Superare aborto

Buongiorno,
ho bisogno di sfogarmi con qualcuno su un dolore che non riesco a superare. Tutto è iniziato poco prima di Natale, il primo da sposata, faccio il test ed ecco: positivo! Io e mio marito eravamo felicissimi, pensavamo già al primo Natale con le famiglie riunite e il fantastico annuncio! Purtroppo però alla prima visita il bimbo non c'era già più... Ho perso il mio piccolo a sole 7 settimane, so che non è doloroso come per chi purtroppo perde un bimbo quasi alla fine della gravidanza o peggio ancora dopo che è nato. Era il mio primo bimbo arrivato subito al primo tentativo di ricerche, un'enorme fortuna e felicità svanita subito nel nulla. Ho fatto il raschiamento e come sono salita dalla sala operatoria mi hanno dovuto calmare perchè non smettevo di piangere. Poi piano piano ho cercato di rialzarmi e di ricominciare cercando di reagire, i primi due cicli sono arrivati, anche se strani, e quindi è segno che tutto sta tornando alla normalità. La cosa che mi fa star male è che io cerco di reagire non pensando a tutto quello che mi è successo ma il problema è che una mia collega è incinta, e ogni giorno si parla di lei e del suo bambino anche davanti a me, pur sapendo cosa mi è successo, e io penso che il mio piccolino non c'è più e che sfortuna del caso sarebbe nato una settimana prima di quello della mia collega, perchè siamo rimaste incinta praticamente nello stesso periodo, quindi sentendo gli aggiornamenti del suo piccolo penso a come anche il mio sarebbe giorno per giorno se ci sfosse ancora. Ogni volta che si parla di lei e del suo bambino io cambio argomento, non riesco nemmeno a chiedere come sta, è brutto da dire ma ho una rabbia dentro e mi chiedo perchè proprio a me! Vedo lei col pancione e penso a come potevo essere anchio ora...
La cosa che mi manda in bestia è che una mia collega chiede sempre come sta davanti a me e mi fa star male e penso che lei se ne accorga pure perchè vede che mi incupisco e mi dice pure: c'è qualcosa che non va? E io dico, niente!
Purtroppo non riesco a parlarne. Come posso fare? Poi sono pure circondata da persone che conosco e alcune amiche incinta che hanno tutte la scadenza nel periodo in cui l'avrei avuta anch'io.
Grazie per aver letto il mio sfogo.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<io cerco di reagire non pensando a tutto quello che mi è successo >>

Gentile Utente,
purtroppo ciò che le è capitato succede a tante donne, a tante coppie: ora che è possibile sapere precocemente se si aspetta un bambino, le illusioni (e le conseguenti brucianti delusioni) si moltiplicano, mentre un tempo si sarebbe magari pensato semplicemente ad un ritardo del ciclo.
So bene che questa non è una consolazione e non vuole di certo esserlo.
So bene che la razionalità in questi casi non è d'aiuto più di tanto.
Non credo però che la strategia che ha adottato sia la migliore: non è cercando di non pensare a quanto è accaduto e a quanto male sta che le cose si sistemeranno.
Le consiglierei invece di rivolgersi di persona ad uno psicologo, magari all'interno del Consultorio Familiare della sua ASL per avere un sostegno e cercare di superare questo momento critico.
Nella consapevolezza che superare non significa dimenticare, ma riuscire in un certo senso a "metabolizzare" questa brutta esperienza che oramai fa parte della sua vita.
Riesce a parlarne con suo marito?
Lui come l'ha vissuta?


Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
l'interruzione di una gravidanza è un avvenimento traumatico, un lutto che richiede tempo per essere elaborato.

Certamente le circostanze attinenti al suo contesto lavorativo, la collega incinta e le ricorrenti premure dell'altra, concorrono a ricordarle costantemente la sua esperienza dolorosa. A volte le persone non sono così empatiche, purtroppo succede che si possano muovere come un elefante in un negozio di cristalli.

Cercare di cacciare i pensieri credo non possa aiutarla nell'elaborazione del suo dolore.

Credo che le potrebbe essere utile un sostegno psicologico, per parlare della sua sofferenza ed essere aiutata ad elaborarla.

Ha qualcuno che le sta vicino con affetto?
Il suo compagno? Amici? Familiari?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
Utente
Utente
Gentilissime Dr.ssa Scalco e Dr.ssa Rinella,
Vi ringrazio per la Vostra celerità nel rispondermi. Mi sfogo ogni tanto con mio marito ma purtroppo anche lui soffre infatti spesso mi risponde che non dobbiamo più pensarci e di guardare avanti, che siamo fortunati perchè abbiamo visto che possiamo avere figli. Lui ha pienamente ragione, e non voglio a volte sfogarmi con lui perchè so che ci sta male per quello che ci è successo anche perchè poco tempo fa mi ha confidato che mentre correva nel parco a un certo punto è scoppiato in lacrime pensando al nostro bimbo.
Spesso ne parlo con mia mamma e mi da conforto e mi dice vedrai che presto avrai altri bimbi, di cercare di guardare avanti... Mia sorella purtroppo non ha voglia di parlarne, perchè anche lei ci soffre e poi ha già molti problemi, lei ha 27 anni (4 anni meno di me), vorrebbe sposarsi come ho fatto io, ma lei e il suo ragazzo non trovano lavoro e mi dice che io almeno sono riuscita a sposarmi e potrò avere un bimbo, e lei niente di tutto ciò...
Amiche sincere non ne ho e quindi non mi rimangono che mamma, sorella e marito...
Inoltre anche i miei suoceri non hanno avuto molta delicatezza nei miei confronti, basti pensare che mentre preparavo la borsa per il raschiamento in ospedale mi hanno chiesto se potevo mandare un messaggio di auguri alla figlia dei loro amici che aveva appena partorito dicendo che a lei era andato tutto bene nonostante fosse anche per lei la prima gravidanza!!! E poi avevo detto di non dirlo a nessuno e mia suocera lo ha detto a tutti i vicini così ogni volta che incontravo qualcuno mi dicevano tutti mi dispiace tanto e ora come stai?
Mio marito mi sta facendo reagire e mi fa sorridere quando mi fa i conti dei giorni fertili dicendo che ci pensa lui a farmi tornare il sorriso!!! Ma ieri come ho visto il ciclo arrivare ci sono rimasta male... Avevamo provato nei giorni giusti e niente... Ho paura che anche se per la prima gravidanza che purtroppo è andata male ci siamo riusciti al primo tentativo per la prossima dovrò aspettare...
Grazie ancora.
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

