Gioco compulsivo
Gentili Dottori,
Non scrivo per un mio problema bensì per un problema che affligge mio padre, da qualche anno a questa parte ha un problema con le slot machine, oltre ad aver perso solo soldi un recente episodio ci ha veramente messi in ansia, ha perso una grande quantità di denaro che non gli apparteneva, a suo dire si è reso conto dell'accaduto (non è la prima volta che mortificato ammette l'errore) ma non sappiamo se fidarci o meno.
Tenendo presente che mio padre è una persona vecchio stampo e non credo sia tipo da andare in terapia o in qualche centro con altre persone, come dobbiamo comportarci con lui?
Siamo veramente molto preoccupati perché crediamo che la cosa continui e non sappiamo come aiutarlo, non siamo una famiglia che può permettersi (come penso la gran parte degli italiani) grandi esborsi di denaro, non sappiamo proprio cosa dirgli e come comportarci, non so se è importante, forse è una semplice coincidenza, ma ora che scrivo ricordo che questa sua dipendenza si è scatenata dopo un grave episodio cardiaco, prima di questo non si è verificato alcun problema, o meglio, forse giocava anche prima ma non è successo nulla di grave come ora.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Non scrivo per un mio problema bensì per un problema che affligge mio padre, da qualche anno a questa parte ha un problema con le slot machine, oltre ad aver perso solo soldi un recente episodio ci ha veramente messi in ansia, ha perso una grande quantità di denaro che non gli apparteneva, a suo dire si è reso conto dell'accaduto (non è la prima volta che mortificato ammette l'errore) ma non sappiamo se fidarci o meno.
Tenendo presente che mio padre è una persona vecchio stampo e non credo sia tipo da andare in terapia o in qualche centro con altre persone, come dobbiamo comportarci con lui?
Siamo veramente molto preoccupati perché crediamo che la cosa continui e non sappiamo come aiutarlo, non siamo una famiglia che può permettersi (come penso la gran parte degli italiani) grandi esborsi di denaro, non sappiamo proprio cosa dirgli e come comportarci, non so se è importante, forse è una semplice coincidenza, ma ora che scrivo ricordo che questa sua dipendenza si è scatenata dopo un grave episodio cardiaco, prima di questo non si è verificato alcun problema, o meglio, forse giocava anche prima ma non è successo nulla di grave come ora.
Vi ringrazio per l'attenzione.
[#1]
Psicologo
Gentile ragazzo,
capisco la sua preoccupazione e la sua difficoltà nell'affrontare il problema con suo padre.
Le persone che sviluppano una vera e propria dipendenza dal gioco, non so se questo sia il caso di suo padre, ma andrebbe sicuramente approfondito, difficilmente riconoscono di avere un problema e sono di solito costrette a farlo quando la situazione economica è ormai gravemente compromessa.
"ha perso una grande quantità di denaro che non gli apparteneva, a suo dire si è reso conto dell'accaduto (non è la prima volta che mortificato ammette l'errore) ma non sappiamo se fidarci o meno"
Quest'episodio è abbastanza tipico e fa pensare ad una situazione da non sottovalutare, il controllo della situazione da parte di suo padre sta venendo meno ed è importante intervenire tempestivamente.
Il mio consiglio è di rivolgersi al Se.r.t della sua Ulss di competenza, il trattamento di casi come quello di suo padre prevede infatti il coinvolgimento attivo dei familiari quindi potrebbe prendere lei un appuntamento e insieme allo specialista valutare il modo migliore per coinvolgere suo padre in un percorso di cura.
capisco la sua preoccupazione e la sua difficoltà nell'affrontare il problema con suo padre.
Le persone che sviluppano una vera e propria dipendenza dal gioco, non so se questo sia il caso di suo padre, ma andrebbe sicuramente approfondito, difficilmente riconoscono di avere un problema e sono di solito costrette a farlo quando la situazione economica è ormai gravemente compromessa.
