Parlare di sesso scadente con il partner
Salve, sono sono fidanzata da 7 mesi circa e ho un problema inerente al sesso con il mio ragazzo.
Ci siamo conosciuti tramite amici ed è stato subito amore.
Abbiamo iniziato a frequentarci e dopo poco tempo è arrivato il sesso non da oscar ma molto passionale.
Un mese fa iniziò lo Stage con la scuola e il nostro rapporto platonico non cambiò, ma il sesso sì.
Inizialmente credevo dipendesse dal fatto che non è abituato a lavorare (ha lavorato poco in passato è sempre andato a scuola) dunque il suo durar poco durante il rapporto sessuale lo giustificavo ed ero felice lo stesso.
Passò poi dal non soddisfarmi sessualmente al non fare sesso direttamente, fino a quando una mattina appena svegli andai in bagno a prepararmi e mentre mi preparavo lui arrivò da me e mi tocco il seno allora io scoppiai e gli dissi: sarai pur bello ma non balli, sono due settimane che non facciamo sesso.
Si stoppò la conversazione dopo le sue scuse per il lavoro e la stanchezza che gli causava, non riprendemmo più il discorso ma riprendemmo a far sesso.
Purtroppo però il sesso del tentativo di ripresa nella via dell'eros è diventato scadente, eccitante all'inizio e poco soddisfacente nell'insieme.
Dopo avergli fatto quella piccola frecciatina ricominciò a stuzzicarmi con i soliti giochetti del bacio sul collo eccetera, ma a letto non è migliorato.
Ieri mentre facevamo sesso, stavo per raggiungere l'orgasmo in quel momento lui è venuto ma non si è fermato e abbiamo continuato ad andare avanti: mi chiedeva se mi piaceva (forse per compiacersi) e io dicevo di si, perchè in quel momento non stava andando malissimo.
Al mio terzo si, lui è venuto di nuovo e una terza volta dopo tutta quell'inutile fatica non riuscivo e lui nemmeno.
Ci siamo dunque rivestiti con la differenza che io ho piantato il muso e lui non è riuscito a chiedermi cosa avessi.
Film già avviato al pc, mi sdraio quindi in direzione del pc con occhi fissi al film, mentre noto che lui mi guardava da qualche minuto con aria dispiaciuta; mi ha dato la mano e mi ha detto di volermi bene.
Dopo di ciò ogni 2o3 minuti mi accarezzava e con la coda dell'occhio mi accorgevo che mi fissava sempre più afflitto.
Ci vogliamo bene, anzi ci amiamo anche se ancora non abbiamo espresso questo sentimento l'un l'altro, però ho bisogno che lui riesca a soddisfarmi sessualmente perchè diventa problematico lo stato enfasi post sesso se io non posso condividere quel piacere.
Ho solo un anno in più di lui con la differenza che lavoro da 8anni, ho una convivenza alle spalle e vivo da sola da 4anni.
Ho bisogno di sapere come parlargli o come agire perchè non voglio ferirlo ma non voglio nemmeno far finta di nulla, purtroppo rischierei di scoppiare e fargli male se dovessi continuare così.
Ci siamo conosciuti tramite amici ed è stato subito amore.
Abbiamo iniziato a frequentarci e dopo poco tempo è arrivato il sesso non da oscar ma molto passionale.
Un mese fa iniziò lo Stage con la scuola e il nostro rapporto platonico non cambiò, ma il sesso sì.
Inizialmente credevo dipendesse dal fatto che non è abituato a lavorare (ha lavorato poco in passato è sempre andato a scuola) dunque il suo durar poco durante il rapporto sessuale lo giustificavo ed ero felice lo stesso.
Passò poi dal non soddisfarmi sessualmente al non fare sesso direttamente, fino a quando una mattina appena svegli andai in bagno a prepararmi e mentre mi preparavo lui arrivò da me e mi tocco il seno allora io scoppiai e gli dissi: sarai pur bello ma non balli, sono due settimane che non facciamo sesso.
Si stoppò la conversazione dopo le sue scuse per il lavoro e la stanchezza che gli causava, non riprendemmo più il discorso ma riprendemmo a far sesso.
