Amore: dire basta per sempre è la scelta giusta?

Salve a tutti,
scrissi già in questa sezione poichè avevo dubbi sui miei sentimenti nella relazione. Dopo una lunga riflessione, sono oggi certa del mio sentimento, ma è emerso un problema che a lungo andare rischia di condizionare negativamente la nostra storia e di logorarla.
Sto insieme al mio ragazzo da circa tre anni, io ne ho 23 lui 21. Io abito in un paese poco distante dalla sua città, dove si è soliti uscire la sera, poichè il mio paese sotto questo punto di vista è "morto".
Il problema che si trascina ormai da anni riguarda la questione "macchina". Il padre del mio ragazzo ha infatti la ferma convinzione di non voler lasciare l'auto al figlio, affermando che questi debba guadagnarsela andando a lavorare, e in secondo luogo per non stare in pensiero. Il mio ragazzo studia, giustamente è difficile avere già un lavoro oggi a quest'età, è comunque un ragazzo responsabile, serio ed affidabile. Anche io studiando non lavoro ancora, ma mia madre (vivo con lei da quando i miei si sono separati) mi lascia tranquillamente l'automobile. Così passo a prendere io il mio ragazzo ogni qualvolta ne abbiamo bisogno per vivere le nostre relazioni sociali come si dovrebbe. Per i primi tempi abbozzavo, poteva anche starci. Da un annetto circa il padre concede l'auto soltanto dalle ore 13:00 alle 15:00 circa , il che mi suona molto di "contentino". La situazione è divenuta pesante ogniqualvolta mia mamma deve comunque sacrificare le sue uscite per permettere a noi di vivere serenamente. Inoltre a lungo andare vedere una figlia che deve tornare ogni volta da sola in profonda notte per la suddetta situazione è difficile da sopportare. I genitori del mio ragazzo se ne stanno tranquilli a casa, noi dobbiamo sacrificarci e abbozzare sempre. Il mio fidanzato poi, si dimostra passivo, convinto che il padre non cambierà mai idea. Naturalmente tutto ciò è limitante anche per la relazione. Non sopportando più tutto ciò, nonostante ami il mio ragazzo ho deciso di lasciarlo, sperando che ciò lo porti ad imporsi e che porti il padre a ragionare vedendo il figlio soffrire. Non so più davvero cosa fare. Non credo spetti a me parlare con il genitore. Sono davvero amareggiata e delusa da questi atteggiamenti. Il comportamento di questo genitore mi sembra davvero esagerato, anche perchè lui mi ha conosciuta, e sa che vengo a prendere sempre io il figlio. Ma ciò non lo tange per nulla. Mi sento presa in giro e lo considero patologico. Come dovrei comportarmi secondo voi?Cosa ne pensate?
Vi ringrazio distinti Saluti
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Non credo spetti a me parlare con il genitore.>
Sono d'accordo, non spetta a lei.
E' una questione che riguarda padre e figlio, anche se crea scomodità anche a lei.

Comprendo le sue ragioni e il problema, ma ogni famiglia ha le proprie dinamiche e regole, è evidente che i vostri genitori vedono la questione in modo differente, essendo poi la vettura di loro proprietà ne possono disporre come credono e dunque rifiutarsi di concederla.

<nonostante ami il mio ragazzo ho deciso di lasciarlo, sperando che ciò lo porti ad imporsi e che porti il padre a ragionare vedendo il figlio soffrire.>
Ma lei vorrebbe lasciare il suo ragazzo solo per farlo smuovere? O anche per altro?
Non pensa ci potrebbe essere un altro modo per affrontare il problema?

E' certa di aver risolto i suoi dubbi precedenti?



Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dr.ssa,
la ringrazio per la risposta. I miei dubbi precedenti credo di averli risolti, elaborati. Sono certa del sentimento che nutro verso di lui, ma consapevole del fatto che questi atteggiamenti anche se potrebbero sembrare cosa da poco, a lungo stancano.
Questo problema costante è esploso più volte e ne abbiamo discusso spesso senza mai arrivare a una conclusione proficua. Il risulato era sempre lo stesso: io e mia mamma cedevamo e la situazione tornava tranquilla nella speranza di un futuro cambiamento mai arrivato.
Con il passare del tempo tutto ciò è divenuto pesante. So di non poter intromettermi nell'educazione di un'altra famiglia, ma vorrei che almeno il mio ragazzo se mi ama davvero cercasse di arrivare ad un compromesso. Mi spaventa questa sua passività. Dopo avergli detto che ho deciso di lasciarlo, sembra aver accettato la cosa nello stesso modo passivo. Preferisce perdermi più che mostrare forza di carattere, non reagisce. Arrivo persino a pensare che sia lui a non amarmi. Non mi è mai pesato venire incontro ai nostri bisogni, ma nella situazione è coinvolta anche mia madre, e io non posso limitare la sua vita sociale completamente mentre dall'altro lato non vediamo un minimo passo avanti, bensì un adagiarsi più che tranquillamente.E' una situazione troppo squilibrata e anche poco rispettosa nei miei confronti a questo punto...sono arrabiata, triste e delusa
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Una relazione con un ragazzo più giovane di lei, va incontro anche a questi inconveniente, la macchina, la dipendenza economica dai genitori, la sua obbedienza, ecc...

Non credo che lei possa entrare nel merito delle regole di questa famiglia, giuste sbagliate, non importa, ma sono " loro" .

Forse questa difficoltà le pesa così tanto, perchè non ha superato a pieno i dubbi della scorsa crisi ,ma immaginare che essere ribelle, rappresenti una prova d' amore nei suoi confronti, credo non sia aderente alla realtà .

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Questo problema costante è esploso più volte e ne abbiamo discusso spesso senza mai arrivare a una conclusione proficua... ma vorrei che almeno il mio ragazzo se mi ama davvero cercasse di arrivare ad un compromesso>

Evidentemente il suo ragazzo si trova nell'impossibilità di risolvere la questione nei termini che lei desidererebbe.

Non credo che sia questione di cattiva volontà, ma di reale e consistente difficoltà nel fare cambiare idea al padre e non credo che l'amore per lei c'entri, cambiare certe regole si rivela spesso un tentativo infruttuoso.

Se tenete l'uno all'altro e al vostro rapporto, sarebbe opportuno per ora trovare soluzioni differenti, visto che quella attuale penalizza lei e sua madre.

E' certa che non ce ne siano?
Il suo ragazzo le ha proposto alternative?
E lei vede altre soluzioni?
Ogni quanto vi vedete?
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Utente
Utente
Dr.ssa Valeria Randone sono d'accordo con lei, e quando mi sono fidanzata ero consapevole delle difficoltà che avrei incontrato. I dubbi che avevo sui miei sentimenti sono passati, ho preso atto che c'è stato un cambiamento nella relazione. Mi sono accorta che prima ero molto più tollerante e vedevo le cose in maniera più "fiabesca", ultimamente invece sono molto più razionale, e soprattutto realistica. E' finita la fase dell'innamoramento iniziale, ora sono molto più concreta.
I dubbi che avevo coincidevano anche con una sorta di crisi post- laurea che ho avuto; mi sentivo improvvisamente disorientata, confusa e spaventata dal futuro. Comunque sia io amo il mio ragazzo,so quanto sia speciale e non voglio perderlo. Se sono arrivata a questo punto è perchè la situazione è divenuta davvero troppo pesante per me, e sono stanca di ascoltare anche le giuste lamentele di mia madre.
Dr.ssa. Laura Rinella, abbiamo provato ad adottare altre soluzioni, che consistevano nel vederci la mattina o il pomeriggio ( io andavo e tornavo con l'autobus). I primi tempi era anche più facile visto che mi recavo nella sua città anche per andare all'Università. Stavamo ogni giorno insieme, ci vedevamo sempre. Da un anno a questa parte però anche lui ha i suoi impegni, gioca a calcio e va a scuola, quindi ci vediamo qualche ora durante la settimana e poi il finesettimana di sera quando vado io con la macchina. La situazione mi pesa perchè trovo che così il rapporto sia divenuto troppo limitato,mentre ci piacerebbe arricchirlo facendo nuove esperienze che così ci vediamo negate. Insomma non penso che basti più la passeggiatina come due adolescenti. Ci piacerebbe uscire qualche volta fuori, andare al mare, fare cose che rientrano comunque nella normalità ma che sono difficili per noi. Ho paura che in questo modo prima o poi mi stancherò. Non pretendo molto, ma che almeno anche i suoi genitori qualche volta facciano uno sforzo verso di noi! Non possiamo nemmeno coltivare a pieno altre amicizie in questo modo, insomma io mi sento con le mani legate, limitata, e non sopporto in alcun modo chiedere passaggi a destra e sinistra per vederci. Non so proprio cosa fare.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
La comprendo, tuttavia se il padre del suo ragazzo non cambia idea, non credo che lasciare il suo ragazzo possa essere la soluzione migliore per ottenere quello che desidera.

