Non mi godo l'università
I primi mesi dell'università per me erano stati una festa. Era una possibilità nuova per conoscere persone, stare in un nuovo ambiente, sentirsi attiva! E infatti è stato così ... poi è andato tutto in calo.
Il fatto è che mi trovo per l'ennesima volta in una situazione che non mi piace. Non voglio che finisca come alle superiori (o anche le medie) che ho passato 5 anni insopportabili, gli altri mi stavano antipatici perchè io ero troppo matura rispetto a loro, e a loro stavo antipatica perchè stavo zitta. Non uscivo mai con loro, non sono mai andata alle pizzate di riunione, ho rinunciato a due gite perchè per me erano troppo "farfalloni". Soltanto adesso mi sono accorta di quante cose mi sia persa ... se solo fossi stata più flessibile mentalmente!
Vi spiego il problema, che a voi può sembrare banale ma a me fa soffrire molto.
Sono invidiosa marcia del mio ragazzo e dei miei compagni di uni. Io vivo con i miei genitori, a mezz'ora dall'università facendo la pendolare in treno, quando torno a casa sto praticamente tutto il tempo da sola, scambio due chiacchiere così con i miei e basta. Dopo cena loro si addormentano e io sto da sola al computer ad aspettare l'ora per andare a letto.
Fino a quando il mio ragazzo rimane a sua volta a casa, non ci faccio caso ... dal momento in cui esce (e chiariamo, a me fa piacerissimo che esca) mi sale un'invidia pazzesca!! Poi non fa nemmeno niente di particolare, magari va al bar a vedere la partita, oppure a fare un giro ... qualche sera fa è andato a una festa universitaria con i coinquilini e vecchi compagni del liceo.
Voglio farlo anche io! Io adoro l'atmosfera dinamica dell'università, l'andare a studiare, andare a lezione, scambiare due chiacchiere un po' con tutti. Sono dell'idea che uscire anche due sere durante la settimana per un paio di ore, ti faccia staccare! Però io non posso farlo ... perchè? Perchè mi ritrovo degli "amici" (che vedo solo all'uni e non sento mai, tranne una ragazza) che non vogliono uscire, non vogliono fare niente, sono sempre a dire "No oggi non vengo perchè vado a lavorare". Io mi sono scocciata di dover star sempre dietro a tutti!
Gli "ex" amici con cui stavo bene, hanno iniziato progressivamente a ignorarci, adesso ci parliamo ogni tanto ... loro giustamente (e dico sul serio) hanno legato con persone simpatiche e attive, quasi in pari con gli esami ... sono io che ho sbagliato a rimanere solo con gli altri "apatici" probabilmente.
Non so cosa fare, non so come comportarmi, solo che soffro molto questa situazione, mi sento limitata nella mia libertà da una parte, ma ignorata e esclusa da tutti dall'altra. E sento che sto buttando al vento anche gli anni dell'università!
Il fatto è che mi trovo per l'ennesima volta in una situazione che non mi piace. Non voglio che finisca come alle superiori (o anche le medie) che ho passato 5 anni insopportabili, gli altri mi stavano antipatici perchè io ero troppo matura rispetto a loro, e a loro stavo antipatica perchè stavo zitta. Non uscivo mai con loro, non sono mai andata alle pizzate di riunione, ho rinunciato a due gite perchè per me erano troppo "farfalloni". Soltanto adesso mi sono accorta di quante cose mi sia persa ... se solo fossi stata più flessibile mentalmente!
Vi spiego il problema, che a voi può sembrare banale ma a me fa soffrire molto.
Sono invidiosa marcia del mio ragazzo e dei miei compagni di uni. Io vivo con i miei genitori, a mezz'ora dall'università facendo la pendolare in treno, quando torno a casa sto praticamente tutto il tempo da sola, scambio due chiacchiere così con i miei e basta. Dopo cena loro si addormentano e io sto da sola al computer ad aspettare l'ora per andare a letto.
Fino a quando il mio ragazzo rimane a sua volta a casa, non ci faccio caso ... dal momento in cui esce (e chiariamo, a me fa piacerissimo che esca) mi sale un'invidia pazzesca!! Poi non fa nemmeno niente di particolare, magari va al bar a vedere la partita, oppure a fare un giro ... qualche sera fa è andato a una festa universitaria con i coinquilini e vecchi compagni del liceo.
Voglio farlo anche io! Io adoro l'atmosfera dinamica dell'università, l'andare a studiare, andare a lezione, scambiare due chiacchiere un po' con tutti. Sono dell'idea che uscire anche due sere durante la settimana per un paio di ore, ti faccia staccare! Però io non posso farlo ... perchè? Perchè mi ritrovo degli "amici" (che vedo solo all'uni e non sento mai, tranne una ragazza) che non vogliono uscire, non vogliono fare niente, sono sempre a dire "No oggi non vengo perchè vado a lavorare". Io mi sono scocciata di dover star sempre dietro a tutti!
