Ansia attacchi di panico e depressione
Salve
avrei bisogno di un consiglio per il mio ragazzo. Ci siamo conosciuti a Novembre e subito lui (30 anni) mi ha detto che soffre di ansia e attacchi di panico e in passato (credo un 3 Gli dico che non ho fretta e per Natale ritorna e iniziamo la nostra storia. Tutto ok. Tutto perfetto. Lui comincia ad avere problemi sul lavoro in quanto non riesce a dire mai di no al capo, fa tantissime ore, dorme poco e il suo stress aumenta sempre di più. I primi di marzo riprende l'ansia con tremori che tiene a bada con delle gocce. A metà marzo mentre è al lavoro incomincia a tremare e a non reggersi in piedi e per due giorni ha problemi intestinali (lui mi ha detto che era dovuto a stress). Due giorni a casa e riprende a lavorare. Incomincia a dire che è demoralizzato perchè il suo lavoro che tanto amava adesso gli è diventato insopportabile, lo detesta proprio. Durante la settimana ci sentiamo e sembra andare tutto bene. Ieri lo sento distante e gli chiedo cosa non va (non mi risponde al telefono solo con sms)lui dice che non c'è più niente che gli da gioia,che non sa neanche lui cosa gli succede, sente che il suo lavoro e i suoi progetti di vita (farsi una famiglia)non fanno più parte della sua strada, che mi vuole bene come potrebbe volerne a qualsiasi altra persona (ma fino alla seconda crisi di ansia mi ha detto che mi amava e si dimostrava geloso). Dice che vuole cambiare la sua vita perchè così è priva di senso. Dice che vuole dedicare la sua vita agli altri. Dice che ha bisogno di riflettere ma che non vuole che l'aspetto (stessa frase che mi aveva detto la prima volta che si era allontanato). La cosa mi spaventa perchè è avvenuta tutta improvvisamente nel giro di pochi giorni.E' come se fosse un'altra persona. Dal punto di vista medico lui comunque aveva uno psicologo che lo seguiva e a casa ci sono i genitori che lo seguono anche se lui vuol fare di testa sua. Quello che vorrei sapere è quale comportamento devo tenere io per aiutarlo a tornare come prima(abito distante e quindi non lo posso vedere) .Devo sparire o devo contattarlo ogni tanto?Devo entrare in argomento, chiedergli come sta o parlargli di cose generiche? Il suo cambiamento è dovuto alla depressione che sta ritornano fuori o da qualche altra cosa?
Grazie mille
avrei bisogno di un consiglio per il mio ragazzo. Ci siamo conosciuti a Novembre e subito lui (30 anni) mi ha detto che soffre di ansia e attacchi di panico e in passato (credo un 3 Gli dico che non ho fretta e per Natale ritorna e iniziamo la nostra storia. Tutto ok. Tutto perfetto. Lui comincia ad avere problemi sul lavoro in quanto non riesce a dire mai di no al capo, fa tantissime ore, dorme poco e il suo stress aumenta sempre di più. I primi di marzo riprende l'ansia con tremori che tiene a bada con delle gocce. A metà marzo mentre è al lavoro incomincia a tremare e a non reggersi in piedi e per due giorni ha problemi intestinali (lui mi ha detto che era dovuto a stress). Due giorni a casa e riprende a lavorare. Incomincia a dire che è demoralizzato perchè il suo lavoro che tanto amava adesso gli è diventato insopportabile, lo detesta proprio. Durante la settimana ci sentiamo e sembra andare tutto bene. Ieri lo sento distante e gli chiedo cosa non va (non mi risponde al telefono solo con sms)lui dice che non c'è più niente che gli da gioia,che non sa neanche lui cosa gli succede, sente che il suo lavoro e i suoi progetti di vita (farsi una famiglia)non fanno più parte della sua strada, che mi vuole bene come potrebbe volerne a qualsiasi altra persona (ma fino alla seconda crisi di ansia mi ha detto che mi amava e si dimostrava geloso). Dice che vuole cambiare la sua vita perchè così è priva di senso. Dice che vuole dedicare la sua vita agli altri. Dice che ha bisogno di riflettere ma che non vuole che l'aspetto (stessa frase che mi aveva detto la prima volta che si era allontanato). La cosa mi spaventa perchè è avvenuta tutta improvvisamente nel giro di pochi giorni.E' come se fosse un'altra persona. Dal punto di vista medico lui comunque aveva uno psicologo che lo seguiva e a casa ci sono i genitori che lo seguono anche se lui vuol fare di testa sua. Quello che vorrei sapere è quale comportamento devo tenere io per aiutarlo a tornare come prima(abito distante e quindi non lo posso vedere) .Devo sparire o devo contattarlo ogni tanto?Devo entrare in argomento, chiedergli come sta o parlargli di cose generiche? Il suo cambiamento è dovuto alla depressione che sta ritornano fuori o da qualche altra cosa?
