Perchè è difficile trovare un equilibrio?
Gentilissimi,
vivo da 13 anni con mio marito dal quale ho avuto 2 bellissimi bambini.
Ma in come tutte le coppie il momento si è piu' che raffreddato, per varie congiunture e per l'arrivo di un'amante inaspettata 5 anni fa : il computer,
Appena sveglio mio marito lo accende, Gioca un oretta poi va al lavoro, rientra, parlucchia con noi velocemente cena e ritorna in "postazione". I suoi doveri si sono in parte auto cancellati(autograziati) per mancanza di tempo, e quasi tutte le problematiche sono mie, quelle che posso vengono affrontate, le minori parcheggiate in attesa di lucidità e tempo x affrontarle. Si, ne ho parlato con lui da un paio di anni, si diverse volte, si con determinazione. Ha fatto i canonici miglioramenti x la prima settimana tutte le volte e poi è ritornato li dalla sua amante silenziosa.Ma che probabilmente lo appaga piu' della sua realtà.
Tutto il resto gli sta crollando consapevolmente addosso, il mio desiderio di lui, la mia stima, la mia pazienza, con le conseguenze del caso, dato che i vuoti che mi lascia e lascia nel rapporto devono essere colmati,
Non ho le possibilità economiche per lasciarlo,(lavoro part time) , non vorrei nemmeno farlom tolto il pc penso che con un po di pazienza recupererebbe tutto, ma il problema è che lui non riesce a togliersi da li. Non è per lui un problema, non vuole affrontare una terapia di coppia, per lui tutto è bello così e con due carezze in testa quando ci incrociamo per casa, per lui il rapporto è ok ed anche invidiabile agli occhi altrui, peccato che rapporto non c'è...
Non si lascia coinvolgere se non superficialmente dalle cose, dice che poi se si coinvolge io voglio fare da sola allora preferisce starne fuori,,, Ma il problema x me sono 2: il primo è come riempire gli spazi vuoti?Un amante o buttarsi a capofitto nel lavoro non fa per me. Ma per quanto? e sopratutto che alternative ho? Se mi immagino in un futuro mi vedo nel medesimo ruolo ma piu' vecchia e quindi con meno forze e possibilità. Mi sento già obsoleta. Ho molte amiche, e per ora sono l'unico mio punto fermo. Mi sento comunque sola, fragile, non mi sento donna, ma solo colf e badante. Voglio sentirmi viva e non in passiva accettazione. Ma nel contempo so che inutile è parlare a lui come lo è stato per gli ultimi 5 anni.
Grazie
vivo da 13 anni con mio marito dal quale ho avuto 2 bellissimi bambini.
Ma in come tutte le coppie il momento si è piu' che raffreddato, per varie congiunture e per l'arrivo di un'amante inaspettata 5 anni fa : il computer,
Appena sveglio mio marito lo accende, Gioca un oretta poi va al lavoro, rientra, parlucchia con noi velocemente cena e ritorna in "postazione". I suoi doveri si sono in parte auto cancellati(autograziati) per mancanza di tempo, e quasi tutte le problematiche sono mie, quelle che posso vengono affrontate, le minori parcheggiate in attesa di lucidità e tempo x affrontarle. Si, ne ho parlato con lui da un paio di anni, si diverse volte, si con determinazione. Ha fatto i canonici miglioramenti x la prima settimana tutte le volte e poi è ritornato li dalla sua amante silenziosa.Ma che probabilmente lo appaga piu' della sua realtà.
Tutto il resto gli sta crollando consapevolmente addosso, il mio desiderio di lui, la mia stima, la mia pazienza, con le conseguenze del caso, dato che i vuoti che mi lascia e lascia nel rapporto devono essere colmati,
Non ho le possibilità economiche per lasciarlo,(lavoro part time) , non vorrei nemmeno farlom tolto il pc penso che con un po di pazienza recupererebbe tutto, ma il problema è che lui non riesce a togliersi da li. Non è per lui un problema, non vuole affrontare una terapia di coppia, per lui tutto è bello così e con due carezze in testa quando ci incrociamo per casa, per lui il rapporto è ok ed anche invidiabile agli occhi altrui, peccato che rapporto non c'è...
