Come aiutare e spronare una vittima di abusi sessuali a parlare con uno specialista
Buongiorno dottori d grazie per l'attenzione.
Il consiglio che vorrei chiedervi non riguarda me bensì la mia compagna, con la quale ho una relazione stabile da più di due anni.
Lei ha venticinque anni, vive con i genitori, ha un pessimo rapporto col fratello e ha il padre malato di una particolare forma di Parkinson o Alzheimer non ricordo bene (in questo momento della malattia non ha più coscienza di sè, non parla ma farfuglia cose incomprensibili, è aggressivo e violento).
Oltre a tutti questi problemi ho sempre sospettato che ci fosse dell' altro e recentemente con molta fatica e sofferenza (emotiva ma anche fisica) mi ha confessato di aver subito abusi sessuali da parte dello zio quando lei aveva solo sette anni; ora questo è tutto quello che so, non so se è stato solo un unico evento o una cosa continuativa e non so precisamente di cosa è stata vittima. Quando è riuscita a parlarmene stava male piangeva iperventilava le veniva da vomitare e non riusciva a sopportare nessun contatto fisico, nemmeno che le tenessi la mano.
Questo episodio le sta facendo vivere male tutta la sua vita, è perennemente depressa, è convinta che non potrà mai cambiare nulla nella sua vita, che sarà sempre uno schifo e non sono rare le volte in cui dice che vorrebbe addormentarsi e non svegliarsi più.
Per questo credo le se sia necessario l'intervento di uno specialista perché non può farsi mangiare da questo mostro che si porta dentro. Io gliel'ho consigliato più volte, lei dice di voler andare ma trova mille scuse perché ha paura di ricordare e di rivivere quei momenti.
Ora il consiglio che vi chiedo è: posso io fare qualcosa per spronarla a farsi aiutare? Come devo approcciarmi a lei e a questa situazione? C'è un comportamento appropriato che potrei assumere per aiutarla e per spronarla a farsi aiutare?
Ci tengo moltissimo a lei e vederla stare male così fa stare male anche me.
Spero voi possiate darmi un consiglio e vi ringrazio anticipatamente.
Distinti Saluti.
Il consiglio che vorrei chiedervi non riguarda me bensì la mia compagna, con la quale ho una relazione stabile da più di due anni.
Lei ha venticinque anni, vive con i genitori, ha un pessimo rapporto col fratello e ha il padre malato di una particolare forma di Parkinson o Alzheimer non ricordo bene (in questo momento della malattia non ha più coscienza di sè, non parla ma farfuglia cose incomprensibili, è aggressivo e violento).
Oltre a tutti questi problemi ho sempre sospettato che ci fosse dell' altro e recentemente con molta fatica e sofferenza (emotiva ma anche fisica) mi ha confessato di aver subito abusi sessuali da parte dello zio quando lei aveva solo sette anni; ora questo è tutto quello che so, non so se è stato solo un unico evento o una cosa continuativa e non so precisamente di cosa è stata vittima. Quando è riuscita a parlarmene stava male piangeva iperventilava le veniva da vomitare e non riusciva a sopportare nessun contatto fisico, nemmeno che le tenessi la mano.
Questo episodio le sta facendo vivere male tutta la sua vita, è perennemente depressa, è convinta che non potrà mai cambiare nulla nella sua vita, che sarà sempre uno schifo e non sono rare le volte in cui dice che vorrebbe addormentarsi e non svegliarsi più.
Per questo credo le se sia necessario l'intervento di uno specialista perché non può farsi mangiare da questo mostro che si porta dentro. Io gliel'ho consigliato più volte, lei dice di voler andare ma trova mille scuse perché ha paura di ricordare e di rivivere quei momenti.
Ora il consiglio che vi chiedo è: posso io fare qualcosa per spronarla a farsi aiutare? Come devo approcciarmi a lei e a questa situazione? C'è un comportamento appropriato che potrei assumere per aiutarla e per spronarla a farsi aiutare?
Ci tengo moltissimo a lei e vederla stare male così fa stare male anche me.
Spero voi possiate darmi un consiglio e vi ringrazio anticipatamente.
Distinti Saluti.
[#1]
Gentile Utente,
l'intervento elettivo potrebbe essere psicoterapico, accompagnato da una consulenza psichiatrica per valutare quanto siano necessari i farmaci per trattare gli aspetti depressivi.
>>lei dice di voler andare ma trova mille scuse perché ha paura di ricordare e di rivivere quei momenti<<
Prima di iniziare a parlare dell'evento traumatico passerà del tempo. Quanto tempo? Dipende dalla sua compagna, in base alla possibilità di aprirsi con il terapeuta il quale la farà sicuramente sentire a suo agio.
Parlare del trauma in prima battuta potrebbe essere controproducente senza aver instaurato una buona alleanza terapeutica.
l'intervento elettivo potrebbe essere psicoterapico, accompagnato da una consulenza psichiatrica per valutare quanto siano necessari i farmaci per trattare gli aspetti depressivi.
