ossessione della perfezione

Salve a tutti, scrivo per cercare di esporre il disturbo che ho dal 2010 circa e che da allora è peggiorato. Tutto ciò che faccio, dico, o scrivo deve essere perfetto e, dato che ciò è irrealizzabile, è causa di disagio. Cerco di eludere l’uso di certe lettere, che trovo brutte, ecco perché per ora ho evitato di proposito l’uso di N, M, Q (scritte così, grosse, le preferisco), che da adesso proverò ad usare, e trascurerò il fastidio che deriva da esse. Provate a farlo voi, e scoprirete che è davvero difficile, io ho scritto 100 parole proprio ora.

Dato che le tre lettere occupano il 10% dell’italiano, capirete che ciò è un grosso limite alla comunicazione, ecco perché preferisco o sono costretto a stare zitto. Le lettere che odio cambiano, l’odio sparisce e si sposta su altre.
Dev’essere la loro forma che mi turba, e la forma delle parole da esse composte, se le scrivo su carta posso dare loro la forma che desidero, però è difficile dare loro la forma perfetta.
Oltre a ciò, sono ipercritico e trovo difetti a tutto e a tutti, difetti che solo io giudico tali. Credo di essere super-osservato, per ciò cerco la postura perfetta, mi critico, però mi piaccio. Ripeto le cose per farle perfette, ripeto, ripeto, ripeto.
Ci sarebbe altro da scrivere però ho già detto troppe N, M, Q per cui per oggi basta così.
Cosa fare?
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

innanzitutto mi sentirei di deluderla dicendole che la perfezione non è di questo mondo; basta guardarsi intorno per accorgersene.

Poi mi chiederei il perché di questa eccessiva attenzione a certi aspetti (e perché _non_ ad altri) di se stesso e da dove deriva.

Per trattare ciò che Lei stesso definisce "un disturbo" può rivolgersi agli psicoterapeuti del Centro Psicosociale della sua zona; l'ASL glie lo saprà indicare.
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Gentile Utente,
Sembra evidente che la sua ricerca ossessiva di perfezione la sta limitando molto e creando disagio. Di questo lei si rende conto. Anche l'ipercriticismo di cui parla può causare problematiche relazionali. Scrive di essere così dal 2010; e prima, com'era? E in quella data, e' successo qualcosa di significativo che abbia fatto da trigger, ovvero abbia potuto contribuire alla manifestazione del problema? Ad ogni modo, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo/ psicoterapeuta per una valutazione più approfondita.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico
Psicoinazione.altervista.org

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile utente,l'evento del 2010 è stata una ferita narcisistica, per cui ha poi pensato, deciso, che bisogna intensificare lo sforzo ?

Perchè questo spostare l'attenzione sulle lettere, quelle lettere, copre altre paure, naturalmente..
Si faccia aiutare , perchè vivere così è uno spreco.. !

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Psicologo attivo dal 2013 al 2016
Psicologo
Gentile ragazzo,
non è possibile fare delle diagnosi online, posso però consigliarle di rivolgersi ad uno specialista per avere un preciso inquadramento del suo problema e soprattutto per ricevere l'aiuto di cui ha bisogno.
Questa sua difficoltà infatti sta avendo un forte impatto sulla sua vita quotidiana e potrebbe arrivare a limitarla anche negli studi o nel lavoro, è quindi importante che lei trovi la forza di affrontarla chiedendo l'aiuto necessario.
Vista la sua giovane età potrebbe rivolgersi allo Spazio Giovani del Consultorio della sua città, lì può prendere appuntamento con uno psicologo, di solito non serve nemmeno l'impegnativa basta telefonare.
La saluto
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Attivo dal 2013 al 2019
Ex utente
Grazie a tutti.

...la perfezione non è di questo mondo...
Lo so, ecco perché è un disturbo.

Direi che la fissa di essere perfetto ce l'ho dal 2010 circa, cioè tra la 2° e la 3° classe del liceo. Credo che tutto sia partito dalla ricerca di dire solo cose intelligenti, sagge, spiritose: tutto ciò che dicevo, se ignorato, se provocava un: “che cavolo dici!”, o non faceva ridere, mi faceva pentire d’aver parlato. Poi la sera pensavo alle cose dette, per correggere gli errori e cercare di essere perfetto per il giorno dopo. Forse perché adoro il fatto che mio padre è davvero bravo a parlare e sa fare tutto. Dalla 3° ho cambiato classe e indirizzo, e mi sono isolato da tutti perché trovavo tutta la classe stupida, che parlava solo di idiozie. Chi cercava di fare due parole mi provocava solo imbarazzo, perché odio parlare di sciocchezze solo per parlare. Ho fatto fatica, odio la scuola, oggi faccio parte del gruppo però ho il pregiudizio dell’asociale.
È stato graduale, ho peggiorato e peggiorato e ora fatico a parlare e a scrivere.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile utente, problemi col padre, a questa età sono frequentissimi..
Fatti di ammirazione, invidia, competizione,persino fastidio, a tratti..
Provi però a pensare che anche suo padre è stato un ragazzo, con le contraddizioni di tutti i ragazzi.. anche lei diventerà sicuro e vincente, ma ora, non si faccia del male, nello stare chiuso nella sua torre isolata... tanti ragazzi hanno paure, insicurezze, crolli dell'autostima, non è necessario essere perfetti, ma è utile invece guardarli i suoi amici per capire quanti di loro fanno finta di essere strafighi, per farsi coraggio.. l'adolescenza è un periodo difficile per tutti, anche per gli altri, mi creda..
Si faccia aiutare e se crede legga nel mio psico blog, varie cose che ho scritto sull'adolescenza e le sue durezze...
Coraggio.. le sciocchezze che qualche amico le dice, le legga per quello che sono, un goffo gentile tentativo di darle la mano..
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Attivo dal 2013 al 2019
Ex utente
Cosa posso fare per guarire?
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Lei ha bisogno di una valutazione presso uno specialista, psichiatra e psicologo/psicoterapeuta in tempi brevi. Come le abbiamo suggerito, può andare in un CSM prenotando una visita da solo, ma se preferisce un privato, e' il caso che parli ai suoi per un sostegno anche economico. Le possibilità per guarire o stare meglio, lei le ha, ma deve uscire con uno sforzo di volontà e con grande determinazione. Se si sente vacillare, chieda aiuto a chi è' competente in materia. Lei necessita di una relazione de visu nella quale esplicitare i suoi problemi.
Un caro augurio!
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Attivo dal 2013 al 2019
Ex utente
Preferirei evitare per ora specialisti...
Esiste la terapia fai da te o fare esercizi, tipo scrivere?