Sociopatia

Buonasera.
Premetto che non ho ancora consultato uno psicoterapeuta, nonostante stia attraversando un periodo non semplice.
Ho sempre avuto un carattere particolare, nel senso che ho sempre temuto di fare brutte figure agli occhi degli altri, anche se questo non ha mai condizionato più di tanto la mia vita quotidiana. Dentro di me però c'è sempre stato il caos, perchè se pensavo di aver fatto una brutta figura, ci pensavo continuamente, per giorni, provando un senso di angoscia molto forte. Anche all'università, se ad un esame non rispondo ad una domanda come vorrei, sono capace di stare a pensarci fino al giorno dopo, continuamente. Se devo telefonare a qualcuno, mi sale una specie di ansia, anche se lieve. Insomma, pur non essendo un'esperta, tutto mi porta a pensare di essere affetta da una forma di fobia sociale, tant'è vero che ultimamente ho discusso con delle persone con cui obiettivamente non ho fatto una bellissima figura, e tutto questo mi tormenta, mi tormenta il pensiero di aver fatto una figuraccia e di venire, di conseguenza, giudicata in malo modo.
Sicuramente dovrei ridimensionare l'accaduto, ma non è semplice convivere con questo senso di angoscia che tendo a somatizzare, visto che sento un peso allo stomaco che mi impedisce anche di mangiare, a volte, e un mal di testa atroce, a furia di pensare.
Come posso combattere nell'immediato questa situazione, come posso affrontarla?
Grazie per la cortese attenzione.
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza,

>>Come posso combattere nell'immediato questa situazione, come posso affrontarla?<<

Le suggerisco di rivolgersi ad un Collega per una valutazione, questo è il modo più adeguato per affrontare le sue problematiche.

Ammesso che si tratti di "fobia sociale" (la diagnosi deve essere fatta da uno specialista), parliamo di un disturbo d'ansia e come tale andrebbe trattato.

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Grazie del consiglio, Dottore.
[#3]
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20
Cara ragazza,
Quello che appare prevalente nel suo racconto non è' tanto il timore di stare con gli altri ma la paura di essere giudicata dagli altri. Sembra che ogni sua azione o espressione di opinione tenga costantemente in considerazione quello che penserà' chi la ascolta, come lei sarà valutata ecc. Il fatto stesso che lei ricorra ad un'auto diagnosi, poi, mi sembra rinforzare questa ipotesi che mi sono fatta, ovvero descrivere se stessa attraverso una valutazione o etichetta. Se questa ipotesi avesse un fondamento, le chiederei come mai per lei il giudizio degli altri e' così importante e se, per caso, nella sua famiglia qualcuno - padre, madre ecc- tendeva ad attribuire importanza al giudizio, magari facendo la sentire inadeguata se non dava le risposte " giuste" . Ma " giuste" per chi? Chi stabilisce se Sono giuste o sbagliate? Comprendo,allora, il suo disagio e come la sua spontaneità possa esserne influenzata. Lei cosa ne pensa ? Mi farebbe piacere sentire la sua opinione, perché credo che avrebbe da dire qualcosa di veramente interessante. Un cordiale saluto.
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa clinica

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale