Depressione del mio compagno
ho bisogno di aiuto...un'anno fa io e il mio ragazzo abbiamo deciso di andare a vivere insieme...lui per lavoro fu trasferito e dopo 2 anni di amore a distanza abbiamo pensato di avvicinarci trasferendomi da lui e quindi raggiungerlo lasciando la mia vecchia vita, gli amici e la famiglia e ho avuto la fortuna di trovare un bel lavoro...dopo una serie di piccoli litigi ke andavano avanti da mesi, x me risolvibili, lui è entrato in depressione e io credetemi le ho provate veramente tutte (credo) pur di aiutarlo e nel frattempo mi sentivo dire ke nn aveva certezze da darmi sul nostro futuro,ke nn sapeva se mi amava...in poche parole è alla ricerca di se stesso è non è in grado di reagire,prendere decisioni,è apatico...insomma è depresso...pur di aiutarlo x amor suo ho provato a stargli accanto e fargli sentire la mia presenza e nn solo...MA NIENTE! allora ho pensato:" forse lo sto assillando troppo !" Quindi decido di distaccarmi un pò nn facendogli più domande e aspettare ke fosse lui a cercare il mio aiuto...MA NEANKE QUESTO TENTATIVO è SERVITO..gli ho proposto di andare da uno psicologo e sembrava di essersi convinto (facendo le sedute su skipe) ma ne avrà fatte solo3 o4 nn so per quale ragione ha smesso...sono 5 mesi ke mi comporto come una psicologa a casa x cercare di capire cos'è ke lo turba così tanto da buttarlo cosi giu parlando per ore...è consapevole del fatto ke a me questa situazione mi sta distruggendo...e questo lo fa soffrire tantissimo e io ne soffro xkè lo amo tremendamente,ho paura di perderlo nn so piu come aiutarlo...qualke giorno fa ha deciso di staccare la spina partendo per almeno una settimana dalla sua famiglia è ha avuto tutto il mio appoggio sperando ke lo potesse aiutare...fino al giorno prima di partire abbiamo avuto l'ennesima crisi del suo amore x me...allora ho pensato all'ennesimo tentativo,gli ho proposto di nn sentirci in quella settimana x dimostrare a se stesso se sentiva la mia mancanza oppure no e se l'avrebbe sentita di chiamarmi...ora lui è dalla sua famiglia, sono passati 4 lunghissimi giorni senza sentirci x me una tortura...ma mi tengo informata del suo stato chiamando ogni tanto sua madre ke nn sa cosa fare, lo vede apatico ma mi conforta dicendomi ke lui mi vede come la donna della sua vita ma ha tante paure..Passando questi giorni da sola cerco di occupare la mente tra lavoro e palestra...al pensiero di tornare a casa mi sale un'angoscia tremenda e piango ininterrottamente a rischio di deprimermi anke io.Oggi nn ce l'ho fatta il bisogno di sentirlo era insopportabile,avevo bisogno ke lui mi dicesse qualcosa nel bene o nel male...in modo ke io mi possa mettere l'anima in pace altrimenti avrei preso io la decisione di andare via a malincuore e cercare un'altro posto dove andare...l'ho chiamato! siamo stati ore al telefono ma lui è ancora confuso..abbiamo deciso di allontanarci, io devo riprendere in mano la mia vita altrimenti rischio di lasciarmi andare anke io vivendo un'amore ke mi tiene per aria
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Cara Utente,
se il suo compagno soffre di un disturbo dell'umore è necessario che si faccia curare e per fare questo deve incontrare di persona (e non via skype) uno psicologo psicoterapeuta ed eventualmente anche un medico psichiatra, che valuti l'opportunità di prescrivergli una terapia farmacologica.
Nè lei nè la sua famiglia potete molto di fronte a una condizione presumibilmente patologica (la cautela da parte mia è d'obbligo, perchè senza incontrarlo di persona non è possibile per me conoscere davvero la sua situazione) e qualunque tentativo di tenere un atteggiamento piuttosto che quello opposto si è rivelato infatti infruttuoso.