"ha perso una grande quantità di denaro che non gli apparteneva, a suo dire si è reso conto dell'accaduto (non è la prima volta che mortificato ammette l'errore) ma non sappiamo se fidarci o meno"
Quest'episodio è abbastanza tipico e fa pensare ad una situazione da non sottovalutare, il controllo della situazione da parte di suo padre sta venendo meno ed è importante intervenire tempestivamente.
Il mio consiglio è di rivolgersi al Se.r.t della sua Ulss di competenza, il trattamento di casi come quello di suo padre prevede infatti il coinvolgimento attivo dei familiari quindi potrebbe prendere lei un appuntamento e insieme allo specialista valutare il modo migliore per coinvolgere suo padre in un percorso di cura.
[#2]
Ex utente
Innanzitutto la ringrazio per la risposta, il problema principale è quello di riuscire a metterlo "con le spalle al muro", anche se successo più di una volta tende a far capire che non ha intenzione di ricommettere l'errore, non trovo ne modi ne parole per fargli capire la gravità della situazione, mia madre è esasperata ed è difficile contare anche sul suo aiuto, può indicarmi una strategia valida per riuscire a convincerlo sia di avere un problema che a farsi aiutare?
[#3]
Gentile Utente,
comprendo le vostre preoccupazioni la dipendenza da gioco è un problema che coinvolge e mette in difficoltà la famiglia intera per più di un motivo.
E' una situazione delicata, ma non per questo impossibile da affrontare anche se difficile per voi senza aiuti riuscire a convincere il diretto interessato.
Per questo e per fare i primi passi in merito le segnalo questo sito al link
http://www.giocaresponsabile.it/?fuseaction=faq
Se crede ci può tenere aggiornati
Cordialmente
comprendo le vostre preoccupazioni la dipendenza da gioco è un problema che coinvolge e mette in difficoltà la famiglia intera per più di un motivo.
E' una situazione delicata, ma non per questo impossibile da affrontare anche se difficile per voi senza aiuti riuscire a convincere il diretto interessato.
Per questo e per fare i primi passi in merito le segnalo questo sito al link
http://www.giocaresponsabile.it/?fuseaction=faq
Se crede ci può tenere aggiornati
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
Potrebbe iniziare con il contattare Lei personalmente il Dipartimento della sua ASL dedicato a tale tipo di problematiche, in modo da capire come riuscire a creare un "aggancio" con suo papà:
http://www.asl.fr.it/strutture/d3d
Non trascurate o sottovalutate la serietà e la gravità del problema: è indispensabile che venga trattato nelle strutture specifiche, senza illudersi che possa essere risolto in famiglia pur con tutta la vostra comprensibile buona volontà.
Cordialità.
http://www.asl.fr.it/strutture/d3d
Non trascurate o sottovalutate la serietà e la gravità del problema: è indispensabile che venga trattato nelle strutture specifiche, senza illudersi che possa essere risolto in famiglia pur con tutta la vostra comprensibile buona volontà.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#5]
Gentile Utente,
questo è il nocciolo della questione:
>>può indicarmi una strategia valida per riuscire a convincerlo sia di avere un problema che a farsi aiutare?<<
situazione molto complessa, ma non impossibile.
è come avere a che fare con un soggetto dipendente da sostanze (eroina ad es.). Come la Collega le suggerisco la struttura pubblica, si informi se nella sua AUSL di riferimento vengono organizzati dei gruppi (sono i più efficaci) per le persone dipendenti dal gioco d'azzardo.
questo è il nocciolo della questione:
>>può indicarmi una strategia valida per riuscire a convincerlo sia di avere un problema che a farsi aiutare?<<
situazione molto complessa, ma non impossibile.
è come avere a che fare con un soggetto dipendente da sostanze (eroina ad es.). Come la Collega le suggerisco la struttura pubblica, si informi se nella sua AUSL di riferimento vengono organizzati dei gruppi (sono i più efficaci) per le persone dipendenti dal gioco d'azzardo.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#6]
Gentile ragazzo,
Le dipendenze (in particolare quelle "senza sostanza" come quella del gioco) costituiscono una risorsa. Non certamente economica nel caso specifico, ma psichica. Una fonte di interesse, un obiettivo, un piacere. E' questo insieme di sensazion che il soggetto interessato cerca in quanto non dispone di alternative altettanto valide.