Non si lascia coinvolgere se non superficialmente dalle cose, dice che poi se si coinvolge io voglio fare da sola allora preferisce starne fuori,,, Ma il problema x me sono 2: il primo è come riempire gli spazi vuoti?Un amante o buttarsi a capofitto nel lavoro non fa per me. Ma per quanto? e sopratutto che alternative ho? Se mi immagino in un futuro mi vedo nel medesimo ruolo ma piu' vecchia e quindi con meno forze e possibilità. Mi sento già obsoleta. Ho molte amiche, e per ora sono l'unico mio punto fermo. Mi sento comunque sola, fragile, non mi sento donna, ma solo colf e badante. Voglio sentirmi viva e non in passiva accettazione. Ma nel contempo so che inutile è parlare a lui come lo è stato per gli ultimi 5 anni.
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
questo stallo di coppia andrebbe necessariamente superato, ma se manca la motivazione di suo marito, il quale sembra non avere la sua stessa percezione del problema, tutto diventa più difficile.
La situazione genera in lei sicuramente insoddisfazione e impotenza. Forse la difficoltà sta nel rompere questo equilibrio oppure nel cercarne un'altro sicuramente più funzionale.
Riuscite a ritagliarvi degli spazi per stare insieme da soli senza cadere nella "quotidianità"?
questo stallo di coppia andrebbe necessariamente superato, ma se manca la motivazione di suo marito, il quale sembra non avere la sua stessa percezione del problema, tutto diventa più difficile.
La situazione genera in lei sicuramente insoddisfazione e impotenza. Forse la difficoltà sta nel rompere questo equilibrio oppure nel cercarne un'altro sicuramente più funzionale.
Riuscite a ritagliarvi degli spazi per stare insieme da soli senza cadere nella "quotidianità"?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
<dice che poi se si coinvolge io voglio fare da sola allora preferisce starne fuori>
Gentile Signora,
da quanto riferisce sembra che non riusciate ad affrontare in modo efficace la situazione e che si continuino a ripetere le medesime modalità di relazione da parecchio tempo.
La sua sofferenza e solitudine così come la perdita di speranza in un futuro migliore sono palpabili.
Come lei ha proposto rivolgersi a un terapeuta di coppia sarebbe opportuno e anche se suo marito non è d'accordo, potrebbe farlo lei in prima persona anche per avere indicazioni su come coinvolgerlo in un eventuale consulto.
Però ho notato dai dati della sua scheda, se sono corretti, che lei è sottopeso.
Ci può dire qualcosa in più in merito?
Gentile Signora,
da quanto riferisce sembra che non riusciate ad affrontare in modo efficace la situazione e che si continuino a ripetere le medesime modalità di relazione da parecchio tempo.
La sua sofferenza e solitudine così come la perdita di speranza in un futuro migliore sono palpabili.
Come lei ha proposto rivolgersi a un terapeuta di coppia sarebbe opportuno e anche se suo marito non è d'accordo, potrebbe farlo lei in prima persona anche per avere indicazioni su come coinvolgerlo in un eventuale consulto.
Però ho notato dai dati della sua scheda, se sono corretti, che lei è sottopeso.
Ci può dire qualcosa in più in merito?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
Cara signora,
accolgo come sfogo la sua storia perché, in fondo, mi sembra che lei si sia già data molte risposte e non abbia molte domande da sottoporci.
La situazione che ci descrive è, purtroppo, molto comune; parecchi anni di matrimonio, figli, progressivo allontamento della coppia, insoddisfazione, incapacità di realizzarsi come donna, iniziale tentativo di realizzarsi come madre e moglie per compensare la mancata realizzazione come donna... fino alla scoperta che tutto questo non basta più.
Credo che lei abbia ragione a pretendere di più dal suo matrimonio, da suo marito, dalla vostra vita come coppia.
Tuttavia ci dice che lui non vuole affrontare il problema e non accetterebbe un consulto di coppia.
Che fare quindi?
Credo che ricominciare da se stessa sia la risposta.
Trovi un modo per riempire quegli spazi vuoti, cominci a prendersi cura di se stessa, "giocando" magari a far ingelosire suo marito, si crei degli interessi, cerchi di stimolare la sua curiosità creando, anche lei, spazi solo suoi...
So che è difficile, soprattutto con due bambini, soprattutto quando ci si lascia trascinare da una quotidianità che ci fa sentire intrappolati in una situazione che non ci soddisfa più; credo, tuttavia, che sia importante provarci.
Posso chiederle se il vostro rapporto si è raffreddato anche sul piano sessuale?