Quello che il ragazzo le dice ("mi sentivo dire ke nn aveva certezze da darmi sul nostro futuro,ke nn sapeva se mi amava...") può dipendere da un stato depressivo, ma può anche rappresentare una condizione di reale dubbio sui suoi sentimenti che non riesce a chiarire a sè stesso, e solo il dialogo con uno psicologo può aiutarlo a capire in cosa consista davvero il problema.
se il suo compagno soffre di un disturbo dell'umore è necessario che si faccia curare e per fare questo deve incontrare di persona (e non via skype) uno psicologo psicoterapeuta ed eventualmente anche un medico psichiatra, che valuti l'opportunità di prescrivergli una terapia farmacologica.
Nè lei nè la sua famiglia potete molto di fronte a una condizione presumibilmente patologica (la cautela da parte mia è d'obbligo, perchè senza incontrarlo di persona non è possibile per me conoscere davvero la sua situazione) e qualunque tentativo di tenere un atteggiamento piuttosto che quello opposto si è rivelato infatti infruttuoso.
Quello che il ragazzo le dice ("mi sentivo dire ke nn aveva certezze da darmi sul nostro futuro,ke nn sapeva se mi amava...") può dipendere da un stato depressivo, ma può anche rappresentare una condizione di reale dubbio sui suoi sentimenti che non riesce a chiarire a sè stesso, e solo il dialogo con uno psicologo può aiutarlo a capire in cosa consista davvero il problema.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile Utente,
come andava il vostro rapporto prima della convivenza?
La decisione di vivere insieme è stata condivisa, il suo partner era sufficientemente convinto di questa scelta?
Cosa ha rappresentato per lui il trasferimento?
E' soddisfatto del suo lavoro?
<dopo una serie di piccoli litigi ke andavano avanti da mesi, x me risolvibili, lui è entrato in depressione> Come avete affrontato le vostre discussioni? Ne avete sviscerato i veri motivi, le questioni importanti? Li avete poi risolti o accantonati?
Come si svolge la vostra vita di coppia?
Come spiega il suo ragazzo la confusione e il malessere che prova?
<gli ho proposto di andare da uno psicologo e sembrava di essersi convinto (facendo le sedute su skipe) ma ne avrà fatte solo3 o4>
Come mai questa scelta e non quella di incontri in presenza?
Perdoni le molte domande ma sono utili per poterle dare una risposta più compiuta, pur nei limiti di un consulto on line.
In ogni caso il suo ragazzo dovrebbe incontrare uno specialista di persona, per una valutazione diretta e un eventuale percorso terapeutico atto a restituirgli migliore benessere.
Cordialmente
come andava il vostro rapporto prima della convivenza?
La decisione di vivere insieme è stata condivisa, il suo partner era sufficientemente convinto di questa scelta?
Cosa ha rappresentato per lui il trasferimento?
E' soddisfatto del suo lavoro?
<dopo una serie di piccoli litigi ke andavano avanti da mesi, x me risolvibili, lui è entrato in depressione> Come avete affrontato le vostre discussioni? Ne avete sviscerato i veri motivi, le questioni importanti? Li avete poi risolti o accantonati?
Come si svolge la vostra vita di coppia?
Come spiega il suo ragazzo la confusione e il malessere che prova?
<gli ho proposto di andare da uno psicologo e sembrava di essersi convinto (facendo le sedute su skipe) ma ne avrà fatte solo3 o4>
Come mai questa scelta e non quella di incontri in presenza?
Perdoni le molte domande ma sono utili per poterle dare una risposta più compiuta, pur nei limiti di un consulto on line.
