E'possibile farcela?
Gentili signori medici,
ho 27 anni e ho già parlato in parte di questo mio problema in altre richieste di consulto, ma ora ci sono stati importanti sviluppi e ho bisogno di un vostro parere. Sto con il mio attuale ragazzo, 34enne, da settembre 2011, a dicembre 2011 ho iniziato ad avere contatti tramite chat per single con altri ragazzi (dal lavoro che sto facendo con il mio terapeuta è emerso un mio bisogno di attenzioni da parte degli uomini perché mio padre mi ha sempre ignorata, il tutto è stato peggiorato dal fatto che purtroppo non sto bene da anni, oscillo perennemente tra ansia e depressione), a gennaio 2012 sono uscita (UNICA VOLTA IN CUI L'HO FATTO, e non c'è stato NIENTE tra di noi) con un ragazzo, che ho continuato a sentire per telefono occasionalmente fino a ottobre 2012. Ho smesso perché avevo ricommesso l'errore di iscrivermi nuovamente alla chat e il mio ragazzo, controllando il mio cellulare, aveva trovato numeri, sms, chiamate da e verso altri ragazzi. Da quel giorno sono radicalmente cambiata, la sofferenza per le mie azioni è stata tale che ho cominciato ad andare in terapia. Il terapeuta mi ha spinta a confessare TUTTO al mio ragazzo e io ho scelto di farlo perché volevo un rapporto vero, sincero e solido con lui.Gliel'ho detto domenica scorsa,lui ha reagito dicendo che mi perdona, che vuole riprovarci con me, che insieme possiamo farcela...alterna momenti in cui mi dice "ti amo tanto, ti ho sempre amata!" ad altri in cui mi manda sms dicendomi che io l'ho sempre tradito e lo tradirò ancora, mi chiede se mi vedo o sento con altri, mi dice che stare insieme non ha più senso...per poi magari dirmi, dopo poche ore, che gli manco tantissimo e mi ama infinitamente. Da domenica, causa suoi impegni, non ci siamo più visti, ci sentiamo solo per telefono e sms. Basta che gli risponda a un sms in modo un po'stringato o dopo un po' che mi chiede subito dove sono e se c'è un altro lì con me.Io ho scelto di essere sincera perché mi sono illusa lui lo avrebbe apprezzato molto e ho sperato questo non facesse andare in fumo un anno e mezzo d'amore. Ora mi chiedo e vi chiedo: in che modo posso fargli capire che ho compreso davvero la gravità del mio errore e non sbaglierò mai più?Come posso fargli comprendere che può fidarsi di me perché non sono più quella persona e che sto lavorando su me stessa per migliorarmi, e che se un domani dovessi stare male di nuovo chiederei aiuto a lui?In tutta sincerità sono terrorizzata all'idea che mi lasci non solo per il dolore che proverei, ma anche perché temo potrebbe dire ai miei la verità su come ci siamo conosciuti (tramite sms e non tramite amici) e che stiamo insieme da set 2011 e non da feb2012 come credono i miei, che quindi capirebbero che gli ho mentito per mesi e continuo a mentirgli nascondendogli la verità e potrebbero buttarmi fuori casa...Io non sono più quella persona, non sono la figlia bugiarda né la fidanzata infedele, ma come posso far capire agli altri quanto sia pentita e cambiata?
ho 27 anni e ho già parlato in parte di questo mio problema in altre richieste di consulto, ma ora ci sono stati importanti sviluppi e ho bisogno di un vostro parere. Sto con il mio attuale ragazzo, 34enne, da settembre 2011, a dicembre 2011 ho iniziato ad avere contatti tramite chat per single con altri ragazzi (dal lavoro che sto facendo con il mio terapeuta è emerso un mio bisogno di attenzioni da parte degli uomini perché mio padre mi ha sempre ignorata, il tutto è stato peggiorato dal fatto che purtroppo non sto bene da anni, oscillo perennemente tra ansia e depressione), a gennaio 2012 sono uscita (UNICA VOLTA IN CUI L'HO FATTO, e non c'è stato NIENTE tra di noi) con un ragazzo, che ho continuato a sentire per telefono occasionalmente fino a ottobre 2012. Ho smesso perché avevo ricommesso l'errore di iscrivermi nuovamente alla chat e il mio ragazzo, controllando il mio cellulare, aveva trovato numeri, sms, chiamate da e verso altri ragazzi. Da quel giorno sono radicalmente cambiata, la sofferenza per le mie azioni è stata tale che ho cominciato ad andare in terapia. Il terapeuta mi ha spinta a confessare TUTTO al mio ragazzo e io ho scelto di farlo perché volevo un rapporto vero, sincero e solido con lui.Gliel'ho detto domenica scorsa,lui ha reagito dicendo che mi perdona, che vuole riprovarci con me, che insieme possiamo farcela...alterna momenti in cui mi dice "ti amo tanto, ti ho sempre amata!" ad altri in cui mi manda sms dicendomi che io l'ho sempre tradito e lo tradirò ancora, mi chiede se mi vedo o sento con altri, mi dice che stare insieme non ha più senso...per poi magari dirmi, dopo poche ore, che gli manco tantissimo e mi ama infinitamente. Da domenica, causa suoi impegni, non ci siamo più visti, ci sentiamo solo per telefono e sms. Basta che gli risponda a un sms in modo un po'stringato o dopo un po' che mi chiede subito dove sono e se c'è un altro lì con me.Io ho scelto di essere sincera perché mi sono illusa lui lo avrebbe apprezzato molto e ho sperato questo non facesse andare in fumo un anno e mezzo d'amore. Ora mi chiedo e vi chiedo: in che modo posso fargli capire che ho compreso davvero la gravità del mio errore e non sbaglierò mai più?Come posso fargli comprendere che può fidarsi di me perché non sono più quella persona e che sto lavorando su me stessa per migliorarmi, e che se un domani dovessi stare male di nuovo chiederei aiuto a lui?In tutta sincerità sono terrorizzata all'idea che mi lasci non solo per il dolore che proverei, ma anche perché temo potrebbe dire ai miei la verità su come ci siamo conosciuti (tramite sms e non tramite amici) e che stiamo insieme da set 2011 e non da feb2012 come credono i miei, che quindi capirebbero che gli ho mentito per mesi e continuo a mentirgli nascondendogli la verità e potrebbero buttarmi fuori casa...Io non sono più quella persona, non sono la figlia bugiarda né la fidanzata infedele, ma come posso far capire agli altri quanto sia pentita e cambiata?
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Gentile Ragazza,
le confessioni non sempre possono giovare al rapporto, lei sente su sé colpe così pesanti che sembrerebbro non avere, a mio parere, un riscontro di tale intensità nel reale.
Si tratta comunque, oltre a che lavorare su sé come sta facendo, di ricostruire la fiducia nel rapporto, il suo terapeuta le può essere di aiuto anche in questo.
Come mai fa queste previsioni catastofriche sui suoi?
E come mai pensa che il suo ragazzo si potrebbe vendicare?
Conme procede il percorso con il suo curante, sta ottenendo benefici
le confessioni non sempre possono giovare al rapporto, lei sente su sé colpe così pesanti che sembrerebbro non avere, a mio parere, un riscontro di tale intensità nel reale.
Si tratta comunque, oltre a che lavorare su sé come sta facendo, di ricostruire la fiducia nel rapporto, il suo terapeuta le può essere di aiuto anche in questo.
Come mai fa queste previsioni catastofriche sui suoi?
E come mai pensa che il suo ragazzo si potrebbe vendicare?
Conme procede il percorso con il suo curante, sta ottenendo benefici
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
...Io non sono più quella persona, non sono la figlia bugiarda né la fidanzata infedele, ma come posso far capire agli altri quanto sia pentita e cambiata?
Gentile Ragazza,
è difficile dimostrare un cambiamento, ma se sta effettuando un lavoro su se stessa, vedrà che i risultati non tarderanno, anche in termini di credibilità.
Gentile Ragazza,
è difficile dimostrare un cambiamento, ma se sta effettuando un lavoro su se stessa, vedrà che i risultati non tarderanno, anche in termini di credibilità.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Grazie a entrambi per le vostre rapide risposte.
Rispondo alla dottoressa Rinella. Ho deciso di confessare tutto su consiglio del mio terapeuta, che mi ha addirittura fatto fare uno schema scritto di tutte le possibili conseguenze e di come dirlo al mio ragazzo. Giorno dopo giorno mi sto pentendo di avergli dato ascolto e purtroppo mi viene da pensare che la sincerità non paghi e che avrei dovuto tenermi tutto per me. Inoltre il mio ragazzo già non si fidava di suo...e infatti gliel'ho detto dopo che per la millesima volta mi chiedeva se lo avessi mai tradito.