Gli "ex" amici con cui stavo bene, hanno iniziato progressivamente a ignorarci, adesso ci parliamo ogni tanto ... loro giustamente (e dico sul serio) hanno legato con persone simpatiche e attive, quasi in pari con gli esami ... sono io che ho sbagliato a rimanere solo con gli altri "apatici" probabilmente.
Non so cosa fare, non so come comportarmi, solo che soffro molto questa situazione, mi sento limitata nella mia libertà da una parte, ma ignorata e esclusa da tutti dall'altra. E sento che sto buttando al vento anche gli anni dell'università!
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Cara ragazza, forse si può cambiare il suo modo di porsi con gli altri, può essere che in fondo vi conosciate poco o solo superficialmente, un buon sistema per legare con le persone è essere autenticamente interessati ai loro mondi, senza preconcetti, mi pare che lei potrebbe cercare di prendere le cose e le persone con uno sguardo più.. diciamo leggero, disponibile, aperto e potrebbe anche fare delle belle scoperte.
Vale la pena di godersi gli anni dell'università, l'allegria le emozioni, la complicità e la speranza, ricontatti quelli più svegli ..con coraggio anche proponendo di fare cose simpatiche.. senza paura di essere rifiutata.
Tutti sono contenti di avere un'amica un amico in più.. non si boicotti da sola..
Vale la pena di godersi gli anni dell'università, l'allegria le emozioni, la complicità e la speranza, ricontatti quelli più svegli ..con coraggio anche proponendo di fare cose simpatiche.. senza paura di essere rifiutata.
Tutti sono contenti di avere un'amica un amico in più.. non si boicotti da sola..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Psicologo
Gentile ragazza,
una delle possibili soluzioni per risolvere il disagio di cui scrive potrebbe proprio essere quello di cominciare a frequentare gente un po' più dinamica ed intraprendente, che ne pensa?
Potrebbe anche cominciare a partecipare a qualche gruppo studio in modo da entrare in contatto con nuove realtà sicuramente più stimolanti. Sicuramente la cosa da evitare è aspettare che le cose cambino spontaneamente, definisca bene le sue priorità e agisca di conseguenza.
Tanti auguri
una delle possibili soluzioni per risolvere il disagio di cui scrive potrebbe proprio essere quello di cominciare a frequentare gente un po' più dinamica ed intraprendente, che ne pensa?
Potrebbe anche cominciare a partecipare a qualche gruppo studio in modo da entrare in contatto con nuove realtà sicuramente più stimolanti. Sicuramente la cosa da evitare è aspettare che le cose cambino spontaneamente, definisca bene le sue priorità e agisca di conseguenza.
Tanti auguri
[#3]
Ex utente
Infatti adesso agisco molto senza avere preconcetti e giudicare all'inizio, come magari facevo qualche anno fa.
Il fatto è che stare con persone che non voglio interagire con gli altri, mentre siamo tutti insieme, mi fa scocciare alquanto!
Per spiegarvi la cosa, l'aula è divisa in parte destra e parte sinistra. Nella parte sinistra ci sono i gruppettini "in" , quelli allegri , quelli un po' tutti amici ... nella parte destra (dove io mi ritrovo sempre purtroppo perchè i miei compagni vogliono stare lì) ci sono quelli che seguono i corsi da soli, o sono senza amici, o i più "deprimenti".
Io ho provato a parlare con gente di questa ala, ma ti rispondono a monosillabi!
Il fatto è che stare con persone che non voglio interagire con gli altri, mentre siamo tutti insieme, mi fa scocciare alquanto!
Per spiegarvi la cosa, l'aula è divisa in parte destra e parte sinistra. Nella parte sinistra ci sono i gruppettini "in" , quelli allegri , quelli un po' tutti amici ... nella parte destra (dove io mi ritrovo sempre purtroppo perchè i miei compagni vogliono stare lì) ci sono quelli che seguono i corsi da soli, o sono senza amici, o i più "deprimenti".
Io ho provato a parlare con gente di questa ala, ma ti rispondono a monosillabi!
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Scusate se mi inserisco, ma forse la Collega voleva dire traslocare nel senso di cambiare e andare nella parte sinistra, quella "in" per intenderci, e lasciare stare i suoi amici "musoni" in quella destra. Non ci sono soldi da spendere, c'è' solo da spostarsi fisicamente di qualche metro. Si dia il potere di decidere dove e con chi vuole stare.
Scusate l'intromissione!
Un cordiale saluto.
Dott.ssa.Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clin.
Scusate l'intromissione!
Un cordiale saluto.
Dott.ssa.Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clin.
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 7.1k visite dal 19/04/2013.
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