Sentimento amore/odio
Salve,
Mi chiamo Mario e ho 25 anni, come indicato nel titolo del consulto sto vivendo ormai da circa 1 mese e mezzo un sentimento di amore/odio verso una mia compagnia di università fidanzata con un amico in comune.
Ci conosciamo da quasi due anni, ci siamo sempre incontrati saltuariamente in uscite con amici e abbiamo sempre avuto un buon rapporto di amicizia.
Da circa 6 mesi abbiamo iniziato a frequentare la stessa facoltà e quindi a vederci più spesso. Durante questi mesi nel nostro rapporto di amicizia si è venuto a creare un sorta di complicità, favorita anche dal suo atteggiamento aperto e molto disponibile.
Nonostante la sua situazione sentimentale, la sua costante vicinanza come spesso succede in questi casi mi stava lentamente conducendo ad una sorta infatuazione nei suoi confronti.
Cosciente di ciò che mi stava per accadere due mesi fa decisi di ridimensionare il nostro rapporto di amicizia cercando di dedicarli meno attenzioni.
Purtroppo questo mio atteggiamento a portato a sviluppare lato suo un attaccamento quasi morboso nei miei confronti: ha iniziato ad essere più invasiva specie nei confronti della vita privata, cercava ogni scusa possibile per stabilire qualsiasi tipo di contatto con me (spesso si serviva di altri miei amici...) e continua tuttora a preoccuparsi, in maniera quasi ossesiva, della mia salute e dei miei stati d'animo.
Ho provato a discuterne con lei e sembrava aver capito che la situazione mi creava un grosso disagio ma dopo meno di una settimana ha ricominciato nuovamente a comportarsi in quel modo. Ora la situazione stà degenerando, sono arrivato persino ad odiarla, spesso il solo pensiero che dovrò incontrarla seppur per poche ore mi stressa psicologicamente con ovvie ripercussioni sul mio rendimento universitario.
Vorrei avere un parere/consiglio su come poter gestire questa situazione, in particolare vorrei chiarire dei punti:
-perchè si comporta in questo modo nei miei confronti? potrebbe essere indice di una qualche sua forma di disturbo comportamentale?
-potreste indicarmi, se esiste, una maniera di comunicare
efficaciemente con questa tipo di personalità?
Io li voglio bene... ma sta rendendo la mia vita un inferno.
Grazie per l'attenzione
Mi chiamo Mario e ho 25 anni, come indicato nel titolo del consulto sto vivendo ormai da circa 1 mese e mezzo un sentimento di amore/odio verso una mia compagnia di università fidanzata con un amico in comune.
Ci conosciamo da quasi due anni, ci siamo sempre incontrati saltuariamente in uscite con amici e abbiamo sempre avuto un buon rapporto di amicizia.
Da circa 6 mesi abbiamo iniziato a frequentare la stessa facoltà e quindi a vederci più spesso. Durante questi mesi nel nostro rapporto di amicizia si è venuto a creare un sorta di complicità, favorita anche dal suo atteggiamento aperto e molto disponibile.
Nonostante la sua situazione sentimentale, la sua costante vicinanza come spesso succede in questi casi mi stava lentamente conducendo ad una sorta infatuazione nei suoi confronti.
Cosciente di ciò che mi stava per accadere due mesi fa decisi di ridimensionare il nostro rapporto di amicizia cercando di dedicarli meno attenzioni.
Purtroppo questo mio atteggiamento a portato a sviluppare lato suo un attaccamento quasi morboso nei miei confronti: ha iniziato ad essere più invasiva specie nei confronti della vita privata, cercava ogni scusa possibile per stabilire qualsiasi tipo di contatto con me (spesso si serviva di altri miei amici...) e continua tuttora a preoccuparsi, in maniera quasi ossesiva, della mia salute e dei miei stati d'animo.
Ho provato a discuterne con lei e sembrava aver capito che la situazione mi creava un grosso disagio ma dopo meno di una settimana ha ricominciato nuovamente a comportarsi in quel modo. Ora la situazione stà degenerando, sono arrivato persino ad odiarla, spesso il solo pensiero che dovrò incontrarla seppur per poche ore mi stressa psicologicamente con ovvie ripercussioni sul mio rendimento universitario.
Vorrei avere un parere/consiglio su come poter gestire questa situazione, in particolare vorrei chiarire dei punti:
-perchè si comporta in questo modo nei miei confronti? potrebbe essere indice di una qualche sua forma di disturbo comportamentale?
-potreste indicarmi, se esiste, una maniera di comunicare
efficaciemente con questa tipo di personalità?
Io li voglio bene... ma sta rendendo la mia vita un inferno.
Grazie per l'attenzione
[#1]
Psicologo
Gentile ragazzo,
sicuramente non possiamo formulare nessuna ipotesi diagnostica sulla ragazza che le sta creano dei disagi, sia perchè non è lei a richiedere aiuto sia perchè gli elementi per valutarla sono scarsi. Tuttavia descrive una situazione di invadenza che non riesce più efficacemente a gestire. Sicuramente parlare in maniera chiara è la cosa giusta da fare, ma a quanto pare è servito a ben poco. Lei è sicuro di essere stato abbastanza chiaro e di aver posto dei limiti ben precisi?
sicuramente non possiamo formulare nessuna ipotesi diagnostica sulla ragazza che le sta creano dei disagi, sia perchè non è lei a richiedere aiuto sia perchè gli elementi per valutarla sono scarsi. Tuttavia descrive una situazione di invadenza che non riesce più efficacemente a gestire. Sicuramente parlare in maniera chiara è la cosa giusta da fare, ma a quanto pare è servito a ben poco. Lei è sicuro di essere stato abbastanza chiaro e di aver posto dei limiti ben precisi?
[#2]
Gentile ragazzo,
Se lei è' stato chiaro con la sua amica e, ciò nonostante, la ragazza persevera in un comportamento oppressivo ed invadente, può anche ripetere con maggiore fermezza il suo desiderio di non essere "invaso" . Se ancora non capisce, cerchi di evitarla per quanto possibile. Non risponda ai messaggi, eviti di rimanere nelle sue vicinanza ecc. Oltre questo, non credo possa fare. Cambiare facoltà per così poco non mi sembra affatto una buona idea!
Tuttavia, vorrei chiederle se, al di la' del comprensibile fastidio, lei non abbia anche il timore di lasciarsi coinvolgere troppo nella relazione e di rimanervi invischiato.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico.
Se lei è' stato chiaro con la sua amica e, ciò nonostante, la ragazza persevera in un comportamento oppressivo ed invadente, può anche ripetere con maggiore fermezza il suo desiderio di non essere "invaso" . Se ancora non capisce, cerchi di evitarla per quanto possibile. Non risponda ai messaggi, eviti di rimanere nelle sue vicinanza ecc. Oltre questo, non credo possa fare. Cambiare facoltà per così poco non mi sembra affatto una buona idea!
Tuttavia, vorrei chiederle se, al di la' del comprensibile fastidio, lei non abbia anche il timore di lasciarsi coinvolgere troppo nella relazione e di rimanervi invischiato.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico.
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale
[#3]
Ex utente
Salve a tutti, grazie per le risposte
x il Dr. Luca Mita
Le ho detto che si è comportata in maniera un pò ossessiva, lei si è scusata dicendomi che non pensava di avermi recato del disagio e mi ha promesso che le prossime volte avrebbe tenuto presente la cosa e avrebbe evitato di esagerare. Dopo una settimana è ricominciato tutto come prima: a quel punto mi ero chiesto se effettivamente lei non si rendesse conto di come si comporta o se finge di non capire.
x la Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Ho intenzione di parlargli nuovamente cercando di essere il più chiaro possibile ma sopratutto risoluto. Come ho descritto la volontà di prendere le distanze al fine di evitare un eventuale coinvolgimento è stata mia. Il suo ragazzo è anche un mio amico, da qui nasce anche il mio disagio della situazione che si è venuta a creare: disagio che a quanto sembra lei non percepisce. Lei gestisce la situazione in maniera molto ironica, giustificando ogni suo gesto come un "gioco" per poi invece confessarmi che lei soffre perchè, secondo lei, la ignoro.
x il Dr. Luca Mita
Le ho detto che si è comportata in maniera un pò ossessiva, lei si è scusata dicendomi che non pensava di avermi recato del disagio e mi ha promesso che le prossime volte avrebbe tenuto presente la cosa e avrebbe evitato di esagerare. Dopo una settimana è ricominciato tutto come prima: a quel punto mi ero chiesto se effettivamente lei non si rendesse conto di come si comporta o se finge di non capire.
x la Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Ho intenzione di parlargli nuovamente cercando di essere il più chiaro possibile ma sopratutto risoluto. Come ho descritto la volontà di prendere le distanze al fine di evitare un eventuale coinvolgimento è stata mia. Il suo ragazzo è anche un mio amico, da qui nasce anche il mio disagio della situazione che si è venuta a creare: disagio che a quanto sembra lei non percepisce. Lei gestisce la situazione in maniera molto ironica, giustificando ogni suo gesto come un "gioco" per poi invece confessarmi che lei soffre perchè, secondo lei, la ignoro.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.8k visite dal 18/04/2013.
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