Purtroppo però il sesso del tentativo di ripresa nella via dell'eros è diventato scadente, eccitante all'inizio e poco soddisfacente nell'insieme.
Dopo avergli fatto quella piccola frecciatina ricominciò a stuzzicarmi con i soliti giochetti del bacio sul collo eccetera, ma a letto non è migliorato.
Ieri mentre facevamo sesso, stavo per raggiungere l'orgasmo in quel momento lui è venuto ma non si è fermato e abbiamo continuato ad andare avanti: mi chiedeva se mi piaceva (forse per compiacersi) e io dicevo di si, perchè in quel momento non stava andando malissimo.
Al mio terzo si, lui è venuto di nuovo e una terza volta dopo tutta quell'inutile fatica non riuscivo e lui nemmeno.
Ci siamo dunque rivestiti con la differenza che io ho piantato il muso e lui non è riuscito a chiedermi cosa avessi.
Film già avviato al pc, mi sdraio quindi in direzione del pc con occhi fissi al film, mentre noto che lui mi guardava da qualche minuto con aria dispiaciuta; mi ha dato la mano e mi ha detto di volermi bene.
Dopo di ciò ogni 2o3 minuti mi accarezzava e con la coda dell'occhio mi accorgevo che mi fissava sempre più afflitto.
Ci vogliamo bene, anzi ci amiamo anche se ancora non abbiamo espresso questo sentimento l'un l'altro, però ho bisogno che lui riesca a soddisfarmi sessualmente perchè diventa problematico lo stato enfasi post sesso se io non posso condividere quel piacere.
Ho solo un anno in più di lui con la differenza che lavoro da 8anni, ho una convivenza alle spalle e vivo da sola da 4anni.
Ho bisogno di sapere come parlargli o come agire perchè non voglio ferirlo ma non voglio nemmeno far finta di nulla, purtroppo rischierei di scoppiare e fargli male se dovessi continuare così.
[#1]
Gentile Utente,
la sua descrizione del peggioramento delle prestazioni del suo ragazzo è piuttosto carica di aggressività nei suoi confronti: è molto critica e sembra quasi solo aspettarsi da lui che sia all'altezza di un certo livello prestazionale, come se tutto il vostro rapporto - o quasi - dipendesse da quello.
Poi però alla fine ci dice questo:
"Ci vogliamo bene, anzi ci amiamo anche se ancora non abbiamo espresso questo sentimento l'un l'altro".
Come mai secondo lei c'è fra voi questo pudore nel campo dei sentimenti?
Aprirsi sui propri sentimenti può essere molto più difficile che aprirsi per quanto riguarda il sesso, soprattutto se considerato come mera prestazione, ed espone alla possibilità di essere feriti e di rendersi quindi vulnerabili.
Qualcosa la preoccupa al riguardo?
Si può secondo me ipotizzare che la sua forte concentrazione sulle prestazioni del ragazzo dipenda o da pregressa aggressività (magari in origine rivolta al suo ex, con il quale conviveva) che ora sta spostando su di lui, o dalla sostanziale esclusione dell'aspetto affettivo dal vostra rapporto, che la porta a concentrarsi (difensivamente o meno) sul sesso e anche a non dare il giusto peso a fattori come il cambiamento di vita che il ragazzo ha da poco subito e che può essere la causa del suo "calo prestazionale".
Se lo stage lo mette in crisi perchè si deve sentire all'altezza di un nuovo ambiente e ruolo è plausibile che questo si rifletta anche sulla sua capacità di essere "all'altezza" a letto, perchè l'ansia da prestazione può investire più ambiti.
Nel caso in cui la spiegazione fosse questa è poco ma sicuro che il suo atteggiamento ipercritico non agevolerà il recupero di una vita sessuale soddisfacente.
Cosa ci può dire della sua passata convivenza?
la sua descrizione del peggioramento delle prestazioni del suo ragazzo è piuttosto carica di aggressività nei suoi confronti: è molto critica e sembra quasi solo aspettarsi da lui che sia all'altezza di un certo livello prestazionale, come se tutto il vostro rapporto - o quasi - dipendesse da quello.
