Ansia e blocco nello spendere i soldi
Buonasera, in questi giorni sto valutando l'idea di acquistare un motociclo usato.
Mezzo, assicurazione ecc mi verrebbero 1000 euro circa.
Da parte ho circa 3500 euro quindi 1000 euro sono una cifra importante ma non tale da mettermi in ginocchio eppure ho un'ansia terribile.
Ho letteralmente un blocco mentale e non riesco a fare una spesa con serenità.
Continuo a pensare che potrei risparmiare molto acquistando un 50cc e mi sento in colpa prima ancora di comprare il mezzo 125cc.
Non ho la macchina quindi non si tratta di uno sfizio ma di una necessità.
Ho sempre la risposta pronta, ho sempre un validissimo motivo per NON spendere.
Per mia fortuna non ho sensi di colpa per i soldi che spendo il sabato sera (tra i 5 e 10 euro massimo).
A livello lavorativo, guadagno poco ed a livello familiare ancora peggio visto che mio padre è disoccupato.
Eppure mi ricordo quando non avevo un soldo bucato da parte. Ecco, non avevo l'ossessione di risparmiare ed ero più felice senza soldi.
Mi dareste un consiglio per valutare bene l'acquisto e per guarire da quest'ansia che mi assale?
Mezzo, assicurazione ecc mi verrebbero 1000 euro circa.
Da parte ho circa 3500 euro quindi 1000 euro sono una cifra importante ma non tale da mettermi in ginocchio eppure ho un'ansia terribile.
Ho letteralmente un blocco mentale e non riesco a fare una spesa con serenità.
Continuo a pensare che potrei risparmiare molto acquistando un 50cc e mi sento in colpa prima ancora di comprare il mezzo 125cc.
Non ho la macchina quindi non si tratta di uno sfizio ma di una necessità.
Ho sempre la risposta pronta, ho sempre un validissimo motivo per NON spendere.
Per mia fortuna non ho sensi di colpa per i soldi che spendo il sabato sera (tra i 5 e 10 euro massimo).
A livello lavorativo, guadagno poco ed a livello familiare ancora peggio visto che mio padre è disoccupato.
Eppure mi ricordo quando non avevo un soldo bucato da parte. Ecco, non avevo l'ossessione di risparmiare ed ero più felice senza soldi.
Mi dareste un consiglio per valutare bene l'acquisto e per guarire da quest'ansia che mi assale?
[#1]
<eppure ho un'ansia terribile.e per guarire da quest'ansia che mi assale? >
Gentile Utente,
cos'è cambiato rispetto ai disagi che ci aveva esposto in passati consulti? Ha pensato di seguire le indicazioni ricevute?
Queste sue preoccupazioni sembrerebbero legate al medesimo problema, ma credo che più che consigli sarebbe utile dal mio punto di vista lavorasse sulla sua ansia, sul problema di fondo, sentendo di persona un parere specialistico.
Che ne pensa?
Gentile Utente,
cos'è cambiato rispetto ai disagi che ci aveva esposto in passati consulti? Ha pensato di seguire le indicazioni ricevute?
Queste sue preoccupazioni sembrerebbero legate al medesimo problema, ma credo che più che consigli sarebbe utile dal mio punto di vista lavorasse sulla sua ansia, sul problema di fondo, sentendo di persona un parere specialistico.
Che ne pensa?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Ho avuto degli incontri con un terapista l'anno passato. Ammetto che l'ansia da lavoro è passata dopo poco tempo per via della normalizzazione della situazione.
Qualcosa da risolvere c'è. Io sono abbastanza giovane (26 anni) ma sono proprio stanco. Sono frustrato per via della precarietà che ha caratterizzato tutta la mia esistenza anche in tempi non sospetti.
Secondo me non è un caso che il fulcro dei miei problemi sia il binomio soldi-lavoro, lavoro-soldi.
Ho un lavoro da fame, 3500 euro risparmiati in oltre un anno privandomi di tutto. Non ho una laurea, non ho raccomandazioni, non ho nulla.
Posso dire che sto buttando la mia vita da quando sono diplomato.
La cosa peggiore di tutte è che non so nemmeno cosa voglio fare.
E' possibile farsi tante menate per uno scooter che userei per muovermi?
Qualcosa da risolvere c'è. Io sono abbastanza giovane (26 anni) ma sono proprio stanco. Sono frustrato per via della precarietà che ha caratterizzato tutta la mia esistenza anche in tempi non sospetti.
Secondo me non è un caso che il fulcro dei miei problemi sia il binomio soldi-lavoro, lavoro-soldi.
Ho un lavoro da fame, 3500 euro risparmiati in oltre un anno privandomi di tutto. Non ho una laurea, non ho raccomandazioni, non ho nulla.
Posso dire che sto buttando la mia vita da quando sono diplomato.
La cosa peggiore di tutte è che non so nemmeno cosa voglio fare.
E' possibile farsi tante menate per uno scooter che userei per muovermi?
[#3]
"E' possibile farsi tante menate per uno scooter che userei per muovermi?"
Se vuole una risposta secca è no!
