Rapporto con alcolista
Buongiorno,da quasi un anno frequento un 37enne che abusa di alcol (io ne ho 47). sono innamorata di lui da sempre. Finalmente le nostre strade si sono incontrate. Ora però mi rendo conto che il suo problema è più grave di quello che pensassi. Ha praticamente una doppia personalità quella da sobrio e quella da bevuto: la prima è quella che io amo, ma purtroppo quasi sempre prevale quella che odio. Come posso fargli capire che soffro nel viverlo così e vorrei che cominciasse a volersi più bene? Quali parole e atteggiamento devo usare per fargli capire che deve smettere di bere?
Forse è molto importante riferire che a circa 20 anni, ha perso prima la mamma e poi a distanza di un anno il papà.
Ora che l'ho trovato non vorrei perderlo ma mi rendo conto che andare avanti così, anche per me è distruggente, quando beve mi dice bruttissime cose ed è arrivato anche ad alzarmi le mani.
Cosa posso fare?
Forse è molto importante riferire che a circa 20 anni, ha perso prima la mamma e poi a distanza di un anno il papà.
Ora che l'ho trovato non vorrei perderlo ma mi rendo conto che andare avanti così, anche per me è distruggente, quando beve mi dice bruttissime cose ed è arrivato anche ad alzarmi le mani.
Cosa posso fare?
[#1]
Gentile Signora,
se pur amandolo tanto, lei non può fare assolutamente nulla, se non invitarlo ad una consulenza specialistica
Quando si tratta di dipendenze, queste vanno accuratamente diagnosticate, spesso si tratta di una personalità dipendente e, vanno trattate con terapie combinate: farmacoterapia e psicoterapia
se pur amandolo tanto, lei non può fare assolutamente nulla, se non invitarlo ad una consulenza specialistica
Quando si tratta di dipendenze, queste vanno accuratamente diagnosticate, spesso si tratta di una personalità dipendente e, vanno trattate con terapie combinate: farmacoterapia e psicoterapia
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Psicologo
Gentile utente,
come ha già sottolineato la collega, la dipendenza del suo partner non si risolverà solo grazie al suo affetto e alla sua presenza.
E' necessario far valutare la situazione da uno specialista, se la persona in questione desidera farsi aiutare può tranquillamente rivolgersi al Ser.T del suo distretto sanitario.
Restiamo a disposizione
come ha già sottolineato la collega, la dipendenza del suo partner non si risolverà solo grazie al suo affetto e alla sua presenza.
E' necessario far valutare la situazione da uno specialista, se la persona in questione desidera farsi aiutare può tranquillamente rivolgersi al Ser.T del suo distretto sanitario.
Restiamo a disposizione
[#3]
Utente
Gentili Dr.ssa e Dr.
sono consapevole di non poterlo aiutare da sola, ma il problema è che non so come affrontare il discorso con lui. Non so quali parole poter usare senza urtarlo e rischiare un suo allontanamento.
Lui non si considera un alcolista.
non so quali parole usare per fargli capire che non esiste solo il bar.
Tra l'altro il tutto è molto complicato perchè nella sua vita non ha fatto e non fa altro che lavorare (fortunatamente) e stare al bar
sono consapevole di non poterlo aiutare da sola, ma il problema è che non so come affrontare il discorso con lui. Non so quali parole poter usare senza urtarlo e rischiare un suo allontanamento.
Lui non si considera un alcolista.
non so quali parole usare per fargli capire che non esiste solo il bar.
Tra l'altro il tutto è molto complicato perchè nella sua vita non ha fatto e non fa altro che lavorare (fortunatamente) e stare al bar
[#4]
Utente
Questa situazione mi sta molto a cuore e se, pur repentinamente contattata da Voi non riuscirò a rispondervi subito, il motivo è della mia poca dimestichezza con il computer ed internet in generale e aggiungerei anche la lentezza del mio computer. Quindi chiedo scusa in anticipo per eventuali ritardi. Saluti
[#5]
Psicologo
Gentile signora,
uno dei diversi problemi delle dipendenze è proprio quello che lei scrive, ovvero non ammettere di avere un problema (in questo caso con l'alcool). La presa di coscienza del disagio è già un buon punto di partenza per un percorso terapeutico monitorato da professionisti esperti.
Che parole usare? Sicuramente non esiste un unico modo per "approcciare" la persona con questa problematica. Potrebbe iniziare a fargli presente, quando è calmo, cosa è cambiato nella sua vita da quando ha iniziato a bere troppo, come questa cosa ha influito sul suo lavoro, sulla sua sfera sociale ed affettiva. Tuttavia spetterà sempre al suo compagno, come già scritto sopra, decidere se farsi aiutare o meno.
Le faccio tanti auguri
uno dei diversi problemi delle dipendenze è proprio quello che lei scrive, ovvero non ammettere di avere un problema (in questo caso con l'alcool). La presa di coscienza del disagio è già un buon punto di partenza per un percorso terapeutico monitorato da professionisti esperti.
Che parole usare? Sicuramente non esiste un unico modo per "approcciare" la persona con questa problematica. Potrebbe iniziare a fargli presente, quando è calmo, cosa è cambiato nella sua vita da quando ha iniziato a bere troppo, come questa cosa ha influito sul suo lavoro, sulla sua sfera sociale ed affettiva. Tuttavia spetterà sempre al suo compagno, come già scritto sopra, decidere se farsi aiutare o meno.
Le faccio tanti auguri
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.8k visite dal 25/03/2013.
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