Poi però alla fine ci dice questo:
"Ci vogliamo bene, anzi ci amiamo anche se ancora non abbiamo espresso questo sentimento l'un l'altro".
Come mai secondo lei c'è fra voi questo pudore nel campo dei sentimenti?
Aprirsi sui propri sentimenti può essere molto più difficile che aprirsi per quanto riguarda il sesso, soprattutto se considerato come mera prestazione, ed espone alla possibilità di essere feriti e di rendersi quindi vulnerabili.
Qualcosa la preoccupa al riguardo?
Si può secondo me ipotizzare che la sua forte concentrazione sulle prestazioni del ragazzo dipenda o da pregressa aggressività (magari in origine rivolta al suo ex, con il quale conviveva) che ora sta spostando su di lui, o dalla sostanziale esclusione dell'aspetto affettivo dal vostra rapporto, che la porta a concentrarsi (difensivamente o meno) sul sesso e anche a non dare il giusto peso a fattori come il cambiamento di vita che il ragazzo ha da poco subito e che può essere la causa del suo "calo prestazionale".
Se lo stage lo mette in crisi perchè si deve sentire all'altezza di un nuovo ambiente e ruolo è plausibile che questo si rifletta anche sulla sua capacità di essere "all'altezza" a letto, perchè l'ansia da prestazione può investire più ambiti.
Nel caso in cui la spiegazione fosse questa è poco ma sicuro che il suo atteggiamento ipercritico non agevolerà il recupero di una vita sessuale soddisfacente.
Cosa ci può dire della sua passata convivenza?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Il pudore sui sentimenti: credo dipenda dal fatto che lui non ha mai avuto una relazione stabile prima di me e non ha mai dunque avuto la possibilità di saperlo dire e il mio atteggiamento non lo mette in posizione da poterlo fare mentre da parte mia riguarda le relazioni passate, con appunto compresa la convivenza.
La convivenza è stata un esperienza che in alcuni campi mi ha aiutato parecchio, in altri come nell'amore mi ha limitata.
Eravamo abbastanza affiatati come coppia, ma io ero diventata solo quello che lui voleva, mi ero annullata per star bene con lui.
Ero dipendente da lui, non mi faceva uscire e io stavo bene lo stesso.
Fino a quando io conobbi una ragazza a lavorare che era nella mia stessa situazione, più la guardavo morire e più capivo che dovevo uscirne: dopo varie discussioni con il mio ex mi mise le mani addosso, capitò anche alla ragazza che lavorava con me, ma a me successe 3 volte di fila, alla terza presi la macchina, passai a prendere la ragazza perchè mi chiamò piangendo e lo lasciai definitivamente.
Non avevo letto alcune cose prima: non ho specificato che lo Stage è già terminato da una settimana, era un semplice percorso lavorativo di due settimane.
La convivenza è stata un esperienza che in alcuni campi mi ha aiutato parecchio, in altri come nell'amore mi ha limitata.
Eravamo abbastanza affiatati come coppia, ma io ero diventata solo quello che lui voleva, mi ero annullata per star bene con lui.
Ero dipendente da lui, non mi faceva uscire e io stavo bene lo stesso.
Fino a quando io conobbi una ragazza a lavorare che era nella mia stessa situazione, più la guardavo morire e più capivo che dovevo uscirne: dopo varie discussioni con il mio ex mi mise le mani addosso, capitò anche alla ragazza che lavorava con me, ma a me successe 3 volte di fila, alla terza presi la macchina, passai a prendere la ragazza perchè mi chiamò piangendo e lo lasciai definitivamente.
Non avevo letto alcune cose prima: non ho specificato che lo Stage è già terminato da una settimana, era un semplice percorso lavorativo di due settimane.
[#3]
Quindi si può pensare che lei abbia accumulato molta rabbia nei confronti sia del suo ex sia di sè stessa, per essers lasciata trattare così.
Questo ragazzo però non è il suo ex e forse gli sta facendo pagare colpe non sue sottoponendolo a un trattamento privo di empatia e carico di rabbia per le aspettative disattese (dall'altro, non da lui).
Perchè non gli dice chiaramente cosa prova per lui?
