Requisiti psico attitudinali concorso
Buongiorno,
sono un ragazzo di 26 anni, ho superato le prime due prove del concorso per vice ispettore del corpo forestale dello stato e a breve dovrei effettuare gli accertamenti di idoneità psico-fisica e attitudinale.
Il Regolamento sui requisiti psico-attitudinali di cui devono essere in possesso gli appartenenti ai ruoli del Corpo forestale dello Stato è il D.P.R. n° 132 del 27/02/1991, nel quale i requisiti attitudinali vengono così elencati:
REQUISITI ATTITUDINALI - DISPOSIZIONE GENERALE
I candidati sono sottoposti ad esame attitudinale diretto ad accertare il possesso di una personalità sufficientemente matura con stabilità del tono dell'umore, della capacità di controllare le proprie istanze istintuali, di uno spiccato senso di responsabilità, avuto riguardo alle capacità di critica e di autocritica ed al livello di autostima.
REQUISITI ATTITUDINALI PER I CANDIDATI AI CONCORSI PER LA NOMINA AD UFFICIALE
I requisiti attitudinali per i candidati ai concorsi per la nomina ad ufficiale sono i seguenti:
1. una evoluzione globale contraddistinta da un ampio patrimonio antropologico-culturale, intesa come maturazione di una personalità armonica con riguardo al senso di responsabilità, all'esperienza di vita, alla capacità di integrazione all'ambiente ed al livello di autostima;
2. una maturità emotiva riferita alla capacità di reazioni sintoniche alle stimolazioni emotigene, caratterizzata dal tono dell'umore, dalla fiducia in se stesso, dalla sicurezza emotiva, dal controllo motorio e dalla sintonia delle reazioni comportamentali;
3. facoltà intellettive intese come doti di intelligenza che consentano una valida elaborazione dei processi mentali, con riferimento alla intelligenza globale, alla ideazione, alla maturità di pensiero, alla possibilità di valutazione, ai poteri decisionali ed alla capacità di giudizio e di sintesi;
4. un comportamento sociale riferito ai rapporti interpersonali, agli atteggiamenti sociali, alla sensibilità, alla dignità, alla iniziativa, alla stima di sé e ad una favorevole predisposizione all'ambiente di lavoro.
Come meglio potrei interpretare questi 4 punti? E soprattutto che sistemi (minnesota test, prova dello specchio ecc.) utilizzano le commissioni mediche per accertare i suddetti requisiti?
Grazie
sono un ragazzo di 26 anni, ho superato le prime due prove del concorso per vice ispettore del corpo forestale dello stato e a breve dovrei effettuare gli accertamenti di idoneità psico-fisica e attitudinale.
Il Regolamento sui requisiti psico-attitudinali di cui devono essere in possesso gli appartenenti ai ruoli del Corpo forestale dello Stato è il D.P.R. n° 132 del 27/02/1991, nel quale i requisiti attitudinali vengono così elencati:
REQUISITI ATTITUDINALI - DISPOSIZIONE GENERALE
I candidati sono sottoposti ad esame attitudinale diretto ad accertare il possesso di una personalità sufficientemente matura con stabilità del tono dell'umore, della capacità di controllare le proprie istanze istintuali, di uno spiccato senso di responsabilità, avuto riguardo alle capacità di critica e di autocritica ed al livello di autostima.
REQUISITI ATTITUDINALI PER I CANDIDATI AI CONCORSI PER LA NOMINA AD UFFICIALE
I requisiti attitudinali per i candidati ai concorsi per la nomina ad ufficiale sono i seguenti:
1. una evoluzione globale contraddistinta da un ampio patrimonio antropologico-culturale, intesa come maturazione di una personalità armonica con riguardo al senso di responsabilità, all'esperienza di vita, alla capacità di integrazione all'ambiente ed al livello di autostima;
2. una maturità emotiva riferita alla capacità di reazioni sintoniche alle stimolazioni emotigene, caratterizzata dal tono dell'umore, dalla fiducia in se stesso, dalla sicurezza emotiva, dal controllo motorio e dalla sintonia delle reazioni comportamentali;
3. facoltà intellettive intese come doti di intelligenza che consentano una valida elaborazione dei processi mentali, con riferimento alla intelligenza globale, alla ideazione, alla maturità di pensiero, alla possibilità di valutazione, ai poteri decisionali ed alla capacità di giudizio e di sintesi;
4. un comportamento sociale riferito ai rapporti interpersonali, agli atteggiamenti sociali, alla sensibilità, alla dignità, alla iniziativa, alla stima di sé e ad una favorevole predisposizione all'ambiente di lavoro.
Come meglio potrei interpretare questi 4 punti? E soprattutto che sistemi (minnesota test, prova dello specchio ecc.) utilizzano le commissioni mediche per accertare i suddetti requisiti?