In che modo si può ricostruire (o costruire) la fiducia nel rapporto?Io onestamente non ne ho idea, non mi viene in mente niente di meglio del non sbagliare più, dell'essere sempre sincera e di non dargli mai motivo di dubitare di me. Il mio ragazzo però è un geloso patologico, oltre che possessivo e diffidente. E'sempre stato così, sin dal primo giorno, quando non c'era alcun motivo di dubitare di me. Figuriamoci ora, se potesse mi chiuderebbe in casa e butterebbe la chiave.
Penso che il mio ragazzo si potrebbe vendicare perché conoscendolo potrebbe molto facilmente attribuire a me la fine di una nostra rottura, e dato che sa che tengo molto che i miei non sappiano questa cosa credo lo farebbe...domenica, dopo avergli confessato tutto, mi ha detto:"ora perché non dici tutto di noi ai tuoi?"Io gli ho risposto che per me è inconcepibile...purtroppo sono sempre stata molto bugiarda (cose gravi tipo questa o molto meno) e i miei genitori già non si fidano di me, figuriamoci se sapessero che per 5 mesi gli ho riempito la testa di bugie con dovizia di particolari sul fatto che uscivo con una mia amica e dei suoi amici inventati...il mio ragazzo sarebbe un amico del ragazzo della mia amica...tra l'altro ho raccontato questa vicenda del tradimento a mia madre (che mi aveva consigliato di non dire nulla) piangendo a calde lacrime, se sapesse la verità su me e Pietro l'avrei persa per sempre, già non fa altro che dire che sono la rovina della sua vita e che i suoi problemi di salute sono provocati da me.
Con il mio curante potrebbe andare meglio. Onestamente non riesco a non serbargli neanche un briciolo di rancore per avermi spinta così tanto a confessare. E'vero, la sincerità è sacrosanta, ma ho passato mesi a torturarmi per ottenere che cosa?Una situazione ancora peggiore di quella di prima...In più è il terapeuta che riceve gratuitamente in farmacia, sempre lo stesso giorno della settimana e alla stessa ora, per cui se ho un contrattempo non posso andarci e si passa alla settimana successiva. Inoltre 45 minuti a settimana per me sono veramente pochi, non faccio in tempo a iniziare a parlare che devo andarmene. Sfortunatamente però sono disoccupata e non posso permettermi un terapeuta a pagamento: in passato ci sono andata e spendevo 70 euro per una seduta di un'ora e qualcosa. Ora non posso davvero permettermi queste cifre. Per farla breve non sono particolarmente soddisfatta, ma non posso permettermi di meglio. Più che altro mi sto impegnando molto da sola a non mentire più, non sbagliare più, essere integerrima.
Rispondo quindi alla dottoressa Rangone: dopo 27 anni di bugie ed errori forse ce ne vorranno altri 27 prima che gli altri notino qualcosa di cambiato in me. Poco ma sicuro avrei bisogno di un terapeuta decente, perché sto veramente male, vorrei sciogliere tanti nodi della mia esistenza e ho bisogno di aiuto: ho 27 anni e non ho un lavoro, ho la situazione travagliata che vi ho descritto con il mio ragazzo e la mia famiglia, non sono soddisfatta degli studi che ho fatto, non sono contenta di me come persona, non ho amici né amiche, non so guidare, non ho hobbies, niente di niente. Per 3 anni ho fatto un lavoro che non mi piaceva solo per uscire di casa e guadagnare qualche soldino, ora non ho più nemmeno lo stare 8 ore al giorno da sola in uno sgabuzzino, talmente sola e triste da mettermi a chattare con degli sconosciuti, cosa che fino a poco più di un anno fa mi faceva venire il vomito...Sto davvero molto male e avrei bisogno d'aiuto...Grazie
Rispondo alla dottoressa Rinella. Ho deciso di confessare tutto su consiglio del mio terapeuta, che mi ha addirittura fatto fare uno schema scritto di tutte le possibili conseguenze e di come dirlo al mio ragazzo. Giorno dopo giorno mi sto pentendo di avergli dato ascolto e purtroppo mi viene da pensare che la sincerità non paghi e che avrei dovuto tenermi tutto per me. Inoltre il mio ragazzo già non si fidava di suo...e infatti gliel'ho detto dopo che per la millesima volta mi chiedeva se lo avessi mai tradito.
