Diventare psicologo infantile

Salve, sono una ragazza che frequenta il secondo anno di una laurea interclasse (L-19/L-24) con indirizzo L-24 (scienze e tecniche psicologiche).
Il mio grande sogno è quello di diventare psicologo infantile, in particolare aiutare bambini con disturbi comportamentali, bambini autistici e disabili.
Ho però molta confusione su come fare per raggiungere questo mio sogno: finiti questi 3 anni, con la laurea L-24 dovrei avere la possibilità di accedere alle lauree magistrale di psicologia, ma mi chiedo, per specializzarmi in ambito infantile c'è una magistrale apposita o ci sono master da fare alla fine della magistrale?

Allego, se può essere utile il mio piano di studi, che sto conseguendo con ottimi risultati: http://www.formazione.univr.it/fol/main?ent=in&cs=361&id=495

[#1]
Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile ragazza,
finita la laurea triennale avrà la possibilità di iscriversi a quella magistrale. Volendo potrebbe decidere di iscriversi ad un corso di laurea di secondo livello che approfondisce i temi che più gradisce (nel suo caso tematiche relative la psicologia dello sviluppo/infantile).

Tuttavia la formazione universitaria non dà nessuna "qualifica specifica", è necessario dopo il conseguimento della laurea di secondo livello iscriversi ad una scuola di specializzazione, magari in psicoterapia (in questo caso specifica per infanzia) oppure un master specifico per alcune problematiche relative a questa fascia d'età (ad esempio per disturbi specifici dell'apprendimento, autismo, ecc...)

In bocca al lupo!
[#2]
Dr.ssa Elisabetta Molteni Psicologo, Psicoterapeuta 113 3
Gentilissima, un cordiale in bocca al lupo per il suo percorso di studi!
Poi, credo di aver capito che lei attualmente è iscritta ad un corso interclasse, nello specifico un corso di laurea che affluisce a Scienze della Formazione. Soltanto la sua università le potrà dire se, al termine della laurea triennale, si potrà iscrivere alla specialistica della facoltà di Psicologia, e in tal caso potrà scegliere un indirizzo inerente alla psicologia evolutiva. Dopo la laurea quinquennale, come suggerito dal collega, potrà seguire dei master, oppure iscriversi ad una scuola di specializzazione in psicoterapia dell'infanzia, che le garantiranno una formazione specifica nel suo ambito di interesse. Sicuramente il percorso è lungo ma la passione e la motivazione ci sostengono sempre!
Un caro saluto

Dr.ssa Elisabetta Molteni
Psicologa Psicoterapeuta - In studio e Online
www.elisabettamolteni.it

[#3]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazza,
aggiungerei due suggerimenti a quelli forniti dai Colleghi.

Prima di tutto, per provare un po' a "mettere le mani in pasta" e anche al fine di sondare la sua motivazione ad occuparsi di tematiche così importanti ed impegnative anche dal punto di vista emotivo, potrebbe offrire un po' del suo tempo ad una delle tante associazioni di volontariato che si occupano di bambini con tali problematiche e che certamente operano anche nella sua zona.
Nei link citati al termine del seguente articolo forse può già trovare qualche indicazione in merito:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3199-illuminalo-di-blu-per-l-autismo.html

In secondo luogo, potrebbe provare a chiedere un colloquio informativo con uno psicologo del Servizio di Neuropsichiatria Infantile della sua ASL, in modo da conoscere più da vicino la realtà e le possibilità offerte dal suo territorio.
Penso che questo l'aiuterebbe a scegliere con maggior consapevolezza e cognizione di causa.

In bocca al lupo per i suoi studi!

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#4]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
sottolineo quanto già espresso dalla collega Scalco: meglio sporcarsi le mani prima. Lavorare con i bambini (e quindi con genitori, insegnanti, ecc....) non è così scontato, e tantomeno legato ad un particolare tipo di formazione.

Serve una predisposizione personale verificabile solo sul campo.

Quindi, nell'ordine, farei così:

1- chiedere in Segreteria di Facoltà a cosa potrà accedere finito il triennio

2- contattare cooperative oppure NPI chiedendo se sia possibile fare un po' di volontariato

Una volta laureata e con le "mani sporche" potrà decidere se approfondire attraverso una scuola di psicoterapia idonea oppure con un Master.

Buon futuro allora.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#5]
Utente
Utente
Ringrazio tutti per le risposte ricevute.
Faccio già volontariato tramite diverse cooperative in asili e ospedali, ho seguito un ragazzino con disturbi (seppur lievi) dello spettro autistico e il campo mi appassiona davvero tanto, anche se so che non sarà facile.

Ho cercato di trovare qualche informazione per il mio futuro post-triennale ma le segreterie sono molto disinformate su questo, dicono che mi devo informare alle facoltà delle specialistiche per sapere i vari criteri di accesso alle lauree magistrali. E cosi ho fatto. Anche se mi è stato detto che i criteri cambiano spesso, una costate è la laurea nella classe L-24 (a volte è richiesto anche un voto minimo, ma avendo una media piuttosto alta credo questo non sia un problema) e un tot. di CFU nelle materie che hanno come codice M-PSI (e per questo sto seguendo quanti più corsi possibili con questo codice).

Sto anche cercando l'ente per il tirocinio, anche se anche in questo campo l'appoggio della segreteria è quasi nullo.

Accetto qualsiasi altro consiglio voi esperti riteniate possa essere utile!
Ancora infiniti ringraziamenti!