Amore per il Secondo figlio

Buongiorno, sono mamma di una splendida bimba di 4 anni e e tra poco più di un mese arriverà un maschietto. Questo secondo figlio premetto che è stato cercato e desiderato ma ho la "sensazione" e la "paura" di non riuscire a volergli bene come ne voglio alla prima bimba, perchè? Dentro di me continuo a ripetermi che sono solo sensazioni che poi basterà averlo in braccio per togliere questa brutta sensazione ma.... se non fosse così???Come mi devo comportare?
Ringrazio anticipatamente e saluto
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Cara signora,

come mai ha questi timori?
C'è un rapporto speciale che la lega a sua figlia che teme possa essere compromesso?

Teme, forse, di dover "proteggere" sua figlia da un'eventuale vissuto di gelosia nei confronti del nuovo arrivato?

In un suo precedente consulto raccontava di non aver messo a conoscenza sua figlia del sesso del fratellino. L'ha fatto ora?

Pensa che il sesso del nuovo nascituro abbia qualche influenza in questo suo sentire?

Io credo che le sue siano preoccupazioni infondate; non si può voler bene "allo stesso modo" a due bambini, ovviamente, diversi tra loro.
Saranno entrambi i suoi figli e li amerà entrambi, ma le qualità dell'uno e dell'altra saranno differenti, così che lei, con il tempo, riuscirà ad apprezzarle, differenziandoli anche nel modo in cui li ama, a prescindere dalla "quantità".

Stia serena.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Perché? Probabilmente perché lei è una persona tendenzialmente ansiosa.

Mi rendo conto che possa sembrare una spiegazione scarna e poco fantasiosa, ma è probabilmente vera. Quando ci si sente obbligati a cercare un perché riguardo a delle sensazioni - e soprattutto preoccupazioni - che abbiamo, è in genere un segno d'ansia. Ciò sembrerebbe corroborato anche dal tono di alcune sue richieste precedenti.

Ha mai pensato di parlarne con uno psicologo di persona?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>se non fosse così???Come mi devo comportare?

Gentile signora, innanzitutto felicitazioni per questo bimbo tanto desiderato. Per rispondere alla sua domanda: come saperlo prima? Come potremo sapere, prevedere e/o controllare i nostri sentimenti?

E poi: ma perchè "dovremmo" voler bene ai figli allo stesso modo? Alcuni ci saranno più vicini, altri meno; alcuni li avremo quando siamo più giovani, altri quando saremo più grandi; al primo figlio potremo dedicare alcune attenzioni, agli altri figli magari attenzioni diverse.

Perchè sarebbe problematico?

I problemi potrebbero sorgere quando dovesse limitare le possibilità di un figlio o non trattarlo in modo premuroso, accudente ed amorevole. Allora potrebbe danneggiarlo. Ma se dovesse sentire qualcosa di diverso per i suoi due figli, cosa ci sarebbe di strano?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signora,
Le rispondo allegendole un mio articolo, sul " figlio prediletto" , lo legga e, se vuole, ne riparliamo.

http://www.valeriarandone.it/interviste/199-rivista-qpsychologiesq-giugno-2012.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile utente,
può darsi che le sue siano paure infondate, ma considerando l'importanza dei primi periodi dopo la nascita in cui avvengono fenomeni di imprinting, anch'io le consiglio di parlarne con uno psicologo.

Ha fatto il corso pre-parto? E' bene affrontare eventuali inquietudini con lo psicologo che fa il corso se quest'ultimo ritiene siano da risolvere prima del parto.

Altrimenti ha il tempo di contattare un professionista con calma in un momento successivo.

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Utente
Utente
Buongiorno, probabilmente il mio stato d'animo è un mix di tutto quello che avete scritto; Rispondendo per ordine posso dire: la mia prima bimba ha subito un intervento chirurgico abbastanza importante all'età di 2 anni e forse lei ha superato questo fatto più di me e forse è appunto l'esperienza passata che mi lega a lei; è comunque vero che sono una persona abbastanza ansiosa e forse la situazione cambierebbe anche solo se riuscissi a parlarne con mio marito.Non ho fatto corsi pre-parto poichè essendo il 2° figlio non l'ho ritenuto indispensabile
Dalle vs. parole ho capito però che il mio è uno sbaglio di fondo, non posso voler bene a due bambini nello stesso modo; li amerò e gli vorrò bene a entrambi ma probabilmente in modo diverso. O forse stò solo cercando di reprimere l'amore che ho e avrò per il 2° per paura di toglierne alla primogenita.
Ringrazio per l'attenzione e per il prezioso aiuto
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>O forse stò solo cercando di reprimere l'amore che ho e avrò per il 2° per paura di toglierne alla primogenita.

O forse, mi permetta, lei sta tentando di calmare le sue ansie trovando spiegazioni logiche per ciò che le accade emotivamente.

Ma il suo cuore andrà dove vorrà andare; e la logica, e le spiegazioni, a volte, servono più a rassicurarsi che a risolvere problemi.

Vivere le esperienze a volte non necessita nè di spiegazioni, nè di previsioni...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> è comunque vero che sono una persona abbastanza ansiosa e forse la situazione cambierebbe anche solo se riuscissi a parlarne con mio marito
>>>

Può darsi, anche se quando è presente una tendenza ansiosa di fondo parlare del problema può contribuire ad alimentarla. Più si parla delle preoccupazioni, più c'è il rischio che esse ne escano accresciute. Uscire dall'ansia, infatti, significa non aver più bisogno di parlarne, perché non c'è più nulla di cui preoccuparsi.

In altre parole se la sua ansia non si riferisce solo al tema che ci ha espresso oggi, e riconosce invece di essere soggetta alle preoccupazioni, sarebbe opportuno parlarne con uno specialista e farsi consigliare eventualmente il da farsi. Altrimenti, come spesso accade, appena si smette di preoccuparsi per una cosa ne può venire fuori un'altra nuova.