Scatti d'ira
Buongiorno,
mi scuso in anticipo se sarò prolissa e forse troppo dettagliata ma non so bene cosa possa essere importanet e cosa no per avere un parere sulla situazione.
Sono una ragazza al 5 anno di medicina, da novembre sono fidanzata con un ragazzo che fa il 3 anno e che vive nello stesso collegio in cui vivo io. Siamo sempre andati molto d'accordo, anche perchè prima di metterci insieme eravamo amici. E' conosciuto per essere un ragazzo tranquillo e calmo, di quelli che si tengono tutto dentro, tanto che è difficile capire se c'è qualcosa che non va. Non manifesta facilmente nè rabbia nè gioia. Ultimamente però è sempre più stressato per via della facoltà e del fatto che vede i suoi amici più avanti con gli esami,tra l'altro sempre per motivi di tempo non va più in palestra, dove per molti anni ha seguito un corso di arti marziali che oltre a piacergli molto lo scaricava delle tensioni accumulate. E' sempre stato un non violento, anche in palestra, sempre corretto e non incline alla violenza. In queste ultime settimane stiamo litigando abbastanza spesso e devo ammettere che sono sempre stata io ad iniziare le discussioni per motivi futili e rimproverandogli di non rendermi partecipe di ciò che prova e di non avere troppa iniziativa (se si esce è perchè lo propongo io o comunque gli dico che vorrei fare qualcosa e lui poi mi "invita"). Sabato sera lui è andato a casa di suoi colleghi/amici per studiare e poi è rimasto a cena lì, visto che anche il precedente finesettimana è successa la stessa cosa, gli ho fatto notare che ci rimanevo un pò male, in quanto a mio parere poteva proporre di andare a mangiare qualcosa fuori, in modo tale da potermi includere o di propormi di uscire dopo cena anche solo per prendere un cornetto. Per farla breve lui è tornato prima del previsto ed è venuto da me per parlare della situazione. Stavamo discutendo (io ero molto pacata rispetto al solito)quando ad un certo punto ha iniziato ad alzare la voce ed agitarsi parecchio.(cosa strana in quanto di solito sono io quella più aggressiva e lui invece al massimo abbandona la conversazione nei momenti di rabbia.) Andando avanti tira un pugno sul letto e dopo qualche minuto sul muro. Dopo un pò lui si calma e facciamo pace ma il giorno dopo dobbiamo recarci al pronto soccorso perchè la mano durante la notte aveva iniziato a fargli molto male e infatti dall'RX sono risultate 3 fratture. Ora questo evento mi ha molto turbata non perchè penso cha sia violento o che possa farmi del male ma perchè lui stesso è rimasso scosso dalla sua reazione in quanto ha se,pre condannato questo genere di comportamenti, è perchè temo di non riuscire ad aiutarlo ma anzi di avere un effetto negativo sulla sua stabilità emotiva. Vi chiedo dei consigli su cosa dirgli e su come comportarmi per stargli accanto in modo corretto.
Grazie
mi scuso in anticipo se sarò prolissa e forse troppo dettagliata ma non so bene cosa possa essere importanet e cosa no per avere un parere sulla situazione.
Sono una ragazza al 5 anno di medicina, da novembre sono fidanzata con un ragazzo che fa il 3 anno e che vive nello stesso collegio in cui vivo io. Siamo sempre andati molto d'accordo, anche perchè prima di metterci insieme eravamo amici. E' conosciuto per essere un ragazzo tranquillo e calmo, di quelli che si tengono tutto dentro, tanto che è difficile capire se c'è qualcosa che non va. Non manifesta facilmente nè rabbia nè gioia. Ultimamente però è sempre più stressato per via della facoltà e del fatto che vede i suoi amici più avanti con gli esami,tra l'altro sempre per motivi di tempo non va più in palestra, dove per molti anni ha seguito un corso di arti marziali che oltre a piacergli molto lo scaricava delle tensioni accumulate. E' sempre stato un non violento, anche in palestra, sempre corretto e non incline alla violenza. In queste ultime settimane stiamo litigando abbastanza spesso e devo ammettere che sono sempre stata io ad iniziare le discussioni per motivi futili e rimproverandogli di non rendermi partecipe di ciò che prova e di non avere troppa iniziativa (se si esce è perchè lo propongo io o comunque gli dico che vorrei fare qualcosa e lui poi mi "invita"). Sabato sera lui è andato a casa di suoi colleghi/amici per studiare e poi è rimasto a cena lì, visto che anche il precedente finesettimana è successa la stessa cosa, gli ho fatto notare che ci rimanevo un pò male, in quanto a mio parere poteva proporre di andare a mangiare qualcosa fuori, in modo tale da potermi includere o di propormi di uscire dopo cena anche solo per prendere un cornetto. Per farla breve lui è tornato prima del previsto ed è venuto da me per parlare della situazione. Stavamo discutendo (io ero molto pacata rispetto al solito)quando ad un certo punto ha iniziato ad alzare la voce ed agitarsi parecchio.(cosa strana in quanto di solito sono io quella più aggressiva e lui invece al massimo abbandona la conversazione nei momenti di rabbia.) Andando avanti tira un pugno sul letto e dopo qualche minuto sul muro. Dopo un pò lui si calma e facciamo pace ma il giorno dopo dobbiamo recarci al pronto soccorso perchè la mano durante la notte aveva iniziato a fargli molto male e infatti dall'RX sono risultate 3 fratture. Ora questo evento mi ha molto turbata non perchè penso cha sia violento o che possa farmi del male ma perchè lui stesso è rimasso scosso dalla sua reazione in quanto ha se,pre condannato questo genere di comportamenti, è perchè temo di non riuscire ad aiutarlo ma anzi di avere un effetto negativo sulla sua stabilità emotiva. Vi chiedo dei consigli su cosa dirgli e su come comportarmi per stargli accanto in modo corretto.
Grazie
[#1]
Gentile Ragazza,
Ê complesso comprendere di cosa si possa trattare, senza effettuare una diagnosi psicologica del disagio/ rabbia del suo fidanzato.
Solitamente il nervosismo, denuncia malessere, sensazioni mal espose, non risolte, rabbia, altro...
Una consulenza psicologica sarebbe da valutare, sempre che lui lo ritenga opportuno
Ê complesso comprendere di cosa si possa trattare, senza effettuare una diagnosi psicologica del disagio/ rabbia del suo fidanzato.
Solitamente il nervosismo, denuncia malessere, sensazioni mal espose, non risolte, rabbia, altro...
Una consulenza psicologica sarebbe da valutare, sempre che lui lo ritenga opportuno
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile ragazza, con la collega penso che a questo ragazzo farebbe bene parlare con uno psicoterpeuta per chiarire le dinamiche superegoiche che lo portano ad essere così esigente con sè stesso
E gli farebbe bene non privarsi dello sport che ama, che gli permette di canalizzare l'aggressività, anche tenuto conto del fatto che parla poco e si tiene tutto dentro.
Mi permetto di aggiungere inoltre, che anche lei, qualche volta potrebbe lasciar perdere, e non puntualizzare ogni cosa che non le piace del tutto..
Cari auguri.. la vita è complicata.. !
E gli farebbe bene non privarsi dello sport che ama, che gli permette di canalizzare l'aggressività, anche tenuto conto del fatto che parla poco e si tiene tutto dentro.
Mi permetto di aggiungere inoltre, che anche lei, qualche volta potrebbe lasciar perdere, e non puntualizzare ogni cosa che non le piace del tutto..
Cari auguri.. la vita è complicata.. !
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 15/04/2013.
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