Vivere in un mondo parallelo mentalmente
Salve dottore,le volevo chiedere un consulto,e da anni che diciamo mi sento sempre solo e no ho mai avuto una ragazza in vita mia(ho 26 anni).Per far passare la tristezza che ho dentro io entro in un mondo parallelo mentale(cioe accendo la musica e penso) di cui io sia un eroe o che facessi qualcosa che faccia stupire le donne di me.Per esempio io sono uno che fa cose eccezionali nella mia mente quando ascolto musica per esser attratto dalle donne (che nella realta e tutto il contrario).Pero ultimamente credo che questa cosa di pensare di essere superiore a tuti nella mia fantasia mi crei uno strano disagio come una carica di adrenalina,mi da formicolii in testa nella nuca ecc ecc.E credo che piu entro in questo mondo in cui io sia un grande per tutti cioe superiore a tutti e mi faccia piu male per il mondo reale,perche nel mondo reale e come se avessi paura di mostrarmi,al contrario della mia fantasia,invece sembra che se per una settimana mi sforzi di non fare piu questa cosa (cioe nella mia fantasia essere un grande per farmi mostrare tutte le mia qualita) io sia un po piu scolto nel mondo reale.E una cosa che sinceramente faccio fatica a far passare perche ne ho sempre voglia in continuazione e diventata come una cosa cronica pero sembra che piu continiu piu mifacia male psicologicamente perche mi fa staccare sempre piu dal mondo reale,e quando sono nel mondo reale ho una gran paura di mostrarmi.Grazie infinite e scusate per la lunghezza del mio dialogo,
[#1]
Gentile Utente,
Lei ha descritto molto lucidamente la situazione e soprattutto le strategie che mette in atto per gestire il dolore e la solitudine (l'immaginazione, i sogni ad occhi aperti rientrano tra queste).
Tuttavia, arrivato a 26 aa, si sta rendendo conto che questa strategia non è vincente e che non Le permette di costruirsi una vita felice e appagante.
Sarebbe allora opportuno provare a cambiare strategie e "rischiare" di più.
Se da solo non è in grado, uno psicologo potrà certamente aiutarLa.
Un cordiale saluto.
Lei ha descritto molto lucidamente la situazione e soprattutto le strategie che mette in atto per gestire il dolore e la solitudine (l'immaginazione, i sogni ad occhi aperti rientrano tra queste).
Tuttavia, arrivato a 26 aa, si sta rendendo conto che questa strategia non è vincente e che non Le permette di costruirsi una vita felice e appagante.
Sarebbe allora opportuno provare a cambiare strategie e "rischiare" di più.
Se da solo non è in grado, uno psicologo potrà certamente aiutarLa.
Un cordiale saluto.
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile ragazzo,
Dando uno sguardo alle sue richieste di consulto dei mesi scorsi ho notato che i disagi che lei si trova a vivere sono diversi e agiscono e le creano problemi sia a livello individuale che relazionale.
Vorrei a questo punto invitarla a prendere in considerazione l'idea di contattare uno psicologo psicoterapeuta per una valutazione iniziale e un'eventuale psicoterapia.
Non le consiglierei invece di andare avanti da solo come sta cercando di fare.
I migliori saluti
Dando uno sguardo alle sue richieste di consulto dei mesi scorsi ho notato che i disagi che lei si trova a vivere sono diversi e agiscono e le creano problemi sia a livello individuale che relazionale.
Vorrei a questo punto invitarla a prendere in considerazione l'idea di contattare uno psicologo psicoterapeuta per una valutazione iniziale e un'eventuale psicoterapia.
Non le consiglierei invece di andare avanti da solo come sta cercando di fare.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Caro ragazzo,
Aver preso coscienza che estraniarsi, come fa lei, dal mondo reale e costruirne uno fantastico, non solo non la sta aiutando, ma le impedisce di vivere e fare le esperienze in modo sciolto e spontaneo, e' un passo importante. Vorrei chiederle: che cosa del mondo reale la spaventa al punto da doversi nella fantasia creare un supereroe che la protegga? Ha un lavoro? Dice di sentirsi solo, nel senso che non ha ne' familiari ne' amici? Ha altri interessi, hobby, attività che le piacciono?
Concordo con le colleghe sull'opportunità di effettuare una valutazione con uno psicologo per lavorare sul potenziamento della sua autostima.
Un cordiale saluto.
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico.
Aver preso coscienza che estraniarsi, come fa lei, dal mondo reale e costruirne uno fantastico, non solo non la sta aiutando, ma le impedisce di vivere e fare le esperienze in modo sciolto e spontaneo, e' un passo importante. Vorrei chiederle: che cosa del mondo reale la spaventa al punto da doversi nella fantasia creare un supereroe che la protegga? Ha un lavoro? Dice di sentirsi solo, nel senso che non ha ne' familiari ne' amici? Ha altri interessi, hobby, attività che le piacciono?
Concordo con le colleghe sull'opportunità di effettuare una valutazione con uno psicologo per lavorare sul potenziamento della sua autostima.
Un cordiale saluto.
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico.
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale
[#5]
Caro ragazzo,
Voglio rassicurarla su un punto: la strategia di costruirsi un mondo parallelo e' stato un modo che lei ha trovato per proteggersi, quindi le e' stata funzionale. Ora, lei vorrebbe, da quello che ho capito, cominciare a farne a meno per entrare nella vita reale non come un eroe ma come una persona che ha molte belle qualità e molta energia -quella che lei chiama adrenalina- da dare. Credo che il come farlo possa essere il passo successivo. Più che pensare se si tratti di "distruzione interna", pensi piuttosto come costruire la realtà che lei desidera nel mondo di tutti i giorni. Uno psicologo, ripeto, la potrebbe aiutare.
Un caro saluto
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico
Voglio rassicurarla su un punto: la strategia di costruirsi un mondo parallelo e' stato un modo che lei ha trovato per proteggersi, quindi le e' stata funzionale. Ora, lei vorrebbe, da quello che ho capito, cominciare a farne a meno per entrare nella vita reale non come un eroe ma come una persona che ha molte belle qualità e molta energia -quella che lei chiama adrenalina- da dare. Credo che il come farlo possa essere il passo successivo. Più che pensare se si tratti di "distruzione interna", pensi piuttosto come costruire la realtà che lei desidera nel mondo di tutti i giorni. Uno psicologo, ripeto, la potrebbe aiutare.
Un caro saluto
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico
[#6]
Gentile Ragazzo,
quello che lamenta non è disgiunto dalle sue pregresse problematiche psichiche e sessuali.
https://www.medicitalia.it/consulti/andrologia/340484-problemi-erezione-col-sesso-ma-non-con-il-sadomaso.html
ha risolto le problematiche sessuali?
Si è rivolto ad uno specialista per approfondire le tematiche inerenti il sado-masochismo?
Forse la fuga "altrove" rappresenta l'incapacità nell'affrontare quanto dimora la sua psiche
quello che lamenta non è disgiunto dalle sue pregresse problematiche psichiche e sessuali.
https://www.medicitalia.it/consulti/andrologia/340484-problemi-erezione-col-sesso-ma-non-con-il-sadomaso.html
ha risolto le problematiche sessuali?
Si è rivolto ad uno specialista per approfondire le tematiche inerenti il sado-masochismo?
Forse la fuga "altrove" rappresenta l'incapacità nell'affrontare quanto dimora la sua psiche
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 26.7k visite dal 08/04/2013.
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