distacco per riflettere come comportarsi

Buongiorno, sto con una ragazza da ormai 10 anni (io 40 lei 38) e abbiamo una bellissima bambina di 5 anni. Da due mesi sono andato via di casa su richiesta della mia compagna, perche dice che deve riflettere. Faccio due premesse. Era un po che le cose non andavano bene nel senso che io mi lamentavo troppo delle sue uscite serali (lei ha un bar e quindi il weekend fa sempre molto tardi), le cose sono peggiorate dopo l'estate passata e hanno raggiunto il culmine quando lei ha deciso di andare da sola a trovare una sua amica all'estero. Dopo tutte queste cose e litigate varie lei mi ha detto che non sapeva piu se mi amava o se era solo abutudine. Siamo passati da fasi in cui non si faceva toccare (si rifiutava di fare l'amore, nel primo mese) ha fasi in cui andava relativamente bene. E' andata pure da uno psicologo anche se solo una volta. Ma le cose non sono migliorate. A febbraio ho preso il toro per le corna e sono andato via, in quanto lei non sarebbe andata via perche in quella casa c'era nostra figlia. Ora sono due mesi che sono via, mesi nei quali tipo a san valentino mi ha chiamto per stare insieme, o volte n cui le chiedevo se le andava di dormire insieme e rispondeva di si, e giornate passate assieme e tutte le volte che ci siamo visto abbiamo fatto l'amore. Lei dice di essere sempre combattuta a meta' e che ha bisogno di tempo per capire perche vuole essere sicura di prendere la decisione giusta e definitiva. Veramente io vedo che e' confusa (sono sicurissimo che non ce un altra persona) si passa da momenti in ui mi cerca e mi vuole, a momenti in cui e totalmente apatica.
Purtoppo credo che con la lontanza ci diminticheremo uno dell'altro cosa che sento che mi sta succedendo, anche se sento di amarla ancora. In questo momento ho tagliato i contatti completamente nel senso che ci sentiamo solo via sms per metterci d'accordo sul tenere nostra figlia. Ancora sabato mi ha detto che avrebbe voluto essere li come me e mia figlia che eravamo via. Quello che vorrei fare adesso e provare a tornare a casa per vedere come va perche penso che dopo due mesi, e i suoi comportamenti altalenanti, si posso recuperare la cosa solo stando vicini e non lontani. Faccio due ultime considerazioni. Primo, le era gia successo e poi e tornata lei quando quasi io non la volevo piu e poi la cosa e rinata ed e' nata nostra figlia. Secondo in quets ultimo anno e stato particolarmente stressata dal lavoro e continui cambi di personale con situazioni finite male, un aborto, e il fratello che si e' separato. Non so ma si sono fatto un idea che queste cose abbiamo inciso. Non ultimo la vedo molto con la paura di invecchiare, nel modo in cui si veste e dalla frequenza sempre piu aumentate di tarttamenti personali di bellezza, cosa che lei mi ha confessato.
Vorrei sapere se per me faccio bene a fare un ultimo tentativo perche cosi non ce la faccio piu voglio chiudere questa situazione in un senso o nell altro, oppure se la devo lasciare li cosi. Grazie
Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

lo psicologo che aveva visto la Sua compagna aveva formulato una diagnosi?
Avete parlato del fatto di tornare a vivere insieme? La Sua compagna di che parere è?
C'è un progetto in Lei nel ritornare a casa?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Lo psicologo le aveva detto che era in una fase di "transazione acuta". E che avrebe avuto bisogno di altre sedute per capire se il nostro legame era amore o abitudine o dipendenza affettiva.
Cosa che lei mi ha ribadito anche l'utlima volta, mi ha detto c'e' un legame tra di noi ma io devo capire cos'e'.

Parlato di tornare a vivere assime? Si ne abbiamo parlato ma lei dice che adesso deve prima essere sicura di una decisone e che deve essere definitiva. Io le ho propsettato il fatto che forse sarei tornato cmq, ma essendo in una di quelle sue fasi apatiche dopo un sabato e domenica passati assieme ovviamente era contraria, sopratutto dice che non dobbiamo confondere ns. figlia.
In realta e stata piu una mia decisone quella di dire che effettivamente ci siamo lasciati, perche' per lei non era cosi, glielo fatto capire e dire solo una settimana fa. Alle persone che glielo chiedono lei dice che va tutto bene (esclsuo gli amici intimi) cosa che io invece non ho fatto.

Passi definitivi non ce ne sono stati le faccio degli esempi, io ovviamente sto cerando casa e lei un mese fa mi ha chiesto di non prenderla la casa, la'ltro ieri dopo una settimana che non ci vediamo e sentiamo mi scrive di nuovo se o trovato casa perche i mobili sono miei....ieri mi ha chiesto se poteva dare via la camera da letto perche non le e mai piaciuta ma anche per colpa mia abbiamo sempre rimandato a cambiarla. Oppure lei sta usando la mia macchina e ovviamente io le ho chiesto di comprarsene una cosa che non sta facendo e a cui non pensa minimamente.

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Psicologo attivo dal 2013 al 2016
Psicologo
Gentile utente,
quello che lei sta passando succede in molte separazioni dove prima di arrivare ad una decisione definitiva ci sono dei continui ripensamenti.
Decidere di separarsi è difficile e doloroso, significa mettere in discussione un progetto che si pensava essere per la vita, per questo molto spesso le persone scelgono di rimanere in una situazione ambigua, pur sapendo che prima o poi sarà inevitabile arrivare ad una decisione.
Il mio consiglio è di non tornare a casa se prima sia lei che la sua compagna non siete convinti di questa decisione, oltre al vostro rapporto infatti devete pensare al vostro ruolo di genitori e alla delusione che la vostra bambina potrebbe provare nel vederla rientrare in casa per poi andarsene di nuovo.
Visto che in passato la sua compagna si è già rivolta ad uno psicologo, potreste prendere in considerazione l'idea di rivolgervi ad uno specialista come coppia, spesso in queste situazioni l'aiuto di una persona esterna può essere molto utile per fare chiarezza sui propri sentimenti.
La saluto