Mancanza di fiducia ,ansia che non fanno bene alla coppia
Buonasera, sono un ragazzo di 21 anni fidanzato da circa un anno con una ragazza della mia stessa età . Vi contatto perchè ho un problema: non riesco a fidarmi delle persone che mi trovo davanti (non solo della mia ragazza) e questo in particolar modo mi sta risultando molto pesante sopratutto nel rapporto di coppia perchè io vivo male la relazione. Sono diffidente in tutto . Premetto che frequentiamo l'università e per motivi vari non siamo più vicini ma viviamo in città lontane , quindi il nostro rapporto da circa 6/7 mesi è un rapporto a distanza anche se si cerca di trovarci almeno una volta ogni mese/mese e mezzo.
Vivo molto male questo rapporto ma non penso ci sia una vera colpa da parte della mia ragazza , credo piuttosto che sia un problema mio visto che non riesco a darle fiducia ed inoltre avendole donato tutto me stesso e mettendomi allo scoperto con lei ho paura che mi ferisca e mi prenda in giro . In realtà non ci sarebbe alcun motivo per pensarlo anche se ultimamente mi ha detto che si sono fatti sentire 2 ragazzi : un ex ed uno a cui le piaceva ma che lui non le aveva dato molte attenzioni ai suoi tempi . Questo non ha fatto altro che far nascere in me uno stato di ansia ancora più grande nonostante lei mi abbia detto di non preoccuparmi .
Non so come fare ad affrontare questa situazione ; non sono mai stato tradito prima d'ora (è praticamente la mia prima vera storia ) . La mia vera paura è che siccome le sto donando tutto me stesso ho il terrore che si prendesse gioco di me e ci rimarrei malissimo. Mi rendo conto che vivere una relazione in questo modo non giova a nulla, anche perchè se vuole tradirmi lo fa ugualmente; però non riesco ad uscirne fuori . Mi piacerebbe qualche vostra dritta se è possibile perchè io non so come comportarmi
p.s. essendo un universitario non ho soldi disponibili per andare da uno psicologo reale e punto molto sulle mie forze e sui vostri consigli
Distinti saluti
Vivo molto male questo rapporto ma non penso ci sia una vera colpa da parte della mia ragazza , credo piuttosto che sia un problema mio visto che non riesco a darle fiducia ed inoltre avendole donato tutto me stesso e mettendomi allo scoperto con lei ho paura che mi ferisca e mi prenda in giro . In realtà non ci sarebbe alcun motivo per pensarlo anche se ultimamente mi ha detto che si sono fatti sentire 2 ragazzi : un ex ed uno a cui le piaceva ma che lui non le aveva dato molte attenzioni ai suoi tempi . Questo non ha fatto altro che far nascere in me uno stato di ansia ancora più grande nonostante lei mi abbia detto di non preoccuparmi .
Non so come fare ad affrontare questa situazione ; non sono mai stato tradito prima d'ora (è praticamente la mia prima vera storia ) . La mia vera paura è che siccome le sto donando tutto me stesso ho il terrore che si prendesse gioco di me e ci rimarrei malissimo. Mi rendo conto che vivere una relazione in questo modo non giova a nulla, anche perchè se vuole tradirmi lo fa ugualmente; però non riesco ad uscirne fuori . Mi piacerebbe qualche vostra dritta se è possibile perchè io non so come comportarmi
p.s. essendo un universitario non ho soldi disponibili per andare da uno psicologo reale e punto molto sulle mie forze e sui vostri consigli
Distinti saluti
[#1]
Gentile utente,
non è "mai stato tradito prima"?
Mi perdoni per l'inizio provocatorio, ma, sì, effettivamente mi pare che molta della sua sfiducia sia solo nella sua mente. Inoltre afferma di starle donando "tutto se stesso" (in che senso?) e di temere che la sua ragazza si prenda gioco di lei.
Vista da quaggiù, ossia da dietro a un monitor, l'impressione è che la sua ragazza sia piuttosto sincera, con lei. Le ha parlato del suo ex e dell'altro ragazzo, anche se avrebbe potuto tranquillamente non farlo. Naturalmente, né io né lei possiamo sapere per certo che non la stia già tradendo, ma sono cose difficili da capire anche quando si vive nella stessa casa.
