Ansia , paura di avere un infarto aiutatemi

Buonasera a tutti sono un ragazzo di 18 anni e da 8 mesi circa soffro di attacchi di panico e di ansia.Durante questi8 mesi ho avuto parecchi episodi di ansia molto elevata che mi hanno portato numerose volte all'ospedale,l'ansia nel corso dei mesi si è manifestata con diversi sintomi a seconda dei periodi.
La paura principale che mi ha sempre scosso è quella legata al cuore in quanto nel primo episodio di attacco di panico ho avuto una frequenza cardiaca pari a 160.
Penso che quella sera io mi sia traumatizzato perchè credevo di morire di infarto da un momento all'altro non capendo cosa mi stesse succedendo!
Questa paura non è mai andata via ,dopo aver seguito una cura a base di xanas 0,25 in compressa 3 volte al giorno e zoloft da0,75 una volta al giorno sono iniziato a stare meglio ma siccome i miei genitori sono sempre stati contrari al mio utilizzo di queste compresse consigliate dalla psichiatra , ho deciso di interrompere la cura diminunendela ma forse troppo bruscamente! Nonostante tutto non sono mai stato bene perchè l'ansia era sempre presente ma diciamo che stavo migliorando.
Da poche settimane ho avuto una ricaduta,e da ipocondriaco ho una grande paura che io possa morire di infarto da un momento all'altro ,passo le intere giornate con questo pensiero in mente , passo intere giornate a sentire i miei battiti sul polso per paura che possano essere irregolari , a scuola, a casa quando esco con gli amici ,quando sto con la mia ragazza SEMPRE.
Questa è diventata una situazione insostenibile e mi sta creando uno stato di depressione abbastanza alto , perchè per questo motivo sono sempre triste , spento , ho poca voglia di parlare ho paura a fare qualsiasi cosa.
Passo le mie giornate nel terrore e non riesco a godermi la mia vita , ho praticato sport da quando avevo 4 anni e adesso non posso manco più fare un attività sportiva perchè ho paura che mi possa succedere qualcosa! Ho parlato con la mia dottoressa e mi ha consigliato di riprendere la terapia utilizzando però una compressa di xanas RP da 1 mg , le ho chiesto di poter fare delle visite cardiologiche più specifiche per togliermi il dubbio e magari per rasserenarmi un po ma mi ha risposto assolutamente no in quanto non ho familiari cardiopatici , in quanto ho sempre fatto sport a livello agonistico e in quanto nelle 5 volte in cui sono stato all'ospedale sono risultato sano all' elettrocardiogramma! In oltre questo influisce su altre situazioni che mi stanno a cuore , come la mia ragazza con cui sono fidanzato da un anno e non siamo ancora riusciti a fare l'amore , questo è un desiderio che ci assale a entrambi da tempo , nei preliminari non ho nessun tipo di problema ma quando sento che mi sto avvicinando al momento definitivo mi abbatto e perdo l'erezione , questo può dipendere dalla mia ansia? Io amo tanto la mia ragazza e non voglio perderla , e vorrei fare quel passo importante che forse mi renderebbe anche più felice. Ho bisogno di aiuto cosa posso fare? Ho paura di morire
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
<<da ipocondriaco ho una grande paura che...>>

Gentile Utente,

l'ipocondria in quanto tale va trattata anche con qualche seduta di psicoterapia, dato che i soli farmaci non aiutano a comprendere il _significato_ che è alla base delle relative paure.

Si rivolga quindi a uno psicoterapeuta della Sua zona; ad esempio, l'ASL potrebbe indirizzarla agli psicoterapeuti del Centro Psicosociale.
[#2]
Psicologo attivo dal 2013 al 2016
Psicologo
Gentile ragazzo,
uno dei passi più difficili da compiere per chi soffre di ipocondria è il riconoscere che l'origine dei propri disturbi non è nel corpo ma nella mente, anche dalle sue parole la paura di avere qualcosa di grave e la ricerca di rassicurazioni da un punto di vista medico prevale sulla richiesta di un aiuto di tipo psicologico

"le ho chiesto di poter fare delle visite cardiologiche più specifiche per togliermi il dubbio e magari per rasserenarmi un po' "

Quando sono cominciate queste sue paure? E' successo qualcosa che l'ha particolarmente colpita come la malattia o la perdita di un familiare o di una persona cara?

Il mio consiglio è di rivolgersi ad uno psichiatra per quanto riguarda la terapia farmacologica, i farmaci sono importanti e non andrebbero mai sospesi di propria iniziativa come invece lei ha fatto; contemporaneamente sarebbe importante che lei si rivolgesse ad uno psicologo per affrontare e superare queste sue difficoltà che stanno avendo un impatto molto pesante sulla qualità della sua vita, visto la sua giovane età potrebbe rivolgersi allo Spazio Giovani del Consultorio della sua città lì può trovare un professionista pronto ad ascoltarla e ad aiutarla, di solito in modo assolutamente gratuito e senza impegnativa, basta telefonare per prendere appuntamento.
Mi creda chiedere aiuto a volte può essere molto difficile, ma il cambiamento passa proprio da lì.
La saluto con affetto
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Ragazzo
in precedenti consulti ci avevo riferito di essersi rivolto anche a una psicologa.
Ora è ancora seguito?
Sta svolgendo un percorso psicologico oppure no?
Ci può dire qualcosa di più in merito?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#4]
Dr.ssa Serena Rizzo Psicologo 202 9
Carissimo ragazzo,
come vede l'ansia e l'atteggiamento ipocondriaco, disagio anch'esso facente parte della sfera ansiosa, le stanno restituendo,giorno dopo giorno, un' immagine di se stesso fragile, insicura,impotente.
Il percepirsi in questo modo rafforza i suoi tentativi di evitare le situazioni che teme, aumentando a sua volta l'immagine che ha di sè, sempre più fragile ed impaurita.
Per uscire da questa empasse, da questo circolo vizioso, è fondamentale l'aiuto di un collega attraverso un percorso di psicoterapia. Infatti la stessa rappresenta l'unica modalità in grado di andare fino in fondo al problema, permettendole così di risolverlo.
Ci pensi,non vale la pena di stare così male alla sua età. Questo disagio è assolutamente risolvibile attraverso il giusto percorso.
La saluto caramente,
Dott.ssa Serena Rizzo psicologo/psicoterapeuta Benevento
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it