Affinche' la persona interessata possa farne a meno e' necessario che tali gratificazioni e piaceri possano essere sostiuiti da altri altrettanto validi e ltrettanto accessibili, affinche' il desiderio possa trasformarsi in un progetto realizzabile.
Mi associo ai colleghi nei consigli terpeutici, ma penso che una sensibilita' nei confronti della "domanda" esistenziale formulata dal babbo possa essere d'aiuto.
I migliori saluti
Le dipendenze (in particolare quelle "senza sostanza" come quella del gioco) costituiscono una risorsa. Non certamente economica nel caso specifico, ma psichica. Una fonte di interesse, un obiettivo, un piacere. E' questo insieme di sensazion che il soggetto interessato cerca in quanto non dispone di alternative altettanto valide.
Affinche' la persona interessata possa farne a meno e' necessario che tali gratificazioni e piaceri possano essere sostiuiti da altri altrettanto validi e ltrettanto accessibili, affinche' il desiderio possa trasformarsi in un progetto realizzabile.
Mi associo ai colleghi nei consigli terpeutici, ma penso che una sensibilita' nei confronti della "domanda" esistenziale formulata dal babbo possa essere d'aiuto.
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#7]
Gentile utente,
quando si parla di dipendenza non si può prescindere da un coinvolgimento di tutti i membri della famiglia. Il diretto interessato spesso non si rende conto di quello che il suo comportamento sta provocando alle persone che gli stanno intorno.
E' necessario che contattiate di persona uno specialista che vi potrà aiutare e spiegare dal punto di vista comportamentale come aiutare suo padre.
E' importante un sostegno di tutti i membri della famiglia più importanti, comprensione e tanta tanta pazienza.
quando si parla di dipendenza non si può prescindere da un coinvolgimento di tutti i membri della famiglia. Il diretto interessato spesso non si rende conto di quello che il suo comportamento sta provocando alle persone che gli stanno intorno.
E' necessario che contattiate di persona uno specialista che vi potrà aiutare e spiegare dal punto di vista comportamentale come aiutare suo padre.
E' importante un sostegno di tutti i membri della famiglia più importanti, comprensione e tanta tanta pazienza.
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
[#8]
Gentile Utente,
certamente come già detto dai colleghi è indispensabile affidarsi allo psichiatra e/o allo psicologo psicoterapeuta, ma in prima battuta voi in famiglia dovete regolamentare l'uso dei soldi, non permettendo il libero accesso a tutto il denaro, ma ad es. solo Euro 100 alla settimana da spendere per le slot.
Indipendentemente dalle ragioni che lo hanno portato a tale comportamento compulsivo, è importante anche che ci sia coerenza tra voi parenti, quindi che condividiate la stessa linea contro tale patologia.
Può essere molto utile anche per voi congiunti un aiuto psicologico per capire come relazionarvi con il papà. In genere questo servizio è disponibile presso le strutture che si occupano di dipendenza perchè alcuni comportamenti messi in atto talvolta mantengono o rafforzano il problema.
Saluti,
certamente come già detto dai colleghi è indispensabile affidarsi allo psichiatra e/o allo psicologo psicoterapeuta, ma in prima battuta voi in famiglia dovete regolamentare l'uso dei soldi, non permettendo il libero accesso a tutto il denaro, ma ad es. solo Euro 100 alla settimana da spendere per le slot.
Indipendentemente dalle ragioni che lo hanno portato a tale comportamento compulsivo, è importante anche che ci sia coerenza tra voi parenti, quindi che condividiate la stessa linea contro tale patologia.
Può essere molto utile anche per voi congiunti un aiuto psicologico per capire come relazionarvi con il papà. In genere questo servizio è disponibile presso le strutture che si occupano di dipendenza perchè alcuni comportamenti messi in atto talvolta mantengono o rafforzano il problema.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.3k visite dal 21/03/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.