Mi rendo conto che ne soffre e che la cosa la angoscia, ma ha ragione: dipende da lei, non dalla sua ragazza. E, finanze a parte, non le consiglierei nemmeno di consultare un terapeuta.
La fiducia è una posizione esistenziale, semplicemente.
Si faccia questa domanda: che cosa succederebbe di così irreparabile, se la sua ragazza la tradisse davvero?
E vale la pena di vivere questo rapporto con tutta questa angoscia, per timore di qualcosa che, comunque, non può controllare?
Ecco, forse il tema su cui lavorare, tranquillamente, tra sé e sé, è proprio quello del controllo.
Quanto deve avere sotto controllo le situazioni, per sentirsi a suo agio?
E che cos'è che teme, quando non ha il controllo?
Spero che queste riflessioni le possano essere utili per fare chiarezza. Le faccio i migliori auguri per il suo futuro e per la sua vita.
non è "mai stato tradito prima"?
Mi perdoni per l'inizio provocatorio, ma, sì, effettivamente mi pare che molta della sua sfiducia sia solo nella sua mente. Inoltre afferma di starle donando "tutto se stesso" (in che senso?) e di temere che la sua ragazza si prenda gioco di lei.
Vista da quaggiù, ossia da dietro a un monitor, l'impressione è che la sua ragazza sia piuttosto sincera, con lei. Le ha parlato del suo ex e dell'altro ragazzo, anche se avrebbe potuto tranquillamente non farlo. Naturalmente, né io né lei possiamo sapere per certo che non la stia già tradendo, ma sono cose difficili da capire anche quando si vive nella stessa casa.
Mi rendo conto che ne soffre e che la cosa la angoscia, ma ha ragione: dipende da lei, non dalla sua ragazza. E, finanze a parte, non le consiglierei nemmeno di consultare un terapeuta.
La fiducia è una posizione esistenziale, semplicemente.
Si faccia questa domanda: che cosa succederebbe di così irreparabile, se la sua ragazza la tradisse davvero?
E vale la pena di vivere questo rapporto con tutta questa angoscia, per timore di qualcosa che, comunque, non può controllare?
Ecco, forse il tema su cui lavorare, tranquillamente, tra sé e sé, è proprio quello del controllo.
Quanto deve avere sotto controllo le situazioni, per sentirsi a suo agio?
E che cos'è che teme, quando non ha il controllo?
Spero che queste riflessioni le possano essere utili per fare chiarezza. Le faccio i migliori auguri per il suo futuro e per la sua vita.
Dr.ssa Susanna Raule,
psicologa, psicoterapeuta a indirizzo Gestalt integrato
[#2]
"ultimamente mi ha detto che si sono fatti sentire 2 ragazzi : un ex ed uno a cui le piaceva ma che lui non le aveva dato molte attenzioni ai suoi tempi . Questo non ha fatto altro che far nascere in me uno stato di ansia ancora più grande nonostante lei mi abbia detto di non preoccuparmi"
Caro ragazzo,
le tu preoccupazioni/ansie sono sorte prima o dopo queste rivelazioni?
Secondo te per quale motivo ti ha raccontato queste cose?
Caro ragazzo,
le tu preoccupazioni/ansie sono sorte prima o dopo queste rivelazioni?
Secondo te per quale motivo ti ha raccontato queste cose?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Ex utente
Dr.ssa Susanna e dr.ssa Flavia vi ringrazio per le vostre risposte. Cerco di rispondere meglio ai quesiti postami.
Il mio timore è perdere una persona alla quale mi sono affezionato moltissimo ed è l'unica con cui sono riuscito a rilevarmi così come sono sino in fondo, è l'unica che mi conosce nel modo più intimo possibile . Ogni volta che le parlo lo faccio con il cuore in mano cosa che non faccio con tutti ma solo con coloro che ritengo veramente importanti . Lei in questo modo conosce il mio essere , e questo può essere positivo ma nello stesso tempo ha il lato negativo visto che mi sono scoperto completamente con lei e quindi risulto essere vulnerabile.
Dr.ssa Flavia le mie preoccupazioni ce le avevo anche prima , ovviamente questi eventi non fanno altro che amplificare il mio timore . Ho sempre pensato durante la relazione che potesse dare corda ad altri ragazzi o che magari beva qualche bicchiere di troppo e succeda qualcosa di spiacevole per noi . Essendo una bella ragazza i ragazzi le si avvicinano e quindi ho paura di non essere abbastanza per lei e che trovi qualcuno meglio di me .