In ogni caso il suo ragazzo dovrebbe incontrare uno specialista di persona, per una valutazione diretta e un eventuale percorso terapeutico atto a restituirgli migliore benessere.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Utente
grazie cercherò di convincerlo a fare un'incontro diretto cn uno specialista...nn credo ke lui abbia dubbi su di me ...anzi lui ha grandi sensi di colpa xkè nonostante tutto io continuo a esserci per lui e sa che sto facendo tutto il posssibile anke se io ne sto soffrendo moltissimo...in questo momento si sente egoista e crede ke il suo destino è quello di rimanere solo...ha paura di nn saper darmi quello di cui ho bisogno e nn vuole illudermi..ma no perchè lui non voglia e perchè è la sua indone..ha sempre vissuto da solo..e lui spesso mi ripete che anke quando era a casa sin da piccolo lo è sempre stato...nn conosce l'affetto di una famiglia unita...mentre io si e il solo pensiero di rimanere sola mi terrorizza..spesso mette a confronto la mia famiglia con la sua...forse gli mette ansia il fatto che io gli faccia sentire il mio affetto e lui nn riesce ad abituarsi a questo dopo aver vissuto 30 della sua vita da solo senza ke nessuno si preoccupasse realmente del suo essere
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"forse gli mette ansia il fatto che io gli faccia sentire il mio affetto e lui nn riesce ad abituarsi a questo dopo aver vissuto 30 della sua vita da solo senza ke nessuno si preoccupasse realmente del suo essere"
Questo è possibile e la solitudine abbandonica che ha esperito da sempre può essere alla base del suo stato depressivo.
Questo è possibile e la solitudine abbandonica che ha esperito da sempre può essere alla base del suo stato depressivo.
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Utente
il nostro rapporto prima della convivenza andava benissimo mai litigi.ci sentivamo piu volte al giorno e quando era possibile organizzavamo dei viaggeti cn gli amici .ma ci mancava il viverci nella quotidianità..era in programma il fatto di avvicinarci ma nn c'era una data certa ,ma nel frattempo sia io che lui cercavamo un lavoro per me ..e la fortuna ha voluto che io lo trovassi subito e quindi nn abbiamo avuto il tempo di ragionarci su...e lui era contetnto xkè finalmente potevamo stare insieme e conoscerci meglio giorno per giorno con le nostre abitudini...e ha apprezzato tanto la mia decisione di lasciare tutto per lui e iniziare una nuova vita...llui per il suo lavoroha avuto una serie di trasferimenti...ma nn è soddisfatto xkè nn è quello ke avrebbe voluto fare nella vita ...lui ha altre passioni come lo sport. I nostri litigi sono causati da un'ìavvenimento accaduto dopo i primi mesi del mio trasferimento..avevo scoperto una conversazione cn un'altra persona col la quale lui faceva il"galletto" in quel momento mi sn sentita ferita e delusa ma sempre per amor suo e la sua dimostrazione di essere veramente dispiaciuto abbiamo cercato di andare avanti ma creando in me delle piccole insicurezze ke a lui pesavano..quindi erano discussioni abbastanza accese ma poi facevamo pace senza mai trovare una soluzione.La nosrta vita diventata abitudinaria lavoro casa e lui palestra(questa settimana l'ho iniziata anke io)..nel weekend uscita cn gli amici.lui nn sa darmi spiegazioni vive di sensi di colpa e sa ke mi sta facendo del male e questo nn lo aiuta per niente ma ne soffre di piu xkè vede la mia forza nel cercare di capirlo...e lui si sente debole
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E' possibile che sia andato in crisi perchè non ha avuto in precedenza alcuna esperienza di vicinanza come la sta avendo adesso con lei, ma è anche possibile che la vita routinaria che state conducendo non corrisponda alle aspettative che aveva prima sul vostro futuro.
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Utente
io nn ce la faccio piu a sostenere questa situazione...la mia vita è diventata sofferente...ho paura di perderlo lui per me è l'uomo della mia vita..non mi sta chiamando ed è una tortura cosa mi consigliate di fare? devo andare via da questa casa e trovare unìaltro posto dove andare? lui dice ke l'unica cosa da fare e allontanarci per un po..ma io ho bisogno di sapre se mi ama o no ma in questo momento nn è in grado di darmi risposte..nn voglio vivere cn questo punto interogativo...nn ce la faccio! va avanti da troppo tempo...così rischio di cadere in depressione anke io..
[#11]
Come mai si è legata ad un tipo così poco affettuoso?
Si era resa conto che fosse così prima di convivere con lui?
Se lui sta insistendo perchè vi allontaniate per un po' lei ha solo due possibilità: o rispetta la sua richiesta, mettendo in conto che non abbia il coraggio di dirle in faccia che vuole chiudere la storia e che prenda tempo per questo, o gli chiede un chiarimento definitivo dicendogli che se ha qualcosa di spiacevole da dirle vuole che glielo dica per porre fine a questa situazione decisamente logorante.