Questo ragazzo però non è il suo ex e forse gli sta facendo pagare colpe non sue sottoponendolo a un trattamento privo di empatia e carico di rabbia per le aspettative disattese (dall'altro, non da lui).
Perchè non gli dice chiaramente cosa prova per lui?
[#4]
Utente
Non lo faccio per paura.
Io so che lui non è il mio ex, sono passati 2anni prima che io riprendessi ad uscire seriamente con gli uomini dopo il flop della mia convivenza.
Ho avuto comunque storielle, che appena diventavano un pò più importanti troncavo, poi è arrivato lui che mi ha avvolto e intrattenuta e mi sono lasciata cullare dalle basi di una nuova relazione stabile.
Solo che ora io so di amarlo, ma non voglio espormi perchè so che sarei insicura per aver scoperto i cavi!
Io so che lui non è il mio ex, sono passati 2anni prima che io riprendessi ad uscire seriamente con gli uomini dopo il flop della mia convivenza.
Ho avuto comunque storielle, che appena diventavano un pò più importanti troncavo, poi è arrivato lui che mi ha avvolto e intrattenuta e mi sono lasciata cullare dalle basi di una nuova relazione stabile.
Solo che ora io so di amarlo, ma non voglio espormi perchè so che sarei insicura per aver scoperto i cavi!
[#5]
"non voglio espormi perchè so che sarei insicura per aver scoperto i cavi!"
La sua paura è comprensibile e probabilmente in questi due anni ha troncato le relazioni che stavano diventando troppo serie proprio per evitare il pericolo di rendersi vulnerabile, ma secondo lei quale potrebbe essere la reazione di questo ragazzo se lei si aprisse e gli dicesse cosa prova?
La sua paura è comprensibile e probabilmente in questi due anni ha troncato le relazioni che stavano diventando troppo serie proprio per evitare il pericolo di rendersi vulnerabile, ma secondo lei quale potrebbe essere la reazione di questo ragazzo se lei si aprisse e gli dicesse cosa prova?
[#6]
Utente
Probabilmente avrà paura ma ricambierà, io alle volte ho sentito la sua esitazione nel dirmi cosa prova.
Tante altre nel silenzio ha detto il mio nome per poi soffermarsi un attimo e abbracciarmi come se volesse parlarmi ma reprime.
In quei momenti io avrei voluto solo dirgli: anche io.
Perchè lo sentivo dentro cosa voleva dirmi.
Non escludo che possa anche dirmi che per lui, ancora, non è così e i segnali li ho colti male io.
Lei crede che se dovessi aprirmi, sarei più in grado di godermi la prestazione sessuale senza essere troppo concentrata sull'insoddisfazione?
Tante altre nel silenzio ha detto il mio nome per poi soffermarsi un attimo e abbracciarmi come se volesse parlarmi ma reprime.
In quei momenti io avrei voluto solo dirgli: anche io.
Perchè lo sentivo dentro cosa voleva dirmi.
Non escludo che possa anche dirmi che per lui, ancora, non è così e i segnali li ho colti male io.
Lei crede che se dovessi aprirmi, sarei più in grado di godermi la prestazione sessuale senza essere troppo concentrata sull'insoddisfazione?
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Secondo me la sua eccessiva concentrazione sulle prestazioni del ragazzo deriva dal fatto che sta tenendo per sè i sentimenti e sta conividendo con lui solo la parte sessuale del rapporto, con il risultato sia di iperinvestire in questo, sia di riversare nel pensiero della mancata soddisfazione sessuale (o meglio, della sua incapacità di essere all'altezza e di soddisfarla) rancori passati che originano dal rapporto con il suo ex.
In questo senso portare la relazione attuale ad un livello di maggiore apertura, intimità e confidenza potrà portare benefici ad entrambi e anche aiutare il ragazzo a non sentirsi continuamente sotto esame e colpevole della sua insoddisfazione.
In questo senso portare la relazione attuale ad un livello di maggiore apertura, intimità e confidenza potrà portare benefici ad entrambi e anche aiutare il ragazzo a non sentirsi continuamente sotto esame e colpevole della sua insoddisfazione.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 8.9k visite dal 23/03/2013.
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