Ma il problema non sono le menate per l'acquisto di uno scooter quanto il problema di fondo legato all'ansia.
Quest'ansia in parte è giustificata dalla precarietà che ha decisamente rovinato e modificato anche i ritmi della vita delle persone giovani come Lei. Basti pensare a quanto a lungo i figli restino a casa più di quanto non accadesse in passato. E anche la possibilità (e con essa l'idea) di poter accedere ad altre fasi della vita (es sposarsi ed essere non solo indipendenti ma cominciare a provvedere ad altri...) diventa una conquista più che un desiderio.
Dall'altra però metterei anche un po' d'ordine nella Sua vita.
A cominciare dalla ricerca di un lavoro più adeguato.
Intendo con questo sia a livello di retribuzione, sia per quanto riguarda la Sua realizzazione personale.
Per fare questo è chiaro che deve prima sapere bene che cosa vuole fare e porsi obiettivi sensati e realizzabili.
Potrebbe ad esempio partire dalle opportunità che il Suo diploma può offrirLe.
Successivamente dovrebbe completamente modificare il Suo atteggiamento e attivarsi per la ricerca di un nuovo lavoro, ma con modalità a mio avviso più aggressive.
Se Lei riuscisse ad avere un lavoro che Le dà sicurezza, probabilmente buona parte della Sua ansia non ci sarebbe più...
Oppure, qualora ci fosse ancora, avrebbe almeno risolto un problema serio.
Però anche per compiere questo primo passo è necessario l'aiuto professionale di uno psicologo.
Secondo Lei, dal momento che asserisce che "Qualcosa da risolvere c'è. Io sono abbastanza giovane (26 anni) ma sono proprio stanco." di che cosa potrebbe trattarsi? Che cosa dovrebbe risolvere?
Forse la Sua stanchezza è legata al fatto che dovrebbe cambiare strategia per raggiungere gli stessi obiettivi: se fin qui queste strategie non hanno funzionato, forse non è la modalità più indicata...
Saluti,
Se vuole una risposta secca è no!
Ma il problema non sono le menate per l'acquisto di uno scooter quanto il problema di fondo legato all'ansia.
Quest'ansia in parte è giustificata dalla precarietà che ha decisamente rovinato e modificato anche i ritmi della vita delle persone giovani come Lei. Basti pensare a quanto a lungo i figli restino a casa più di quanto non accadesse in passato. E anche la possibilità (e con essa l'idea) di poter accedere ad altre fasi della vita (es sposarsi ed essere non solo indipendenti ma cominciare a provvedere ad altri...) diventa una conquista più che un desiderio.
Dall'altra però metterei anche un po' d'ordine nella Sua vita.
A cominciare dalla ricerca di un lavoro più adeguato.
Intendo con questo sia a livello di retribuzione, sia per quanto riguarda la Sua realizzazione personale.
Per fare questo è chiaro che deve prima sapere bene che cosa vuole fare e porsi obiettivi sensati e realizzabili.
Potrebbe ad esempio partire dalle opportunità che il Suo diploma può offrirLe.
Successivamente dovrebbe completamente modificare il Suo atteggiamento e attivarsi per la ricerca di un nuovo lavoro, ma con modalità a mio avviso più aggressive.
Se Lei riuscisse ad avere un lavoro che Le dà sicurezza, probabilmente buona parte della Sua ansia non ci sarebbe più...
Oppure, qualora ci fosse ancora, avrebbe almeno risolto un problema serio.
Però anche per compiere questo primo passo è necessario l'aiuto professionale di uno psicologo.
Secondo Lei, dal momento che asserisce che "Qualcosa da risolvere c'è. Io sono abbastanza giovane (26 anni) ma sono proprio stanco." di che cosa potrebbe trattarsi? Che cosa dovrebbe risolvere?
Forse la Sua stanchezza è legata al fatto che dovrebbe cambiare strategia per raggiungere gli stessi obiettivi: se fin qui queste strategie non hanno funzionato, forse non è la modalità più indicata...
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Utente
La precarietà generale è una cosa da risolvere. Un buon lavoro sarebbe un buon punto di partenza. La precarietà da risolvere è anche quella della mia famiglia che vive di stenti da troppo tempo.
La stanchezza deriva dal fatto che nonostante il mio impegno io non riesca a "partire".
Vorrei tanto parlare con una persona competente come lei dal vivo.
La stanchezza deriva dal fatto che nonostante il mio impegno io non riesca a "partire".
Vorrei tanto parlare con una persona competente come lei dal vivo.
[#5]
"La stanchezza deriva dal fatto che nonostante il mio impegno io non riesca a "partire"..."
Sì, ma vede, come Le dicevo è probabile che Lei -senza consapevolezza e convinto di fare la cosa giusta- si stia accanendo nel ripetere gli stessi errori... Cioè se una strada non mi conduce alla meta, anche se io ne sono convinta, sarà il caso di fermarsi e chiedere aiuto e informazioni ed eventualmente fare una bella inversione di rotta!
Ma se io non me ne rendo conto, continuo ad andare avanti allontanandomi dalla meta...
Uscendo dalla metafora, direi di pianificare molto bene la risoluzione del problema precarietà, mettendolo bene a fuoco prima.
Ad esempio, il problema risiede nel fatto di non avere un lavoro che Le permette di guadagnare abbastanza per poter stare bene e sereno?
Oppure nel voler cambiare lavoro per avere più soldi?
Altro...?
Una volta messo a fuoco il problema, possiamo attivarci con una serie di opzioni (strategie) tra cui scegliere. Qui sarebbe utile elencarle proprio tutte, anche quelle che possono sembrare assurde o poco probabili...
Solo in seguito ci preoccuperemo di scartare quelle che non ci permetterebbero di raggiungere i nostri obiettivi in tempi sufficientemente stretti e con il dispendio minore di energie.
Poi però dovremmo mettere in pratica la scelta che abbiamo fatto e verificare i risultati per capire se si è trattato di una buona scelta e se ci sono i risultati attesi.
Nello specifico, potrebbe essere utile rivolgersi a uno psicologo del lavoro che riesca ad aiutarLa a fare tutto questo.
Poi potrebbe anche utilizzare tutto ciò che ha a Sua disposizione per capire meglio COME proporsi se sta cercando un nuovo lavoro, attraverso un bilancio delle Sue competenze. Su questo esistono delle ottime guide (come quelle del Il Sole 24 ore).
Ma imprescindibile è il lavoro per capire bene che cosa vuole.
Poi tutto il resto, anche se non semplicissimo (cercare un lavoro è più stressante che lavorare!), potrà attuarlo una volta messo ordine.
Adesso forse la stanchezza e la difficoltà vengono proprio da questa confusione sul Suo ruolo, sull'identità (fare un certo lavoro ci dà anche l'identità sociale), sulla socialità (idem per colleghi, ma anche opportunità di uscite, acquiste, ecc...), nonchè sull'umore...
Direi che c'è un bel lavoro da fare, ma si faccia aiutare e lo vivrà con meno ansia.
Infine, non dimentichi di costruirsi una bella rete sociale di persone che Le vogliono bene e che potranno sostenerLa e anche una rete di persone che possono aiutarLa per il lavoro e che conoscendo la Sua serietà professionale potranno aiutarLa a cercare altrove.
Le faccio tanti auguri per il Suo fututo e, se ha bisogno, sono qui.
Un cordiale saluto,
Sì, ma vede, come Le dicevo è probabile che Lei -senza consapevolezza e convinto di fare la cosa giusta- si stia accanendo nel ripetere gli stessi errori... Cioè se una strada non mi conduce alla meta, anche se io ne sono convinta, sarà il caso di fermarsi e chiedere aiuto e informazioni ed eventualmente fare una bella inversione di rotta!
Ma se io non me ne rendo conto, continuo ad andare avanti allontanandomi dalla meta...
Uscendo dalla metafora, direi di pianificare molto bene la risoluzione del problema precarietà, mettendolo bene a fuoco prima.
Ad esempio, il problema risiede nel fatto di non avere un lavoro che Le permette di guadagnare abbastanza per poter stare bene e sereno?
Oppure nel voler cambiare lavoro per avere più soldi?
Altro...?
Una volta messo a fuoco il problema, possiamo attivarci con una serie di opzioni (strategie) tra cui scegliere. Qui sarebbe utile elencarle proprio tutte, anche quelle che possono sembrare assurde o poco probabili...
Solo in seguito ci preoccuperemo di scartare quelle che non ci permetterebbero di raggiungere i nostri obiettivi in tempi sufficientemente stretti e con il dispendio minore di energie.
Poi però dovremmo mettere in pratica la scelta che abbiamo fatto e verificare i risultati per capire se si è trattato di una buona scelta e se ci sono i risultati attesi.
Nello specifico, potrebbe essere utile rivolgersi a uno psicologo del lavoro che riesca ad aiutarLa a fare tutto questo.
Poi potrebbe anche utilizzare tutto ciò che ha a Sua disposizione per capire meglio COME proporsi se sta cercando un nuovo lavoro, attraverso un bilancio delle Sue competenze. Su questo esistono delle ottime guide (come quelle del Il Sole 24 ore).
Ma imprescindibile è il lavoro per capire bene che cosa vuole.
Poi tutto il resto, anche se non semplicissimo (cercare un lavoro è più stressante che lavorare!), potrà attuarlo una volta messo ordine.
Adesso forse la stanchezza e la difficoltà vengono proprio da questa confusione sul Suo ruolo, sull'identità (fare un certo lavoro ci dà anche l'identità sociale), sulla socialità (idem per colleghi, ma anche opportunità di uscite, acquiste, ecc...), nonchè sull'umore...
Direi che c'è un bel lavoro da fare, ma si faccia aiutare e lo vivrà con meno ansia.
Infine, non dimentichi di costruirsi una bella rete sociale di persone che Le vogliono bene e che potranno sostenerLa e anche una rete di persone che possono aiutarLa per il lavoro e che conoscendo la Sua serietà professionale potranno aiutarLa a cercare altrove.
Le faccio tanti auguri per il Suo fututo e, se ha bisogno, sono qui.
Un cordiale saluto,
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 15.3k visite dal 19/03/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.