Si era resa conto che fosse così prima di convivere con lui?
Se lui sta insistendo perchè vi allontaniate per un po' lei ha solo due possibilità: o rispetta la sua richiesta, mettendo in conto che non abbia il coraggio di dirle in faccia che vuole chiudere la storia e che prenda tempo per questo, o gli chiede un chiarimento definitivo dicendogli che se ha qualcosa di spiacevole da dirle vuole che glielo dica per porre fine a questa situazione decisamente logorante.
[#12]
Utente
è una domanda ke nn saprei rispondere...credevo ke andando a vivere insieme sarebbe stato tutto diverso...se sn cosi innamorata di lui da metterlo al primo posto ci sarà un motivo ma amodo suo mi ha sempre dimostrato di tenerci a me..es. piccole sorprese improvvise è parte del suo carattere. io in questo momento cerco casa e lui lo sa..e questo lo ha spiazzato....ieri ci siamo sentiti e gli ho chiesto di prendere una decisione xkè a me non sta facendo del bene altrimenti l'avrei presa io..lui è stato tutto il tempo a piangere al telefono dicendomi ke a lui servirebbe solo un periodo di pausa x cercare di ritrovare se stesso senza farmi del male...ma io su questo non sono d'accordo non ce la faccio piu una volta ke me ne andrò da quella casa vorrei iniziare da capo senza di lui è questo glista facendo ancora piu del malexkè è consapevole di allontanarmi...se la sua intenzione era quella di chiudere non avrebbe aspettato altro e lo avrei subito capito...lui ha bisogno di aiuto e nn me la sento di abbandonarlo..lui crede ke il suo destino è quello di rimanere solo le sembra una persona una persona ke vuole lasciarmi o ke kiede un po di pazienza?
grazie
grazie
[#13]
Tornando all'ipotesi iniziale, è anche possibile che soffra di un disturbo depressivo.
Da qui però non posso nè confermarlo nè escluderlo.
In questo senso può comunicargli che considererebbe come gesto di buona volontà e di autentico desiderio di cambiamento il fatto che iniziasse a farsi aiutare seriamente da uno psicologo psicoterapeuta.
Se vuole dargli del tempo gleilo dia mentre lui fa qualcosa di attivo per risolvere la situazione, non mentre continua semplicemente a rimuginare e a disperarsi fra sè e sè.
Da qui però non posso nè confermarlo nè escluderlo.
In questo senso può comunicargli che considererebbe come gesto di buona volontà e di autentico desiderio di cambiamento il fatto che iniziasse a farsi aiutare seriamente da uno psicologo psicoterapeuta.
Se vuole dargli del tempo gleilo dia mentre lui fa qualcosa di attivo per risolvere la situazione, non mentre continua semplicemente a rimuginare e a disperarsi fra sè e sè.
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Ok, quindi si tratta solo di decidere come comportarsi oggi.
Se intendeva chiedere se è meglio che lo chiami o che non lo chiami le posso dire che sconsiglierei di chiamarlo e rimanderei direttamente a domani il discorso, visto che vi rivedrete.
Cerchi di fare qualcosa che la tenga impegnata fuori casa per evitare di pensarci tutto il giorno.
Se intendeva chiedere se è meglio che lo chiami o che non lo chiami le posso dire che sconsiglierei di chiamarlo e rimanderei direttamente a domani il discorso, visto che vi rivedrete.
Cerchi di fare qualcosa che la tenga impegnata fuori casa per evitare di pensarci tutto il giorno.
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Utente
è tornato e pensa ke la cosa più giusta per il bene di tutti e due sia quella di allontanarci e di rimanere solo,ma non mi sembra sollevato di avermelo detto..anzi continua a piangere e non riesco a capirlo...dice che non vuole illudermi e che forse il suo destino è quello di rimanere solo ma pensa ke io sono perfetta come donna della sua vita...non ci sto capendo piu niente...di certo non posso costringerlo e devo accettare la sua scelta..
Questo consulto ha ricevuto 21 risposte e 2k visite dal 23/03/2013.
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