Ansia e tensione costanti

Buonasera a tutti!
Dopo aver assillato con i miei problemi di presunta appendicite, volevo informarmi su come, secondo voi, dovrei comportarmi riguardo a un lato del mio carattere che mi contraddistingue da sempre.

Sono infatti costantemente nervoso, teso e ansioso.
Ogni azione che faccio la compio con agitazione, d'impulsività, e a volte ho la sensazione di perdere il contatto col mio cervello.

Tutto questo si accentua specialmente durante il mio lavoro, come soccorritore 118. A volte mi sento così nervoso che il mio cervello s'annebbia, agisco d'impulso non riuscendo a ragionare con tranquillità (indipendentemente dalla gravità del servizio che sto eseguendo).

Il nervosismo, credo, si tramuta anche in "fifoneria" per molte cose, dato che la sensazione di ansia mi accompagna sempre.

Mi rivolgo a voi in quanto non so se tali problemi abbiano una connessione (nervosismo > agitazione > ansia cronica) e, in tal caso, come comportarmi.

Credete che qualche seduta con uno psicologo possa aiutarmi? Ho davvero bisogno di una consulenza specialistica?

Grazie in anticipo per tutte le indicazioni che mi darete!
[#1]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Caro ragazzo,

riesce a spiegare meglio cosa intende quando dice << ho la sensazione di perdere il contatto col mio cervello.>>?

Dice che il suo modo di essere è così da sempre. Ho letto i suoi precedenti consulti e mi chiedevo se intende dire che ha sempre vissuto nel timore di qualche malattia?

Ci può dire qualcosa della sua vita? A parte il suo lavoro come soccorritore del 118, che tipo di relazioni ha con i suoi genitori/familiari?

E le altre relazioni sociali?

Le chiedo tutto questo solo per avere un quadro più chiaro della situazione e per poterle dare, pur nei limiti di un consulto on line, qualche indicazione più puntuale.

Un caro saluto.

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#2]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Dunque, Dr.Callina, per quanto riguarda 'sensazione di perdere il contatto col cervello' intendo dire che a volte (e non raramente) è come se agissi guidato dalla sola impulsività, e mi sembra che dietro non ci sia un ragionamento pacatamente pensato.

Risulto frequentemente distratto, sulle nuvole, un po' "perso" proprio per questo motivo, perché ho talmente "l'ansia di fare" che non riesco a fermarmi, avviare la macchina cerebrale e ragionare.

Non capita sempre, chiaramente, ma questi momenti si manifestano nei momenti in cui il mio generale stato d'ansia costante si accentua (eseguire azioni in pubblico, dovermi esporre in un contesto in cui è presente molta gente, etc).

Per il secondo punto sì, sono ipocondriaco, ma il mio stato di nervosismo si manifesta in generale, in ogni contesto, non solo nella paura delle malattie.
E' come se i miei nervi fossero sempre ultraeccitati, tesi come corde di violino.

A livello professionale, venendo al punto 3, sono attualmente ragioniere ma attivo nel 118. A settembre, spero di varcare lo scoglio enorme del test di Medicina e iniziare ad inseguire il mio sogno.

Ho un buon rapporto familiare e una buona vita sociale, anche se fatico ad avviare relazioni sentimentali a causa di una forte insicurezza e timidezza che mi contraddistinguono, insieme al nervosismo.

Spero di essere stato esaudiente, in caso contrario son disposto ad approfondire. Grazie!
[#3]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Caro ragazzo,

probabilmente il suo disagio deriva da un'insicurezza di fondo, da quella che lei definisce "timidezza".

<<A settembre, spero di varcare lo scoglio enorme del test di Medicina e iniziare ad inseguire il mio sogno.>>

e credo che questo suo sogno, che le auguro di realizzare, sia un tentativo di compensare il suo disagio nei confronti delle malattie, della sua paura e del suo stato ansioso; non credo sia un caso, infatti, che lei sia attivamente occupato nell'attività di volontariato nel servizio del 118.

Encomiabile, ma forse non sufficiente a superare questi suoi timori.

Per quanto riguarda la sua sensazione di perdere il controllo con il cervello, probabilmente, da come la descrive, è solo un eccesso di preoccupazione che la spinge ad eseguire i compiti nel migliore dei modi; questa preoccupazione si traduce nel "fare" senza prendersi il tempo di fermarsi a riflettere.

In altre parole, è come se l'emozione prendesse il sopravvento sulla ragione.

Ovviamente si tratta solo di ipotesi, non conoscendola personalmente; tuttavia credo che un consulto di persona con uno psicologo della sua zona potrebbe aiutarla a fare un po' di chiarezza e a regolare in modo più funzionale le sue emozioni.

Potrebbe, inoltre, aiutarla a superare la sua insicurezza nei confronti delle relazioni con l'altro sesso.

Un caro saluto
[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Mi sembra di cogliere una contraddizione fra diverse dimensioni da lei espresse:
Lavora come soccorritore per il 118 pur venendo coinvolto a livello quasi insopportabile dalla sua impulsivita'
Sta preparandosi al test per accedere a Medicina e quindi si prefigura in un ruolo di medico, professine nella quale viene richiesto tipicamente sangue freddo e controllo della propria emotivita'.
Che ne dice? Ha mai pensato a tali contraddizioni?
Pensa che ne esistano altre nella sua vita?
Cordialmente

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#5]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Non è un quadro insopportabile, Dr.Esposito, semplicemente l'essere impulsivo e troppo agitato mi infastidisce e mi fa sentire inadeguato. Agli occhi degli altri non risulto avventato o azzardato, è un disagio interno che provo io che, seppur riesca a controllare, mi rende insicuro.

Voglio studiare Medicina perché mi piace e credo sia quel che voglio fare nella vita, e mi son rivolto proprio a voi perché mi piacerebbe ridimensionare la mia emotività e condurre i miei studi per una professione gratificante come ritengo che Medicina sia.

Mi crede per caso inadeguato a causa della mia tensione (derivante probabilmente da un'insicurezza di fondo, come dice il Dr.Collina)?

Grazie mille.
[#6]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
I consulti on line non permettono una valutazione realistica e verosimile della personalita' del consutante in quanto si basano su quanto riferito dall'interessato e non sulla valutazione obiettiva clinica dello specialista.
Possono essere utili per orientarsi ma per approfodire come e' giusto e necessario occorrono dei colloqui di persona.
La inviterei pertanto a contattare uno psicologo psicoterapeuta della sua citta' per una valutazione.
I migliori saluti
[#7]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Sì, sono consapevole che online i consulti non siano pienamente attendibili in quanto privi di riscontro reale e tangibile. Ho specificato pertanto che son qua soltanto per essere "indirizzato" nel modo che voi credete il migliore.

Ho già ottenuto le informazioni di cui necessitavo, e ringrazio molto lei e il Dr.Callina per l'attenzione prestatami.

Buona continuazione ;)
[#8]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32
Lieto di esserle stato d'aiuto.
In bocca al lupo e, se crede, ci tenga aggiornati.

Un caro saluto
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