In che modo si può ricostruire (o costruire) la fiducia nel rapporto?Io onestamente non ne ho idea, non mi viene in mente niente di meglio del non sbagliare più, dell'essere sempre sincera e di non dargli mai motivo di dubitare di me. Il mio ragazzo però è un geloso patologico, oltre che possessivo e diffidente. E'sempre stato così, sin dal primo giorno, quando non c'era alcun motivo di dubitare di me. Figuriamoci ora, se potesse mi chiuderebbe in casa e butterebbe la chiave.
Penso che il mio ragazzo si potrebbe vendicare perché conoscendolo potrebbe molto facilmente attribuire a me la fine di una nostra rottura, e dato che sa che tengo molto che i miei non sappiano questa cosa credo lo farebbe...domenica, dopo avergli confessato tutto, mi ha detto:"ora perché non dici tutto di noi ai tuoi?"Io gli ho risposto che per me è inconcepibile...purtroppo sono sempre stata molto bugiarda (cose gravi tipo questa o molto meno) e i miei genitori già non si fidano di me, figuriamoci se sapessero che per 5 mesi gli ho riempito la testa di bugie con dovizia di particolari sul fatto che uscivo con una mia amica e dei suoi amici inventati...il mio ragazzo sarebbe un amico del ragazzo della mia amica...tra l'altro ho raccontato questa vicenda del tradimento a mia madre (che mi aveva consigliato di non dire nulla) piangendo a calde lacrime, se sapesse la verità su me e Pietro l'avrei persa per sempre, già non fa altro che dire che sono la rovina della sua vita e che i suoi problemi di salute sono provocati da me.
Con il mio curante potrebbe andare meglio. Onestamente non riesco a non serbargli neanche un briciolo di rancore per avermi spinta così tanto a confessare. E'vero, la sincerità è sacrosanta, ma ho passato mesi a torturarmi per ottenere che cosa?Una situazione ancora peggiore di quella di prima...In più è il terapeuta che riceve gratuitamente in farmacia, sempre lo stesso giorno della settimana e alla stessa ora, per cui se ho un contrattempo non posso andarci e si passa alla settimana successiva. Inoltre 45 minuti a settimana per me sono veramente pochi, non faccio in tempo a iniziare a parlare che devo andarmene. Sfortunatamente però sono disoccupata e non posso permettermi un terapeuta a pagamento: in passato ci sono andata e spendevo 70 euro per una seduta di un'ora e qualcosa. Ora non posso davvero permettermi queste cifre. Per farla breve non sono particolarmente soddisfatta, ma non posso permettermi di meglio. Più che altro mi sto impegnando molto da sola a non mentire più, non sbagliare più, essere integerrima.
Rispondo quindi alla dottoressa Rangone: dopo 27 anni di bugie ed errori forse ce ne vorranno altri 27 prima che gli altri notino qualcosa di cambiato in me. Poco ma sicuro avrei bisogno di un terapeuta decente, perché sto veramente male, vorrei sciogliere tanti nodi della mia esistenza e ho bisogno di aiuto: ho 27 anni e non ho un lavoro, ho la situazione travagliata che vi ho descritto con il mio ragazzo e la mia famiglia, non sono soddisfatta degli studi che ho fatto, non sono contenta di me come persona, non ho amici né amiche, non so guidare, non ho hobbies, niente di niente. Per 3 anni ho fatto un lavoro che non mi piaceva solo per uscire di casa e guadagnare qualche soldino, ora non ho più nemmeno lo stare 8 ore al giorno da sola in uno sgabuzzino, talmente sola e triste da mettermi a chattare con degli sconosciuti, cosa che fino a poco più di un anno fa mi faceva venire il vomito...Sto davvero molto male e avrei bisogno d'aiuto...Grazie
[#4]
E' indispensabile che riporti quanto ha esposto qui al suo curante, compresi dubbi e perplessità, ma come è stato definito il percorso? Una psicoterapia?
Sono stati posti obiettivi?
State lavorando sulla relazione con i suoi genitori?
E' uno psicoterapeuta o uno psicologo?
Sono stati posti obiettivi?
State lavorando sulla relazione con i suoi genitori?
E' uno psicoterapeuta o uno psicologo?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 27/03/2013.
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