Lei mi chiede per quale motivo secondo me mi ha raccontato queste cose... Bhè avendolo fatto di sua spontanea volontà potrebbe rivelarsi sincerità , oppure potrebbe porre le mani avanti anticipandomi del fatto che si sono fatte avanti queste persone e che quindi se succede qualcosa ha la coscienza apposto .Ho la mente contorta lo so .
Io voglio vivere bene la nostra storia, voglio che sia sereno con lei . Cosa che lo sono quando sto assieme (forse perchè sta con me e quindi posso controllarla in quello che fa?) . Io ho pensato che quest'ansia possa derivare anche dal rapporto a distanza che abbiamo intrapreso quasi da subito : dopo circa 3 mesi che stavamo assieme (inoltre c'erano le vacanze estive di mezzo e quindi non sono neanche stati 3 veri e propri mesi visto che non ci si vedeva spesso) .
Una preoccupazione in più me la dà il fatto che non conosco la sua vita prima che ci siamo messi assieme e di conseguenza non conosco le sue amicizie che ha nella sua città ne le storie o le persone di cui lei aveva una cotta. Insomma ho paura di essere una seconda scelta e che nel momento in cui si fa vivo una persona interessante lei non ci pensi due volte prima di troncare con me. Forse non mi do la giusta importanza ? Non saprei ... aspetto se avete tempo qualche vostra "dritta"/riflessione se è possibile
Distinti saluti
Il mio timore è perdere una persona alla quale mi sono affezionato moltissimo ed è l'unica con cui sono riuscito a rilevarmi così come sono sino in fondo, è l'unica che mi conosce nel modo più intimo possibile . Ogni volta che le parlo lo faccio con il cuore in mano cosa che non faccio con tutti ma solo con coloro che ritengo veramente importanti . Lei in questo modo conosce il mio essere , e questo può essere positivo ma nello stesso tempo ha il lato negativo visto che mi sono scoperto completamente con lei e quindi risulto essere vulnerabile.
Dr.ssa Flavia le mie preoccupazioni ce le avevo anche prima , ovviamente questi eventi non fanno altro che amplificare il mio timore . Ho sempre pensato durante la relazione che potesse dare corda ad altri ragazzi o che magari beva qualche bicchiere di troppo e succeda qualcosa di spiacevole per noi . Essendo una bella ragazza i ragazzi le si avvicinano e quindi ho paura di non essere abbastanza per lei e che trovi qualcuno meglio di me .
Lei mi chiede per quale motivo secondo me mi ha raccontato queste cose... Bhè avendolo fatto di sua spontanea volontà potrebbe rivelarsi sincerità , oppure potrebbe porre le mani avanti anticipandomi del fatto che si sono fatte avanti queste persone e che quindi se succede qualcosa ha la coscienza apposto .Ho la mente contorta lo so .
Io voglio vivere bene la nostra storia, voglio che sia sereno con lei . Cosa che lo sono quando sto assieme (forse perchè sta con me e quindi posso controllarla in quello che fa?) . Io ho pensato che quest'ansia possa derivare anche dal rapporto a distanza che abbiamo intrapreso quasi da subito : dopo circa 3 mesi che stavamo assieme (inoltre c'erano le vacanze estive di mezzo e quindi non sono neanche stati 3 veri e propri mesi visto che non ci si vedeva spesso) .
Una preoccupazione in più me la dà il fatto che non conosco la sua vita prima che ci siamo messi assieme e di conseguenza non conosco le sue amicizie che ha nella sua città ne le storie o le persone di cui lei aveva una cotta. Insomma ho paura di essere una seconda scelta e che nel momento in cui si fa vivo una persona interessante lei non ci pensi due volte prima di troncare con me. Forse non mi do la giusta importanza ? Non saprei ... aspetto se avete tempo qualche vostra "dritta"/riflessione se è possibile
Distinti saluti
[#4]
E' una ragazza esibizionista e/o che si compiace delle attenzioni maschili?
Che carattere ha?
Sicuramente il fatto di esservi separati prima di aver potuto consolidare il legame ha un peso non indifferente ed è comprensibile che tu ti senta vulnerabile se è la prima volta che ti apri davvero con qualcuno.
Che carattere ha?
Sicuramente il fatto di esservi separati prima di aver potuto consolidare il legame ha un peso non indifferente ed è comprensibile che tu ti senta vulnerabile se è la prima volta che ti apri davvero con qualcuno.
[#5]
Ex utente
Buonasera dr.ssa Flavia non è affatto esibizionista , è una ragazza di sani principi che ha anche difficoltà ad esternare completamente i sentimenti profondi quali potrebbe essere l'amore. Pondera molto le parole ed attribuisce a queste un'importanza molto grande. Non a casa il primo " Ti Amo " l'ho ricevuto dopo 5/6 mesi da quando stavamo assieme .
La sua risposta comunque mi rincuora e non mi fa sembrare un complessato. Lei dice che potrebbe essere una cosa normale quindi ? Infatti ad ottobre mi trasferisco con l'università e spero che sia veramente come dice lei e che in fondo spero anche io sia così.
Accetto qualsiasi tipo di consiglio per vivere serenamente questi momenti . Anche perchè questo è il mio obiettivo altrimenti ora come ora non riesco a vivere al meglio questa relazione
Cordialmente
La saluto
La sua risposta comunque mi rincuora e non mi fa sembrare un complessato. Lei dice che potrebbe essere una cosa normale quindi ? Infatti ad ottobre mi trasferisco con l'università e spero che sia veramente come dice lei e che in fondo spero anche io sia così.
Accetto qualsiasi tipo di consiglio per vivere serenamente questi momenti . Anche perchè questo è il mio obiettivo altrimenti ora come ora non riesco a vivere al meglio questa relazione
Cordialmente
La saluto
[#6]
Gentile Ragazzo,
le paure provate sono direttamente proporzionali all'amore provato.
L'amore destabilizza, rende vulnerabili, sensibili, attenti all'altro, amplifica la paura dell'abbandono....
ma la modalità di vivere, godere a pieno, avere paura, ecc.....del legame partono da lontano, dall'infanzia, dai legami primari, dalle basi sicure interiorizzate......o meno.
Vivere come se la dovesse perdere domani o essere tradito da un momento all'altro, la fa transitare ad una scadente qualità di vita, sembra quasi una sorta di "profilassi dell'abbandono", lei si pone tutte queste domande nefaste, per prepararsi al peggio....
Se razionalmente non c'è nulla che non va, parta da se stesso e cerchi di fare chiarezza sul "suo" sentire
le paure provate sono direttamente proporzionali all'amore provato.
L'amore destabilizza, rende vulnerabili, sensibili, attenti all'altro, amplifica la paura dell'abbandono....
ma la modalità di vivere, godere a pieno, avere paura, ecc.....del legame partono da lontano, dall'infanzia, dai legami primari, dalle basi sicure interiorizzate......o meno.
Vivere come se la dovesse perdere domani o essere tradito da un momento all'altro, la fa transitare ad una scadente qualità di vita, sembra quasi una sorta di "profilassi dell'abbandono", lei si pone tutte queste domande nefaste, per prepararsi al peggio....
Se razionalmente non c'è nulla che non va, parta da se stesso e cerchi di fare chiarezza sul "suo" sentire
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#7]
Se non avevate ancora consolidato il rapporto prima di separarvi e ora vi vedete di rado non c'è nulla di anomalo nel temere che lei possa incontrare un'altro.
Ti trasferirai nella sua stessa città?
Per quanto riguarda questo:
"Una preoccupazione in più me la dà il fatto che non conosco la sua vita prima che ci siamo messi assieme e di conseguenza non conosco le sue amicizie che ha nella sua città ne le storie o le persone di cui lei aveva una cotta"
se pensi che ti aiuterebbe a sentirti più tranquillo perchè non le chiedi quello che vorresti sapere?
Ti trasferirai nella sua stessa città?
Per quanto riguarda questo:
"Una preoccupazione in più me la dà il fatto che non conosco la sua vita prima che ci siamo messi assieme e di conseguenza non conosco le sue amicizie che ha nella sua città ne le storie o le persone di cui lei aveva una cotta"
se pensi che ti aiuterebbe a sentirti più tranquillo perchè non le chiedi quello che vorresti sapere?
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 27.9k visite dal 17/04/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.