Grazie
[#1]
Gentile Ragazzo,
nessuna preparazione o studio sui test, può esserle d'aiuto.
Credo che spontaneità e serenità, potrebbero essere dei reali prerequisiti per far andare bene la valutazione.
I medici o gli psicologi, si accorgerebbero di eventuali strategie....
nessuna preparazione o studio sui test, può esserle d'aiuto.
Credo che spontaneità e serenità, potrebbero essere dei reali prerequisiti per far andare bene la valutazione.
I medici o gli psicologi, si accorgerebbero di eventuali strategie....
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Ex utente
Gentile Dottoressa, innanzitutto la ringrazio per l’immediata risposta.
Le dico che non è assolutamente mia intenzione mascherare il mio carattere. Difatti tale particolare mi è stato raccomandato anche da amici che l’hanno fatto in precedenza.
Il mio timore è rivolto all’emozione che in quei momenti fa brutti scherzi, e diventa difficile da gestire soprattutto per chi ci tiene, queste sono occasioni d’oro, è il cosiddetto posto di una vita. Io non sono vecchissimo e non sarò all’ultima spiaggia, ma di sicuro è la prima e l’ultima occasione che ho per entrare nel corpo forestale, al quale ambisco da diverso tempo e al quale ho dedicato anche il mio percorso universitario. Sia le prove, che il colloquio con la commissione medica, non è come l’esame all’università, che se si bocciava si poteva rifare.
A differenza mia, ci sono persone, che lo fanno, con lo spirito che un concorso vale l’altro, se va male, passeranno ad un altro. Per me invece, essere non idoneo e passare ad un altro concorso risulterà come un ripiego.
Concludendo le persone che potranno risultare più rilassate e tranquille, nella maggior parte dei casi sono quelle più disinteressate, che ci tengono poco. Invece alle persone ci tengono molto, potrebbe capitare in quel momento di non riuscire a gestire al meglio l’emotività per le motivazione che ho scritto precedentemente. E’ un po’come all’università, ci sono esami in cui si ha il sangue freddo e altri in cui ci si emoziona un po’ di più. Se una persona calma e razionale dovesse emozionarsi in quel momento non vuol dire che non sia idonea da un punto di vista attitudinale, non crede?
Ecco forse ho sbagliato a formulare la mia domanda nella prima richiesta di consulto, avrei dovuto chiedere qualche consiglio per rimanere calmi ed essere se stessi in quella situazione, considerando tutto quello che c’è in gioco.
Grazie
Le dico che non è assolutamente mia intenzione mascherare il mio carattere. Difatti tale particolare mi è stato raccomandato anche da amici che l’hanno fatto in precedenza.
Il mio timore è rivolto all’emozione che in quei momenti fa brutti scherzi, e diventa difficile da gestire soprattutto per chi ci tiene, queste sono occasioni d’oro, è il cosiddetto posto di una vita. Io non sono vecchissimo e non sarò all’ultima spiaggia, ma di sicuro è la prima e l’ultima occasione che ho per entrare nel corpo forestale, al quale ambisco da diverso tempo e al quale ho dedicato anche il mio percorso universitario. Sia le prove, che il colloquio con la commissione medica, non è come l’esame all’università, che se si bocciava si poteva rifare.
A differenza mia, ci sono persone, che lo fanno, con lo spirito che un concorso vale l’altro, se va male, passeranno ad un altro. Per me invece, essere non idoneo e passare ad un altro concorso risulterà come un ripiego.
Concludendo le persone che potranno risultare più rilassate e tranquille, nella maggior parte dei casi sono quelle più disinteressate, che ci tengono poco. Invece alle persone ci tengono molto, potrebbe capitare in quel momento di non riuscire a gestire al meglio l’emotività per le motivazione che ho scritto precedentemente. E’ un po’come all’università, ci sono esami in cui si ha il sangue freddo e altri in cui ci si emoziona un po’ di più. Se una persona calma e razionale dovesse emozionarsi in quel momento non vuol dire che non sia idonea da un punto di vista attitudinale, non crede?
Ecco forse ho sbagliato a formulare la mia domanda nella prima richiesta di consulto, avrei dovuto chiedere qualche consiglio per rimanere calmi ed essere se stessi in quella situazione, considerando tutto quello che c’è in gioco.
Grazie
[#3]
"Se una persona calma e razionale dovesse emozionarsi in quel momento non vuol dire che non sia idonea da un punto di vista attitudinale, non crede?"
No, non credo, credo che l'emozione non sia del tutto negativa, anzi mantiene ad un buon livello di attenzione e prestazione.
Essere se stessi, è la strategia migliore per rimanere calmi!
In bocca al lupo
No, non credo, credo che l'emozione non sia del tutto negativa, anzi mantiene ad un buon livello di attenzione e prestazione.
Essere se stessi, è la strategia migliore per rimanere calmi!