>>lei dice di voler andare ma trova mille scuse perché ha paura di ricordare e di rivivere quei momenti<<
Prima di iniziare a parlare dell'evento traumatico passerà del tempo. Quanto tempo? Dipende dalla sua compagna, in base alla possibilità di aprirsi con il terapeuta il quale la farà sicuramente sentire a suo agio.
Parlare del trauma in prima battuta potrebbe essere controproducente senza aver instaurato una buona alleanza terapeutica.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Gentile Utente,
ritego che Lei debba trattare questa donna nella maniera più "normale" che conosce.
Se l'abuso c'è stato, sarà questa donna a doverlo elaborare e rileggere in una psicoterapia e ad affrontare situazioni ed emozioni che ancora oggi evidentemente la fanno soffrire.
Inoltre Lei ha già consigliato alla Sua fidanzata di rivolgersi allo psicoterapeuta?
Bene, allora non insista.
Sarà lei a prendere la decisione quando si sentirà pronta.
Saluti,
ritego che Lei debba trattare questa donna nella maniera più "normale" che conosce.
Se l'abuso c'è stato, sarà questa donna a doverlo elaborare e rileggere in una psicoterapia e ad affrontare situazioni ed emozioni che ancora oggi evidentemente la fanno soffrire.
Inoltre Lei ha già consigliato alla Sua fidanzata di rivolgersi allo psicoterapeuta?
Bene, allora non insista.
Sarà lei a prendere la decisione quando si sentirà pronta.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Psicologo
Gentile utente,
spesso le conseguenze di abusi sessuali possono manifestarsi anche a distanza di molti anni dal "fatto". Tuttavia non è chiara una cosa. La sua compagna solamente adesso ha manifestato questi sintomi? Oppure anche in precedenza ha avuto dei "crolli" che non sono stati presi adeguatamente in considerazione?
La vicinanza alla sua compagna è sicuramente qualcosa di molto prezioso in questo momento di sofferenza e fragilità, tuttavia solo un intervento di uno specialista potrà chiarire bene la situazione per poi prendere in considerazione, qualora la ragazza in questione lo desideri, un percorso psicologico.
spesso le conseguenze di abusi sessuali possono manifestarsi anche a distanza di molti anni dal "fatto". Tuttavia non è chiara una cosa. La sua compagna solamente adesso ha manifestato questi sintomi? Oppure anche in precedenza ha avuto dei "crolli" che non sono stati presi adeguatamente in considerazione?
La vicinanza alla sua compagna è sicuramente qualcosa di molto prezioso in questo momento di sofferenza e fragilità, tuttavia solo un intervento di uno specialista potrà chiarire bene la situazione per poi prendere in considerazione, qualora la ragazza in questione lo desideri, un percorso psicologico.
[#5]
"Questo episodio le sta facendo vivere male tutta la sua vita, è perennemente depressa, è convinta che non potrà mai cambiare nulla nella sua vita, che sarà sempre uno schifo e non sono rare le volte in cui dice che vorrebbe addormentarsi e non svegliarsi più."
E' piuttosto tipico di chi ha vissuto una esperienza di abuso sessuale, in cui la colpa e la vergogna sperimentate (ancora di più di una bambina di sette anni) siano sfociate in vissuti di questo tipo.
Se vuole, per maggiori informazioni, può leggere qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1072-che-cos-e-l-abuso-sessuale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1095-il-pedofilo-chi-e-e-come-riconoscerlo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1235-la-prevenzione-dell-abuso-sessuale-sui-bambini.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1264-cosa-fare-se-il-bambino-racconta-di-aver-subito-un-abuso-sessuale.html
Saluti,
E' piuttosto tipico di chi ha vissuto una esperienza di abuso sessuale, in cui la colpa e la vergogna sperimentate (ancora di più di una bambina di sette anni) siano sfociate in vissuti di questo tipo.
Se vuole, per maggiori informazioni, può leggere qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1072-che-cos-e-l-abuso-sessuale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1095-il-pedofilo-chi-e-e-come-riconoscerlo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1235-la-prevenzione-dell-abuso-sessuale-sui-bambini.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1264-cosa-fare-se-il-bambino-racconta-di-aver-subito-un-abuso-sessuale.html
Saluti,
[#7]
Gentile utente,
lei ha già fatto ciò che poteva per la sua compagna, cioè starle vicino, comprenderla e darle il consiglio di una psicoterapia.
Purtroppo quando si fanno queste scelte bisogna che ci sia una buona base di convinzione, poichè per far si che si crei un'alleanza terapeutica il paziente deve assolutamente essere motivato ad andare.
Le lasci tempo per pensare, le stia vicino come ha sempre fatto, e speriamo che si convinca.
lei ha già fatto ciò che poteva per la sua compagna, cioè starle vicino, comprenderla e darle il consiglio di una psicoterapia.
Purtroppo quando si fanno queste scelte bisogna che ci sia una buona base di convinzione, poichè per far si che si crei un'alleanza terapeutica il paziente deve assolutamente essere motivato ad andare.
Le lasci tempo per pensare, le stia vicino come ha sempre fatto, e speriamo che si convinca.
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 6.8k visite dal 21/03/2013.
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