Fatica a respirare e paura infarto

Buonasera dottori, nn è la prima volta che scrivo, un anno fa ho avuto una miocardite che mi ha profondamente segnato, oggi è tutto il giorno che è come se respirassi con fatica e sento delle piccoli pressioni alle tempie con anche i battiti cardiaci,in più è come se mi sentissi cascare, ho sempre paura che mi possa venire un infarto,ho fatto una settimana fa un ecg ed era tutto regolare! È possibile che sia un possibile infarto?

Grazie anticipatamente
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Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

solitamente l'infarto si manifesta con sintomi molto particolari, tra cui un fortissimo dolore che attraversa il torace.

Comunque, credo che sia opportuno fare riferimento a quanto Le ha sicuramente comunicato il Suo medico cardiologo, che è l'interlocutore più appropriato per questo tipo di quesiti.

Se invece la Sua preoccupazione è la paura in sé, allora penso sia opportuno approfondire l'argomento con uno psicologo.

A meno che Lei formuli la domanda in modo più preciso, non posso dire molto di più.


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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Gentile utente,
Se sia un infarto solo un cardiologo può darle la risposta. Come psicologa, vorrei sapere, invece, quali eventi recenti lei ha avuto, rispetto al lavoro, famiglia, amicizie ecc. Perché, vede, se si esclude il fattore organico, vi è' da indagare su quanto la sua vita sia appagante e soddisfacente, oppure se vi sono motivi di preoccupazione. Spesso il nostro corpo ci manda segnali per farci comprendere che dobbiamo rivedere il nostro modo di vivere se vogliono stare sereni. Ci dica qualcosa di più, quindi!
Cordiali saluti.
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa clinica

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Utente,

il suo consulto è stato spostato da Cardiologia a Psicologia perchè i cardiologi hanno ritenuto che fosse di nostra competenza, dal momento che gli accertamenti che ha effettuato pochi giorni fa hanno dato esito negativo.

E' possibile che quanto le è accaduto un anno fa abbia innescato in lei una comprensibile reazione ansiosa che può essersi concretizzata in uno stato d'ansia sempre presente e riacutizzatisi in questo periodo oppure sorto adesso, in un periodo in cui molti soggetti ansiosi vivono un peggioramento della loro sintomatologia:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/3169-ansia-di-primavera-e-da-cambio-di-stagione.html

Indipendentemente dal fatto che i pensieri e i sintomi che ci riferisce siano sorti in questi giorni, o che fossero presenti anche in preceenza, le suggerisco sentitamente di parlarne di persona con un nostro collega per evitare che si inneschi una dinamica di questo tipo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1219-sono-ipocondriaco-o-i-medici-non-capiscono-il-mio-problema.html

E' infatti nettamente preferibile bloccare un simile processo adesso, piuttosto che lasciare che la situazione peggiori e trovarsi ad occuparsene quando risolvere il problema sarà più complicato rispetto a quanto possa esserlo ora.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Buongiorno e grazie a tutti di avermi risposto!
@ Dottoressa Scolamacchia

buongiorno riguardo a quello che lei mi chiede a livello di appagamento della vita, in quest'ultimo anno (cioè dal ricovero all'ospedale in poi), posso dire che mi ha appagato per metà perché sono riuscito a tenere il posto di lavoro nonostante quello che ho avuto, ma mi è stata tolta la cosa più bella che avevo con il dubbio di poterlo rifare che era lo sport, che mi faceva anche da una sorta di valvola di sfogo. Per il resto nonostante i miei si siano separati due anni fa e continuano ad esserci dei litigi, posso dire che a livello di famiglia e amore va tutto bene! Volevo farli una domandagia che ci sono, è due giorni che dp anche un banale sforzo, inizio a sudare e mi sento affaticato con molta stanchezza, può essere ansia anche questa?

Grazie a tutti



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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Può trattarsi di una reazione da riferire al medico, per escludere che ci sia una causa fisica, ma può anche trattarsi di una reazione dovuta alla tensione fisica e psicologica costante che l'accompagna e che rende più faticoso compiere sforzi.
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Utente
Utente
Grazie infinite per la velocità della risposta e ne parlerò con il medico curante e vedremo come affrontare la cosa
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Bene, ci faccia sapere!
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