In bocca al lupo
[#5]
Gentile Utente,
se lei non soffre di un disturbo d'ansia non ha motivo di preoccuparsi: l'emozione sarà condivisa da tutti i candidati e chi vi esaminerà è sicuramente abituato a trovarsi di fronte tanti ragazzi che puntano molto sull'esito del concorso.
Non so dirle se sarete sottoposti a test come il MMPI, ma suppongo di sì e in tal caso lei dovrà rispondere sinceramente per non invalidare il risultato (si tratta di un test molto sensibile ai diversi tentativi di manipolazione possibili).
Per quanto riguarda il colloquio, come detto, un certo grado di emozione sarà sicuramente condiviso dai presenti: ciò che non è auspicabile è la presenza di reazioni estreme (iperattività, marcata agitazione psicomotoria, mutismo, ...) che renderebbero del tutto evidente l'inidoneità psicologica al ruolo cui aspira.
Nel caso in cui temesse di perdere il controllo potrà sempre chiedere un breve intervento psicologico di preparazione alle prove per agire sul suo livello di ansia anticipatoria.
In bocca al lupo!
se lei non soffre di un disturbo d'ansia non ha motivo di preoccuparsi: l'emozione sarà condivisa da tutti i candidati e chi vi esaminerà è sicuramente abituato a trovarsi di fronte tanti ragazzi che puntano molto sull'esito del concorso.
Non so dirle se sarete sottoposti a test come il MMPI, ma suppongo di sì e in tal caso lei dovrà rispondere sinceramente per non invalidare il risultato (si tratta di un test molto sensibile ai diversi tentativi di manipolazione possibili).
Per quanto riguarda il colloquio, come detto, un certo grado di emozione sarà sicuramente condiviso dai presenti: ciò che non è auspicabile è la presenza di reazioni estreme (iperattività, marcata agitazione psicomotoria, mutismo, ...) che renderebbero del tutto evidente l'inidoneità psicologica al ruolo cui aspira.
Nel caso in cui temesse di perdere il controllo potrà sempre chiedere un breve intervento psicologico di preparazione alle prove per agire sul suo livello di ansia anticipatoria.
In bocca al lupo!
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#6]
Ex utente
Gentile Dottoressa Massaro,
la ringrazio per la sua risposta esaustiva.
No, non soffro di disturbi di ansia, e penso di non essere soggetto a reazioni estreme, o almeno, in passato non mi è mai capitato, anche se sottoposto a situazioni di stress. Il mio timore è quello di non risultare me stesso, o meglio esternare un po’ di emotività in più rispetto agli altri e che questo possa compromettere la mia idoneità. Io ragiono sempre in funzione del fatto che il loro obbiettivo è comunque quello di “scremare”, almeno, questo mi è stato riferito da chi ci è già passato.
Prima delle visite ho ancora un po’ di tempo, rifletterò sul suo consiglio e vedrò se sarà il caso di fare un intervento psicologico di preparazione alle prove.
Crepi il lupo!
Grazie
la ringrazio per la sua risposta esaustiva.
No, non soffro di disturbi di ansia, e penso di non essere soggetto a reazioni estreme, o almeno, in passato non mi è mai capitato, anche se sottoposto a situazioni di stress. Il mio timore è quello di non risultare me stesso, o meglio esternare un po’ di emotività in più rispetto agli altri e che questo possa compromettere la mia idoneità. Io ragiono sempre in funzione del fatto che il loro obbiettivo è comunque quello di “scremare”, almeno, questo mi è stato riferito da chi ci è già passato.
Prima delle visite ho ancora un po’ di tempo, rifletterò sul suo consiglio e vedrò se sarà il caso di fare un intervento psicologico di preparazione alle prove.
Crepi il lupo!
Grazie
[#7]
Il loro obiettivo è quello di scegliere i candidati più idonei, quindi devono per forza scremare e scartare la maggior parte delle persone che esaminano: questo è naturale, ma non si faccia influenzare dall'idea che gli altri potrebbero esternare un po' meno "emotività" rispetto a lei perchè non c'è nulla che glielo faccia prevedere.
[#9]
Direi di sì, visto che non ha motivo di pensare che reagirà peggio degli altri.
Se poi vorrà un aiuto professionale per prepararsi psicologicamente alle prove potrà chiederlo, ma con l'obiettivo di acquisire maggiore sicurezza e tranquillità e non con il pensiero di dover porre rimedio ad un presunto svantaggio che, a quanto ci dice, non esiste.
Se poi vorrà un aiuto professionale per prepararsi psicologicamente alle prove potrà chiederlo, ma con l'obiettivo di acquisire maggiore sicurezza e tranquillità e non con il pensiero di dover porre rimedio ad un presunto svantaggio che, a quanto ci dice, non esiste.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 4.7k visite dal 11/04/2013.
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