Dr.ssa serena rizzo

[#5]
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Inanzitutto vorrei ringraziare tutti i dottori che stanno seguendo il mio consulto , per l'interesse e per l' esaurienza delle risposte.
Per la Dott.ssa Valentina Bridi : le mie paure sono cominciate quando la prima volta in cui ho avuto un attacco di panico ho avuto la sensazione di morire in quanto ho sentito il cuore esplodere e non sapevo cosa stesse succedendo. Dopo qualche settimana , una ragazza nella mia citta' e' deceduta per arresto cardiaco mentre faceva un esibizione di danza .
Da li ho iniziato a chiedermi perche' succedono queste cose , come una vita possa essere spezzata cosi' da un momento all'altro ingiustamente , ad esempio si sente anche di calciatori che muoiono cosi' , e tutto questo mi mette una tristezza infinita. Non riesco a dare un senso a tutto questo e allora mi chiedo se non potrebbe succedere anche a me ed avendo inoltre questa paranoia sul cuore ogni volta che mi agito penso di morire! Ad ogni minimo sforzo fisico ho un battito cardiaco elevato , magari e' normale ma non essendo pratico di queste cose mi spavento e mi fermo subito , cerco di evitare qualsiasi sforzo fisico anche se mi piacerebbe tornare a correre spensierato come qualche anno fa. Diciamo che non sono piu' quello di una volta , sempre scherzoso , felice sempre in movimento e vorrei riprendere in mano la mia vita! Cosa posso fare? Dovrei preoccuparmi fare qualche visita? Si puo' morire cosi' alla mia eta'?
Per il dott.ssa Laura Rinella invece le volevo dire che dopo tre sedute con la psicologa ho interrotto il trattamento in quanto ho creduto i potercela fare con la mia forza.
Un saluto
[#6]
Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
gentile Utente,
lei scrive "dopo tre sedute con la psicologa ho interrotto il trattamento in quanto ho creduto i potercela fare con la mia forza." Purtroppo questo è un atteggiamento largamente diffuso, ovvero sottostimare le proprie difficoltà psicologiche e credere di poter risolvere tutto da soli. Ammettere di avere un disturbo, come ha fatto lei, è il primo passo. Ma non basta. E' necessario l'intervento di un professionista esperto che possa valutare bene la sua situazione per poi cominciare un percorso psicoterapico
[#7]
Psicologo attivo dal 2013 al 2016
Psicologo
Gentile ragazzo,
l'attacco di panico è una situazione estremamente angosciante in cui tipicamente la persona ha la sensazione di stare per morire ed è quello che è successo a lei.
Quindi capisco la sua preoccupazione, ma il fatto di aver avuto un attacco di panico non aumenta il suo rischio di avere un infarto, rischio che alla sua età è estremamente basso infatti mi sembra che il suo medico curante l'abbia già tranquillizzato a riguardo.
Spesso chi soffre di ipocondria tende a sopravvalutare ogni piccolo segnale proveniente dal corpo interpretandolo in maniera errata ed è quello che succede a lei quando associo l'aumento fisiologico del battito cardiaco durante l'attività sportiva ad un improbabile attacco cardiaco.
Se vuole stare bene è importante che lei riconosca la natura delle sue difficoltà e si rivolga al professionista adatto, tre sedute sono troppo poche di solito sono appena sufficienti per avere un inquadramento preciso del problema.
La saluto
[#8]
Attivo dal 2012 al 2014
Ex utente
Cosa posso fare per superare questo blocco e poter tornare a correre , a fare attività fisica senza preoccuparmi? E per non stare sempre a contarmi i battiti cardiaci e a toccarmi il cuore? Che ne pensate voi?
[#9]
Psicologo attivo dal 2013 al 2016
Psicologo
Gentile ragazzo,
come le ho scritto e come le è già stato consigliato da diversi colleghi in passato per risolvere questa sua difficoltà è importante che lei si rivolga al professionista adatto ovvero uno psichiatra o uno psicologo, ma per fare questo deve accettare che il disagio che sta sperimentando non ha un'origine organica ma psicologica e questo è un passo molto difficole da compiere per chi soffre di ipocondria.
Nelle sue parole infatti la ricerca di una rassicurazione da un punto di vista medico prevale sulla richiesta di un aiuto di tipo psicologico.
Esistono diversi trattamenti in grado di aiutarla, in particolare la psicoterapia cognitivo comportamentale risulta molto efficace nel trattare l'ipocondria.
Si rivolga con fiducia ad un collega, vedrà che riuscirà ad aiutarla e in breve tempo potrà riprendere a fare tutte le cose che un ragazzo della sua età dovrebbe fare.
La saluto
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