è fisiologico essere arrabbiate per un evento del genere, anzi correggerei quanto scrive Lei: "...so che non è doloroso come per chi purtroppo perde un bimbo quasi alla fine della gravidanza o peggio ancora dopo che è nato..." In realtà anche Lei ha avuto modo di investire emotivamente su questa gravidanza, anche se la Sua gioia è durata poco. Inoltre si sono scatenate delle fantasie sul Suo piccolino già quando ha saputo che c'era e certamente ancor prima che Lei rimanesse incinta c'aveva pensato....
Le dico questo perchè credo che Lei abbia bisogno di legittimare la Sua sofferenza, la seccatura, la rabbia ed eventualmente l'invidia verso la collega che dimostra non avere tatto nei Suoi confronti.
Ma anche il disagio verso la Sua collega che adesso è incinta.
Ciò che prova è umano.

Però è giusto per il Suo benessere lasciare andare queste emozioni e imparare ad usarle a proprio vantaggio, anzichè contro se stessa.

Anch'io Le suggerisco di provare a parlarne con uno psicologo di persona: Le servirà a mettere un po' d'ordine.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#5]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Comprendiamo il suo dolore e tutta la sintomatologia che lo accompagna.
Purtroppo a livello psichico l'aborto viene vissuto come un fallimento e cio' unito alla perdita della rappresentazione del bimbo e di se' stesse come mamme diventa davvero difficile da gestire e da elaborare.
Quello che vorrei pero' invitarla ad evitare e' di focalizzare eccessivamente la sua attenzione da ora in avanti sulla possibilita' di una nuova gravidanza.
Cerchi con suo marito di ritrovare una modalita' di condivisione della vostra vita come coppia. Per modificare tle modalita' in "genitori" avrete tempo! Vi siete sposati da poco e questa fase della vostra vita di coppia vale senz'altro molto !
I migliori auguri cara signora!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#6]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile utente,
cosa le hanno detto i medici? L'hanno rassicurata? hanno ipotizzato qualche causa per l'aborto?
tenga presente che la prima gravidanza è a maggior rischio di aborto e che questo evento non è così infrequente.
Come per molte altre cose la prima volta spesso non è la migliore. immagino sappia anche che in genere si attende un anno di tentativi prima di preoccuparsi e prima che si preoccupino i medici.
cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

[#7]
Utente
Utente
Buongiorno,
un grazie davvero di cuore a tutti Voi che mi avete risposto.
E' vero, lo sto vivendo come un fallimento, come se fosse stata colpa mia, cosa che la ginecologa ha detto di non pensare proprio, perchè non è colpa di nessuno, è andata male perchè la natura ha fatto la sua selezione... I medici mi hanno detto di star tranquilla, che è frequente l'aborto per la prima gravidanza, ma quello che mi fa male è che siccome è così frequente perchè è successo solo a me tra tutte le mia amiche, conoscenti e la mia collega che sono alla prima gravidanza? Non che voglio il male per gli altri, ci mancherebbe, ma perchè solo e proprio a me? Ho già perso il papà da piccola cos'ho fatto di male nella vita?
Faccio bene a sfogarmi con mia mamma secondo Voi o magari posso farla star male sentendo i miei dolori?
Purtroppo non riesco ad uscirne perchè tutti i giorni vivo la gravidanza della mia collega passo per passo e l'insistenza di un'altra collega nei miei confornti sul continuare a chiedermi se sto riprovando se sono già incinta o meno... Questo stress mi fa solo male, ma non posso nemmeno licenziarmi o prendermi ferie finchè la mia collega non va in maternità... Mancano ancora tre mesi e più passano i giorni più sto male perchè si avvicina la data anche del termine della mia gravidanza che si è interrotta... Non c'è giornata che la mia collega non vada sull'argomento e io le ho già detto di smettere di parlarne ma continua....
Io ho bisogno di liberare la mente, di pensare ad altro ma non perchè non penso ad un altro bimbo, ma il dolore è ancora forte...
Grazie ancora per il tempo a me dedicato.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Infatti non è possibile isolarsi per superare il proprio dolore, ma è certamente possibile elaborarlo in maniera tale da attribuire un significato diverso: ciò che Lei ora comprende solo in termini razionali (es ciò che Le ha detto il ginecologo o le conclusioni cui arriva per capire come fare per gestire le colleghe al lavoro), ha bisogno di sentirlo anche in termini più emotivi.
Fa bene a parlarne se questo L'aiuta e fa bene a piangere se Le serve.
Ma come Le abbiamo già detto farebbe anche bene a risistemare questa esperienza da un punto di vista emotivo con l'aiuto di uno psicologo.

Un cordiale saluto,
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