrei sapere cosa mi succede durante il ricovero siccome non le posso sfogare in quanto non ho a disposizione il cibo.come reagirò alla cosa?so che è una cosa sicuramente soggettiva, ma immagino che lei abbia visto più o meno tutte le reazioni che le sua pazienti hanno avuto in circostanze simili.Scusi la domanda ma sono un po spaventata perchè vedo come sto male quando ho le "crisi" e ho a disposizione il cibo.non so immaginare cosa mi succederà senza cibo.
la ringrazio infinitamente
la ringrazio per la sua sollecita risposta..
Volevo chiederle un altra cosa.mi hanno detto che io "soffro" di un disturbo da alimentazione incontrollata (BED)ed ogni 2/3 mesi mi sottopongo a diete ferree della durata di 2/3/4 settimane durante le quali perdo una considerevole quantità di peso.dicono che è il mio modo di compensare le abbuffate.
la sera per 6/7 sere a settimana si verificano le mie abbuffate.le chiedo cosa succede durante il ricovero durante le mie crisi.cioè a casa mi vengono e per sfogarle mi butto sul cibo fino a star male, però le sfogo.vorrei sapere cosa mi succede durante il ricovero siccome non le posso sfogare in quanto non ho a disposizione il cibo.come reagirò alla cosa?so che è una cosa sicuramente soggettiva, ma immagino che lei abbia visto più o meno tutte le reazioni che le sua pazienti hanno avuto in circostanze simili.Scusi la domanda ma sono un po spaventata perchè vedo come sto male quando ho le "crisi" e ho a disposizione il cibo.non so immaginare cosa mi succederà senza cibo.
la ringrazio infinitamente
[#3]
Guarda,
il problema non è l'abbuffata, che quando si manifesta diventa difficile da gestire, ma ciò che innesca l'abbuffata.
Nel senso che se gestisco ciò che innesca l'abbuffata è quasi certo che non mi abbufferò
Una delle caratteristiche che ti permettono di abbuffarti, immagino, è la solitudine, che per esempio in ospedale non hai
ma ci sono tantissimi altri fattori che contribuiscono ad innescare l'abbuffata, fattori soggettivi che non so perchè non ti conosco dal punto di vista clinico: tutti questi fattori imparerai a gestirli insieme agli operatori della clinica
Di solito, fidati, è più semplice di quanto si immagini. Tieni presente che l'abbuffata è un'esperienza emotivamente molto dolorosa, per cui se impari un modo per non abbuffarti, in teoria, le sofferenze diminuiranno
In teoria, ma anche in pratica
il problema non è l'abbuffata, che quando si manifesta diventa difficile da gestire, ma ciò che innesca l'abbuffata.
Nel senso che se gestisco ciò che innesca l'abbuffata è quasi certo che non mi abbufferò
Una delle caratteristiche che ti permettono di abbuffarti, immagino, è la solitudine, che per esempio in ospedale non hai
ma ci sono tantissimi altri fattori che contribuiscono ad innescare l'abbuffata, fattori soggettivi che non so perchè non ti conosco dal punto di vista clinico: tutti questi fattori imparerai a gestirli insieme agli operatori della clinica
Di solito, fidati, è più semplice di quanto si immagini. Tieni presente che l'abbuffata è un'esperienza emotivamente molto dolorosa, per cui se impari un modo per non abbuffarti, in teoria, le sofferenze diminuiranno
In teoria, ma anche in pratica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.8k visite dal 09/05/2008.
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