Cosa sa del tempo che suo marito trascorre con "l'amante silenziosa"?
Un caro saluto
accolgo come sfogo la sua storia perché, in fondo, mi sembra che lei si sia già data molte risposte e non abbia molte domande da sottoporci.
La situazione che ci descrive è, purtroppo, molto comune; parecchi anni di matrimonio, figli, progressivo allontamento della coppia, insoddisfazione, incapacità di realizzarsi come donna, iniziale tentativo di realizzarsi come madre e moglie per compensare la mancata realizzazione come donna... fino alla scoperta che tutto questo non basta più.
Credo che lei abbia ragione a pretendere di più dal suo matrimonio, da suo marito, dalla vostra vita come coppia.
Tuttavia ci dice che lui non vuole affrontare il problema e non accetterebbe un consulto di coppia.
Che fare quindi?
Credo che ricominciare da se stessa sia la risposta.
Trovi un modo per riempire quegli spazi vuoti, cominci a prendersi cura di se stessa, "giocando" magari a far ingelosire suo marito, si crei degli interessi, cerchi di stimolare la sua curiosità creando, anche lei, spazi solo suoi...
So che è difficile, soprattutto con due bambini, soprattutto quando ci si lascia trascinare da una quotidianità che ci fa sentire intrappolati in una situazione che non ci soddisfa più; credo, tuttavia, che sia importante provarci.
Posso chiederle se il vostro rapporto si è raffreddato anche sul piano sessuale?
Cosa sa del tempo che suo marito trascorre con "l'amante silenziosa"?
Un caro saluto
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#5]
Ex utente
Gentilissimo, come donna sono abbza realizzata nel senso di creatura sociale. Lavoro part time ma in un discreto posto, faccio sport, sono carina, e esco almeno una volta al mese con le amiche. Riesco a crescere bene i bambini, sono abbastanza serena per il resto per fortuna.
Mah... come moglie no. L'amante misteriosa contribuisce anche a portarlo via dal nostro letto e nel tempo anche io non desiderò più quello spazio che nel mio immaginario è piu' un completamento che un appagamento, mancando le basi non vedo completamento. Anche li una volta chieste spiegazioni ha risposto: non lo so:::con la solita quasi paura nel farsi chiarezza.
Il sesso ovvio diventa un problema , le occasioni si presentano spesso, ma per ora mi creerebbe solo ulteriori ansie gestire un'altra situazione e quindi ne uscirei sconfitta anche da li. Fosse quello il problema. Certo alla lunga lo sta diventando anche quello, ma il problema è che in una famiglia ci sono dei ruoli, Nella nostra manca in gran parte il ruolo del padre, Io spesso sono il maschio alfa,
Sono per forza autonoma in tutto, ma allora questo non è essere single??? Il ruolo di moglie nel mio caso è lavargli le mutande? Internamente mi ribello a questo, ma non voglio mentirmi e dire tutto ok. Non lo è , e nemmeno posso violare mio marito a episodi se non vuole accettare un confronto, Per lui certo sarà piu' comodo a vivere così,(lavato, stirato, svezzato e accudito) per me è faticoso,Stancante, umiliante non paritetico, svilente, asessuato, mortificante, limbico, a strada chiusa, giro su un nastro di moebius gridando aiuto,,,vorrei intravedere una via di uscita che mi permetta di soluzionare in maniera meno ferente tutti noi.. Cari saluti
Mah... come moglie no. L'amante misteriosa contribuisce anche a portarlo via dal nostro letto e nel tempo anche io non desiderò più quello spazio che nel mio immaginario è piu' un completamento che un appagamento, mancando le basi non vedo completamento. Anche li una volta chieste spiegazioni ha risposto: non lo so:::con la solita quasi paura nel farsi chiarezza.