Dovrebbe riflettere se l'amore per il suo ragazzo basta a farle sopportare la situazione oppure se pesano di più le difficoltà e regolarsi di conseguenza, se proprio non riuscite a trovare alternative che vi aggradino e che possano in qualche modo agevolare i vostri incontri.

Cari saluti
[#7]
Utente
Utente
Salve Dott.,
la situazione si è evoluta in questo modo: il mio ragazzo ha parlato con sua mamma, che è d'accordissimo con noi e ha cercato di parlarne con il padre, che risulta tutt'oggi irremovibile a quanto pare.
Questo provoca in me ulteriore rabbia. La madre del mio ragazzo ha telefonato anche mia madre che le ha esposto la situazione: insomma non è più possibile che due donne tornino a casa da sole a notte fonda per accompagnare il figlio a casa!
Naturalmente ciò è stato detto in maniera discreta ed educata per non offendere nessuno.
La madre ha dapprima cercato impietosirci dicendo che loro avendo già perso un figlio per una malattia adesso temono per gli altri.
Ciò naturalmente dispiace ma non è giusto che un ragazzo a vent'anni stia recluso, insomma io credo che bisogna vivere non sopravvivere!
Anche perchè il genitore a suo comodo quando ha bisogno concede l'auto al ragazzo!
Lo trovo ancora più ingiusto. Di certo se tollererò ciò per amore non frequenterò più la sua famiglia, in particolare suo padre che considero gretto e prepotente in quanto fare un pò a testa con la macchina nel week end non mi sembra una richiesta tanto esosa!
Il mio ragazzo naturalmente è ulteriormente mortificato ma anche lui ogni tanto tende a giustificare questo comportamento immotivato e ad arrendersi senza trovare soluzioni.
Non riesco a capacitarmi...come può un genitore essere così egoista limitando la qualità di vita e di relazione di un figlio per una sua presa di posizione?
Comincio ad avere dubbi anche su eventuali problemi che potrebbero presentarsi in futuro nel caso sposassi questo ragazzo.
Davvero medici io non so spiegarmi tutto ciò...ma a cosa potrebbe essere dovuto psicologicamente? Inoltre il signore con noi non si è mai fatto sentire...cosa che mi ha infastidito ulteriormente. Di certo non permetterò che mia mamma si sacrifichi ulteriormente per la mentalià ottusa di questa persona e mi dispiace per il mio ragazzo che vive in questo modo. Voi cosa ne pensate? Affronterei il padre di persona, ma temo sarebbe inutile e peggiorerei la situazione e poi vorrei il mio ragazzo mostrasse carattere e difendesse se stesso e in primisi e poi il suo rapporto!