Ansia e paura di essere soli
Salve,
da circa tre anni ho continuamente crisi, dolori forte al petto che attribuisco al cuore, tremolio, attacchi di pianto improvvisi, dolori fisici generali..senso di inutilità, di inferiorità, e soprattutto una forte ansia che mi impedisce di studiare, di vivere. Mi blocco e non riesco a stare da sola, perché ho una forte paura della solitudine, del fallimento, non faccio altro che pensare al passato, a tutte le relazioni (di amicizia e d'amore) che non ho colto, e alle scelte sbagliate come quella di una università che non amo. Non riesco a sbloccare la mia vita, trascinandomi in quello che accade da dopo il liceo.
Sono fidanzata da otto anni, e proprio da tre anni ho messo in discussione la mia relazione (iniziata a 14) e sono consapevole di essere dipendente dal mio compagno, e credo di essere legata a lui non per sentimenti ma per questa paura; non riesco a lasciarlo anche se ci ho provato tante volte, decine di volte, in cui ritorno per gelosia e paura di sentirmi inutile, inutile nel senso di "non avere una vita" se non sto con lui. In una fase in cui sono riuscita a stare lontana da lui mi sentivo male tutti i giorni, in particolare la notte non riuscivo a respirare, sentivo il collo gonfiarsi e non dormivo. Ho molte conoscenze, con cui riesco difficilmente a mantenere legami. Non riesco a stringere nuove amicizie, soprattutto perchè non mi sento all'altezza delle situazioni e delle persone. Ho un passato un pò burrascoso, molte amicizie rovinate, e da quando mi sento così sono ingrassata di 15 kg e questo mi allontana ancora di più dalla gente e dall'idea di "farcela".
I miei genitori sono contrari a farmi avere un consulto specialistico, ma io ne sento l'esigenza, purtroppo non ho mie risorse economiche.
da circa tre anni ho continuamente crisi, dolori forte al petto che attribuisco al cuore, tremolio, attacchi di pianto improvvisi, dolori fisici generali..senso di inutilità, di inferiorità, e soprattutto una forte ansia che mi impedisce di studiare, di vivere. Mi blocco e non riesco a stare da sola, perché ho una forte paura della solitudine, del fallimento, non faccio altro che pensare al passato, a tutte le relazioni (di amicizia e d'amore) che non ho colto, e alle scelte sbagliate come quella di una università che non amo. Non riesco a sbloccare la mia vita, trascinandomi in quello che accade da dopo il liceo.
Sono fidanzata da otto anni, e proprio da tre anni ho messo in discussione la mia relazione (iniziata a 14) e sono consapevole di essere dipendente dal mio compagno, e credo di essere legata a lui non per sentimenti ma per questa paura; non riesco a lasciarlo anche se ci ho provato tante volte, decine di volte, in cui ritorno per gelosia e paura di sentirmi inutile, inutile nel senso di "non avere una vita" se non sto con lui. In una fase in cui sono riuscita a stare lontana da lui mi sentivo male tutti i giorni, in particolare la notte non riuscivo a respirare, sentivo il collo gonfiarsi e non dormivo. Ho molte conoscenze, con cui riesco difficilmente a mantenere legami. Non riesco a stringere nuove amicizie, soprattutto perchè non mi sento all'altezza delle situazioni e delle persone. Ho un passato un pò burrascoso, molte amicizie rovinate, e da quando mi sento così sono ingrassata di 15 kg e questo mi allontana ancora di più dalla gente e dall'idea di "farcela".
I miei genitori sono contrari a farmi avere un consulto specialistico, ma io ne sento l'esigenza, purtroppo non ho mie risorse economiche.
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Psicologo
Gentile Ragazza,
da quanto scrive emergono la sofferenza e il dolore per diverse situazioni che le causano non poco disagio. Sicuramente il primo passo da fare è rivolgersi ad uno specialista che possa valutare la sua situazione per poi intraprendere, eventualmente, un percorso psicoterapeutico.
Può tranquillamente rivolgersi a un consultorio della sua Asl dove riceverà tutto l'aiuto di cui necessita senza pagare.
Restiamo a disposizione
da quanto scrive emergono la sofferenza e il dolore per diverse situazioni che le causano non poco disagio. Sicuramente il primo passo da fare è rivolgersi ad uno specialista che possa valutare la sua situazione per poi intraprendere, eventualmente, un percorso psicoterapeutico.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 11/04/2013.
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Approfondimento su Ansia
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