Il sesso ovvio diventa un problema , le occasioni si presentano spesso, ma per ora mi creerebbe solo ulteriori ansie gestire un'altra situazione e quindi ne uscirei sconfitta anche da li. Fosse quello il problema. Certo alla lunga lo sta diventando anche quello, ma il problema è che in una famiglia ci sono dei ruoli, Nella nostra manca in gran parte il ruolo del padre, Io spesso sono il maschio alfa,
Sono per forza autonoma in tutto, ma allora questo non è essere single??? Il ruolo di moglie nel mio caso è lavargli le mutande? Internamente mi ribello a questo, ma non voglio mentirmi e dire tutto ok. Non lo è , e nemmeno posso violare mio marito a episodi se non vuole accettare un confronto, Per lui certo sarà piu' comodo a vivere così,(lavato, stirato, svezzato e accudito) per me è faticoso,Stancante, umiliante non paritetico, svilente, asessuato, mortificante, limbico, a strada chiusa, giro su un nastro di moebius gridando aiuto,,,vorrei intravedere una via di uscita che mi permetta di soluzionare in maniera meno ferente tutti noi.. Cari saluti
[#7]
Cara signora,
da quanto scrive sembra che lei le abbia provate tutte con suo marito e che, nel tempo, abbia supplito anche al suo ruolo per compensare le sue (di lui) mancanze.
Le posso fare allora una domanda provocatoria?
Cosa la tiene ancora legata a lui?
Un caro saluto
da quanto scrive sembra che lei le abbia provate tutte con suo marito e che, nel tempo, abbia supplito anche al suo ruolo per compensare le sue (di lui) mancanze.
Le posso fare allora una domanda provocatoria?
Cosa la tiene ancora legata a lui?
Un caro saluto
[#8]
Ex utente
Sarà provocatoria... ma legittima, non si preoccupi...
Un po che non potrei sostenere ne econ ne emozionalmente una situazione così per me nuova e complessa come una separazione
un po perchè una parte di me è ancora affezionata
un po perchè non lo so sinceramente e vorrei capire...
mi perdoni la franchezza della mia confusione...
Un po che non potrei sostenere ne econ ne emozionalmente una situazione così per me nuova e complessa come una separazione
un po perchè una parte di me è ancora affezionata
un po perchè non lo so sinceramente e vorrei capire...
mi perdoni la franchezza della mia confusione...
[#9]
Cara signora,
è normale che lei sia confusa, non si preoccupi. Se non lo fosse probabilmente avrebbe già tutto chiaro e non avrebbe sentito il bisogno di chiedere un consulto a noi.
Devo dirle, in tutta franchezza, che mi sarei aspettato una risposta che tenesse conto dei suoi figli e, invece, scopro con piacere che le sue perplessità, riguardo ad una possibile separazione, riguardano lei.
Dico "con piacere" perché troppo spesso vedo coppie intrappolate in situazioni insostenibili che continuano a stare insieme per il solo bene dei figli; bene che, alla lunga, si traduce spesso in danno, proprio perché i bambini hanno una grande capacità di "assorbire" il malsano clima familiare laddove la relazione tra i genitori diventa difficile e disfunzionale per la loro crescita sana.
Detto ciò, credo che per provare a capire, per provare a leggere quello che le sue emozioni le stanno trasmettendo e a tradurle in una scelta razionale e consapevole, sarebbe utile un consulto di persona con un collega della sua zona, che possa aiutarla a prendere decisioni che, non necessariamente, dovranno tradursi nella rottura del suo matrimonio.
Una lettura "altra" del problema, a volte offre nuovi spunti di riflessione che aiutano a fare un po' di chiarezza dentro se stessi.
Un caro saluto
è normale che lei sia confusa, non si preoccupi. Se non lo fosse probabilmente avrebbe già tutto chiaro e non avrebbe sentito il bisogno di chiedere un consulto a noi.
Devo dirle, in tutta franchezza, che mi sarei aspettato una risposta che tenesse conto dei suoi figli e, invece, scopro con piacere che le sue perplessità, riguardo ad una possibile separazione, riguardano lei.
Dico "con piacere" perché troppo spesso vedo coppie intrappolate in situazioni insostenibili che continuano a stare insieme per il solo bene dei figli; bene che, alla lunga, si traduce spesso in danno, proprio perché i bambini hanno una grande capacità di "assorbire" il malsano clima familiare laddove la relazione tra i genitori diventa difficile e disfunzionale per la loro crescita sana.
Detto ciò, credo che per provare a capire, per provare a leggere quello che le sue emozioni le stanno trasmettendo e a tradurle in una scelta razionale e consapevole, sarebbe utile un consulto di persona con un collega della sua zona, che possa aiutarla a prendere decisioni che, non necessariamente, dovranno tradursi nella rottura del suo matrimonio.
Una lettura "altra" del problema, a volte offre nuovi spunti di riflessione che aiutano a fare un po' di chiarezza dentro se stessi.
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.4k visite dal 05/04/2013.
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