Grazie mille
[#1]
Gentile Utente,
sarebbe opportuno che il suo ragazzo riprendesse contatto con il suo psicologo, ma questa volta per fare un percorso psicoterapico. I sintomo potrebbero essere riconducibili ad ansia difficilmente gestibile, difficoltà ad essere assertivo, e umore deflesso.
Lei a mio avviso può fare ben poco se non supportarlo in quanto sua partner. Non si possono suggerire i comportamenti più opportuni da tenere per il fatto che non si conosce il caso nello specifico.
sarebbe opportuno che il suo ragazzo riprendesse contatto con il suo psicologo, ma questa volta per fare un percorso psicoterapico. I sintomo potrebbero essere riconducibili ad ansia difficilmente gestibile, difficoltà ad essere assertivo, e umore deflesso.
Lei a mio avviso può fare ben poco se non supportarlo in quanto sua partner. Non si possono suggerire i comportamenti più opportuni da tenere per il fatto che non si conosce il caso nello specifico.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
<Dal punto di vista medico lui comunque aveva uno psicologo che lo seguiva>
<Il suo cambiamento è dovuto alla depressione che sta ritornano fuori o da qualche altra cosa?>
Gentile Utente,
diagnosi da qui non ne possiamo fare, sembra evidente da quanto riferisce che il suo ragazzo stia vivendo un periodo difficile, stressante e faticoso, tuttavia ci parla non solo di disagi recenti ma anchi pregressi se non ho capito male e, in linea generale, se non trattati efficacemente, si cronicizzano e peggiorano, anche dopo periodi di solo apparente remissione.
<Devo sparire o devo contattarlo ogni tanto?>
Dal mio punto di vista dovrebbe considerare i bisogni di questo ragazzo e comportarsi di conseguenza in merito alla frequenza dei contatti , lo ascolti empaticamente e magari lo sensibilizzi in merito ad un trattamento per i suoi disagi se ne avesse la possibilità, tenendo presente che solo a lui però spetta decidere.
Cordialmente
<Il suo cambiamento è dovuto alla depressione che sta ritornano fuori o da qualche altra cosa?>
Gentile Utente,
diagnosi da qui non ne possiamo fare, sembra evidente da quanto riferisce che il suo ragazzo stia vivendo un periodo difficile, stressante e faticoso, tuttavia ci parla non solo di disagi recenti ma anchi pregressi se non ho capito male e, in linea generale, se non trattati efficacemente, si cronicizzano e peggiorano, anche dopo periodi di solo apparente remissione.
<Devo sparire o devo contattarlo ogni tanto?>
Dal mio punto di vista dovrebbe considerare i bisogni di questo ragazzo e comportarsi di conseguenza in merito alla frequenza dei contatti , lo ascolti empaticamente e magari lo sensibilizzi in merito ad un trattamento per i suoi disagi se ne avesse la possibilità, tenendo presente che solo a lui però spetta decidere.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 24/03/2013.
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